10 cose da non perdere a San Pietroburgo

Di Alice Amati

Visitare San Pietroburgo è un po’ come perdersi: non si capisce mai se si è in Europa o in Asia, se è sera o pomeriggio, se ci si trova a Venezia o a Mosca. La sensazione è straniante, ma anche una bomba di energia. A dirvelo è chi a San Pietroburgo ci è andata in vacanza e si è innamorata a tal punto della città che ha deciso di viverci per un anno!

Il modo migliore per conoscerla è perdersi nel dedalo di canali e isolette, ma ci sono altrettanti posti, magari meno conosciuti, davvero imperdibili: eccone una piccola guida!

COSA FARE

1. Farsi sorprendere dalla bellezza della Cattedrale del Sangue Versato. Non dovete far altro che camminare su Nevskiy Prospekt, la via principale, e sarà la Cattedrale a trovarvi e ad ammaliarvi. Colorata, appariscente, estrema… un po’ come la Russia! Questa Cattedrale è uno dei pochi esempi di stile medioevale russo in città e merita uno stop. Non siate pigri, entrate e lasciatevi stupire: dentro è interamente ricoperta da mosaici di tesserine minuscole, un vero spettacolo per gli occhi.

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La Cattedrale di San Pietroburgo | © Alice Amati

2. Ammirare il tramonto durante le notti bianche. A San Pietroburgo in estate la notte dura circa tre ore e assomiglia molto più un lungo tramonto che a una notte qualsiasi. Il cielo si colora di ogni sfumatura del rosa, del blu e del viola e la città è invasa da una luce densa e avvolgente che si insinua in ogni angolo e che invita tutti ad uscire, divertirsi e fare il pieno di quell’energia brillante che manca durante l’inverno!

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Il tramonto durante una notte bianca | © Alice Amati

3. Visitare il parco di Peterhof e tornare in città in aliscafo. San Pietroburgo è stata la capitale dell’Impero Russo per duecento anni, ragion per cui è costellata dalle residenze degli Zar. La più famosa, il Palazzo d’Inverno, è ora la sede del museo dell’Ermitage, ma le più suggestive si trovano a sud della città. La residenza di Pavlovsk, il Palazzo di Caterina e la straordinaria residenza a Strelna sono solo alcune di queste eccezionali perle di architettura. Un consiglio? Non perdetevi quella di Peterhof – che affaccia direttamente sul Mar Baltico – il cui parco è arricchito da incredibili fontane e giochi d’acqua da fare invidia a Versailles. Proprio da qui parte l’aliscafo che in 30 minuti vi riporta in centro città, dandovi la possibilità di ammirare la reggia, il Golfo di Finlandia e San Pietroburgo dalla prospettiva più naturale per questa città di isole: dall’acqua.

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Il parco di Peterhof | © Alice Amati

4. Fare shopping al mercatino Udelnij Rinok. Camminare per le vie di San Pietroburgo al giorno d’oggi è come essere in una qualsiasi strada di una capitale europea. Se quello che cercate invece è un po’ di quella Russia vera, fatta di samovar polverosi, album di foto ingiallite e cartelloni pubblicitari di epoca sovietica non dovete far altro che visitare l’Udelnij Rinok (metro blu Udelnaya). Si tratta di uno dei mercatini dell’usato più grandi della città, dove troverete di tutto: dall’abbigliamento militare, agli oggetti per la casa, alle cornici, ai mobili!

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Il mercatino Udelnij Rinok | © Alice Amati

5. Tentare la fortuna con la lepre della Fortezza di San Pietro e Paolo. Il nucleo originario di San Pietroburgo, la Fortezza di San Pietro e Paolo, sorge su una piccolissima isoletta: l’isola delle lepri, così chiamata appunto per il grandissimo numero di lepri che vivevano lì. Ora, purtroppo, non c’è più traccia nemmeno delle loro code a batuffolo, ma rimangono numerose statue che le ricordano. Una in particolare, sotto il ponte all’ingresso della fortezza, è oggetto di una leggenda: se si riesce a far arrivare una moneta sulla base della statua, si guadagnerà una felicità che durerà per tutta la vita.

