Road trip in Borgogna e Alsazia: cosa fare e dove mangiare

La Francia è sempre la Francia e, anche solo per ragioni di prossimità, ben si presta a un weekend lungo o a una settimana a zonzo. Così, dopo avervi raccontato Marsiglia, Lione, Bordeaux e Parigi, ma anche Bretagna e Loira, Normandia, Costa Azzurra e Paesi Baschi francesi, è giunto il momento di portarvi alla scoperta di altre due celebri regioni: la Borgogna e l’Alsazia. Seguiteci in questo road trip di una settimana all’insegna di borghi, (tanto) vino e relax!

Road trip in Borgogna e Alsazia: l’itinerario perfetto tra borghi, vigneti e cibo che merita davvero

Per approfondire per immagini ciò che troverai in questo articolo, dai un’occhiata al profilo Instagram di Conosco un posto e alle stories in evidenza dedicate proprio alla Borgogna e all’Alsazia!

Una settimana in Borgogna e Alsazia: cosa visitare

  • BEAUNE. Capitale indiscussa dei vini di Borgogna, Beaune è un piccolo gioiello medievale nonché la base perfetta (insieme a Digione) per esplorare la zona. Non perdetevi una visita con audioguida a l’Hôtel-Dieu, l’antico ospedale con il suo tetto di maioliche colorate che sembra uscito da una tavolozza fiamminga: nonostante non sembri un’attrazione esattamente sexy, ve la consigliamo spassionatamente, anche in compagnia dei più piccoli a cui sono dedicate audioguide e giochi ad hoc! Sempre in tema di visite guidate, vi suggeriamo anche di partecipare a quella della Moutarderie Fallot per capire come viene prodotta una delle senapi più famose al mondo (e acquisitarla direttamente al negozio!). Entrambi i tour durano all’incirca un’ora e vi consigliamo di prenotarli in precedenza online per evitare file o sold out. Per completare il giro, passate anche dalla Basilica di Notre-Dame, un capolavoro dell’architettura romanica e, se siete in città di sabato mattina, non mancate il mercato per un giro tra ceste di vimini, frutta, verdura e polli allo spiedo!
  • DIGIONE. Epicentro della produzione della senape, Digione è un mix elegante di palazzi rinascimentali, botteghe gourmet e atmosfere un po’ retrò. Il Palazzo dei Duchi di Borgogna, dove spesso vengono allestite mostre completamente gratuite, è il suo cuore pulsante, ma la vera magia la troverete perdendovi tra i vicoli medievali, seguendo il percorso del gufetto (il simbolo della città) inciso sulle pietre e andando a toccarlo – rigorosamente con la mano sinistra! – sul lato della chiesa di Notre-Dame per dare maggiori chance di realizzazione ai vostri desideri. Non perdete un giro anche a Les Halles, il mercato coperto che fino alle 13 mette in bella mostra le prelibatezze locali, con possibilità di assaggio.
  • LE CANTINE DELLA BORGOGNA. I secoli di tradizione enologica locale sono custoditi nelle cave di cui i paesi borgognoni sono letteralmente disseminati. Vi lasciamo alcuni dei nomi più interessanti per degustare calici di Pinot Noir o Chardonnay e tornare a casa col baule straripante di casse: Domaine Sylvain Pataille, Clos de Vougeot, Louis Buillot, Caveau Moillard, Armand Heitz, Domaine Chanzy, Patriarche, Maison Champy, Maison Louis Latour. Una volta che avrete scelto quelle che vi ispirano di più, non dimenticate di consultare i siti – soprattutto in tempi di vendemmia – per capire se e quando le cantine sono aperte e organizzano visite guidate (per lo più gratuite!). Ma lasciatevi sorprendere e provate a mettere il naso dentro ai posti che vi ispirano: molto probabilmente vi accoglieranno per assaggiare qualcosina!
