5 mostre a Milano da visitare assolutamente a maggio

La magnifica mostra di una delle maison di alta moda italiane più famose nel mondo; gli affascinanti organismi sintetici di un artista ucraino; l’antologica dedicata a un ‘drago del design (ma non solo); la personale di un’artista tedesca che gioca con plexiglass, colore e luce e quella – difficilmente descrivibile ed etichettabile – di una delle figure più interessanti del panorama artistico contemporaneo: sono queste, secondo noi, le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a maggio. Vi abbiamo incuriosito? E allora leggete per saperne di più e trovare quella (o quelle!) che vi interessa vedere. 

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A MAGGIO

DAL CUORE ALLE MANI: DOLCE&GABBANA

Iniziamo la nostra rassegna di mostre a Milano da visitare a maggio da quella di Dolce&Gabbana, a Palazzo Reale.
L’esposizione di una delle più celebri maison di moda italiane, infatti, comincia proprio da Milano il tour che la porterà in alcuni dei più prestigiosi centri culturali del mondo. Mera auto-celebrazione? Niente affatto. Piuttosto una dichiarazione d’amore al Belpaese, alle sue tradizioni, ai suoi capolavori (artistici, architettonici, cinematografici, paesaggistici), al suo artigianato e saper-fare. 

Dolce&Gabbana per l’occasione ha fatto le cose in grande stile, affidandosi ai migliori professionisti per produrre una mostra con allestimenti massimalisti e opulenti, capaci di trasportare i visitatori in una realtà parallela, abitata da abiti complessi e studiati in ogni minimo dettaglio. Impossibile non rimanere incantati, che siate o meno estimatori del brand.   

PALAZZO REALE. Piazza del Duomo, 12. Aperto tutti i giorni (orario sul sito). Ingresso: intero 15€, ridotto 13€. In calendario fino al 31 luglio 2024.

ALJOSCHA – MUTATIVE TRANSITIONS INTO ORGANIC UTOPIA

Eudaimonia: perseguire la felicità e il benessere come scopo di vita. Bioetica: disciplina che analizza i problemi morali nell’ambito delle scienze biomediche affinché il progresso avvenga nel rispetto delle dignità umana. Sono questi, principalmente, i due concetti alla base delle riflessioni e della pratica dell’artista ucraino Aljoscha, di cui Tempesta Gallery ospita una bellissima installazione site-specific che si sviluppa come un unico, grande, organismo multiforme per tutta la galleria.

Le forme aliene, sia trasparenti che colorate, celebrano la diversità e incarnano la speranza in un futuro in cui le deviazioni non vengano condannate bensì celebrate, proprio in virtù della loro specificità. Attraverso la biologia sintetica e la biochimica, l’artista immagina una nuova estetica fatta di meraviglie ultraterrene, un’utopia organica in cui complessità e pace convivono. C’è tanta filosofia dietro il lavoro di questo artista, ma anche una certa immediatezza comunicativa, che spinge il visitatore ad avvicinarsi o girare attorno alle opere, per scoprirne ed esplorarne a fondo le cangianti fattezze. Tutto molto affascinante, a parer nostro. 

TEMPESTA GALLERYForo Bonaparte, 68. Aperto da martedì a venerdì (15-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 28 giugno 2022.

IO SONO UN DRAGO – LA VERA STORIA DI ALESSANDRO MENDINI

Le persone eclettiche sfuggono a catalogazioni, sono multiformi, e proprio nella poliedricità risiede il loro fascino e carisma. Alessandro Mendini non si sentiva un architetto o meglio, non solo. Si sentiva, in senso figurato, “un drago” dotato di “coda da poeta, gambe da grafico, testa da designer, petto da manager, pancia da prete, mani da artigiano, piedi da artista e corpo da architetto”. E questo lo si può vedere, letteralmente, in un suo autoritratto del 2006 divenuto manifesto della mostra con cui Triennale lo celebra.

L’obiettivo dell’ampia antologica, in collaborazione a Fondation Cartier pour l’art contemporain, è raccontare le varie sfaccettature di Mendini, attraverso più di 400 opere suddivise in diverse sezioni tematiche, tra cui disegni e mobili, modellini e autoritratti, oggetti fuori scala, quadri e anche un’installazione firmata da Philippe Stark. Perfetta per chi ha già un po’ di malinconia del Fuorisalone

TRIENNALEViale Alemagna, 6. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: intero 15€, ridotto dai 12€ ai 7,50€. In calendario fino al 13 ottobre 2024.

REGINE SCHUMANN – IRIS

Correva l’anno 2019 quando entrammo in contatto per la prima volta con l’arte di Regine Schumann, rimanendone estremamente colpiti. Ci fa dunque molto piacere tornare a suggerirvi di visitare una sua personale – la terza presso Dep Art Gallery, in zona Anfossi – per ammirare dal vivo le sue cangianti opere in plexiglas

Il titolo della mostra è Iris, nella mitologia greca messaggera degli dei, personificazione dell’arcobaleno, ponte che unisce cielo e terra. Un po’ come lo sono le opere di Schumann, capaci di connettere il materiale (plexiglas) e l’immateriale (luce). Il bello dei lavori dell’artista tedesca risiede infatti nella loro continua volubilità in rapporto alle condizioni di luce, sia essa naturale, artificiale o nera (che troverete accesa in galleria). Novità di questa esposizione sono le ultime creazioni, contraddistinte da uno o più angoli smussati.

DEP ART GALLERYVia Comelico 40, Milano. Aperto da martedì a sabato (10:30-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 6 luglio 2024.

ALEX DA CORTE – WORLD LEADER PRETEND

Dopo 9 anni, torna a esporre negli spazi della galleria Giò Marconi l’artista venezuelano-americano Alex Da Cort. La sua nuova mostra si intitola World Leader Pretend, ed è dedicata a Napoleone Bonaparte. Due mani che si stringono sono la prima cosa che noterete all’ingresso del percorso espositivo, ma anche un cappello in formato gigante o la sagoma di Marengo (il fedele cavallo dell’imperatore).

Il comunicato stampa della mostra – che potrete reperire in loco o online – non spiega molto. Si limita a riportare le domande del primo valletto Louis-Joseph-Narcisse Marchand e le relative deliranti risposte di Napoleone sul letto di morte del 5 maggio 1821. E se così è stato deciso non saremo certo noi a dirvi di più: se siete curiosi di scoprire la mostra, avete tempo fino al 18 luglio. 

GIÓ MARCONIVia Tadino 15, Milano. Aperto dal martedì a sabato (11-18). Ingresso: libero. In calendario fino al 19 luglio 2024.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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1 commento

Eventi a Milano a maggio 2024: cosa, dove e quando - Conosco un posto 09/05/2024 - 7:58 am
[…] la puntuale rubrica sulle mostre da vedere a Milano questo mese, non potevamo esimerci dal selezionare per voi gli appuntamenti da […]
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