In questo articolo vi portiamo alla scoperta delle migliori opzioni vegane nei ristoranti internazionali di Milano. Vi invitiamo quindi a un viaggio culinario intorno al mondo senza lasciare la città: dal sushi al saporito zighinì eritreo, fino alle gustose arepaz del Venezuela, siete pronti a viaggiare con le papille gustative? Si parte: ecco 10 cucine dal mondo a Milano con deliziose opzioni vegane per un giro vegetale all’insegna di sapori anche particolari!
10 cucine dal mondo a Milano con opzioni vegane
Nori Way
Ristorante giapponese |📍Porta Romana
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Iniziamo il nostro tour con Nori Way, locale che propone sushi 100% plant based in zona Porta Romana. Tra futomaki, nigiri, gunkan, uramaki, si ha davvero l’imbarazzo della scelta: la somiglianza con il pesce è notevole, e lo stupore vi accompagnerà fino all’ultimo boccone.
Ciò che amiamo soprattutto di questo locale è la capacità di riprodurre alla perfezione il sapore e le consistenze del pesce crudo con ingredienti vegetali, senza limitarsi però a una semplice imitazione dei piatti. Tra i nostri preferiti vi segnaliamo i crispy Hana, fiori di zucca in tempura avvolti da salmone e tonno vegan su base di salsa ponzu e i midnight Oshizushi, barchette di riso pressate ricoperte di melanzane al miso.
Considerando l’unicità della proposta e la cura di ogni aspetto, servizio compreso, i prezzi di Nori Way sono davvero onesti: si spendono circa 40€ a testa. Piccola nota a margine: di giorno lo spazioso locale non propone sushi ma i piatti di Radice Tonda, di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo sulle gastronomie vegane a Milano.
Jin Yong
Ristorante cinese |📍Porta Ticinese
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Spostiamoci in Porta Ticinese per andare a ritrovare dei vecchi amici di Paolo Sarpi. Stiamo parlando del team di Jin Yong, ristorante cinese che da circa un anno si è trasferito a pochi passi dalle colonne di San Lorenzo. La trasformazione ha modificato verso l’alto i prezzi e l’ambiente, che ha volutamente abbandonato quell’atmosfera da trattoria alla buona a cui la clientela era abituata.
Ovviamente il menu prevede moltissime opzioni vegetali, ma il personale è disponibile anche a togliere ingredienti di origine animale su richiesta. Il piatto forte sono gli spaghetti fatti a mano, sia nella versione saltata che nella zuppa agropiccante. Consigliata anche le scodella di fuoco piccante con verza o funghi cardoncelli e il tofu essiccato con erba cipollina. Mettete in conto una spesa di circa 30€ a testa.
Warsa
Cucina eritrea |📍Porta Venezia
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In zona Porta Venezia sono presenti diversi locali in ccui poter mangiare piatti eritrei, ma noi torniamo spesso in uno dei nostri posti preferiti: Warsà. Qui si mangia con le mani servendosi del pane injera, una sorta di piadina spugnosa che si utilizza per “pescare” i vari ingredienti dello zighinì.
Nella sua versione vegan troviamo un tripudio di verdure tra cui patate, carote, cavoli insieme a deliziose creme di legumi a base di ceci al pomodoro e lenticchie speziate, che garantiscono il giusto apporto proteico. La location suggestiva si presta per una divertente cena con gli amici. La spesa è di circa 30€ a testa.
DedasPuri
Ristorante georgiano |📍Sant’Ambrogio
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DedasPuri è un ristorante che propone piatti della tradizione georgiana di cui vi avevamo già parlato qui. Le opzioni vegane sono ben segnalate nel menu, e spaziano dalle melanzane fritte ripiene di noci e coriandolo ai khinkali, i tipici ravioli ripieni di patate.
Se volete optare per un piatto unico non perdetevi il sokoiani, ovvero una saporitissima focaccia ripiena di funghi tritati. Se invece non sapete da dove iniziare, potete ordinare il percorso degustazione vegano a 30€ (allo stesso prezzo trovate anche quello vegetariano e di carne). I sapori sono eccellenti e, inoltre, la selezione di vini tipici è curatissima.
Passando alla location, è ampia ma piuttosto spartana: si presta per un pranzo nel weekend o per una cena tra amici. In totale, preparatevi a spendere circa 45€ a testa, non pochissimi ma valevoli per la particolarità della proposta.
Yuan Zi
Hot pot cinese |📍Porta Venezia
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Di recente abbiamo provato Yuan Zi e siamo rimasti piacevolmente soddisfatti dalle opzioni vegetali di questo hot pot. All’ingresso del locale troverete un ampio buffet con salsine e ingredienti, tra cui tantissime tipologie di spaghetti, ravioli, gnocchi, verdure e funghi. Tutto molto buono, anche se l’alimento che ci ha più convinto è sicuramente il tofu, sia nella versione frozen che fritta.
