Tra le regioni forse meno esplorate d’Italia c’è, ingiustificatamente, l’Abruzzo: terra al contempo di mare e montagna, con una salda storia alle spalle e una tradizione gastronomica incredibile, questa meta riserverà, a chi la saprà apprezzare, gioie e sorprese uniche. Se non si fosse capito, non ci capitava da tempo di rientrare così entusiasti e arricchiti da un viaggio, quindi vi suggeriamo di mettervi comodi e prendere appunti! Ecco il racconto del nostro road trip in Abruzzo, l’itinerario e i nostri consigli su cosa visitare e dove mangiare nell’entroterra.
Road trip in Abruzzo: l’itinerario perfetto tra borghi, natura e cibo che merita davvero
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Una settimana in Abruzzo: cosa visitare
- GUARDIAGRELE. Uno di quei borghi che sembrano usciti da una cartolina d’altri tempi, con botteghe specializzate in rame battuto e vicoli silenziosi in cui pare tutto si sia cristallizzato. Arrivate fino alla terrazza panoramica per capire perché D’Annunzio la chiamava “la terrazza d’Abruzzo”. Nei dintorni ha casa anche l’azienda vinicola Masciarelli, per una sosta ‘vinesca’ di livello.
- FARA DI SAN MARTINO. Un minuscolo paesino che è un’ottima base per scoprire il parco della Maiella e, soprattutto, passeggiare fino al sentiero che conduce, passando dalle Sorgenti del Fiume Verde e tramite una sequenza di Gole, all’Eremo di San Martino in Valle, incastonato nella roccia. Ovviamente, se passate di qui dovete fare scorta di pasta, visto che a Fara se ne produce tantissima! Extra tip: per reintegrare immediatamente la camminata, munitevi di panino con la porchetta all’alimentari del paese!


- PESCOCOSTANZO, RIVISONDOLI, ROCCARASO, CASTEL DI SANGRO. Una sequenza di borghi in quota – parecchio frequentati in inverno – dove si respira aria buona e si mangia pure meglio. Roccaraso è perfetta per chi ama le camminate estive in montagna, mentre Pescocostanzo merita una sosta in tutta tranquillità per i suoi palazzi signorili e l’artigianato in filigrana.
- PACENTRO. Una delle cartoline più suggestive d’Abruzzo, da cui si gode di una splendida vista soprattutto da una delle torri del suo Castello Caldora, da cui si può ammirare un paesaggio straordinario. Noi ci siamo innamorati delle sue costruzioni in pietra chiara e degli innumerevoli scorci medievali.
- SULMONA. Sì, è la cittadina dei confetti (celeberrimi quelli di Pelino), ma è piacevole anche soltanto per una camminata nel suo elegante centro storico.


- ALTOPIANO DI NAVELLI. Navelli è forse uno dei borghi più autentici d’Italia, circondato da campi di zafferano (impossibile tornare senza una scorta!) e silenzio. Nei suoi dintorni non perdetevi l’Oratorio di San Pellegrino (chiamate in anticipo per capire se i volontari hanno previsto una visita guidata in quel giorno, perché solo così lo si riesce a visitare), la “Cappella Sistina d’Abruzzo” che vi lascerà a bocca aperta. Inoltre, poco distante scorre il Tirino, uno dei fiumi più limpidi d’Europa. Qui si può fare canoa tra simpatici uccelli e acqua trasparente, affidandosi a una delle associazioni che organizzano escursioni, tra cui spiccano Majellando e Il Bosso.
- ROCCA CALASCIO. Il simbolo dell’Abruzzo selvaggio: una rocca medievale a 1.460 metri di altezza, raggiungibile solo a piedi con una breve passeggiata. L’atmosfera è da film, e non a caso ci hanno girato Ladyhawke e Il nome della rosa. Consigliamo un giro all’alba o al tramonto per un effetto ancora più forte.
- CAMPO IMPERATORE. Uno sconfinato altopiano lunare in cui sentiamo di aver lasciato un pezzetto di cuore. In cui poter o passare in auto, magari con una playlist studiata per l’occasione, o organizzare dei trekking (come quello verso l’Osservatorio Astronomico, il Rifugio Duca degli Abruzzi e fino al Monte Portella o quello verso il Lago Pietranzoni e Piana di Campo Pericoli). La tappa che più è valsa il viaggio.


