Tre giorni in Liguria: cosa vedere e dove mangiare tra Camogli e le Cinque Terre

Di Lucia Brusco

A solo un’ora e mezza di macchina da Milano c’è una sottile striscia di terra, racchiusa tra le montagne e il mare, che regala scorci stupendi: la Liguria, e in particolare le Cinque Terre. Che ne dite di approfittare di uno dei prossimi weekend (o ponti) per lasciare la frenetica Milano, indossare gli scarponcini da trekking (e il costume da bagno) e lanciarvi in esplorazione?

Noi vi portiamo alla scoperta della riviera di Levante, in particolare della zona di Camogli e delle Cinque Terre. Ecco tutti i nostri consigli!

CAMOGLI – SAN FRUTTUOSO – PUNTA CHIAPPA

Liguria cosa vedere

Il porticciolo di Camogli | © Lucia Brusco

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Un tratto del sentiero verso San Fruttuoso | © Lucia Brusco

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Uno scorcio della spiaggia di Camogli | © Lucia Brusco

Il nostro punto di partenza per scoprire la riviera di Levante è Camogli, un tipico borgo marinaro famoso per il suo piccolo porticciolo su cui si affacciano palazzi dai colori vivaci e variopinti. Dopo una breve passeggiata e una veloce colazione in uno dei numerosi bar affacciati sul mare (naturalmente a base di caffè e focaccia ligure!), imbocchiamo il sentiero che ci porterà fino all’Abbazia di San Fruttuoso.

Dopo un’oretta di cammino, raggiungiamo San Rocco, un piccolo borgo a 300 metri sul livello del mare, perfetto per fare una prima pausa al bar Dai Muagetti, bevendo un buon drink e gustando focaccia ligure in uno dei tavolini a picco sul mare.

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Un tavolo vista Golfo Paradiso del locale Dai Muagetti | © Lucia Brusco

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Un tratto del sentiero verso San Fruttuoso | © Lucia Brusco

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La baia di San Fruttuoso | © Lucia Brusco

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Il porticciolo di Punta Chiappa | © Lucia Brusco

Ci rimettiamo in cammino e dopo altre due ore raggiungiamo la meravigliosa baia di San Fruttuoso, un’Abbazia del X secolo sorta per opera di un gruppo di monaci greci e ancora perfettamente conservata. Da questa baia è possibile raggiungere, via mare o a piedi, sia la bellissima Portofino, sia fare ritorno a Camogli, con una piccola tappa a Punta Chiappa, meraviglioso promontorio che si allunga nel mar Ligure. Esausti, al termine di una giornata bellissima, ci dirigiamo verso Levanto.

PRIMA TAPPA NELLE CINQUE TERRE: MONTEROSSO

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Il primo tratto del sentiero da Levanto a Monterosso | © Lucia Brusco

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In cammino verso Monterosso | © Lucia Brusco

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Dal sentiero si scorge la costa | © Lucia Brusco

Le Cinque Terre sono un frastagliato tratto di costa della Riviera Ligure di Levante situate nel territorio della provincia di La Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, ‘terre’: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore (da ovest ad est). Dal 1997 fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

Le Cinque Terre si possono visitare comodamente in treno o in battello partendo da Levanto oppure, per i più avventurosi, il nostro consiglio è di indossare gli scarponcini da trekking e partire a piedi percorrendo i sentieri che uniscono un borgo all’altro. Dal lungomare di Levanto si imbocca il primo tratto di sentiero che, dopo circa due ore, vi condurrà a Monterosso, dopo avervi regalato panorami a dir poco mozzafiato.

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La spiaggia di Monterosso | © Lucia Brusco

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Gli gnocchetti con gamberi e pomodorini del Ristorante Il Moretto a Monterosso | © Lucia Brusco

Monterosso al Mare è il più grande dei cinque borghi, l’unico dove troverete una spiaggia abbastanza grande ed attrezzata. Il nostro consiglio è di superare la parte moderna della cittadina, quella dove arriva il sentiero e dove si trova la stazione, percorrere il lungomare e, in una decina di minuti, raggiungere la città vecchia. Arrivati qui sarà ora di pranzo e cosa c’è di meglio di un bel piatto di linguine allo scoglio o di gnocchetti con gamberi e pomodorini? Noi ci siamo innamorati del menu de Il Moretto, con i suoi tavoli all’aperto affacciati sulla piazza principale e il personale gentilissimo.

VERNAZZA

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I vignetti tra Monterosso e Vernazza | © Lucia Brusco

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Sulla strada verso Vernazza | © Lucia Brusco

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Vernazza | © Lucia Brusco

Si riparte da Monterosso diretti alla seconda ‘terra’: Vernazza. Imbocchiamo il Sentiero Azzurro e, dopo altre due ore di cammino tra vigneti, scale senza fine e vegetazione a picco sul mare, scorgiamo in lontananza le case colorate affacciate sul porto di Vernazza.

