Viaggio a Kyoto: cosa vedere e dove mangiare tra templi e meraviglie

Di Caterina Zanzi

Sono a stata a Kyoto durante la mia vacanza in Giappone ad aprile, dopo 5 giorni meravigliosi passati a Tokyo (qui trovate tutti i miei consigli su Tokyo, mentre qui ci sono tutti i consigli su come organizzare un viaggio in Giappone). L’arrivo è stato abbastanza di impatto: Tokyo ti prende e ti porta con sé dal primo momento, Kyoto va scoperta poco a poco, cercando i posti meno turistici – perché è turistica, e lo è davvero tanto. Una volta entrati nel suo mood, imparerete ad apprezzarla e porterete a casa scorci, silenzi e paesaggi che vi rimarranno per sempre nel cuore. Ecco tutti i miei consigli su cosa visitare e dove mangiare per 4 giorni a Kyoto!

COSA VEDERE E DOVE MANGIARE A KYOTO

DAY 1

* NISHIKI MARKET. Appena arrivati da Tokyo (in 2 ore e 40 con lo Shinkansen), abbiamo fatto check in al nostro hotel (Noku Kyoto, abbastanza soddisfacente anche se un po’ caro per quanto offerto) e ci siamo diretti al Nishiki Market, una meraviglia gastronomica nel cuore della città, con tantissime bancarelle di street food. Allenate l’occhio e scegliete quelle meno turistiche, ma provate un po’ di tutto, miraccomando. Ci sono tantissimi fritti (io ho provato uno stecco delizioso con zucca, cipolle e gambero impanati), il polipo con uova di quaglia, takoyaki, dolcetti di ogni sorta, e ovviamente pesce: sarà divertente per un pranzo un po’ diverso. Se siete appassionati di coltelli e accessori da cucina di alta qualità, qui c’è un negozio molto famoso che si chiama Aritsugu.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Polipetti al mercato di Nishiki | © Caterina Zanzi

* PONTOCHO E GION. Successivamente, siamo andati alla scoperta delle due zone più celebri di Kyoto, Pontocho e Gion. Un reticolo di viette tranquille e appartate, accanto a cui scorrono anche un piccolo corso d’acqua e un fiume. Di sera hanno un tocco magico, ma può valere la pena vederle anche con la luce del sole, magari verso l’ora del tramonto.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Una via di Kyoto | © Caterina Zanzi

* TEMPIO YASAKA, KODAI-JI E PARCO DI MARUYAMA. Il primo giorno, abbiamo scelto di fare un giretto, data la zona centrale, al Santuario di Yasaka (molto bello anche alla sera, tra le lanterne illuminate), e poi ci siamo spinti a fare un giro fino al parco di Maruyama e al Kodai-Ji. Quest’ultimo è davvero meraviglioso, specie poco prima della chiusura, quando si svuota dai turisti.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

La felicità al Santuario di Yasaka | © Caterina Zanzi

DAY2

* KIYOMIZU-DERA, NINNEZAKA E SANNENZAKA. Questa tappa è stata la più ‘faticosa’ e la più deludente a Kyoto, ma va vista perché è un po’ il simbolo tra tutti i templi. Dico faticosa perché è sempre strapieno di turisti a meno che, saggiamente, non decidiate (saggiamente) di arrivarci molto presto, all’alba. Per giungere fino a questo tempio patrimonio dell’Unesco, il cui edificio principale è però ora in ristrutturazione, si percorrono due vie altrettanto imbottigliate, piene di negozietti un po’ turistici: in questo modo diciamo che l’aura magica è pari a zero.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un’immagine da Kyomizu-dera | © Caterina Zanzi

* GINKAKU-JI. Successivamente, in bus, ci siamo diretti verso il Ginkaku-ji, il cosiddetto Tempio d’Argento nonché una delle attrazioni principali di Kyoto. L’atmosfera che si respira qui, complice anche il giardino zen che lo racchiude, è molto bella.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un’immagine del Ginkaku-ji | © Caterina Zanzi

* PASSEGGIATA DEL FILOSOFO. Questo delizioso sentiero – che probabilmente in altre stagioni può dir poco, ma è incantevole in primavera, collega il Ginkaku-ji all’Eikan-do e vi suggerisco di percorrerlo per staccare un po’ dalla massa. Sulla strada ci sono tanti bar carini e in uno dei baracchini ho comprato addirittura un kimono vintage!

