Viaggio ad Amorgos: come arrivare, cosa visitare e dove mangiare nel gioiello delle Cicladi

Di Lucia Brusco

Ma lo sapete che le Cicladi sono un arcipelago greco di oltre 200 isole? E allora perché finiamo sempre a Santorini, a Mykonos o al massimo a Paros o a Naxos? Mai pensato di cambiare?

Amorgos è l’isola più orientale dell’arcipelago, quella più vicina alla Turchia e distante 256 km dal Pireo ma fidatevi, vale tutte e 6 le ore di traghetto che la separano dalla terraferma. Eh si, perché Amorgos non ha un aeroporto e forse questo è il suo grande punto di forza. Bisogna volerla visitare per davvero, ci vuole convinzione, pazienza e, soprattutto, grande curiosità ma lei saprà ripagarvi di ogni fatica fatta per raggiungerla.
I traghetti partono la mattina molto presto (intorno alle 7, che per chi è in vacanza è davvero un orario illegale!) ma questo ha un grande vantaggio: si può arrivare in aereo ad Atene il giorno prima e sfruttare l’occasione per visitare l’Acropoli, prima di partire alla volta di questo gioiello del Mediterraneo.

Ore 13.30, dopo un’alzataccia e 6 ore di traghetto si sbarca ad Amorgos e la sensazione è di essere stati catapultati nella Grecia di 50 anni fa. Pochissimi turisti, poche case (ovviamente bianche e blu), pochi yacht, tante barche di pescatori locali, qualche taverna greca con le tipiche tovaglie a quadri sui tavoli di legno, tanto sole e tanto, tanto mare stupendo a perdita d’occhio.

L’isola copre una superficie di 121 km quadrati, più di 100 km di costa tutta da scoprire. Ha quasi 2.000 abitanti suddivisi tra le 3 principali cittadine (Katapola, Chora e Aegiali) e qualche altro piccolo borgo tutto da scoprire.

Amorgos

Veduta dell’isola| © Lucia Brusco

COSA VEDERE AD AMORGOS

  • KATAPOLA, il principale porto dell’isola. Qui arrivano tutti i traghetti che dal Pireo solcano le acque del Mediterraneo rendendo Katapola un importante centro di scambio culturale. Si trova nella zona centro occidentale dell’isola e, oltre che porto, è anche una graziosa località turistica piena di hotel e taverne tipiche. Il nostro consiglio tuttavia è di non fermarsi qui appena sbarcati dalla nave poiché, a dispetto della sua vivacità diurna, Katapola la sera si spegne un po’ e non offre grandi attrazioni, neanche a livello di spiagge o bellezze naturali. Non negatevi una visita ai suoi negozietti di prodotti locali, una passeggiata tra i suoi vicoli, una colazione a base di yogurt greco e frutta fresca e un pranzo a base di pesce fresco, ma poi proseguite verso altri lidi (è proprio il caso di dirlo!).
Amorgos

Scorcio di Katapola| © Lucia Brusco

  • CHORA, la capitale dell’isola. A 5 km da Katapola, verso nord, si incontra una delle cittadine più belle e ben conservate dell’isola. Chora si trova nella zona centro orientale dell’isola ed è un candido villaggio circondato dalle colline sulle quali si scorgono tanti vecchi mulini e sovrastato da un’ imponente roccia su cui, nel XIII secolo, fu costruito il Katro, oggi rimasto nella forma di una vecchia rocca che merita la visita per la vista mozzafiato che regala (ma attenti al forte vento che da queste parti spira sempre!).
Amorgos

Antichi mulini sovrastano Chora| © Lucia Brusco

Chora rappresenta il cuore pulsante e l’anima dell’isola, è bella da togliere il fiato, avvolta in un silenzio quasi irreale. I pochi turisti che vengono qui per perdersi tra i suoi vicoletti, rimangono affascinati dalla luce che l’avvolge e che la rende allo stesso tempo abbagliante e accogliente, un grande abbraccio di bianco candido interrotto solo dai colori accesi delle bouganville, dei rododendri, dei gerani che decorano i balconi delle piccole case sparse. Disseminate per i vicoli ci sono circa 40 chiese, risalenti al periodo Bizantino e post Bizantino, il motivo per cui Amorgos è anche detta l’ “isola sacra”.

Chora è una meta imprescindibile per chi vuole respirare un po’ di antica Grecia cicladica. La distanza dal mare la rende poco appetibile come luogo dove dormire, ma vale assolutamente la pena passarci un lungo pomeriggio e una magica serata, magari a cena in una delle numerose taverne che la sera si appropriano con i loro tavoli degli stretti vicoletti. Mangerete a lume di candela, gustandovi una meravigliosa moussaka o un po’ di pita con la tradizionale salsa tzatziki accompagnati da un buon calice di vino bianco locale!