  • UN TOUR IN BICI (O IN AUTO) TRA I VIGNETI E I BORGHI DELLA BORGOGNA. La Route des Grands Crus è una delle strade del vino più scenografiche di tutta la Francia: vigne a perdita d’occhio e minuscoli villaggi da cartolina come Pommard, Volnay, Meursault (il nostro preferito!) e Puligny-Montrachet vi faranno riconnettere col silenzio e la natura. Noi abbiamo scelto di percorrerla in bici, noleggiando due e-bike al costo di 50€ l’una per l’intera giornata da Bourgogne Evasion a Beaune, e mai idea fu più geniale. Abbiamo trascorso una splendida giornata in sella con soste lente tra chiese romaniche, antiche abbazie e cantine a cui continueremo a ripensare ancora a lungo.
  • SHOPPING DI DELIZIE IN BORGOGNA. Tra enoteche, caveau sotterranei e negozietti gourmand dove fare scorta di formaggi, senape e pain d’épices, non avrete che l’imbarazzo della scelta per portare un po’ di Francia in Italia: noi vi suggeriamo – a Beaune – un passaggio obbligatorio da Alain Hess per i formaggi, da Fallot per le senapi e per i vini da Caveau Delicave e Mes Bourgognes.
  • COLMAR. Con le sue case a graticcio color pastello e i canali della Petite Venise, Colmar sembra effettivamente uscita da una fiaba: una fiaba, comunque, strapiena di turisti come noi. Provate a godervela, dunque, la mattina presto o al tramonto, quando la fiumana di persone riesce a disperdersi un po’ (non osiamo immaginare cosa possa essere sotto Natale, quando dicono raggiunga il suo massimo splendore!). Tra una tarte flambée e uno stop a una winstub tradizionale, passeggiate tra il Quartier des Tanneurs, il Quai de la Poisonnerie e il mercato coperto. Alle sue porte trovate anche una miniatura della Statua della Libertà, poiché il suo ideatore francese Bartholdi era proprio di Colmar.
  • STRASBURGO. Capitale d’Europa e città dalle mille anime (qui cultura francese e tedesca si mescolano con gran naturalezza), Strasburgo merita uno stop anche solo per la sua imponentissima cattedrale gotica, che ci ha lasciato senza fiato, oltre che per la Petite France, quartiere pittoresco di mulini e case a graticcio. Se avete poco tempo e il meteo lo consente, per avere un’idea della città potete optare anche per un giro in battello lungo l’Ill.
  • LE CANTINA DELL’ALSAZIA. Anche l’Alsazia è un continuo susseguirsi di cantine antiche e nuove in cui perdere la cognizione del tempo ed essere assorbiti da (spesso interminabili) visite, degustazioni e storie meravigliose. Vi invitiamo a seguire le stesse indicazioni che vi abbiamo lasciato poc’anzi per la Borgogna e di seguito trovate alcuni nomi molto interessanti in zona: Domaine Albert Mann, Pierre Frick (esperienza incredibile che vi caldeggiamo), Domaine Dirler-Cadé, Domaine Davi Ermel & Fils, Gustave Lorentz, Domaine Céline Metz, Vine d’Alsace Rietsch.
  • UN TOUR IN BICI (O IN AUTO) TRA I VIGNETI E I BORGHI DELL’ALSAZIA. Anche in questo caso, i paesini della zona – e in particolare quelli su La Route des Vins d’Alsace – sono un must: 170 km tra piccoli borghi fioriti, vigneti e cantine per un biccchiere di Riesling e uno di Gewürztraminer. Tra i tanti stop, vi segnaliamo in particolare Riquewihr, Eguisheim (su tutti), Ribeauvillé, il Castello di Haut-Koenigsbourg, Obernai e Barr come tappe imperdibili per le loro atmosfere da cartolina.
  • SHOPPING DI DELIZIE IN ALSAZIA. Da queste parti si fa incetta di bretzel, pain d’épices, kougelhopf e, naturalmente ottimi vini: una sosta nei mercati coperti locali è fortemente consigliata. Tra le insegne più rinomate, invece, vi suggeriamo Malker, Sezanne, Domaine Viticole de la Ville de Colmar, La Sommeliere e Cavavin a Colmar, oltre alla Cave Historique des Hospices a Strasburgo.