* EIKAN-DO. Tra tutti i templi, questo è quello che mi è rimasto nel cuore, perché meno assediato dai turisti e perché immerso in un giardino incantevole. Giratelo tutto, con calma, e se volete salite fino alla pagoda, per godere di una bella vista su Kyoto.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Eikan-do | © Caterina Zanzi

DAY3

* NARA. In 45 minuti dalla stazione di Kyoto c’è Nara, una cittadina che forse non avrebbe molto da dire se non fosse per il meraviglioso parco dei cervi e per i templi che ospita al proprio interno. Una mezza giornata qui la vale tutta: dopo aver passato un po’ di tempo con i deliziosi cervi, e aver dato loro da mangiare i biscotti che si comprano in loco (sono talmente educati da ‘inchinarsi’, anche se poi lo diventano meno quando avranno capito che siete equipaggiati con del cibo!), ci siamo diretti fino al Todai-ji e al santuario Kasuga-taisha.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un’immagine scattata a Nara| © Caterina Zanzi

* FUSHIMI-INARI. Dopo un late lunch pazzesco a base di otoro a Nara, ci siamo diretti, sempre in treno, al Fushimi-Inari. Occhio anche qui all’orario: è sempre preso d’assalto dai turisti. Dopo un’attenta valutazione, abbiamo deciso di andare nel tardo pomeriggio. Siamo arrivati in stazione alle 17 e mai scommessa fu più vincente: man mano che si saliva verso la cima, verso Inariyama, i turisti andavano diradandosi fino quasi a scomparire. Per salire ci vuole un’oretta di buona lena e un po’ di allenamento ai gradini (ma si fa tranquillamente), per scendere invece tenete conto una mezz’oretta. Consiglio vivamente di arrivare fino in cima, sia per l’esperienza in sé (il percorso è disseminato di templi e in generale è un cammino che definirei ‘energizzante’ e magnetico), sia perché dall’alto si gode una bella vista, soprattutto se come me ci arriverete all’ora del tramonto. Imperdibile!

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Fushimi-Inari | © Caterina Zanzi

DAY4

* ARASHIYAMA. L’ultimo giorno l’abbiamo tenuto per Arashiyama, una zona celebre per la sua foresta di bambù. Anche questa iperturistica, andrebbe vista al mattino prestissimo per avere un pochino più di intimità. Lo stesso vale per il vicino tempio Tenryu-ji, patrimonio dell’Umanità. Nei pressi, varcando il ponte Togetsukyo, il simbolo del quartiere, troverete anche il parco delle scimmie e molti altri templi.

La foresta di bambù ad Arashiyama | © Caterina Zanzi

* KINKAKU-JI (TEMPIO D’ORO). È forse la più celebre attrazione di Kyoto, e uno dei simboli di tutto il Giappone, e con una ragione: il paesaggio che lo incornicia è mozzafiato e l’edificio in sé è un vero gioiello. Peccato anche in questo caso la fiumana di persone che lo visitano specie in alta stagione, ma rimane comunque un must-do.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un’immagine del Kinkaku-ji | © Caterina Zanzi

* SERATA AD OSAKA. Abbiamo deciso di concludere col botto il nostro soggiorno a Kyoto andando a fare serata ad Osaka, che con lo Shinkansen dista soli 15 minuti da Kyoto, mentre con il treno locale (che probabilmente dovrete prendere al ritorno) una quarantina. Con il metro, in 7 fermate siamo arrivati al quartiere più vivo, Dotombori, che è praticamente un concentrato pazzesco di luci e ristoranti, capace di ammaliarti quanto di stordirti. E come potrebbe essere diversamente? Osaka è un luna park per gli amanti della cucina, e da qui arrivano ricette spaziali come gli okonomiyaki e i takoyaki. Dico solo che quella sera ho cenato non una, ma due volte (da Gyozaoh Dotonbori per i gyoza e da Fukutarō per l’okonomiyaki e i soba alla piastra)! Ero indecisa fino all’ultimo se andare in serata, e non potrei essere stata più felice di aver deciso di sì: la prossima volta le dedicherò più tempo, ma se come me avrete pochi giorni anche solo una gita di qualche ora alla sera – con relativa mangiata – vale la pena!