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Una delle numerose chiese di Chora| © Lucia Brusco

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Tipico gatto isolano in posa| © Lucia Brusco

  • AEGIALI, il secondo porto dell’isola. Il pittoresco villaggio di Aegiali si trova nella zona nord occidentale dell’isola (a 15 km da Chora), e si compone di 3 borghi, i villaggi di Langada, Potamos e Tholaria. La baia, a ferro di cavallo, ospita la più grande spiaggia dell’isola. Sabbia fine e mare turchese la rendono una delle mete principali per chi vuole godersi una bella giornata di mare. Lungo tutto il lungomare che costeggia la spiaggia si susseguono una serie di snack bar, cafè e piccole taverne che, oltre a pranzi freschi e buonissimi, offrono anche un servizio di noleggio di sdraio e lettini per chi cerca un po’ di relax. Aegiali è il vero fulcro della vita dell’isola con hotel, pensioni, stanze ed appartamenti, oltre che tanti ristorantini e negozietti per fare un po’ di shopping la sera dopo la spiaggia, una passeggiata sul molo al tramonto ed un’ottima cena con vista sulla baia.
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La discesa al mare attraverso le tipiche piante di fichi d’india| © Lucia Brusco

Sicuramente consiglio questa come base d’appoggio per visitare Amorgos, sia per la ricchezza di strutture ricettive che per la spiaggia, comoda e rilassante. E se la sera avete voglia di una cenetta romantica allora, prima del tramonto, andate a Tholaria, piccolo borgo lontano dal mare sopra Aegiali. Ordinate un bicchiere di ouzo e godetevi la pace e il relax che questo paesino vi regalerà!

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La baia di Aegialis vista da Tholaria| © Lucia Brusco

A Tholaria è d’obbligo cenare da Horevtis che non è solo una taverna gestita da una simpaticissima famiglia greca ma è una vera e propria esperienza che vi farà sentire degli isolani. L’aspetto è veramente spartano e semplice, una decina di tavoli che riempiono il vicolo antistante e il patio, una ventina di coperti in tutto e tovaglie di carta ma c’è una particolarità che rende la cena qui un’esperienza indimenticabile: non si ordina a voce al cameriere ma si va direttamente in cucina col padrone che mostra, sotto lo sguardo orgoglioso della mamma – cuoca, ciò che è stato cucinato. Basterà puntare il dito a piacimento verso quel tripudio di pasta al forno, moussaka, ogni tipo di verdura possibile, pesce appena pescato e carne di capra cotta al forno, per decidere cosa avete voglia di assaggiare. Porzioni degne della fame che si ha dopo un’intera giornata passata al mare, buonissimo vino locale e prezzi ridicoli sono gli ingredienti vincenti per una serata qui. Noi ce ne siamo innamorati e ci siamo ritornati 4 sere di fila!

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Atmosfera super cozy da Horevtis| © Lucia Brusco

  • LA ZONA DI KALOTARITISSA, ossia la zona sud dell’isola. A meritare una giornata è tutta la zona sud di Amorgos. Da Chora non prendete la strada verso Katapola ma proseguite, invece, verso la spiaggia di Kalotaritissa all’estremo sud. Qui troverete una distesa di sabbia bianca, una baia completamente incontaminata (se non per un piccolo chiosco che prepara insalate greche buonissime) e, facendo una piccola camminata, arriverete a un’insenatura dove si può ammirare il relitto di un’antica nave.
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Il relitto vicino alla spiaggia di Kalotaritissa| © Lucia Brusco

Dopo pranzo, rimettetevi in strada e passate il pomeriggio in un’altra spiaggia meravigliosa: Aya Anna, dove hanno anche girato il film Le Gran Bleu. Una piccola insenatura, meno sabbiosa dell’altra, ma con un’acqua talmente cristallina che sarebbe un’eresia non tuffarsi! Le foto subacquee qui sono una garanzia di successo! E se vi siete stufati di poltrire in spiaggia e avete voglia di muovervi un po’, sulla strada del ritorno fermatevi al Monastero di Hozoviotizza, un monastero greco ortodosso dell’XI secolo che si raggiunge salendo una lunga scalinata ricavata nella roccia e strapiombo sul mare. Faticoso sì, ma arrivati lassù la vista sarà impagabile e tutta la stanchezza sparirà.

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Meravigliosa veduta della spiaggia di Aya Anna| © Lucia Brusco

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La partenza della scalinata che porta al Monastero| © Lucia Brusco

COME MUOVERSI AD AMORGOS

L’isola è attraversata da un’unica strada che la percorre da nord a sud toccando tutti i centri abitati. C’è un servizio pubblico di bus che porta nelle principali attrazioni con orari abbastanza frequenti e che viaggia fino alle 23 circa. Il mio consiglio, tuttavia, è di noleggiare un’auto o uno scooter per essere più indipendenti negli orari e liberi di godersi i panorami mozzafiato che la strada panoramica offre, fermandosi ogni qualvolta ne varrà la pena.

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I panorami che regala la strada panoramica di Amorgos| © Lucia Brusco

DOVE MANGIARE E DORMIRE AD AMORGOS

C’è da dire che ad Amorgos si mangia benissimo ovunque ma i miei posti del cuore, oltre a Horevtis a Tholaria di cui vi ho già parlato, ci sono il Nissi Beach sul lungomare di Aegiali e il Cafè Loza a Chora. Per dormire, invece, c’è la meraviglia dell’Aegialis Hotel and Spa, un cinque stelle che domina tutta la baia dove potrete coccolarvi a suon di tisane detox e idromassaggio mentre ammirate il sole che si tuffa nel mare.

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Uno scorcio della baia vista dall’ Aegialis Hotel| © Lucia Brusco

Vi è venuta un po’ di nostalgia dell’estate?! Allora cosa aspettate, correte a prenotare!

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3 commenti

Michele 04/04/2017 - 2:27 pm

Ciao, una domanda: è consigliabile visitare Amorgos di aprile?

Rispondi
Lucia Brusco 06/04/2017 - 8:42 pm

Certo! Li fa sempre molto caldo e ad aprile si potrà già fare il bagno sicuramente!

Rispondi
giada 13/02/2018 - 1:21 pm

Ciao ma è possibile imbarcare la propria auto sul traghetto o ci sono solo aliscafi di quelli veloci che trasportano solo passeggeri?
Grazie 🙂

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