Viaggio a Trieste e Lubiana: cosa visitare e dove mangiare

State cercando consigli per organizzare un viaggio a Trieste e Lubiana? Sono passati un po’ di anni da questo nostro articolo, e così, a inizio gennaio abbiamo avuto la possibilità di trascorrere quasi un’intera settimana in queste due città che, seppur in Paesi diversi, sono molto vicine (circa 70 chilometri) e hanno tanto in comune: una straordinaria offerta culturale che attraversa millenni di storia, bellezze naturali da lasciare senza fiato, una tradizione gastronomica spettacolare e un’atmosfera tranquilla e rilassata, dovuta a un flusso di turisti sicuramente inferiore rispetto ad altre località più blasonate. Ecco tutti i nostri consigli su cosa visitare e dove mangiare in queste due splendide città!

VIAGGIO A TRIESTE E LUBIANA: COSA VISITARE

TRIESTE

  • L’AREA INTORNO AL CANAL GRANDE. Il nostro itinerario di Trieste è iniziato dall’elegantissimo quartiere che si sviluppa a sud della stazione dei treni: quest’area è caratterizzata da vie tra loro perpendicolari che si intersecano creando precisi quadrilateri densi di splendidi palazzi. I più belli sono quelli intorno al Canal Grande, un canale artificiale creato nel 1754 per permettere alle navi di scaricare le merci il più vicino possibile al centro della città. Possiamo solo citare alcuni dei meravigliosi edifici di questa zona: Palazzo Gopcevich con le sue magnifiche decorazioni gialle e rosse, il tempio serbo ortodosso della Santissima Trinità dalle splendide cupole azzurre, e, ovviamente, la maestosa chiesa di Sant’Antonio Nuovo, sfondo intoccabile di tutte le foto che farete in questa zona. Attraversando il canale dal Ponte Rosso non farete fatica a trovare la statua di James Joyce, il famosissimo scrittore irlandese che visse a Trieste per alcuni anni. Passando per la signorile piazza del Ponte Rosso e percorrendo via Roma arriverete in piazza della Borsa: questa bellissima piazza deve il suo nome all’imponente palazzo neoclassico che la domina, oggi sede della Camera di Commercio, ma che un tempo accoglieva i commercianti di Borsa. Attraversando il passo della Portizza, uno stretto tunnel su un lato della piazza, si arriva nel ghetto ebraico: rimangono poche tracce dell’antico quartiere seicentesco quasi completamente distrutto negli anni 30 del Novecento, ma le caratteristiche stradine ricche di antiquari sono una bellissima oasi di tranquillità che contrasta con il viavai delle grandi piazze adiacenti.
Piazza Unità d’Italia | © Tommaso Prada
  • PIAZZA UNITÀ D’ITALIA. Bastano pochi passi per raggiungere piazza Unità d’Italia, la piazza aperta sul mare più grande d’Europa, nonché una delle attrazioni più importanti della città. Dal lato che si affaccia sul mare potrete ammirare uno splendido panorama del litorale che nelle giornate più limpide (purtroppo totalmente assenti quando siamo andati noi) comprende anche il castello di Miramare. I tre lati restanti, invece, sono caratterizzati da edifici di incredibile bellezza: dal palazzo della Prefettura all’antistante palazzo del Lloyd Triestino, da palazzo Pitteri (il più antico della piazza) all’adiacente Grand Hotel Duchi d’Aosta fino ad arrivare al palazzo del Municipio che occupa l’intero lato opposto al mare, ogni edificio meriterebbe un paragrafo per descriverne la storia e le caratteristiche. Vi consigliamo di scaricare la app TriesteMetro per conoscere tutti i segreti di queste e di tutte le altre bellezze della città.
