La città è tornata a pieno regime, palinsesto autunnale di mostre compreso. Eccoci dunque prontissimi al vostro servizio, per darvi una mano a orientarvi tra tutte le mostre a Milano a ottobre 2025!
La rassegna di questo mese include tre mostre a pagamento e due gratuite. Due sono le monografiche che vi suggeriamo di visitare a Palazzo Reale: una di una straordinaria e rivoluzionaria artista surrealista e l’altra del “primo pittore” del Regno d’Italia napoleonico. Ci sono poi la retrospettiva che il Mudec dedica a uno degli artisti più influenti e riconoscibili del secolo scorso, con le sue opere caleidoscopiche; la doppia personale in una galleria d’arte approdata di recente in città e la prima personale di un fotografo di moda inglese molto stimato da appassionati e addetti ai lavori, ma forse meno conosciuto al grande pubblico (per lo meno di nome). Pronti a scoprire di più sulle 5 mostre a Milano a ottobre 2025 da visitare assolutamente?
5 mostre a Milano a settembre 2025 da non perdere
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Leonora Carrington
📍Palazzo Reale | fino al 11 gennaio 2026
🎟️ ingresso: intero 15€; ridotto da 13€ a 10€
La nostra carrellata di mostre a Milano a ottobre 2025, si apre con una monografica meravigliosa, dedicata a una delle artiste più influenti e rivoluzionare del XX secolo: Leonora Carrington. Il progetto si presenta in continuità con l’altra mostra che Palazzo Reale ha ospitato fino a luglio scorso; ossia quella di Leonor Fini, con cui Carrington ha diversi punti di contatto. Si tratta infatti di due artiste e intellettuali estremamente moderne, rivoluzionarie e anticonformiste; entrambe legate al Surrealismo.
Nelle opere di questa straordinaria artista sogno e realtà, mito e psicologia, politica e magia si intrecciano, creando universi complessi e multiformi abitati da creature ibride e fantastiche. Il percorso espositivo si pone l’obiettivo di ripercorrere tutta la carriera artistica di Carrington, dai primi passi mossi a Firenze (dove venne profondamente influenzata dalla pittura del Trecento e Quattrocento), fino al periodo in cui si trasferì stabilmente in Messico, dove il suo interesse per la magia, l’alchimia, i tarocchi e l’astrologia diventò sempre più profondo.
Ogni singola tela rappresenta un universo fiabesco davanti alla quale si potrebbero trascorrere ore osservando ogni singolo dettaglio; spazi di ribellione in cui ruoli di genere e gerarchie sociali vengono sovvertiti; in cui le donne e l’ambiente sono al sicuro nonché protagonisti assoluti. Vi invitiamo davvero caldamente a visitare la mostra, consigliandovi l’ausilio dell’audio-guida per potervi immergere quanto più possibile nella sua storia personale e artistica. Noi l’abbiamo adorata, rimanendo incantati di fronte alla minuzia stilistica e alla profondità concettuale di ogni singola opera.
Appiani – Il Neoclassicismo a Milano
📍Palazzo Reale | fino al 11 gennaio 2026
🎟️ ingresso: intero 15€; ridotto da 13€ a 10€
Non è ancora giunto il momento di allontanarsi da Palazzo Reale, perché anche la seconda mostra della nostra rassegna di ottobre trova casa qui; tra gli Appartamenti del Principe, la Sala del Lucernario e la Sala delle Cariatidi. Appiani – Il Neoclassicismo a Milano mira a ricostruire nel modo più completo possibile il percorso artistico di Andrea Appiani (1754-1817) attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse collezioni italiane e internazionali.
Sì, perché l’ultima, parziale, monografica dedicata al “primo pittore” del Regno d’Italia napoleonico risale ormai al 1969; dunque il tentativo del progetto espositivo è quello di tornare a celebrarlo, raccontandolo non solo nella sua dimensione più nota, ma anche in quanto “creatore” di oggetti d’arte in senso lato, come testimoniano bozzetti e disegni realizzati per mobilio nobiliare, medaglie e decorazioni per sportelli di carrozze.
La carriera di Appiani fu costellata di commissioni religiose, politiche e aristocratiche che lo portarono a realizzare sia monumentali affreschi (a Milano, per esempio, vi sono quelli della cupola di Santa Maria presso San Celso, ma anche quelli custoditi all’interno di palazzi nobiliari come Palazzo Greppi e Palazzo Orsini) che ritratti di personaggi politici – Napoleone in primis – e figure chiave della vita culturale a lui contemporanea, quali Giuseppe Parini, Ugo Foscolo e i fratelli Pietro e Alessandro Verri.
L’esposizione si conclude nella Sala del Lucernario – dove viene ospitato il grande cartone degli affreschi dell’Apoteosi di Napoleone, proveniente dal Louvre – e nella Sala delle Cariatidi, dove vengono invece ricostruiti e ricollocati nella loro posizione originaria i Fasti di Napoleone che un tempo adornavano il ballatoio che correva per tutto il perimetro dello spazio. Da non perdere.
M.C. Escher – Tra Arte e Scienza
📍Mudec | fino al 8 febbraio 2026
🎟️ ingresso: intero 16€; ridotto da 14€
Tra le mostre che vi consigliamo di visitare a Milano a ottobre, inoltre, vi è quella che, a di 10 anni di distanza, riporta Maurits Cornelis Escher nel capoluogo lombardo. Rispetto alla spettacolare retrospettiva che gli dedicò Palazzo Reale questa lo è senz’altro meno, vi avvertiamo subito. Ma ormai dovremmo esserne tutti consapevoli: il Mudec cerca sempre una chiave di lettura inedita, capace di mettere in luce aspetti magari meno scenografici ma originali.
