Quest’estate abbiamo fatto uno di quei viaggi che, probabilmente, si fanno una volta nella vita e che, sicuramente, restano nel cuore per sempre: uno splendido on the road nei parchi degli Stati Uniti! Durante il nostro road trip di due settimane abbiamo attraversato Arizona, Utah, Nevada e California, per andare alla scoperta di alcuni dei canyons e dei parchi più belli del mondo. Ecco l’itinerario del nostro viaggio, tappa per tappa!
I PARCHI DEGLI STATI UNITI ON THE ROAD
#0 PHOENIX
La nostra tappa zero è stata Phoenix, in Arizona. Noi siamo arrivate la sera e la mattina dopo è iniziato il viaggio on the road. Se riuscite, non perdetevi il tramonto visto dal famoso “Hole in the Rock”, un buco aperto in una montagna dal quale ammirare la città. Abbiamo scelto Phoenix perché, trovandoci già negli Stati Uniti, ci risultava molto meno costoso che volare su altre città ed inoltre perché così facendo abbiamo avuto l’opportunità di vedere il paesaggio cambiare tantissimo e in pochissimo tempo: dai campi di cactus verdeggianti che si trovano fuori dalla città si passa velocemente ad un paesaggio desertico, per attraversare poi una zona “boschiva” prima di arrivare alle distese di terra rossa che tanto ci hanno affascinato. Se voi però arrivate dall’Italia la tappa zero potrebbe essere Los Angeles o, facendo il percorso al contrario, San Francisco.
Distanza dalla prossima tappa: 370 km circa.
#1 GRAND CANYON (SOUTH RIM)
La prima tappa è stata il Grand Canyon, o per essere più specifici il South Rim. Il canyon infatti, come dice il nome, è davvero enorme e difficilmente viene visitato tutto in un unico viaggio. Il North Rim è la zona rimasta più 0selvaggia’, con solamente 3 punti panoramici, e dista circa 300 km dalla parte a sud, che al contrario è completamente attrezzata per i turisti: potete percorrere il sentiero creato appositamente sul margine del canyon o potete scegliere di avventurarvi nei percorsi che portano nella parte più profonda (siate preparati, perché se all’andata si scende velocemente, il ritorno è tutto in salita e richiede parecchio tempo in più!).
Viste le dimensioni, il Grand Canyon ha bisogno di un paio di giorni per essere apprezzato appieno. Così facendo avrete l’opportunità di avventurarvi in diversi percorsi e di vedere il sole sorgere e tramontare su quest’immensa gola creata dal fiume Colorado.
Distanza dalla prossima tappa: 280 km circa.
#2 MONUMENT VALLEY
Per visitare la Monument Valley dovete lasciare momentaneamente l’Arizona e arrivare in Utah: quando succederà ve ne accorgerete sicuramente per il grandioso cartellone che vi da il benvenuto nel nuovo Stato. Sicuramente avete già visto in qualche film western le famose montagne rosse della valle, ma dal vivo sono tutta un’altra cosa. All’interno del parco potete scegliere di girare con la vostra auto per il percorso di 17 km o fare una visita guidata che segue una strada leggermente più lunga: quest’ultima però viene fatta con delle jeep aperte che, in giornate ventose, potrebbero crearvi qualche problemino. Per questo motivo noi abbiamo preferito muoverci autonomamente e così facendo ci siamo potute fermare ogni qual volta volessimo e per tutto il tempo necessario per riempirci gli occhi di meraviglia.
Distanza dalla prossima tappa: 270 km circa.
#3 LAKE POWELL + HORSESHOE BEND
Per la terza tappa ci si siamo lasciate alle spalle le montagne rosse alla volta di Page. È infatti in questa cittadina dell’Arizona che si trova il Lake Powell, un grande lago artificiale costruito grazie allo sbarramento del Glen Canyon con una diga. Sulle acque del lago potrete cimentarvi in qualsiasi tipo di sport acquatico, osservare gli immensi yatch che arrivano da tutti gli Stati vicini o, più semplicemente, prendere il sole in spiaggia.
A circa 10 km dal lago si trova un altro gioiello naturale: l’Horseshoe Bend, un particolare meandro del fiume Colorado che, come dice il nome, assume la caratteristica forma di ferro di cavallo. Dopo aver lasciato la macchina nel vicino parcheggio vi aspetta circa un km a piedi e fidatevi del cartello che raccomanda di avere almeno una bottiglia d’acqua a persona: il ritorno sotto il sole può essere distruttivo!
Distanza dalla prossima tappa: 15 km circa.
#4 UPPER ANTELOPE CANYON
Sempre nelle vicinanze di Page ha sede uno dei Canyon più magici che abbiamo mai visto: l’Antelope Canyon. Considerati i pochi km che lo separano da Lake Powell e Horseshue Bend è possibile visitare i tre in un’unica giornata ma noi abbiamo deciso di separarli per goderceli al meglio. Rispetto agli altri canyon del viaggio, l’Upper Antelope ha la caratteristica di essere percorso dal basso; vi troverete quindi a camminare in uno stretto percorso tra due pareti modellate solamente da acqua, vento e sabbia. La visita è consentita solamente tramite l’assistenza delle guide autorizzate, che è assolutamente necessario prenotare in anticipo: ci sono diverse compagnie che svolgono questo servizio, noi ci siamo affidate alla Antelope Canyon Navajo Tours e ci siamo trovate benissimo.