Anche il conto ci ha stupito: il costo è di 28€ a pranzo e 32€ a cena, quindi decisamente conveniente. La location curata e l’esperienza divertente si prestano benissimo per una cena tra amici o per un date poco convenzionale.
Tara
cucina indiana |📍Arco della Pace
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Continuiamo il nostro giro del mondo con la cucina indiana di Tara, a pochi passi dall’Arco della Pace, dove da ben oltre un decennio torniamo sempre volentieri. L’ultima volta abbiamo iniziato col mix di antipasti a base di pakora, delle frittelle a base di ceci con verdure, e i samosa, involtini fritti ripieni di patate. A seguire abbiamo ordinato il baigan bharta (una polpa di melanzana affumicata e speziata, ceci e patate piccanti), accompagnato dall’immancabile pane roti (l’unico vegano della lista) e da del riso basmati cotto con curcuma, mandorle e cardamomo, necessario a stemperare le fiamme nel palato.
La location è coloratissima, mentre il servizio è un po’ sbrigativo. Per quanto riguarda il prezzo, siamo nella media milanese: si spendono circa 40€ a testa senza bevande; consigliamo però di fare sempre un check su The Fork.
Beirut
cucina libanese |📍Lodi
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La cucina libanese è senza dubbio tra le nostre preferite, nonché tra quelle più ricche di proposte vegetali. Tra i locali che la propongono c’è Beirut, che abbiamo provato di recente. Qui, di vegano, il menu propone un piatto misto a 21€ composto da una selezione di mezzeh vegetali calde e fredde, di cui abbiamo particolarmente apprezzato la mousaka di melanzane con pomodoro, ceci e spezie, il saccottino di spinaci e cipolla e l’assaggio di insalata libanese con melograno, perfetta per sgrassare le portate più oleose. A parte, abbiamo ordinato anche una porzione incredibile di makdous, ovvero melanzane sott’olio ripiene di peperoni e noci.
A differenza di altri ristoranti libanesi più noti, qui la location è piuttosto asettica: tavoli neri, poca illuminazione, pareti verdine. I prezzi sono nella media: per una cena senza bevande si spendono circa 35€.
Hanoi
trattoria vietnamita |📍Sarpi
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In piazzale Baiamonti, a pochi passi dall’inizio di Sarpi, siamo tornati da Hanoi, piccolo ristorante vietnamita che passa inosservato ma che regala sorprese per chi è curioso di mangiare vegetale. La sezione del menu vegan è ben segnalata, quindi permette una scelta veloce senza dover chiedere conferma per ogni piatto: noi abbiamo provato gli spaghetti di riso con verdure, i ravioli e il brodo con tagliatelle di riso e tofu, accompagnato da un piattino con coriandolo e lime da dosare a piacimento.
Non gridiamo al miracolo, ma le porzioni abbondanti e i sapori confortanti non hanno disatteso le nostre aspettative. Per una cena abbiamo speso circa 25€ a testa, ma segnaliamo che in settimana con la formula pranzo (comprensiva di un piatto più involtini) si spendono 12€.
Riad Majorelle
ristorante marocchino |📍Repubblica
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Riad Majorelle è un ristorante marocchino a gestione familiare in zona Repubblica. Il nome deriva dalla particolare tonalità blu Majorelle del famoso giardino di Marrakech di cui Yves Saint Laurent rimase folgorato (e di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo sulle cose da fare a Marrakech). L’arredo è curato e originale, con l’accostamento di oggetti tradizionali marocchini a pouf e decorazioni parietali moderne.
Per iniziare abbiamo preso l’hummus e delle croccantissime mini falafel. Come piatti principali, invece, un burger con falafel, buono ma non indimenticabile; e il cuscus Dfaia che ci ha conquistati per l’equilibrio tra il dolce delle cipolle caramellate e la nota calda e speziata della cannella. Per un pasto completo, bevande escluse, abbiamo speso circa 25€, compreso un dolcino finale. Considerando la zona centrale, si tratta davvero di un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Arepa’z
Street food venezuelano |📍Navigli
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Concludiamo il nostro tour in zona Navigli, dove abbiamo provato la cucina venezuelana di Arepa’z, situato in una posizione piuttosto infelice – di fronte al ponte delle milizie – , compensata però da una gioviale atmosfera interna. Il nome riprende il piatto principale della cucina sudamericana, le arepaz, panini a base di farina di mais, acqua e sale, naturalmente senza glutine, quindi adatti anche agli amici celiaci.
Qui abbiamo provato un’arepaz dal ripieno davvero abbondante, con avocado, fagioli neri e platano dolce di mais; delle bruschette di platano con avocado e pomodorini; e l’hallaca, un saporitissimo fagotto di mais avvolto nella foglia di platano con ripieno di seitan, cipolla e uva passa.
L’ampia location dai colori accesi si presta bene a combriccole rumorose, mentre il servizio è rustico ma efficiente. In definitiva, Arepa’z è un locale senza troppe pretese dal prezzo contenuto: difficile spendere più di 20€, bevande incluse.
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