Lo so: la classifica dei miei 10 ristoranti giapponesi preferiti a Milano ve l’ho appena data. Ma si sa, questo genere di liste è destinato a cambiare repentinamente: soprattutto se, dopo appena un paio di giorni da quando hai finito il tanto sudato articolo, finisci a cena in un ristorante incredibile. Sto parlando di Sushiteca Omacasè (in giapponese ‘ci penso io’), di cui avevo sentito parlare quando – fino a due anni fa – era ancora a Brera. Prima dell’estate, si è spostato in zona Darsena, vicino a Porta Genova. E ha portato finalmente, a due passi dai Navigli, il ristorante giapponese di cui tutti sentivamo il bisogno.
IL PIATTO FORTE: chirashi da standing ovation
Il chirashi, secondo me, è uno di quei piatti ‘test’ da cui si può effettivamente evincere la qualità degli ingredienti scelti. Niente intingoli strani a coprire i sapori, niente quintali di riso: soltanto pesce, in tutta la sua (sperata) freschezza. Iniziamo proprio dal riso: quante volte è caldo, scotto e, in definitiva, una gran poltiglia? Dimenticatelo: qui è ben sgranato, servito a una temperatura giusta e cotto alla perfezione. E, soprattutto, è sormontato da un mix di pesce crudo (salmone, tonno e gamberi), cime di broccoli, pomodorini e un po’ di avocado. Di contorno, oltre ai canonici zenzero e wasabi, un assaggio di tonno davvero incredibile.
La porzione è abbondante e, accompagnata da un’altra mezza portata, basta per una cena completa. Io non mi sono fatta scappare un altro assaggio, ordinando una porzione di maki davvero sublimi. La prossima volta, perché ci sarà e anche a breve, sono curiosa di provare qualche ricetta calda come gli udon (zuppa di noodle in brodo accompagnata da gamberi fritti, bottarga e alghe) o il ramen con gambero fritto.
Per concludere in dolcezza, mi sono viziata con un gelato di edadame (!): l’ho ordinato un po’ perplessa, ma mi sono immediatamente ricreduta: speciale come tutto il resto della cena!
Raramente esco così entusiasta da un ristorante giapponese: ma quando chi sta dietro al bancone ci sa fare, è giusto farlo sapere: provatelo, e non ve ne pentirete!
IL POSTO: finalmente a Porta Genova
Chi abita in zona, o ci passa spesso lo sa: trovare un ristorante davvero giapponese in zona Darsena è un’impresa. Fatta eccezione per un paio di posti (Temakinho, su tutti, e Asahi per un all you can eat ‘di fortuna’), Porta Genova ritengo sia un deserto per gli amanti del genere. Arrivare in questo locale davanti al Coin di viale Coni Zugna è semplicissimo: proprio davanti fermano diversi tram e la fermata della verde è letteralmente a due passi. La zona, lo sapete, è una delle mie preferite: fate un salto da Omacasé dopo un giro di shopping o un taglio di capelli e poi proseguite la serata in uno dei miei cocktail bar del cuore nel quartiere!
L’ATMOSFERA: curata in ogni dettaglio
L’ambiente è piccolo e curato. Il consiglio è di fare come me, che mi sono tranquillamente accomodata al bancone rimanendo letteralmente imbambolata davanti alle preparazioni quasi cerimoniali di ogni piatto. Viste le dimensioni ‘mini’, assicuratevi di prenotare e rispettate l’ambiente del luogo – cosa che, per inciso, i miei vicini non hanno fatto schiamazzando tutto il tempo. Se sarete fortunati, vi godrete una cena in completo relax!
IL CONTO: niente di esagerato
Visto che le portate non sono da ‘nouvelle cuisine’, alla fine bastano una trentina di euro per uscire sazi dalla cena. Certo, se iniziate a ordinare più di un paio di portate e a bere vino, la cifra potrebbe salire. Ma se vi contenete, il conto non è affatto esagerato. Si capisce che non vedo l’ora di tornarci?
SUSHITECA OMACASÈ
Corso Cristoforo Colombo 1 (angolo Piazzale Cantore), Milano
02 58102233 |347 4204254
Aperto tutti i giorni (mar/ven 17-23 e sab-dom 12:30-23) tranne lunedì