Con l’arrivo dell’estate, la voglia di fuggire da Milano ritorna come ogni anno puntuale, insieme al desiderio di immergersi nella natura. Vi veniamo in soccorso con una lista di rifugi in Lombardia che non sono solo il punto di arrivo (o partenza) di passeggiate stupende, ma anche luoghi perfetti per assaggiare piatti tipici eccezionali.
Qualche consiglio in generale: spesso i rifugi non hanno il POS o se ce l’hanno potrebbero avere problemi di linea, quindi partite muniti di contanti! Le gite fuori porta ormai sono un must per tanti quindi, soprattutto in alta stagione, vi conviene provare a prenotare. Infine, pressoché in tutti i rifugi c’è la possibilità di dormire, con più o meno comodità. Se potete allungare la vostra gita, dormire in un rifugio è un’esperienza assolutamente da fare almeno una volta nella vita! Panorami mozzafiato vi aspettano: ecco 10 rifugi in Lombardia per passeggiate indimenticabili.
10 RIFUGI IN LOMBARDIA PER PASSEGGIATE INDIMENTICABILI
RIFUGIO ROSALBA
Se cercate un panorama spettacolare e avete un discreto allenamento, non possiamo che consigliarvi lo storico Rifugio Rosalba (1730m). Si trova sulla Cresta occidentale della Grigna Meridionale (la Grignetta).
Il punto di partenza è ai Piani dei Resinelli. Potete parcheggiare al piazzale Daniele Chiappa o arrischiarvi all’inizio del sentiero, verso via del Ram. Da qui seguite le indicazioni per il rifugio.
Il sentiero delle Foppe vi porterà su in circa 2 ore, se riuscirete a superare i quasi 600 metri di dislivello con una certa agilità. Il primo tratto nel bosco di faggi è piacevole, ma il vero spettacolo inizia una volta usciti, quando si iniziano a intravedere le cime più alte, fino alla sagoma color rosa del Rifugio Rosalba.
Da qui, la vista della Grignetta, alla base della famosa Cresta Segantini, del Lago di Lecco e del Grignone è semplicemente impareggiabile. Godetevela ancora di più gustando alcuni dei piatti tipici del rifugio come la pasta radicchio e gorgonzola, la polenta concia e lo spezzatino di cervo.
RIFUGIO RIVA
Se cercate un rifugio in Lombardia che offra una passeggiata rilassante e a solo un’ora da Milano, ecco il Rifugio Riva. Lasciate l’auto a Baiedo, frazione di Pasturo, e incamminatevi lungo Via Rocca. Superate la casa con l’affresco della Valsassina sulla destra e troverete subito le indicazioni per il rifugio. Dopo un primo tratto più boscoso, raggiungerete i bellissimi Piani di Nava, una distesa di prati rigogliosi con una meravigliosa visuale della Grigna. In un’ora e mezza al massimo giungerete a destinazione, a circa 1020m di altezza.
Da qui potete ovviamente proseguire per altre escursioni più impegnative, come quella verso la Chiesa di San Calimero, oppure rilassarvi sull’ampio prato davanti al rifugio o su uno dei tanti tavoli all’aperto, godendovi il panorama della Valsassina e delle sue cime. Non fatevi mancare i pizzoccheri, i tagliolini con ragù e soprattutto lo stinco con polenta.
RIFUGIO LUNA NASCENTE
Della Val di Mello vi abbiamo già parlato: perla della Val Masino, con i suo prati verdeggianti interrotti da qualche casetta in legno e pietra, il torrente che la attraversa, le alte pareti di roccia che la circondano e il Monte Disgrazia sullo sfondo. Noi vi consigliamo di raggiungere l’ingresso della valle a piedi dal paesino di San Martino Valmasino (circa 25 minuti). Altrimenti potete spingervi più avanti con la macchina ma sappiate, che l’accesso alla “Via Val di Mello” è consentito ad un massimo di 40 macchine al giorno e dopo aver acquistato un pass al parcometro del paese.
Una volta arrivati qui, vi resta solo da decidere se volete fare una passeggiata tranquilla in pianura, arrivando fino alla località di Rasica in circa 2 ore, o se volete invece salire fino all’Alpe Pioda (circa 1560m di altezza). Ci sono diversi rifugi nella valle, ma il nostro preferito è il Luna Nascente. Qui il menu propone diversi piatti tipici valtellinesi e regionali: imperdibili i pizzoccheri e la polenta con spezzatino. Trovate anche una nutrita carta dei vini tra cui scegliere qualche bottiglia locale. I prezzi si sono alzati nel tempo e questo rifugio è sicuramente uno dei più cari di questa lista.