Una settimana in Borgogna e Alsazia: dove mangiare

  • BOULANGERIE PLACE MONGE – MARIE BOUCHEROT (Beaune). Una tanto piccola quanto autentica boulangerie, che riconoscerete per il profumo di pane appena sfornato che vi avvolgerà già nei dintorni. Qui si viene per i croissant burrosi e le baguette croccante, ma noi vi consigliamo anche l’atomico pain aux raisins e, ça va sans dire, il pain au chocolat! Prezzo medio: 5€.
  • L’ARCHE DES VINS (Beaune). Un indirizzo imperdibile per chi vuole avvicinarsi al mondo dei vini borgognoni senza sentirsi intimidito, nonostante la sterminata carta dei vini possa inizialmente fare quell’effetto lì. Qui si può comprare, ma anche fermarsi per la mescita e qualche piattino, tra cui vi suggeriamo un tagliere dei formaggi da buttarsi per terra e la terrina. Prezzo medio bere a parte: 40€.
  • BISSOH (Beaune). Per variare un po’, questo ristorante giapponese nel cuore della Borgogna potrebbe essere una buona idea. I sapori sono autentici del Sol Levante, così come la coppia di proprietari. I costi, come ovunque in zona, sono altini, ma vengono qui mitigati dalla presenza di menu fissi. La carta dei vini è tutta un gioco di abbinamenti curiosi tra Giappone e Borgogna e suggeriamo di riservare al bancone. Prezzo medio bere a parte: 60€
  • L’ALENTOUR (Beaune). Un bistrot contemporaneo e rilassato, che lavora quasi esclusivamente con piccoli produttori locali e ingredienti di stagione. Il menu cambia spesso e gioca con ricette tradizionali rivisitate in chiave leggera e creativa. Atmosfera giovane, piatti curati ma senza formalismi. Prezzo medio bere a parte: 50€.
  • ENSTASE (Beaune). Posti a sedere limitatissimi, cucina moderna e divertente, porzioni non esattamente generose: questa la formula di Enstase, enoteca con cucina aka laboratorio gastronomico che apre solo alcune sere a settimana. Non ci abbiamo lasciato il cuore, ma abbiamo quanto meno apprezzato la volontà di proporre qualcosa di un po’ più creativo. Prezzo medio bere a parte: 50€.
  • LE SOLEIL (Savigny-lès-Baunes). In questo ristorante di campagna dall’atmosfera conviviale abbiamo invece lasciato il cuore e, ripensandoci, è qui che abbiamo fatto il pasto più convincente di tutta la vacanza, grazie a piatti semplici ma riuscitissimi, ingredienti locali e a un bel patio dove mangiare con la bella stagione (vi suggeriamo, se possibile, di andarci a mezzogiorno e pranzarci all’aperto!). Prezzo medio bere a parte: 40€.
  • LE CERCLE DES AROMES (Colmar). Una piccola enoteca in cui star bene, provare vini a più non posso (siamo stati ben due volte e abbiamo bevuto sempre divinamente) e spiluccare qualcosa in un ambiente piacevole. Questo indirizzo lo troviamo altresì perfetto come introduzione al mondo dei vini alsaziani raccontato da veri appassionati. Prezzo medio bere a parte: 40€.
  • LA SOÏ (Colmar). Un’istituzione per chi vuole provare la tarte flambée più autentica della città, o almeno così si dice. D’altra parte, qui si ordina solo questa specialità, anche chiamata flammekueche, un impasto sottilissimo cotto ad altissime temperature nel forno a legna e poi sormontato da crème fraîche, cipolla e pancetta affumicata (oltre a varianti più creative). Deve piacere il genere, ma una volta nella vita la vorrete ben provare, no? Prezzo medio bere a parte: 20€.
  • TZATZI (Strasburgo). Anche in questo caso, un indirizzo un po’ diverso dal solito, per fare una pausa dalla cucina francese e tornare a sapori più mediterranei (e a prezzi un po’ più umani). A noi è piaciuto un sacco e ci ha ricordato la cucina levantina che tanto ci piace con le sue spezie e le molte verdure! Prezzo medio bere a parte: 25€.

