Come si mangia da Essenza a Milano (chiuso)

Di Caterina Zanzi

Se fosse un uomo, la cucina di Eugenio Boer mi sedurrebbe. E questo per varie ragioni: è senza paure, decisa, forte e intrigante. Ancestrale, per certi versi, e senza dubbi conturbante. Quando la conosci fino in fondo, magari, poi non ti piace. O magari ti fa impazzire. Quel che è certo, comunque, è che non ti lascia indifferente.

Questa l’impressione che mi ha lasciato Essenza, ristorante aperto all’inizio dell’anno in via Marghera che puntavo da un po’. Ecco cosa e come si mangia!

IL PIATTO FORTE: il pensiero 

Quando provo un ristorante di questo livello, per di più in un’occasione speciale come qualche sera fa, mi piace sperimentare. E come farlo meglio che ordinando un menu degustazione? Nel mio caso, ho scelto quello chiamato ‘Essenza della tradizione’ di cinque portate.

Il benvenuto dello chef, una serie di omaggi di Boer alla sua terra o alle persone della sua vita, mi predispone bene. C’è la tartare di salmerino con le sue uova, la chip di risotto alla milanese con spuma di grana, la madeleine di olive taggiasche e pesto, lo stracotto di manzo fritto con senape dolce e il macaron con caprino o con paté di fegatini. Non i soliti amuse bouche fatti perché si devono fare, ma tanti piattini curati nel minimo dettaglio. Un inizio che mi ha ricordato quello fantasmagorico avuto da Andrea Berton.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Il benvenuto dello chef | © Caterina Zanzi

Proseguiamo con un ‘uovo caduto nel prato’, ovvero un uovo cotto a bassa temperatura con crema di patate e tartufo, crema di parmigiano, polvere di barbabietola ed erbe selvatiche. Uno dei miei piatti preferiti di tutta la cena, davvero gustosissimo. Il mio compagno di tavolo sceglie ‘nel blu dipinto di blu’, un omaggio al mare con fregola sarda, ceviche di branzino e capasanta, acciuga, salicornia e un’acqua di cavolo viola, per magia (e cottura) diventata blu.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Uovo caduto nel prato| © Caterina Zanzi

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Nel blu dipinto di blu | © Caterina Zanzi

Arriva poi il piatto di aringhe, anatra, uva e zenzero con il foie gras di anatra. Un po’ forte per i miei gusti, ma per gli amanti dei sapori decisi sono convinta sarà una delizia.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Aringhe e anatra | © Caterina Zanzi

Come primo scegliamo i tortellini di gambero rosso di Mazara serviti nel loro consommé al limone e menta. Un piatto super riuscito, equilibrato, quello che definisco ‘comfort food coi fiocchi’, che se provi a rifarlo a casa di sicuro non ti riuscirà mai così, nonostante l’apparente semplicità.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

I tortellini | © Caterina Zanzi

Ci coccolano e ci servono un piatto fuori menu, un altro primo: gli spaghetti con le vongole ‘di passaggio a Tamakatsu’, per me il piatto migliore di tutta la cena.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Gli spaghetti con le vongole | © Caterina Zanzi

Tra i secondi scegliamo il baccalà con patata, aglio dolce e caffè.

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Il baccalà | © Caterina Zanzi

Il predessert è uno sfiziosissimo sorbetto, cui segue il dolce a base di more, pistacchio, cioccolato bianco, caramello e basilico: una squisitezza! Dimenticavo: alla fine arriva anche la piccola pasticceria…un tripudio di coccole è servito!

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Il dessert| © Caterina Zanzi

IL POSTO: in un cortile di via Marghera

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

L’ingresso | © Caterina Zanzi

Il ristorante si trova in un interno di via Marghera, alla fine della strada che porta alla fermata della rossa De Angeli. Comodo da raggiungere e trovare parcheggio in zona non è impossibile. L’ingresso dal cortile è molto carino e una nota di merito va al personale gentile e pronto a spiegare ogni ricetta con dedizione.

L’ATMOSFERA: raccolta

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

La sala | © Caterina Zanzi

L’atmosfera è raccolta, grazie al fatto che il locale con cucina a vista non è enorme, anzi, conta su una trentina di coperti. Motivo per cui, incredibilmente, si riesce a conversare senza alzare la voce o tendere l’orecchio. Complice anche la buona musica classica in sottofondo e i soffitti non troppo bassi. Gli ospiti, almeno la sera in cui c’ero io, sono di età diverse tra loro e in generale l’ambiente non è troppo compìto: quanto basta per dimostrarsi elegante senza ostentare pretese di sorta.

IL PREZZO: da serata importante

Essenza Ristorante Milano Conosco un posto

Il sorbetto | © Caterina Zanzi

Certamente Essenza non è quel ristorante sotto casa dove vai quando hai fatto fuori la spesa. Lo consiglio per qualche serata importante, in cui soprattutto non si è troppo stanchi e ci si può gustare appieno la cucina dello chef. I menu degustazione spaziano dai 40 agli 80 euro senza vino, e per una cena alla carta credo si arrivi con facilità sopra i 50 euro.

ESSENZA
Via Marghera 34, Milano
02 498 6865 | [email protected]
Aperto tutti i giorni (lun/ven 11:45-14:30 e 19:45-22:30) tranne sabato a pranzo e domenica

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2 commenti

I posti del cuore di Valerio Visintin a Milano | Conosco un posto 09/03/2017 - 11:52 am

[…] dove però mi trovo sempre bene nonostante l’ambiente sia brutto, è Aimo e Nadia. Poi direi Essenza di Eugenio Boer in via Marghera: un po’ estremo, ma mi diverte e si sta bene. E poi il prezzo è più basso […]

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Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese - Conosco un posto 22/01/2024 - 1:53 pm

[…] (e del fu Fukurou) con enormi aspettative. Gli spazi sono gli stessi che qualche anno fa ospitavano Essenza di Eugenio Boer, all’interno di un cortile ‘vecchia Milano’. Pochi posti a sedere e un’atmosfera da […]

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