  • IL MOLO AUDACE E CONTRADA CAVANA. A corredo della visita di piazza Unità d’Italia non potete non percorrere il vicinissimo Molo Audace, un’affascinante passerella lunga 246 metri che si addentra nel mare fino a raggiungere la Rosa dei Venti posta al suo termine (originariamente la sua funzione era quella di attracco per le navi) e dal quale sentirete il profumo della salsedine in tutta la sua intensità… Fate però attenzione al vento, che talvolta può raggiungere oltre i 100 km/h!
    Il lato orientale di piazza Unità d’Italia segna l’inizio della contrada di Cavana, il vero centro storico della città che in passato ospitava marinai e pescatori, e che conserva ancora oggi l’impianto urbanistico settecentesco contraddistinto da stradine strette e tortuose oggi dense di turisti, suonatori di strada e ristoranti tipici.
  • MUSEO REVOLTELLA. Senza dubbio questo museo in pieno centro è la più importante raccolta d’arte di Trieste. Il museo è ospitato in tre edifici, tra cui uno splendido palazzo ottocentesco in cui abitava il barone Revoltella, industriale triestino che alla sua morte ha donato la sua immensa collezione di opere d’arte alla città. Il Comune ha poi ampliato l’esposizione con numerose acquisizioni susseguitesi nei decenni ed è quindi impossibile descrivere compiutamente tutti i quadri, le stampe, i disegni e le sculture che troverete nel museo. Qui, però, non possiamo non menzionare le splendide sale dei tre piani dell’edificio principale, collegate da un maestoso scalone elicoidale e che conservano ancora le decorazioni e gli arredi originali del barone. Tra gli altri highlights ci sono sicuramente le sale del terzo piano di palazzo Brunner con i quadri di Casorati e De Pisis e tutto il sesto piano con le opere di Pomodoro, Guttuso e Fontana.
  • MUSEO SARTORIO. Se avete un’oretta di tempo, è sicuramente una buona idea visitare questa casa museo all’interno di una favolosa villa dell’Ottocento, che non sarà forse tra la mete più famose della città ma che a noi è piaciuta davvero tanto. Innanzitutto gli ambienti sono stupendi e alcune stanze, come la cucina e la sala da pranzo, vi faranno fare un salto indietro di due secoli. Inoltre, ospita veri e propri capolavori come il Trittico di Santa Chiara, una bellissima tavola della scuola veneziana del XIV secolo, e una eccezionale collezione di disegni e acquerelli di Giambattista Tiepolo. Se aggiungiamo anche che l’ingresso è gratuito, vi abbiamo convinto a inserirlo nell’itinerario del vostro viaggio a Trieste e Lubiana?
  • IL COLLE DI SAN GIUSTO. Da Cavana imboccate via dei Capitelli, una bellissima e tranquilla strada il cui silenzio è intervallato solo dal miagolare di qualche gattino, e inerpicatevi lungo il colle di San Giusto, un’area abitata già in epoca preistorica e che in seguito ha ospitato importantissimi edifici di epoca romana. È qui, infatti, che troverete l’arco di Riccardo, una delle più antiche porte della città risalente al I secolo e i resti della basilica civile e del foro e, alla base del lato settentrionale, il teatro, costruito sfruttando la naturale pendenza del colle e che poteva contenere fino a 6000 spettatori. Anche l’epoca medievale ha restituito importanti testimonianze architettoniche come il Castello, eretto nel XV secolo che, dopo aver subito numerose modifiche, accoglie oggi il museo delle armi (ingresso 5 euro) e numerosi spettacoli ed eventi culturali. È però la cattedrale di san Giusto il gioiello