RIFUGIO TARTAGLIONE
Siamo particolarmente affezionati alla Valmalenco (e ne sapete qualcosa). Stavolta vi proponiamo una passeggiata facile che porta in uno dei nostri rifugi preferiti in Lombardia, il Tartaglione (1800mt).
Il punto di partenza è il piccolo paesino di Chiareggio, a circa mezz’ora da Chiesa in Valmalenco. Superate il centro abitato e lasciate la macchina in uno dei numerosi parcheggi (che d’estate sono, purtroppo, a pagamento). Da qui vedrete subito le indicazioni per il Rifugio Tartaglione e in meno di un’ora sarete arrivati.
Lungo la strada c’è un pianoro che con la bella stagione diventa una distesa fiorita dove stendersi. Se cercate una salita più sfidante, sempre da Chiareggio potete invece andare verso l’Alpe Vezzeda e poi deviare per il Tartaglione.
La posizione del rifugio è davvero fiabesca, con il rumore del torrente in sottofondo e l’imponenza del Monte Disgrazia proprio davanti. Qualunque cosa sceglierete dal menu sarà buonissima, come le tagliatelle fatte in casa con ragù di cervo o i classici pizzoccheri. Una menzione d’onore va fatta alla tagliata di cervo, vera specialità del posto insieme alle leggendarie frittelle che si preparano tutti i pomeriggi come merenda.
RIFUGIO ALMICI
Cambiamo zona e spostiamoci nel bresciano. Il Rifugio Almici si trova a 1865mt e ha una vista incredibile sul Lago d’Iseo che vi toglierà il fiato! Se siete allenati, vi consigliamo di salire partendo dal parcheggio del Rifugio Croce di Marone: il dislivello è di quasi 800 metri ma la passeggiata è panoramica e vi godrete molto di più la salita. Altrimenti, un sentiero più facile è quello che parte dal Passo Passabocche. Il dislivello è di “solo” 600 metri e dovreste impiegarci circa due ore.
Una volta arrivati in cima, se avete ancora un po’ di forza, potete spingervi poco più avanti fino al Monumento al Redentore che vi regalerà una vista ulteriormente magnifica. Altrimenti, potete fermarvi a degustare alcuni piatti della tradizione culinaria bresciana al rifugio: non fatevi mancare i casoncelli (eccelsi!) ma anche la bistecca di cavallo e la trippa.
RIFUGIO SANDRO OCCHI ALL’AVIOLO
📍Parco dell’Adamello (Brescia)
💰€
Questo rifugio sorge a 1930 metri di altezza nella Conca del Baitone, nel cuore del Parco dell’Adamello, in uno scenario a dir poco favoloso, con il lago montano dell’Aviolo circondato dalle cime innevate. Il sentiero più facile e veloce per arrivarci è quello che parte dal paese di Vezza d’Oglio.
Più precisamente, potete lasciare la macchina nel piazzale della teleferica, che si trova poco più avanti del Rifugio Cascata. Da qui, solo 400 metri di dislivello, un bosco e due torrenti vi separano da un paesaggio da cartolina: in un’oretta e mezza dovreste riuscire ad arrivare a destinazione.
Se volete arrivare ancora più in alto, potete proseguire per circa un’ora fino al Bivacco Festa. Oppure, potete fermarvi su uno dei numerosi tavoli all’aperto del Rifugio Sandro Occhi a gustare le prelibatezze del loro menu. Consigliatissima la polenta con formaggio o spezzatino, ma anche i taglieri della casa. E a fine pasto, potete riposarvi in uno dei prati pieni di fiori o in riva al lago oppure sfruttare il campo da bocce del rifugio per una partita “anziana”.
RIFUGIO SHAMBALA
“Shambala” in sanscrito vuol dire “paradiso”: questo nome così particolare nasce dalla passione di Flavio, proprietario del rifugio, per l’Himalaya e la cultura tibetana. Questo rifugio si trova sulle pendici del Monte Muggio, in Alta Valsassina, ed è particolarmente comodo visto che dista solo un’ora e mezza da Milano e ci si può arrivare direttamente in macchina.