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Una via di Osaka| © Caterina Zanzi

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

I gyoza| © Caterina Zanzi

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

L’okonomiyaki| © Caterina Zanzi

Dove ho mangiato a Kyoto:
* 和食房 つるや 勇寿 . La cena migliore di tutta la vacanza a Kyoto, in questo mini ristorante trovato per caso passeggiando vicino al nostro albergo. Il proprietario nonché chef vi cucinerà davanti piatti a sua scelta (non c’è un menu inglese, ma lui lo parla ed è molto gentile), tutti deliziosi e curati nei minimi dettagli. Lo super consiglio anche se non foste vicinissimi. Prezzo medio: 60 euro.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un piatto a cena da 和食房 つるや 勇寿 | © Caterina Zanzi

* OMEN. Meraviglioso localino frequentato principalmente da giapponesi e a due passi dal Ginkaku-ji in cui la specialità sono gli udon: lo amerete, non ho dubbi. Prezzo medio: 15 euro.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Gli udon da Omen | © Caterina Zanzi

* GION NANBA (Gion). Abbiamo scelto Gion Nanba per una cena stellata Michelin in stile kaiseiki. Dal sito, la prenotazione è molto facile anche all’estero, e si può scegliere tra diversi tipi di menu e diverse sale. Noi abbiamo avuto un’ottima esperienza al bancone, con il menu da 11 portate, assaggiando dei piatti spettacolari e anche molto particolari. Prezzo medio: 130 euro.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Un piatto da Gion Nanba | © Caterina Zanzi

* YAMAFUKU (Gion). Volevamo provare lo shabu-shabu, specialità di Kyoto, e l’abbiamo fatto qui, con grande soddisfazione: carne morbidissima da cuocere, insieme alla verdure, in un brodo a base di latte di soia e da intingere poi in una salsa goduriosissima. Alla fine, si possono anche ordinare dei noodles. Super approvato. Prezzo medio: 30 euro.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Lo shabu-shabu da Yamufuku | © Caterina Zanzi

* SOWGEN CAFE&BAR PLANTS. In questo negozio di arredamento usato e vintage, ha casa anche un bar leggermente hipster in cui riposarvi davanti a un espresso o a una tazza di tè. Molto carino.

* YOJIYA CAFE GINKAKUJI. Adorabile caffè immerso nel verde per fare una pausa durante la Passeggiata del Filosofo.

* TEA CEREMONY EN (Gion). Mi hanno regalato quest’esperienza simpatica – che si può prenotare dall’estero sia in gruppo sia in versione ‘privata’ – in cui in una sessione di circa un’oretta vi spiegheranno tutti i segreti della cerimonia del tè. Imparerete a prepararvi la vostra tazza di tè matcha e, alla fine, potrete anche degustarla. Un po’ turistico, ma se siete appassionati di rituali e di matcha può essere carino.

* NOKISHITA 711 (Gion). Cocktail bar pazzesco con tantissime etichette di gin, in cui il proprietario crea davanti a voi drink unici, con una cura che sono certa non avrete mai visto in un bartender. Abbinamenti paranormali, ingredienti che magari non avrete mai sentito, cortesia e menu in inglese, per un’esperienza davvero speciale. Prezzo medio: 8 euro a cocktail.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Due cocktail da Nokishita 711

* MAGURO KOYA (Nara). Se non siete impressionabili – il locale è una vera bettola e non vi consiglio di soffermarvi troppo sui dettagli – dovete assolutamente venire qui per mangiare il tonno migliore che probabilmente assaggerete in tutta la vostra vita. In questo ristorante appena fuori dal parco di Nara, gestito da un’adorabile coppia di signori, i piatti sono tutti a base di otoro, cioè di fatty tuna: la parte più grassa e prelibata del tonno, che vi farà perdere la testa! Prezzo medio: 40 euro.