per il quale vale la pena salire quassù: nata nel XIV secolo dall’unione di due antiche chiese vicine, questa cattedrale è oggi la più importante di Trieste. La facciata, semplice e un po’ austera, è dominata da un grande rosone in pietra carsica, mentre all’interno la luce soffusa crea un’atmosfera affascinante e suggestiva che vi accompagnerà mentre visitate gli splendidi mosaici bizantini nelle absidi laterali e gli affreschi medievali con la vita di San Giusto. Scendendo dal colle, non perdetevi il parco della Rimembranza, un grande polmone verde puntellato da innumerevoli pietre carsiche sulle quali sono incisi i nomi dei triestini caduti in battaglia, dalla Grande Guerra alla seconda Guerra Mondiale passando per la guerra civile spagnola e le guerre d’Africa.
  • IL CASTELLO DI MIRAMARE. Costruito nel 1856 come residenza di Massimiliano d’Asburgo e della moglie Carlotta del Belgio, e unanimemente considerato uno dei capolavori dell’architettura mondiale, questo castello arroccato sul mare si trova a circa 8 chilometri dal centro di Trieste e si raggiunge in poco meno di mezz’ora con il bus numero 6. Che arriviate dal grandissimo parco ricco di fontane e giardini che si trova alle sue spalle, o dal sentiero monumentale che costeggia il mare sul lato opposto, resterete a bocca aperta non appena vedrete questo palazzo e, siamo sicuri, lo circumnavigherete più volte per ammirarlo da ogni sua angolatura. Anche l’interno non è certo da meno: si va dagli ambienti che ricordano la cabina di una nave degli appartamenti di Massimiliano, alle atmosfere più intime delle stanze riservate alla moglie Carlotta fino alle sfarzose stanze di rappresentanza decorate con preziose tappezzerie rosse. Negli anni 30 del XX secolo il castello fu abitato dal Duca Amedeo di Savoia e dalla moglie Anna, che arredarono le stanze del primo piano secondo la moda razionalista del tempo.
La risiera di San Sabba | © Tommaso Prada
  • LA RISIERA DI SAN SABBA. Ci ha incredibilmente toccato questo luogo imprescindibile in qualsiasi viaggio a Trieste e Lubiana. Si tratta di un campo di concentramento attivo nel periodo tra il 1943 e il 1945 e dentro al quale si stima siano state uccise 5mila persone tra ebrei, omosessuali, giornalisti e prigionieri politici avversi al regime nazista. L’enorme struttura, un ex stabilimento per la pilatura del riso, comprendeva un forno crematorio, celle e camerate per i prigionieri e oggi ospita un museo ricco di informazioni e testimonianze dei sopravvissuti a questa tremenda pagina della nostra storia. La risiera è a pochi chilometri dal centro della città (potrete raggiungerla facilmente con il bus 52) e l’ingresso è gratuito.
L’interno della Grotta Gigante | © Tommaso Prada
  • LA GROTTA GIGANTE. Armatevi di scarpe comode e preparatevi a un duro allenamento per le vostre gambe: scendere (e soprattutto risalire) lungo i 500 gradini di questa sensazionale grotta profonda quasi 100 metri (la grotta a camera unica più grande del mondo) può essere un’esperienza un po’ faticosa per i meno allenati, ma vi assicuriamo che lo sforzo sarà ripagato da un’esperienza straordinaria. Sarete accompagnati da una guida espertissima che vi condurrà attraverso un dedalo di colonne, stalattiti e stalagmiti dalla storia di milioni di anni e vi racconterà tutti i segreti e le curiosità di un ambiente incredibile. L’ingresso costa 15 euro ed è obbligatoria la prenotazione (tutte le informazioni sono sul sito ufficiale).