La guida ci ha accompagnate nel percorso mostrandoci tutti gli scorci fotografici più scenografici e ci ha raccontato interessanti aneddoti che quasi ci hanno fatto dimenticare la folla, non indifferente, che ci circondava. Per godervi appieno la visita cercate di prenotare una fascia oraria intorno a mezzogiorno, infatti a quell’ora i raggi del sole riescono a filtrare attraverso delle fessure creando dei giochi di luce pazzeschi.
Distanza dalla prossima tappa: 260 km circa.
#5 BRYCE CANYON
Per la quinta tappa si torna in Utah: destinazione Bryce Canyon. Il parco di Bryce è formato da una strada principale che più o meno costeggia il canyon sulla quale si trovano diversi view-point da non perdere, come l’Inspiration Point, il Natural Bridge ed il Rainbow Point. Da questi punti panoramici partono poi dei sentieri di diversa lunghezza che vi permettono di abbandonare la zona più attrezzata per entrare in contatto con la natura: un percorso di un’oretta adatto a tutti è il Riggs Spring Loop Trail che parte dal Rainbow Point e che vi porterà fino all’estremità più a sud del canyon. Facendo questo o uno degli altri sentieri avrete la possibilità di vedere il grande contrasto di questo canyon, fatto da rocce rosse introno alle quali sembra non poter crescere nulla e da centinaia di verdi alberi che invece formano un bosco immenso.
Distanza dalla prossima tappa: 420 km circa.
#6 LAS VEGAS
Dovendo passare per il Nevada non potevamo che scegliere di fermarci, per la sesta tappa, nella sua città più grande: Las Vegas. Le cose da vedere assolutamente in città per noi sono 3. La prima è la famosa insegna di benvenuto che accoglie chiunque arrivi in città: “Welcome to Fabolous Las Vegas“. Il cartello è diventato uno dei simboli della città tanto da trovarlo ovunque, dalle tazze alle calamite e alle t-shirts. L’insegna è posta all’inizio della Las Vegas Boulevard, una strada lunga oltre 5 km che, nel suo punto più vivo, è conosciuta da tutti come La Strip. Qui si trovano tutti i più grandi casinò del mondo; ad ogni passo vi imbatterete in hotel di lusso, centri commerciali e sale da gioco. Tanti di questi, come il Cesar Palace o il The Venetian, si ispirano ad architetture europee riproposte in chiave decisamente più kitsch. Per vedere una Las Vegas più insolita potete invece spingervi fino a Downtown, la zona più vecchia della città dove si trovano ancora casinò ormai datati con insegne al neon piuttosto old school e tantissimi murales che colorano le strade.
L’ultima cosa assolutamente da vedere, non citata quasi da nessuna guida perché temporanea, è l’installazione artistica di Ugo Rondinone chiamata Seven Magic Mountains. Inaugurate nel 2016, le 7 colonne di pietre colorate, alte quasi 8 metri, dovrebbero rimanere sul posto (a 30 minuti di auto dalla città) fino alla fine del 2018, ma visto il successo che hanno avuto non è escluso che l’installazione permanga più a lungo: nel dubbio non lasciatevele sfuggire finché ci sono!
Distanza dalla prossima tappa: 720 km circa.
#7 SEQUOIA NATIONAL PARK
Dopo due giorni di relax a Las Vegas ci siamo rimesse in macchina per ben 8 ore: direzione California, Sequoia National Park. E soprattutto, la Giant Forest, ovvero la foresta con le più grandi sequoie del mondo. Questa zona del parco è molto turistica e si fa fatica a sentirsi in una versa foresta, ma è comunque da non perdere perché è la casa dell’albero più largo del mondo: il General Sherman Tree, con una circonferenza di poco più di 30 metri. Le sequoie qui non sono però solo grandi, infatti sono tutte altissime e si aggirano tra gli 80 e i 90 metri. Aggirandovi tra questi giganti non potrete che sentirvi piccolissimi, specialmente se provate ad entrare in una delle loro cavità o ad abbracciarli!
Distanza dalla prossima tappa: 320 km circa.
#8 YOSEMITE PARK
L’ottava tappa sarebbe dovuta essere lo Yosemite Park, il parco più visitato degli Stati Uniti per le sue bellezze naturali. Il parco è infatti immenso e al suo interno si trovano torrenti, cascate, boschi e sentieri. Dico “sarebbe” perché purtroppo la California è una zona molto soggetta ad incendi e quindi noi siamo state costrette ad annullare questa tappa per la chiusura temporanea del parco. Nei nostri programmi c’erano sicuramente un’escursione alle Cascate Yosemite Falls, una passeggiata nell’area boschiva del Mariposa Grove e, senza dubbio, un pomeriggio di relax a Tuolumne Meadows, un pascolo a 2.627 metri di altitudine dal quale si può godere di una stupenda vista delle montagne granitiche El Captain e Half Dome, famosissime tra gli appassionati di montagna e arrampicata.