Costruito nel 2008, non ha il consueto fascino dei rifugi storici ma in compenso ha forse la cucina più curata della lista e una vista incantevole sul Lago di Como. Il menu, oltre a una selezione di piatti tipici come pizzoccheri o polenta con formaggi, propone diversi ‘piatti della memoria‘: ricette tradizionali delle valli, piatti poveri e semplici ma gustosissimi come i taròz valtellinesi, con patate, fagiolini, formaggio e burro, o il fugascin, polenta alla griglia con formaggio.
Dal rifugio partono diversi sentieri: noi vi consigliamo il giro ad anello del Monte Muggio, che in 2 ore circa (quasi interamente in piano!) vi permetterà di scoprire tutti e quattro i versanti del Monte, ognuno con dei panorami davvero unici. Se invece cercate solo una passeggiata breve, andate verso il pianoro che si vede dal parcheggio e camminate per una ventina di minuti fino a trovarvi davanti lo spettacolo del Legnone, Legnoncino e la Grigna.
RIFUGIO TAVECCHIA
Il Rifugio Tavecchia è stato ricostruito nel dopoguerra su ben 3 piani. Si trova in una valle laterale della Valsassina, la poco conosciuta Val Biandino, a quasi 1500 metri di altezza. Per arrivarci avete due scelte: la prima è quella di lasciare la macchina a Introbio e farvi una bella passeggiata lungo la “Via del Bitto” (circa 900 metri di dislivello), alternando qualche strappo più impegnativo ad altri tratti decisamente più agili. Oppure, potete mettervi d’accordo con i proprietari del rifugio per farvi venire a prendere in jeep al parcheggio! Il weekend trovate un menu pranzo a 23€ molto allettante con primo, secondo, formaggi, dolce e caffè: le porzioni sono tutt’altro che modeste!
RIFUGIO GRASSI
Pochi rifugi godono di una posizione così strategica e suggestiva come il Grassi. Si trova a 2mila metri di altezza, sotto al Pizzo dei Tre Signori, al confine tra le Orobie lecchesi, le Orobie bergamasche e le Orobie valtellinesi.
Sono tanti percorsi diversi per raggiungere il rifugio. Specialmente d’estate, vi consigliamo di partire da Barzio, dove si prende l’ovovia per i Piani di Bobbio (1600m). Una volta arrivati in cima, dovrete seguire le indicazioni per il Sentiero 101: sono circa 2 ore e mezza di camminata per 400 metri di dislivello. A parte un breve tratto iniziale nella vegetazione, il resto del sentiero è aperto e vi permetterà di godervi il paesaggio.
L’ultimo tratto è il più ripido ma inizierete a intravedere da lontano le caratteristiche imposte azzurre e bianche del rifugio. “La” Grassi, come viene chiamata dai lecchesi, è raggiungibile solo a piedi e i rifornimenti per la cucina arrivano a spalla (o in elicottero). Sul menu ci sono tutti i grandi classici della cucina di montagna, che potete innaffiare con dell’eccellente birra artigianale Herba Monstrum. Noi vi consigliamo la pasta con taleggio e radicchio, il tagliere con formaggi d’alpeggio e soprattutto le torte, davvero notevoli.
RIFUGIO CARLO MEDICI AI CASSINELLI
📍Pizzo della Presolana (Bergamo)
💰€
Restiamo sulle Orobie, ma solo quelle bergamasche. La Baita Cassinelli si trova per la precisione a 1568 metri di altezza nella natura incontaminata dell’Alta Val Seriana, sul versante sud del Pizzo della Presolana. Ci sono due sentieri diversi che arrivano qui, entrambi della durata di circa 1 ora. Il primo è parte dall’Albergo Spampatti, il secondo, decisamente più poetico, è invece immerso nel bosco e parte dal Bar Neve.
Il menu ha incursioni nella cucina bergamasca, come i casoncelli, e qualche piatto diverso dal solito come i fusilli alla boscaiola, con funghi, pancetta e panna vegetale, lo spezzatino alla Guinness o la polenta con cervo al cumino. Intorno al rifugio non mancano i prati dove rilassarsi al sole ammirando il massiccio della Presolana, ma potete anche rimettervi in cammino verso la Grotta dei Pagani, con una passeggiata di circa un’ora e mezza.
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