LUBIANA

  • DAL PONTE DEI DRAGHI ALLA PIAZZA CIVICA. Da Trieste abbiamo raggiunto Lubiana con un bus di FlixBus, una soluzione davvero comoda che in circa un’ora e mezza ci ha portato alla stazione dei treni. Così come a Trieste, anche qui abbiamo voluto iniziare la nostra visita con un’intensa passeggiata attraverso i quartieri centrali. La prima meta del nostro itinerario è stato il ponte dei Draghi: questo imponente passaggio sul fiume Ljubjanica costruito nel 1900 deve il suo nome ai grandi (e un po’ spaventosi) draghi di bronzo che adornano i suoi quattro angoli. Il ponte è così famoso che il drago è diventato uno dei simboli della città, presente praticamente su qualsiasi souvenir che troverete nei negozi.
    Proseguendo verso sud si arriva al Mercato Centrale, un grande complesso formato da un’area all’aperto e uno spazio coperto progettato nel 1931 dal famosissimo architetto sloveno Jože Plečnik; crocevia importantissimo per acquistare frutta, verdura, carne e pesce freschissimi, è qui che dovete venire per assaggiare specialità di street food come i burek (involtini di pasta sfoglia ripieni di formaggio), i ćevapčići (sorta di polpette allungate di carne speziata da mangiare rigorosamente con cipolle crude e salsa di peperoni) e la plyeskavica (un hamburger largo e piatto servito in un panino basso e sottile).
    Accanto al Mercato Centrale si trova la cattedrale di San Nicola, la chiesa più importante della città, nonché l’unica cattedrale di Lubiana; la chiesa, visibile praticamente ovunque grazie alla sua cupola verde, è senza dubbio molto bella con i suoi affreschi barocchi che ornano la volta centrale e il suo imponente organo, ma i 5 euro richiesti per il biglietto d’ingresso ci sono sembrati eccessivi.
    Bastano pochi passi per raggiungere la piazza Civica, una splendida piazza dalla forma allungata che ospita la bellissima fontana dei 4 fiumi di Francesco Robba, autore anche degli affreschi della vicina Cattedrale, e il palazzo del Municipio che presenta un curioso e interessante connubio tra lo stile barocco veneziano nella parte superiore e quello gotico nella parte inferiore.
  • DAL TRIPLO PONTE AL PARLAMENTO. Dalla piazza Civica tornate verso il fiume passando da Stritarjeva Ulica e vi troverete davanti al Triplo Ponte, uno dei simboli della città: la sua bizzarra architettura è dovuta a Jože Plečnik che aggiunse al ponte medievale già esistente altri due ponti laterali dai quali partono delle scalinate che arrivano a due belle terrazze sul fiume. Infine, contornò tutto con una balaustra in pietra bianca che dona alla struttura una particolare eleganza.
    Attraversando il ponte ci si ritrova in Prešernov trg una vivacissima piazza, punto di arrivo di alcune delle vie più importanti e più dense di attività commerciali di Lubiana. Al centro si trova la statua di France Prešeren – un poeta sloveno attivo nel XIX secolo che ha dato il nome alla piazza – e sul lato nord la bellissima chiesa dell’Annunciazione dall’inconfondibile colore rosa.
    Lubiana è stata una delle prime città in Europa a pedonalizzare completamente il suo centro storico ed è quindi particolarmente piacevole passeggiare lungo le vie centrali, soprattutto quelle che scorrono parallelamente al fiume, ricche di ristoranti e di locali dove fermarsi a rifocillarsi (come Mestni trg e Stari trg). È proprio a pochi passi dalla sponda occidentale della Ljubjanica che si trova la Biblioteca Nazionale e Universitaria, un vero e proprio gioiello da non sottovalutare: le foto non rendono giustizia a questo imponente edificio progettato da Jože Plečnik (sempre lui!) nel 1936 e costruito con mattoni rossi e bianchi di diverse forme la cui disposizione casuale creano una decorazione unica e originale. La leggenda vuole che l’architetto non diede nessuna istruzione ai muratori, che quindi posizionarono i blocchi senza un criterio preciso. All’interno potrete visitare gratuitamente le due sale dedicate alle esposizioni temporanee e soprattutto il maestoso scalone centrale in marmo nero.
    Dopo aver visitato la biblioteca tornate verso nord e fermatevi nella monumentale piazza del Congresso sulla quale si affacciano stupendi edifici come il palazzo del Casino, l’Università e la grande chiesa della Orsoline della Santissima Trinità. Anche qui non manca la firma di Plečnik, che progettò l’area alberata al centro della piazza. A poca distanza si trova un’altra piazza, solo all’apparenza anonima: è piazza della Repubblica, uno spazio dalla grandissima importanza storica, poiché fu qui che nel 1991 venne proclamata ufficialmente l’indipendenza della Slovenia dalla Jugoslavia. Sul lato nord della piazza si staglia un grande palazzo in stile modernista, è il Parlamento sloveno, visitabile ogni secondo sabato del mese dalle 10 alle 11.