Distanza dalla prossima tappa: 350 km circa.
#9 MUIR WOODS
La penultima tappa della nostra avventura ci ha portato al Muir Woods National Monument, una foresta protetta che si trova pochi km a nord di San Francisco. Una volta entrati, superata l’area bar/souvenirs, potete scegliere se rimanere sul percorso asfaltato di circa 3 miglia e assolutamente alla portata di tutti oppure se prendere uno degli altri sentieri sterrati che vi allontanano dalla “folla”, ma comunque non troppo impegnativi. Ogni percorso è ben segnato da cartelli che ne indicano anche la lunghezza. Il Muir Woods è una foresta bellissima che vale la pena di essere esplorata, piena di sequoie, pini e altri alberi enormi!
Distanza dalla prossima tappa: 30 km circa.
#10 SAN FRANCISCO
La decima e ultima tappa del nostro viaggio on the road è stata San Francisco. Arrivando dal Muir, ci si arriva attraversando il ponte simbolo della città: il Golden Gate Bridge. Per scoprire tutta San Francisco non basterebbero i mesi ma se anche voi vi troverete costretti a visitarla solamente in un paio di giorni fate in modo di non perdere la zona del Fisherman’s Wharf, i leoni marini del Pier 39 e una visita guidata alla prigione più famosa del mondo, Alcatraz (da prenotare in anticipo).
Non mancate di girare per le famose vie “su e giù” di San Francisco, in particolare Lombard Street, sia a piedi che con i celebri tram e di avventurarvi per alcuni quartieri che hanno fatto la storia: Mission e Castro. Per concludere il vostro viaggio non perdetevi la vista di San Francisco dall’alto salendo sulla Coit Tower!
PRIMA DI PARTIRE
*ESTA. Dal 2009 per entrare negli Stati Uniti è necessario avere, oltre che un passaporto valido per l’espatrio, un’autorizzazione ESTA che è possibile richiedere se si effettua un viaggio per turismo e per un periodo inferiore ai 90 giorni. L’autorizzazione si richiede molto facilmente online, pagando 14$. Al momento della richiesta è necessario avere già un biglietto A/R e aver prenotato almeno un hotel, in modo da fornire i dati (numero dei voli e indirizzo dell’hotel) durante la registrazione. Per ottenere l’autorizzazione ESTA possono volerci fino a 30 giorni, quindi prima si fa meglio è!
*NOLEGGIO AUTO. Per un viaggio on the road l’auto è fondamentale e, anche se si può prenotare una volta arrivati negli States, è consigliabile farlo con anticipo. I fattori per scegliere la macchina perfetta per voi sono 3. La grandezza: evitate una macchina piccola per risparmiare se siete in 5 e questo vi costringerebbe a stare strettissimi, le distanze sono notevoli e non vorrete fare 300 km con la valigia sulle gambe. I consumi/il serbatoio: sulle strade si trovano abbastanza spesso stazioni di sosta mentre non ci sono nei parchi, bisogna quindi sempre controllare di avere benzina a sufficienza. Inoltre tenete controllato il prezzo della benzina, che cambia da Stato a Stato, arrivando a costare in California 2$ in più al gallone che in Arizona. L’aria condizionata: può sembrare sciocco ma in estate le temperature arrivano fino a 45° e durante il viaggio l’aria condizionata sarà la vostra migliore amica!
*PATENTE INTERNAZIONALE. Per noleggiare la macchina e poter guidare liberamente negli States serve la patente internazionale, che potete richiedere autonomamente presso gli uffici della motorizzazione o, spendendo poco di più (120€ circa in totale) ed evitando code e tempi di attesa più lunghi attraverso una qualsiasi scuola guida. Vista la lunghezza del viaggio è consigliabile che siano almeno due le persone con la patente, per potersi alternare alla guida!
*PASS PARCHI. Il pass dei parchi si può acquistare all’ingresso di qualsiasi parco e, facendo quello di validità annuale (80$), avrete l’accesso gratuito a quasi ogni parco degli Stati Uniti. Restano esclusi la Monument Valley e la visita guidata dell’Antelope Canyon.
*HOTELS: più che in hotels durante questo viaggio vi capiterà di dormire in motels, sono infatti più frequenti, più economici e più “american style” rispetto agli hotels. In alcuni parchi, come il Grand Canyon Park o Yosemite, si può dormire all’interno del parco, un esperienza sicuramente da fare almeno una volta ma decisamente costosa. In alternative potete optare per uno dei paesi vicini ai parchi, che offrono diverse sistemazioni a costi più contenuti. Noi non siamo state fortunate con tutti i motels, ma a Page possiamo suggerirvi il Page Boy Motel e a 20 minuti dal Bryce Canyon, a Tropic, il Bryce Pioneer Village. Vi consigliamo di viaggiare nel tardo pomeriggio/sera e di dormire sempre in prossimità della tappa del giorno seguente, cosi da essere abbastanza riposati per potervela godere al meglio!
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