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I vicoli di Vernazza | © Lucia Brusco

Per un pranzo con vista impagabile (naturalmente a base di pesce fresco!) o per una merenda golosa, vi consigliamo di andare da Belforte, un locale in pietra, arroccato sul mare, poco dopo la piazzetta principale, dove finalmente convivono qualità e posizione invidiabile.

CORNIGLIA

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Corniglia | © Lucia Brusco

Corniglia è il più piccolo tra i cinque borghi e anche l’unico che non ha uno sbocco diretto al mare. Si trova, infatti, arroccato su un promontorio a 100 metri sul livello del mare ed è circondato da vigneti posti sui caratteristici terrazzamenti ‘a fasce’. Per raggiungere il centro del paese, dalla stazione oppure dall’arrivo del sentiero, dovrete percorrere una lunga scalinata di circa 400 gradini ma, una volta arrivati in cima, la fatica lascerà il posto all’emozione.

Per godervi la vista mozzafiato, andate al Bar Terza Terra (via Fieschi, 215) per un aperitivo con ottima focaccia che vi accompagnerà fino al tramonto, con i suoi divanetti vista mare.

RIOMAGGIORE

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Riomaggiore | © Lucia Brusco

Per arrivare a Riomaggiore vi consigliamo di prendere il treno, poiché i sentieri in questa parte più orientale del Parco delle Cinque Terre sono un po’ pericolosi dopo i danni provocati dell’ultima alluvione. La stazione si trova appena fuori da centro del paese ma, percorrendo una breve galleria della roccia, supererete il promontorio e vi ritroverete immersi tra i vicoli del nucleo abitativo originario costituito dalle coloratissime case ‘torri’ genovesi.

Passeggiando lungo il corso principale tra negozietti tipici e scorci di mare stupendi abbiamo scovato una vera chicca: il Pescato Cucinato, un piccolo locale di street food dove gustare il pesce fresco rigorosamente fritto a regola d’arte!  

MANAROLA

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Il sentiero che da Riomaggiore porta a Manarola | © Lucia Brusco

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Dal sentiero a picco sul mare | © Lucia Brusco

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Manarola | © Lucia Brusco

La nostra ultima tappa è Manarola che raggiungiamo dopo un’oretta di cammino da Riomaggiore, su un tratto del Sentiero Azzurro ancora percorribile e molto panoramico. Il borgo ricorda le altre ‘terre’, con le sue case ‘torri’ colorate affacciate sul mare e la fitta rete di vicoletti alle spalle.

Dopo una breve esplorazione del centro, vi consigliamo di riprendere il sentiero (sulla destra, guardando il mare) e raggiungere la terrazza più bella di tutte le Cinque Terre, il ristorante Nessun Dorma. Ideale in ogni momento della giornata, qui verrete coccolati con cibo semplice, taglieri di salumi, antipasti di pesce misto e ottimo vino locale per godervi al meglio quest’ultimo tramonto vista mare.

Chi ha detto che si può fare trekking solo in montagna? Stampate questa nostra mini guida e partite alla scoperta del Levante!


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6 commenti

Three Days in Liguria: What to See and Where to Eat Between Camogli and Cinque Terre – A Place in Milan 11/05/2017 - 10:03 pm

[…] Read the original article on Conosco un Posto. This English version was translated by Tamara Ilic. […]

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Ale 12/05/2017 - 6:07 pm

Ciao! Vado nelle Cinque Terre tutte le estati da 24 anni (la prima volta avevo 3 mesi). Volevo consigliare (a te e a tutti i lettori) qualche posto a Monterosso che a mio parere vale di più del Moretto che francamente è un po’ scaduto nel tempo. Secondo me un must è Ciak la Lampara, i suoi ravioli di pesce fanno sognare ed è un’istituzione a Monterosso e nelle Cinque Terre. Forse un po’ più su di costo però la qualità premia. Un altro ristorante che vale molto è il Belvedere, sempre nel paese vecchio, sotto il ponte della ferrovia. Forse è un po’ sottovalutato ma sicuramente uno dei miei preferiti. Spero li proverai e mi farai sapere.

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Caterina Zanzi 15/05/2017 - 2:57 pm

Grazie mille Ale! <3

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I posti del cuore di Beppe Sala a Milano - Conosco un posto 30/01/2019 - 12:23 pm

[…] gita fuori porta che consiglierebbe per cambiare aria?Amo la Liguria e ho casa a Zoagli. In poco tempo con il treno si arriva a vedere il […]

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MICHELA CAMPESTRINI 14/10/2020 - 8:24 am

Bellissimo articolo e molto utile, avete qualche consiglio anche su dover dormire?
Grazie

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I posti del cuore di Roberto Marone di Otto a Milano - Conosco un posto 09/10/2019 - 9:15 am

[…] gita fuori porta? Io vado in barca in Liguria e basta. Per me la gita fuori porta esiste solo se c’è il mare, se no non ha senso. Da qualche […]

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