  • IL GRATTACIELO. Se avete seguito tutto questo itinerario in una sola giornata, probabilmente si starà facendo sera: è questa l’ora perfetta per prendere l’ascensore super veloce e salire fino alla cima del Ljubljanski Nebotičnik, il grattacielo più alto di Lubiana, sede di uffici e abitazioni e che all’ultimo piano ospita una caffetteria aperta a tutti. Da qui godrete senza dubbio del miglior panorama della città, una vista a 360 gradi che, soprattutto al tramonto, vi consentirà di fare la foto perfetta per il vostro feed Instagram o, nel nostro caso, per la copertina di questo articolo.
Il cortile del castello | © Tommaso Prada
  • IL CASTELLO. Un rapido viaggio con la funicolare che parte a pochi passi dal Mercato Centrale vi porterà sulla sommità del colle dove sorge il Castello, un’enorme fortificazione che da più di 900 anni guarda dall’alto la città. Potete gironzolare gratuitamente per i cortili e i bastioni che circondano l’edificio ma noi vi consigliamo di acquistare il biglietto da 12 euro (16 con la funicolare) per visitare le altre attrazioni del complesso. Partite salendo sulla Torre Panoramica che, come si evince dal nome, vi consentirà di ammirare una delle viste più spettacolari sulla città, e fermatevi poi a guardare il filmato che illustra la storia del Castello, dai primi insediamenti preistorici ai giorni nostri. Prima di uscire dalla torre, non dimenticate di visitare le prigioni cercando di non spaventarvi alla vista dell’ologramma del prigioniero che vi guarda attraverso le grate di una cella! Sullo stesso lato della Torre si trova il Museo delle Marionette che sicuramente divertirà i bambini ma che permetterà anche ai più grandi di scoprire i segreti di questa antica tradizione slovena. Dall’altra parte del cortile centrale si trova invece il Museo della storia della Slovenia, un interessante percorso espositivo che illustra la storia di questa giovane nazione e che vi coinvolgerà totalmente grazie ai tantissimi contenuti multimediali e interattivi.
Il parco Tivoli | © Tommaso Prada
  • IL QUARTIERE DEI MUSEI E PARCO TIVOLI. A differenza di molte capitali europee, Lubiana non ha un museo che catalizza grandi folle di visitatori; questo, però, non significa certo che l’offerta museale della città non meriti considerazione. I musei più importanti si concentrano in un’area ad ovest del centro storico, recentemente riqualificata dopo tanti decenni di degrado. Qui troverete il Museo Nazionale Sloveno che ospita numerosi reperti archeologici della preistoria e dell’impero romano, il Museo d’Arte Moderna con una collezione vastissima di quadri, statue e fotografie e la Galleria Nazionale della Slovenia, il più importante museo del paese con le sue oltre 600 opere di arte medievale, barocca, impressionista e modernista. Alle spalle di quest’area si apre il Parco Tivoli, il più grande spazio verde della città. Il parco è una meta ideale per una camminata rilassante tra prati, aiuole fiorite, laghi, statue e fontane. La parte più importante del parco è la passeggiata Jacopič, una lunga strada sterrata progettata da Plečnik (e chi se no?) lungo la quale vengono esposte bellissime fotografie e che conduce al castello di Tivoli, una maestosa villa in stile neoclassico costruita nel XVII secolo.  
Il lago di Bled visto dal castello | © Tommaso Prada
  • IL LAGO DI BLED. Se rimanete a Lubiana per più di due giorni, vale sicuramente la pena dedicare una giornata alla visita del lago di Bled, un piccolo lago sulle Alpi Giulie a circa 50 chilometri dalla capitale che offre panorami incantevoli e luoghi magici da scoprire. La cittadina di Bled è ovviamente raggiungibile in auto, ma noi abbiamo preso il treno – già solo il viaggio è meraviglioso poiché i vagoni si addentrano nella fitta foresta di conifere e offre scorci davvero incredibili – fino alla stazione di Lesce-Bled da cui prendere un bus con cui percorrere il breve tragitto fino al lago (potete acquistare il biglietto direttamente sul bus). Una delle attrazioni principali è la visita al castello che si erge da più di mille anni sulla sommità di un colle affacciato sul lago ed è il più antico della Slovenia: la salita a piedi dura circa 20 minuti (mettete scarpe comode!) e il biglietto d’ingresso (15 euro) vi consentirà di ammirare la meravigliosa cappella di corte gotica, vedere gli antichi macchinari della stamperia reale e visitare il museo della storia di Bled, ma soprattutto vi darà accesso ai bastioni, ai cortili e alle terrazze dalle quali osservare incantati un panorama che vi lascerà senza fiato. All’interno del castello troverete anche un ristorante e una cantina in cui fare una degustazione di vini locali (2 euro). Se le vostra gambe non hanno niente in contrario, una volta scesi dal castello, vi consigliamo di fare il giro completo del lago, un anello di circa 7 chilometri lungo il quale ammirare scorci magnifici delle montagne e dell’isolotto al centro del lago: in estate questo è raggiungibile prendendo una pletna, una caratteristica barchetta in legno. Per gli appassionati di trekking questa è anche la destinazione ideale per provare i tantissimi itinerari che dal lago si dipanano tra le montagne e i paesini nei dintorni (date un’occhiata a questa mappa per scoprirli tutti).