- CASTEL DEL MONTE. Questo ennesimo borgo incastonato nel Gran Sasso, parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, sembra un presepe aggrappato alla roccia e vi conquisterà col suo silenzio e i suoi strettissimi vicoli, non ne abbiamo dubbi.
- L’AQUILA. Una città che sta ancora provando a risorgere dopo il terremoto del 2009, con un centro storico che è un mix di ferite e tentativi di rinascita e che, in ogni caso, non vi potrà proprio lasciare indifferenti.
- SANTO STEFANO DI SESSANIO. Un borgo diffuso incredibilmente suggestivo e poetico, ristrutturato nel rispetto dell’identità originale, anche grazie al progetto di recupero del Sextantio. Fermatevi a bere qualcosa e ad assaggiare il suo fiore all’occhiello nonché presidio Slow Food: le piccolissime e deliziose lenticchie, di cui fare grande scorta nelle botteghe artigianali che troverete sparse tra le sue vie.
Altri posti da vedere se hai più tempo:
- Lago di Scanno e Lago di San Domenico
- Villetta Barrea
- Gole del Sagittario
- Eremo di Santo Spirito
- Bucchianico
- Campli
- Castelli
Una settimana in Abruzzo: dove mangiare
- PASTICCERIA LULLO (Guardiagrele). Storica e amatissima, regina delle sise delle Monache e del famoso torrone di Guardiagrele, Lullo – la cui famiglia si tramanda ricette da generazioni – è il luogo per una colazione o merenda che sa di Abruzzo autentico. Entrando, il profumo di dolci fatti a mano sarà sensazionale.
- TRATTORIA DAL PAGANO (Palombaro). Nel cuore della Maiella, questa trattoria ci ha conquistato coi suoi primi piatti preparati con farine locali (su tutte, quella di Solina), e in particolare con le sagne e le sue devastanti vrache di mulo, una pasta fatta in casa la cui forma ricorda le briglie del mulo e che viene condita con un ricchissimo sugo a base di carne, funghi e panna. Costo medio bere a parte: 15-20€.


- REALE (Castel di Sangro). Vorremmo tanto potervi dire che durante questo viaggio ne abbiamo approfittato per una cena al Reale, nostro sogno proibito, ma la verità è che siamo capitati in un periodo di chiusura. Speriamo voi sarete più fortunati e vi potrete regalare un’esperienza in questo tre stelle Michelin guidato dallo chef Niko Romito.
- DA GIOCONDO (Rivisondoli). Un’istituzione della montagna abruzzese che ha bisogno di ben poche presentazioni. Il menu di questa trattoria famigliare in cui si sta un gran bene è una dichiarazione d’amore alla cucina locale più autentica: fettuccine al ragù di agnello, tagliolini al tartufo, arrosticini, spezzatino di cinghiale e verdure di campo. Le porzioni sono generose, i sapori decisi, e tutto ha quel tocco rustico che mette voglia di ordinare il bis o di tornare subito, anche la sera successiva. Costo medio bere a parte: 35€


- L’ANTICA LOCANDA (Pacentro). Un locale sospeso nel tempo e gestito da una proprietaria appassionata, che non lesinerà certamente sui dettagli circa la provenienza e la preparazione dei vari ingredienti, tutti locali e frutto di una grande ricerca. Si può scegliere tra due menu fissi da diverse portate che includono salumi e formaggi, frittelle di verdure selvatiche, pasta fatta in casa con porcini e tartufo, agnello e pecora alla brace. Wow. Costo medio bere a parte: 35€.
- ANTICA TAVERNA DI NAVELLI(Navelli). Un piccolo gioiello tra i campi di zafferano e in cui, appunto, è questa spezia la protagonista indiscussa: dai ceci alla chitarrina, passando per il purè di fave e le polpette al sugo, tutto ci è parso incredibile. Alla fine chiedete il liquore tipico, anch’esso allo zafferano…da volare via! Costo medio bere a parte: 25€.
- RISTORO MUCCIANTE (Campo Imperatore). Tappa irrinunciabile tra le vette di Campo Imperatore: un self‑bbq in quota dove si può scegliere tra arrosticini, salsicce e carni locali da grigliare poi in autonomia sulle braci all’esterno. Un’esperienza bucolica, originale e molto gustosa che non ci scorderemo mai!


- LA LOCANDA SUL LAGO (Santo Stefano di Sessanio). Un agriturismo da poco gestito da un team di ragazzi davvero appassionati, in cui abbiamo mangiato divinamente. Indimenticabili le tagliatelle 30 tuorli con zafferano e stracotto d’agnello, sicuramente uno degli highlight di questo nostro road trip in Abruzzo. Costo medio bere a parte: 30€.
- L’ELISIR DEL POETA (Santo Stefano di Sessanio). Non è corretto dire che all’Elisir del Poeta “è come essere a casa” perché la stanza in cui si mangia è letteralmente parte della casa di Andrea e Barbara, coppia alla guida di questo locale vegetariano con un ricco menu fisso a base di ingredienti locali e verdure in arrivo dal loro orto. Non vi spoileriamo troppo di questa (incredibile) esperienza, ma vi raccomandiamo solo di prenotare con largo anticipo. Costo medio bere a parte: 50€.


