Dicembre è arrivato, Natale si avvicina e la febbre da regali sale ma fra una corsa e l’altra, se volete prendervi una pausa e immergervi nella silenziosa calma di un museo o una galleria d’arte, a Milano ci sono numerose mostre da visitare. Anche questo mese ne abbiamo selezionate cinque da non perdere (di cui 3 gratuite!). Ecco quali sono!
5 BELLISSIME MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A DICEMBRE
A VISUAL PROTEST. THE ART OF BANKSY
Per la prima volta un museo pubblico italiano, il Mudec di Milano, ospita una mostra monografica dedicata al più celebre e misterioso esponente della street art contemporanea: Banksy. Anche in questo caso l’esposizione non è stata autorizzata dall’artista, che continua a difendere tenacemente la propria identità e a sfuggire in ogni modo al sistema. Della protesta visiva che Banksy porta avanti da anni in modo inaspettato e plateale sui muri delle città, chiaramente in mostra non si possono che ammirare delle rappresentazioni. 80 lavori – tra dipinti e stampe a edizione limitata -, oggetti, fotografie, video, copertine di vinili e cd da lui illustrate, nonché memorabilia di diversa natura: questo è quel che troverete in mostra al Mudec. La street art di Banksy è infatti tanto impattante e sorprendente quanto immobile (può essere riprodotta ma non trasportata) e temporanea (può essere cancellata e distrutta). Ciò non muta in ogni caso la sua forza poiché, come egli stesso afferma, “A wall is a very big weapon” (un muro è un’arma molto grande). Se il potere esercita la propria egemonia culturale nelle strutture istituzionali (scuola, chiese, musei) e attraverso i mass media (televisione, pubblicità, cinema), rimane proprio la strada lo spazio più adatto in cui combatterlo per mezzo di un attacco contro-egemonico non violento.
MUDEC. Via Tortona, 56. Aperto tutti i giorni (orari sul sito). Ingresso: intero 16€, ridotto 14€. In calendario fino al 14 aprile 2019.
GIULIO PAOLINI. DEL BELLO IDEALE
Ci sono mostre che sappiamo tutti essere in città, perché massivamente pubblicizzate ed esposte in noti musei, e altre più discrete e nascoste ma non per questo meno belle o interessanti…anzi! Fondazione Carriero non è certamente conosciuta dal grande pubblico ma ha sede in un meraviglioso palazzo nel pieno centro di Milano e vanta una programmazione espositiva di rinomati artisti, nazionali e internazionali. La monografica su Paolini e la sua ricerca del Bello ideale – “il solo capace di sollevarci dal baratro degli abbellimenti a effetto”, come lo stesso artista afferma – si suddivide in tre grandi gruppi, non privi di rimandi e connessioni fra loro: l’autoritratto; la superficie; il mito e il classico. Le opere esposte, realizzate nell’arco di cinquantasette anni di lavoro, dialogano con la mise en scène dei temi della mostra compiuta della scenografa Margherita Palli, che partecipa al progetto espositivo con la realizzazione di tre ambienti che vogliono essere materializzazione visiva dei tre cardini del pensiero dell’artista. Ci sentiamo di consigliarvela anche perché è sempre interessante accedere a palazzi storici milanesi come questo, Casa Parravicini, per lo più gratuitamente.
FONDAZIONE CARRIERO. Via Cino del Duca, 4. Aperto tutti i giorni (11.00-18.00) tranne lunedì. Ingresso: gratuito. In calendario fino al 10 febbraio 2019.
CARSTEN HÖLLER. MUSHROOM MATHEMATICS
I funghi di Höller sono ormai celebri e hanno sempre un certo effetto scenico, anche introdotti in una residenza in pieno stile neoclassico come Palazzo Belgioioso. La fascinazione dell’artista – di formazione entomologo – per questi misteriosi elementi vegetali nasce dall’ambiguità e incertezza che li caratterizza. In particolar modo l’Amanita muscaria (il classico fungo dalla cappella rossa macchiata di bianco), che per le sue proprietà velenose e allucinogene viene spesso usato nei riti sciamanici. Oltre ai Giant Triple Mushrooms e a una teca contenente 48 repliche di funghi divisi a metà, in mostra sono presenti anche i Division Paintings, dipinti dai colori sgargianti apparentemente molto semplici e lineari che però rappresentano un concetto molto complesso: l’infinito. Quel che Höller sembra voler fare attraverso le sue opere, in definitiva, è invitare a esplorare la realtà attraverso metodi di comprensione nuovi e combinati: arte e scienza, logica e irrazionalità, matematica e creatività…
MASSIMO DE CARLO. Piazza Belgioioso, 2. Aperto tutti i giorni (11-19) tranne lunedì e domenica. Ingresso: gratuito. In calendario fino al 12 gennaio 2019.
IGLOOS
Gli igloos di Mario Merz sembrano essere stati creati apposta per essere esposti in un luogo nudo, vasto, post-apocalittico e buio come l’Hangar Bicocca. Scostando la tenda nera dalla quale si accede all’esposizione sembra infatti di entrare in una dimensione parallela, in una città assurda in cui gli uomini hanno abbandonato le loro dimore, scheletri di metallo a forma semisferica rivestiti da lastre di varia natura o tessuti. Parole e frasi scritte col neon adornano alcuni dei 31 igloos, creati dall’artista fra il 1968 e il 2003 e tutti diversi fra loro per dimensione e materiali. È “Arte Povera”, secondo la definizione di Celant, quella di Merz, è arte che attraverso l’utilizzo di materiali non raffinati – industriali (cemento, ferro, eternit) e naturali (cera, legno, acqua) – vuole prendere le distanze dall’arte tradizionale, dal suo conformismo e dai suoi schemi, per cercare di far vivere allo spettatore un’esperienza più libera e naturale. Una mostra spettacolare che vi consigliamo di visitare e alla quale si accede gratuitamente.
PIRELLI HANGARBICOCCA. Via Chiese, 2. Aperto da giovedì a domenica (10-22). Ingresso: gratuito. In calendario fino al 24 febbraio 2019.
MARGHERITA SARFATTI. SEGNI, COLORI E LUCI A MILANO
Il Museo del Novecento dedica una mostra a Margherita Sarfatti, figura di spicco della prima metà del XX secolo, giornalista, scrittrice, critica d’arte e promotrice della cultura italiana conosciuta a livello internazionale. La mostra racconta l’impegno politico, l’eleganza di Sarfatti e soprattutto la sua devozione per l’arte contemporanea. Ed è proprio attraverso una novantina di opere dei personaggi principali del movimento artistico Novecento Italiano, di cui Sarfatti fu coordinatrice, ma anche di raffinati abiti, lettere, libri d’epoca, arredi e fotografie che viene raccontata una figura femminile determinata e carismatica. Sironi, Boccioni, Carrà, Malerba, Bucci e molti altri pittori e scultori sono presenti in questa mostra ben concepita. Col biglietto avrete anche accesso all’esposizione permanente nonché alla bellissima mostra temporanea “Chi ha paura del disegno? Opere su carta del XX secolo italiano”; una ragione in più per non farvela scappare!
MUSEO DEL NOVECENTO. Piazza Duomo, 8. Aperto tutti i giorni (orari sul sito). Ingresso: intero 10€, ridotto 8€. In calendario fino al 24 febbraio 2019.
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[…] intorno alla carismatica personalità di Margherita Sarfatti – di cui avevamo parlato qui – il Museo del Novecento torna a presentare una mostra monografica dedicata a una figura […]