VIAGGIO A TRIESTE E LUBIANA: DOVE MANGIARE

TRIESTE

  • TRATTORIA ALLA GIOCONDA. Trovato praticamente per caso girovagando per le vie intorno all’ospedale Maggiore, questo piccolo ristorante è stata una piacevolissima sorpresa: dimenticatevi l’ambiente fermo agli anni 90 (comunque per noi non certo un problema, anzi) e concentratevi sulla bontà di una cucina di pesce casalinga e genuina. Buonissimi il gratinato misto e le cozze alla scottadeo, ma il piatto della giornata è stato sicuramente la grigliata di pesce misto, saporita e cotta perfettamente. Considerando la qualità del cibo, il conto è stato davvero ridicolo. Spesa media sui 20€ a testa.
  • NOVO FORAPERFORA. Questo locale dall’ambiente rustico e amichevole a Cavana è la scelta ideale per approcciare le specialità della cucina triestina, anche perché il menu comprende un’utilissima pagina che spiega in dettaglio la composizione dei piatti tipici che potrete assaggiare. Noi abbiamo preso la jota – una zuppa con fagioli, patate e carne di maiale perfetta per riscaldare le fredde serate invernali – una buonissima zuppa di funghi porcini con castagne e speck, i ćevapčići e il Piatto Caldaia, uno spettacolare mix di carne bollita servito con crauti e patate in tecia (patate con cipolle e pancetta). Spesa media sui 20€ a testa.
  • ADESSO È COSÌ. A pochi metri dal mare, questo elegante ristorante propone un menu in cui pesce e carne si alternano armoniosamente in piatti tradizionali che vanno dritti al punto, senza troppe sperimentazioni di ingredienti e tecniche. Noi abbiamo assaggiato un buonissimo antipasto con sardoni impanati e in Savor, dei calamaretti alla griglia con maionese agli agrumi e un gulasch per il quale avremmo voluto più pane per la scarpetta. Notevolissimi anche i dolci, soprattutto un tris di panne cotte da urlo. Spesa media sui 40€ a testa.
  • CHIMERA DI BACCO. Vuoi perché vincitore della puntata di 4 Ristoranti ambientata a Trieste, vuoi per un menu che dal sito sembrava pazzesco, vuoi per l’atmosfera da locale di categoria superiore, avevamo aspettative altissime su questo ristorante nel ghetto ebraico. Aspettative che sono state decisamente confermate in alcuni piatti perfettamente riusciti, come i buonissimi paccheri con pesto di pistacchio e code di gamberi e la zuppa di pesce alla Dalmata che avremmo voluto non finisse mai. Deludenti, invece, altri piatti come gli spaghetti alla chitarra con granseola, certamente buoni ma senza il guizzo che ci saremmo aspettati e le anonime code di gamberoni avvolte nel guanciale. I prezzi sono forse un tantino sbilanciati verso l’alto (soprattutto nei primi e negli antipasti) ma, considerando anche un servizio di altissimo livello, la Chimera di Bacco è la scelta giusta per trascorrere una serata speciale. Spesa media sui 60€ a testa.
  • CAFFÈ TOMMASEO. Il caffè a Trieste è davvero una cosa seria, esiste addirittura un lessico dedicato (qui per approfondire) e i luoghi in cui berlo sono numerosissimi, alcuni di questi leggendari. Un tour tra i caffè storici di Trieste è praticamente d’obbligo e noi abbiamo gustato un nero al Caffè Stella Polare, all’antico Caffè Torinese e al Caffè Tommaseo dove viene servito accompagnato da un fantastico bicchierino di cioccolata calda! In quest’ultimo siamo anche tornati per un brunch che ci ha proprio soddisfatti: la location, tra lampadari in cristallo, stucchi alle pareti e tavoli di marmo, è incantevole, il servizio perfetto e il cibo davvero ottimo (sono disponibili i classici piatti da brunch come omelette, avocado toast, uova alla Benedict e pancake, ma anche portate come spaghetti alle vongole, hamburger, filetto di branzino e tagliata di maialino). Inoltre, i prezzi sono super onesti (20 euro per due portate, 25 per tre portate) e rendono il brunch al Tommaseo un’esperienza assolutamente consigliata. Spesa media sui 30€ a testa.