Altri ristoranti in Borgogna e Alsazia che vi suggeriamo, ma non siamo riusciti a provare in prima persona:

  • La Lune (Beaune) – da prenotare con mooolto anticipo
  • La Dilettante (Beaune)
  • La Buissonière (Beaune)
  • Caves Madelaine (Beaune)
  • CIBO (Digione)
  • Chez Léon (Digione)
  • Ferme Auberge du Husse (Kruth)
  • L’Un des Sens (Colmar)
  • Enfin (Barr)
  • Ondine (Strasburgo)
  • Chez l’Oncle Freddy (Strasburgo)

Altre info utili sul viaggio in Borgogna e Alsazia

  • ITINERARIO. Noi siamo partiti in auto da Milano, passando dal traforo del Monte Bianco all’andata per raggiungere la Borgogna. Al ritorno dall’Alsazia, invece, siamo rientrati tramite il Passo del San Gottardo (occhio che in questo caso bisogna acquistare la vignetta per le autostrade svizzere!). Abbiamo trascorso in zona 8 giorni complessivi ed è stata una durata perfetta.
  • ALLOGGI. Come tutto in zona, anche gli alloggi non sono certo a buon mercato: noi abbiamo scelto due appartamenti trovati su Airbnb, facendo base rispettivamente a Beaune e Colmar e ci siamo trovati molto bene. Li trovate qui e qui.
  • RISTORANTI&CUCINA. Anche i pasti fuori, specie in Borgogna, possono essere economicamente impegnativi (e l’acqua frizzante in bottiglia costa circa 7€, sappiatelo!); inoltre, vi suggeriamo di prenotare con anticipo (in alcuni casi, con un bel po’ d’anticipo), soprattutto in zona Beaune. La cucina francese è ricca, tendenzialmente unta e abbastanza monotematica, quindi valutate – se non siete grandi fan – qualche pasto più leggero, a casa o in un ristorante di cucina dal mondo.
  • STAGIONI. I periodi ideali per visitare Borgogna e Alsazia sono sicuramente la primavera e l’autunno; noi siamo stati a fine agosto e le temperature ci sono sembrate comunque perfette, nonostante qualche giorno di pioggia. Ricordatevi, inoltre, che ormai sempre più spesso la vendemmia inizia a fine agosto!
  • SOLDI. Si paga ovunque con la carta di credito; tenete in conto che, tendenzialmente, non si tratta di un viaggio particolarmente economico, tutt’altro: la Francia, e in particolare la Borgogna, ha prezzi decisamente molto alti, in linea con Milano se non qualcosa in più, specie nei ristoranti.
  • APP. Ci sono due app che, su suolo francese, sono secondo noi indispensabili nella ricerca di un ristorante (sempre che non vi vogliate fidare esclusivamente di noi!): Raisin e Le Fooding.

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2 commenti

Giulia 29/09/2025 - 11:48 am
anche io ho visitato questa zona nell'estate appena passata e suggerisco: Le Cheval Noir (Beaune), Parapluie (Digione), Monique boire et manger (Digione), Meridio (Digione). in più, a Lione, senza alcun dubbio consigliato Le simple gout des choses
Yves 07/10/2025 - 10:03 am
Sono stato a Colmar a fine settembre e ho provato il ristorante da voi menzionato L‘Un des Sens. Ci sono piattini da condividere tipo Tapas molto particolari e una varietà di vini da gustare. Riservazione d‘obbligo il sabato sera.
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