Come suggerisce il titolo, la retrospettiva si focalizza sul ruolo che hanno la matematica e la geometria nell’opera di uno degli artisti più iconici e facilmente riconoscibili del secolo scorso, indagando al contempo anche l’influsso che ebbe l’arte islamica nella costruzione del suo universo grafico.
Già nel 1926, quando progetta le piastrelle del suo appartamento romano, Escher dimostra un’attenzione maniacale alla simmetria, ma è a partire da 1937 che comincia la ricerca sistematica sulle tassellazioni regolari del piano euclideo.
Ad accomunare l’arte islamica e quella di Escher sono proprio le tassellazioni e gli schemi geometrici, anche se Escher fece il passo ulteriore di trasformarli rendendoli figure riconoscibili: pesci, pipistrelli, cavalli, uccelli e così via.
Nelle ultime sale della mostra vi sono anche una (questa sì!) spettacolare stanza immersiva, all’interno della quale vengono proiettate animazioni delle tassellazioni escheriane ad alta definizione (poco indicata a chi soffre di vertigini), e una sezione dedicata ai lavori grafici realizzati su commissione (biglietti di auguri, motivi decorativi per carte da regalo, tessuti, copertine di libri e riviste, ecc.). Molto interessante!
Georg Baselitz & Lucio Fontana – L’Aurora Viene
📍Thaddeus Ropac | fino al 21 novembre 2025
🎟️ ingresso: libero
Come sapete ci fa sempre piacere farvi scoprire qualcosa di nuovo, con la nostra rubrica. Dunque vi raccontiamo della doppia personale che vede protagonisti i lavori del tedesco Georg Baselitz (che probabilmente non conoscete) e l’italo-argentino Lucio Fontana (che al contrario vi è quasi per certo noto).
Ospitata dalla galleria d’arte Thaddeus Ropac – da pochissimo approdata a Milano negli spazi di Palazzo Belgioioso precedentemente occupati dalle gallerie Peres Projects e Massimo De Carlo – l’esposizione inaugurale L’Aurora Viene mette in dialogo sculture a dipinti realizzati nell’ultimo decennio da Baselitz e lavori di Fontana datati tra gli anni Trenta e Sessanta.
Pur non essendosi mai incontrati, i due sono in qualche modo legati sia dalla profonda ammirazione nutrita da Baselitz – (che ancora oggi ha uno studio in Italia, a Imperia) per Fontana, sia da quella che il curatore Luca Massimo Barbero definisce una “tensione condivisa. L’idea, cioè, che l’arte non rappresenti ma annunci, non descriva ma evochi, che sia prima di tutto, un atto di apertura verso l’origine”. Si tratta dunque di un confronto per lo più intellettuale tra i due artisti, che si manifesta attraverso tematiche comuni quali la concezione del corpo, dello spazio e del linguaggio.
Glen Luchford – Atlas
📍10 Corso Como | fino al 23 novembre 2025
🎟️ ingresso: libero
Ebbene sì, anche a questo giro siamo giunti alla fine della nostra selezione di mostre a Milano a ottobre 2025. In coda troviamo la prima personale dedicata al fotografo di moda e ritrattista inglese Glen Luchford presso lo spazio espositivo di 10 Corso Como.
Atlas – che lo stesso fotografo definisce “un’orgia visiva di ciò che succede nella mia mente”, un atlante per orientarsi nel suo immaginario – non segue un ordine né cronologico né tantomeno tematico: raccoglie in modo disordinato, come in un collage, trent’anni di scatti, tra editoriali e campagne di moda, ricordi personali, ritratti ed “errori”, come la serie Damage Negatives e il ritratto sovraesposto di Björk realizzato per la rivista The Face.
A essere lampante è la visione cinematografica di Luchford, come testimoniano le campagne create per Gucci a partire dal 2015, con le quali ha fortemente contribuito a definire l’immaginario dell’allora direttore creativo Alessandro Michele: indimenticabili le foto ispirate al cinema anni Cinquanta, popolate da alieni e mostri della laguna.
Una mostra gratuita, a nostro parere non imperdibile ma sicuramente piacevole (e veloce) da visitare.
Vi ricordiamo, inoltre, essere ancora in corso alcune bellissime mostre a Milano di cui vi abbiamo già parlato in precedenza:
- Giorgio Armani Privé 2005-2025: Vent’anni di Alta Moda 📍Armani Silos
- Inequalities 📍Triennale
- Lo Sguardo Nascosto📍Museo Teatrale alla Scala
- Valerio Berruti – More Than Kids 📍Palazzo Reale
- Gioco e Progetto, Progetto è Gioco 📍Fondazione Achille Castiglioni
E che nel frattempo hanno inaugurato anche:
- Sueño Perro – Instalación Celuloide de Alejandro G. Iñarritu📍Fondazione Prada
- Man Ray – Forme di Luce📍Palazzo Reale
- Sara Enrico – Under the Sun, Beyond the Skin📍Gam
- Yuko Mohri – Entanglements📍Pirelli Hangar Bicocca
- Giorgio Armani – Milano, per Amore📍Pinacoteca di Brera
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