LUBIANA

  • JULIJA. Nel cuore di Stari trg, una delle strade più affascinanti di Lubiana, si trova questo ristorante di cucina tradizionale, aperto praticamente tutto il giorno con orario continuato e quindi perfetto anche se avete fame al di fuori dei consueti orari dei pasti. Noi abbiamo mangiato degli ottimi zlikrofi (fagottini ripieni di patate) con pancetta e funghi e i buonissimi strucoli, rotolini di pasta ripieni di formaggio serviti con una salsa di funghi porcini. Molto buono anche lo strudel di mele, rigorosamente fatto in casa. Spesa media sui 25€ a testa.
  • GOSTILNA ŠESTICA. Se cercate un posto in cui mangiare piatti tipici della cucina slovena in un ambiente unico, non cercate altri ristoranti oltre questo. Šestica è il ristorante più antico di Lubiana e, nonostante una vocazione ormai prettamente turistica, mantiene un fascino davvero particolare: grandissime sale con travi in legno e camini, camerieri dagli abiti tradizionali e musica balcanica in sottofondo contribuiscono a comporre un’atmosfera super tradizionale. Il menu è lungo e vario e noi, presi dall’entusiasmo, abbiamo forse ordinato troppo viste le porzioni abnormi: di sicuro, però, non ci siamo pentiti, perché l’antipasto con affettati misti sloveni era spettacolare, il filetto di cervo con strucoli e funghi gustoso e cotto alla perfezione e il filetto di orata con polenta e salsiccia (sì, avete letto bene) tanto bizzarro quanto buono. Spesa media sui 30€ a testa.
  • CHIOSCHI IN PIAZZA PREŠEREN. Mangiare all’aperto in una delle piazze più belle della città è senza dubbio un’esperienza che vi consigliamo, soprattutto se la temperatura è clemente. I tanti chioschi in piazza Prešeren offrono postazioni con tavoli all’aperto (spesso riscaldati con funghi) in cui appoggiarsi per gustare una vasta scelta di street food dolce e salato. Noi ci siamo fermati una sera a mangiare una buonissima plyeskavica accompagnata da pomfi (così vengono chiamate le patatine fritte in Slovenia) e birra locale. Spesa media sui 15€ a testa.
  • BISTRO COUNTRY CLUB. Questo piccolo ristorante ai confini del centro storico è perfetto per una colazione, un pranzo o una merenda. Il locale, nonostante le dimensioni ridottissime, è davvero bello e il bancone circolare intorno al quale potersi sedere a mangiare lo vorremmo vedere anche in qualche ristorante a Milano. Noi ci siamo andati a pranzo e la proposta comprende una decina di piatti semplici come omelette, zuppe, sandwich, bistecche e insalate; semplicità nelle preparazioni non vuol dire certo sciatteria nel risultato perché, ad esempio, il ramen con verdure e trota slovena che abbiamo assaggiato noi era davvero incredibile. Inoltre i prezzi bassissimi rendono questo Bistro una perla nascosta in città. Spesa media sui 10€ a testa.
  • HALLO LESKOVAC. Un vero e proprio paradiso per gli amanti dello street food di carne, questo piccolo locale al confine meridionale del centro storico è perfetto per gustare ćevapčići, plyeskavica, salsicce, hamburger, spiedini, involtini e qualsiasi altro tipo di carne si possa cucinare alla griglia. Spesa media sui 10€ a testa.
  • VEGANIKA. Dopo giorni di pasti a base di carne e cibi non esattamente leggeri, avevamo proprio voglia di qualcosa di diverso. Questo delizioso posticino in una tranquilla via a pochi passi dal ponte dei Draghi è stata la scelta perfetta, grazie ad un menu totalmente vegano, ma non per questo poco invitante. Noi abbiamo preso due gustosissime bowl dalle influenze orientali, una con soba, kimchi, tempeh e arachidi, l’altra con grano saraceno, carote, kale e nocciole. Oltre all’atmosfera cozy e accogliente, segnaliamo anche un servizio giovane e amichevole e i soliti prezzi bassi. Spesa media sui 15€ a testa.
  • GAUDI & NAAN. Sempre spinti dalla voglia di fare una pausa dalla tradizionale offerta a base di carne, questo bistrot in pieno centro condotto da uno staff giovanissimo e preparato è stata un’altra scelta azzeccata. L’ambiente è davvero bellissimo e ogni dettaglio – dai centrotavola ai quadri alle pareti, dalla disposizione dei tavoli alla musica in sottofondo – è curato nei minimi dettagli. Anche il cibo, completamente vegano, è esteticamente appagante, ma è soprattutto buono: una saporita e leggera tempura di verdure, uno squisito curry di ceci con chips di zucca e un pad thai con tempeh hanno reso davvero perfetta la nostra cena. Spesa media sui 25€ a testa.