EMIDIO PEPE (Torano Nuovo). Chiudiamo in bellezza questa galvanizzante lista di ristoranti in Abruzzo che abbiamo provato con il tempio del vino abruzzese: Emidio Pepe, cantina leggendaria, botti secolari, vini artigianali naturali che se non conoscete…dovreste proprio (soprattutto il suo Montepulciano)! Qui, oltre alla visita in cantina, si può anche pranzare o cenare (e soggiornare!), in un contesto incantevole che ci ha davvero lasciati senza parole. Costo medio bere a parte: 60€.
Altri ristoranti del road trip in Abruzzo che vi suggeriamo, ma non siamo riusciti a provare in prima persona:
- Villa Maiella (Guardiagrele)
- La Grotta dei Raselli (Guardiagrele)
- Da Paolino (Pescocostanzo)
- Bio Agriturismo Valle Scannese (Scanno)
- Il Borgo dei Fumari (Prata d’Ansidonia)
- Antiche Mura (L’Aquila)
- La Tana degli Orsi (Isola del Gran Sasso)
- La Bandiera (Civitella Casanova)
- Perilli Arrosticini (Castilenti)
- Sott’a la Cerqua (Manzitti)
Altre info utili sul viaggio in Abruzzo


- ITINERARIO. Per arrivare in Abruzzo in auto da Milano abbiamo fatto un paio di tappe tra andata e ritorno per non stancarci troppo e approfittarne per visitare altre bellezze sul tragitto. Quale migliore occasione per una tappa in Romagna, alla scoperta di Cesenatico, Santarcangelo di Romagna e Rimini (con sosta obbligatoria da Lucio)? Al ritorno, invece, ci siamo fermati nelle nostre amate Marche, per visitare Lame Rosse, il Tempio del Valadier e le Grotte di Frasassi. Entrambe ottime scelte che rifaremmo altre mille volte! Infine, l’Abruzzo – oltre al mare – ha tantissime altre zone e borghi dell’entroterra che ahinoi, per ragioni di tempo, non abbiamo potuto visitare: siate curiosi e scegliete in base a cosa vi attira di più!
- ALLOGGI. A livello di alloggi, tenete presente che le strutture non abbondano particolarmente, anzi, e che in varie tappe di questo road trip in Abruzzo capiterà di dovervi accontentare scegliendo tra quello che c’è sulle principali piattaforme, e che comunque andrà benone. Ci sentiamo comunque di suggerirvi alcuni posti in cui abbiamo soggiornato, dove ci siamo trovati bene o benissimo. A Fara di San Martino siamo stati bene in questo affittacamere con uno splendido affaccio sulla Maiella. Scendendo ancora verso Castel di Sangro, siamo stati ospiti di questa bellissima masseria, arredata con gusto e gestita da una famiglia deliziosa.
In zona L’Aquila siamo stati felici di aver scelto il Convento di San Colombo a Barisciano, una struttura semplice in ottima posizione in cui rilassarsi davvero (in alternativa, qualora vi sentiste più posh, c’è il sempre ottimo Sextantio – la stessa insegna di Matera – a Santo Stefano di Sessanio). Infine, risalendo verso le Marche, in zona Teramo, ci siamo fermati a pranzo, come vi raccontavamo poco più su, e poi a dormire da Emidio Pepe: voto dieci.
Se ricalcherete il nostro stesso viaggio, a Cesenatico invece abbiamo scelto Locanda Remare, proprio sul porto canale, mentre nelle Marche abbiamo fatto due bellissimi stop da Interno Marche, un hotel-museo incredibile che ci ha invitato alla sua scoperta, e da quei cuori di Djenga Rock’n Rooms. - RISTORANTI&CUCINA. Nell’entroterra abruzzese, come è logico che sia, si mangia tanta carne, ma anche, fortunatamente, tantissime verdure e, soprattutto, legumi: vegetariani e vegani avranno sempre innumerevoli opzioni (e che opzioni!) in menu tra cui scegliere!
- STAGIONI. Questo road trip in Abruzzo ha avuto luogo in una settimana di fine aprile, quindi relativamente in bassa stagione, rivelatasi perfetta sia a livello di clima (t-shirt e felpa o giacca da jeans, al massimo, specie nelle zone più in altitudine) che di affluenza: difficilmente in estate troverete questa calma!
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