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La lepre portafortuna| © Alice Amati

DOVE MANGIARE

6. Assaggiare la khachapuri di Kavkaz Bar. A metà tra una torta salata ed una focaccia, la khachapuri vi farà dimenticare tutte le pizze del mondo. Un involucro di pasta lievitata morbida con un cuore di gustoso formaggio, burro e uova filanti. Certamente non un cibo dietetico ma, in fondo, siete in vacanza, giusto? Andate da Kavkaz Bar, su una perpendicolare di Nevskij Prospekt, e tuffatevi in questo mare di gusto e cremosità!

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Una Khachapuri | © The Mighty Quill.

7. Sorseggiare il tè alla russa di Sovetskaya Kvartirka. Se fino ad ora avete pensato che il tè è una prerogativa degli inglesi, forse è perché non siete mai stati invitati in Russia, con tanto di samovar, marmellate e sushki. Da Sovetskaya Kvartirka, un ristorante decorato come un appartamento di epoca sovietica, il tè lo si prende dal tradizionale samovar e lo si accompagna con marmellate di frutti rossi e dolci tradizionali: i morbidi prianiki e i sushki croccanti con semi di papavero!

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Il tè a San Pietroburgo | © Alice Amati

8. Provare i bliny in uno dei chioschi. Crespelle? Crêpes? Per i russi non esistono. Qui ci sono solo i mitici e intramontabili bliny! Ogni nonna, anzi babushka, ha la propria ricetta segreta per creare queste sottilissime sfoglie di pastella riempite con ogni sorta di ingrediente: marmellate, prosciutto e formaggio, panna acida, caviale, salmone… I più famosi bliny sono quelli di Teremok, ma potete assaggiarli un po’ ovunque in città, complice il fatto che sono lo street-food più economico e tipico di San Pietroburgo. Ad ogni angolo trovate dei piccoli chioschi che li preparano al momento: fatevi conquistare dallo street-food più popolare di tutte le Russie!

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I bliny | © Alice Amati

9. Bere il kvas. Sempre in tema di street-food, anche se in questo caso dovremmo parlare di street-drink, c’è il kvas: una birra poco alcolica ottenuta dalla fermentazione del pane nero. Con l’arrivo della bella stagione le strade si riempiono di venditori ambulanti che per pochi rubli servono un litro di questa bevanda scura e rinfrescante. I russi lo amano e lo bevono in continuazione, mentre passeggiano per le vie della città battezzate dal sole estivo.

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Il kvas | © MrIcon

10. Non farvi scappare il salmone, lo sperlano e il caviale. Siamo sul mare e la specialità non potrebbe che essere il pesce. Soprattutto il salmone, rosato e morbidissimo, pescato proprio nel mar Baltico, nelle sue mille varianti (alla griglia, al forno con la panna, marinato… c’è solo l’imbarazzo della scelta!). Ma se capitate in città da marzo a giugno, date una chance anche allo sperlano, che proprio in quel periodo passa dal Mar Baltico. Di solito viene cucinato fritto, accompagnato da cetrioli e pomodori freschi: delizioso! E infine, lui, lo zar della cucina russa: il caviale. Ne esistono di diversi tipi (dal nero, il più pregiato, fino al più economico rosso), e in nessun caso si scherza in gusto e prelibatezza! quello più pregiato è quello nero, ma anche quello rosso – più economico – certo non scherza in gusto e prelibatezza. Di solito viene servito sul pane tostato, ben imburrato come spuntino insieme alla vodka, che va bevuta rigorosamente alla goccia… na sdorovje!

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Il caviale

“San Pietroburgo è cupa, San Pietroburgo è spenta”,  cantavano nel cartone animato Anastasia…Siete d’accordo con me che non c’è nulla di più lontano dal vero? 

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1 commento

Vacanze in Russia:cosa vedere dove mangiare a Mosca e San Pietroburgo 30/11/2016 - 3:34 pm

[…] CHIESA DEL SALVATORE SUL SANGUE VERSATO. Di San Pietroburgo avevamo già parlato qui. Ma inizio dalle basi: non lontano dalla Prospettiva Nevskij ha casa questa chiesa, una delle più […]

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