DOVE ALLOGGIARE A TRIESTE E LUBIANA

A Trieste abbiamo alloggiato all’Albergo alla Posta, un hotel in posizione centrale (piazza Oberdan) con un’atmosfera anni 20 che ci ha conquistato. La colazione (ottima) viene servita in una bellissima sala che sembra uscita da un romanzo di Svevo e nella quale potrete tornare anche nel corso della giornata per bere una cioccolata pomeridiana o, prima di ritirarsi nelle proprie stanze per la notte, una delle tisane messe a disposizione gratuitamente per i clienti. La vita anziana che ci meritiamo!
A Lubiana siamo stati al City Hotel, una struttura in pieno centro, a poca distanza da tutte le attrazioni della città. I punti a suo favore, oltre alla posizione, sono l’ottimo rapporto qualità prezzo (50 euro a notte per persona), stanze carine e pulite con letti comodissimi e l’incredibile colazione continentale con una scelta sterminata di specialità dolci e salate.

E voi siete mai stati a Trieste e Lubiana? Avete altri suggerimenti? Fatecelo sapere con un commento o condividendo le vostre foto sui social con l’hashtag #ConoscoUnPosto!

Se siete alla ricerca di altri nostri consigli, trovate tutto a questo link per gite fuori porta e a questo per viaggi più lunghi.

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2 commenti

Serena Raimondi 02/01/2024 - 10:28 am
Siamo stati a Trieste e Lubiana dal 26 al 30 dicembre 2023...abbiamo seguito le tue indicazioni sui luoghi da visitare ed i posti dove mangiare... ed è stato tutto perfetto. Ti chiederemo consigli per il prossimo viaggio...grazie e buon anno. Serena e Giorgio
Caterina Zanzi 08/01/2024 - 9:08 am
Ma grazie, che bello! <3
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