Kyoto Cosa vedere dove mangiare

Il pranzo da Maguro Koya| © Caterina Zanzi

Altri ristoranti a Kyoto che mi hanno consigliato:
* Negiya Heikichi (hotpot), Gyoza Chao Chao (gyoza), Sushitetsu (sushi), Hakata Nagahama Ramen Miyoshi (ramen), Tenshu (tenpura), Itoh Dining (kobe), Teppanyaki Manryu (teppanyaki), Oagari (teppanyaki), Tenpura Endo Yasaka (tenpura), Sobanomi Yoshimura (soba), Ippudo Nishikikouji (ramen), Nishiki Warai (okomomiyaki), Kushikura (yakitori), Takakura Nijo Ramen (ramen), Kikyo Sushi (sushi), Sushi Shigetomi (sushi), Hanamakiya (soba), Unagi Hirokawa (anguilla)

Informazioni pratiche:
* Se arrivate da Tokyo e avete in mente di fare anche qualche altro giretto, considerate di acquistare il JRPass. Io l’ho fatto, qui trovate i dettagli, e mi sono trovata benissimo!

* Per girare, userete molto più i bus della metro: la maggior parte dei templi non è vicina alle fermate della metropolitana e in generale la rete dei bus è molto più sviluppata. Ho utilizzato Google Maps per gli orari e le fermate, ed è filato tutto liscio. In alternativa, potete girare tra i templi con il taxi, come fanno molti turisti per ridurre i tempi (in bus ci si può mettere anche un’oretta tra un tempio e l’altro, quindi occhio all’oro!)

* I templi chiudono quasi tutti nel tardo pomeriggio, verso le 17: calcolate bene i tempi anche in questo caso!

* Il biglietto dei bus si può pagare a bordo (con la cifra esatta, in moneta, e con una tariffa fissa a prescindere dalle fermate che farete), oppure molto più comodamente con la Suica che avete già utilizzato a Tokyo (qui ve ne parlo più approfonditamente). Altrimenti c’è un biglietto giornaliero da 500 yen, che può essere conveniente se contate di prendere tanti bus.

* I templi sono tantissimi e per ragioni di tempo ho dovuto fare delle scelte: se avete più giorni a disposizione c’è l’imbarazzo della scelta e potete pescare, per esempio, tra questi nomi: Sanjusangendo, To-ji, Ryoan-ji, Ninna-ji, Castello Nijo, Palazzo imperiale.

* Lo stesso vale per le gite in giornata o comunque nei pressi di Kyoto: io ho scelto Nara, ma ci sono diverse altre possibilità (due nomi ‘facili’: Miyaijima e Hiroshima, oltre che una due giorni in un monastero del Monte Koya). Informatevi!

* Se vi piace muovervi in bici, tanti turisti lo fanno e per la città troverete diversi negozi di noleggio a due ruote.

* Per prenotare l’hotel, vi consiglio di guardare per una questione di comodità la zona della stazione o il centro.

* Tra le esperienze suggerite a Kyoto (io non ho avuto tempo, ma se riuscite dovrebbe essere molto bello) ci sono quelle di provare un ryokan e un onsen!

* Alla sera fate un giro a Gion, passeggiando fino a Shinbashi Dori, una via osannata da molti che non ho trovato imperdibile. Tuttavia, dicono che se siete fortunati, tra le 18 e le 21 in quest’area potreste vedere passeggiare le geishe e le maiko!


E voi siete mai stati a Kyoto? Vi è piaciuto questo reportage? Avete altri consigli da darmi? Scrivete qui sotto nei commenti oppure commentate sui social utilizzando l’hashtag #ConoscoUnPosto! Tutte gli altri miei viaggi invece li trovate qui!

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