A cena da Dabass, il nuovo bistrot in Porta Romana di cui parlano tutti

Là dove c’era una cartoleria, in una vietta dietro corso Lodi, dalla parte di Porta Romana, ora c’è Dabass, sicuramente la novità meglio presentata (e promossa) di questo dopo-estate. Così siamo andati a provare questo piccolo bistrot che nasce da un’idea di un trio di giovani ex . Il risultato? Un mini bar-ristorante – perfetto per la cena o per l’aperitivo – dal sapore un po’ retrò che porta in tavola cocktail creati ad arte e piatti ben costruiti. Ecco il nostro racconto!

Il primo dettaglio che sorprende da Dabass è l’assenza di un menu scritto: non esiste una carta dei vini, né dei cocktail, né dei piatti. L’idea, infatti, è quella di giocare con le disponibilità del giorno, e su questa base creare ‘variazioni sul tema’ sempre nuove. Noi scegliamo un menu degustazione da quattro portate e alcuni piatti del giorno.

L’uovo pochè con crema di zafferano di Dabass | © Elisabetta De Candia

Si inizia con l’uovo pochè con crema di risotto allo zafferano e cialda di guanciale croccante, che ci dicono essere il piatto di punta dello chef. E, in effetti, è molto buono, oltre che ben presentato.

La parmigiana di melanzane | © Elisabetta De Candia

Come secondo assaggio, arrivano la parmigiana in spuma di grana – la melanzana è croccante, il pomodoro dolce, il risultato fantastico, tanto da sentirsi quasi moralmente obbligati a finire ogni singola goccia di spuma – e il trancio di salmone cotto nel sale e zucchero, quindi scottato a bassa temperatura, e latte di tigre. La scottatura a bassa temperatura risulta piacevole e croccantissima, anche se, tra tutti i piatti, è forse quello che abbiamo ritenuto, alla fine, meno incisivo.

Trancio di salmone | © Elisabetta De Candia

Proseguiamo con una tartare di manzo, con latte di cocco e il già noto latte di tigre. Qui il risultato è nettamente meglio riuscito, nonché originale.

Tartare di manzo | © Elisabetta De Candia

Polpo croccante | © Elisabetta De Candia

Da ultimo arriva il polpo croccante su crema di lenticchie, il vincitore indiscusso di questa serata: la consistenza del polpo è perfetta e niente affatto stopposa.

Per accompagnare il tutto, abbiamo iniziato con un cocktail lasciato alla fantasia del barman, ottimo indovino: negroni shakerato con ginger beer. Voto 9. Abbiamo poi proseguito con una bottiglia di (modesto) Fiano di Avellino. La carta dei vini non è presente fisicamente ed è a nostro avviso nettamente da migliorare. Al momento, infatti, sono presenti soltanto un paio di alternative, e non esiste la possibilità di scegliere cantine differenti.

L’esterno | © Elisabetta De Candia

Dabass ha casa nel pieno centro di , in un bellissimo palazzo liberty che ricorda, per la sua forma, il ben più celebre Flatiron di New York. Arrivateci con la metropolitana (gialla), oppure con uno dei numerosi tram. La zona è, negli ultimi mesi, un epicentro di nuove aperture: proprio vicino a Dabass c’è The Spirit, nuovo locale specializzato in cocktail e, sempre nei pressi, , fortissimo nei piatti di pesce.

L’interno | © Elisabetta De Candia

Appena entrati nel locale, l’impressione è di trovarsi in un piccolo negozio di antiquariato, di quelli belli e ricercati. L’interno è (ben) illuminato da splendide lampade di design, che rendono l’ambiente caldo e accogliente. I tavoli sono sapientemente arredati con ceramiche e bicchieri ‘spaiati’, con un effetto casalingo riuscito e curato.

L’ambiente risulta però essere a tratti un po’ troppo caotico, soprattutto per chi si trattiene per cena. La velocità del servizio di sala tende a risentirne, anche se i ragazzi rimangono sempre attenti e amichevoli, riuscendo nell’ardua impresa di far dimenticare qualche minuto di attesa di troppo.

L’allestimento dei tavoli | © Elisabetta De Candia

Al momento di pagare nessuna sorpresa, nessuna esagerazione. Il menu degustazione viene 30 euro e le dimensioni dei piatti, seppur in forma di assaggi, sono più che soddisfacenti. I vini vengono sui 20 euro, mentre non c’è alcun ricarico per il coperto: alla fine, non dovreste spendere più di 40 euro. Se scegliete, invece, alla carta, i piatti variano dai 10 ai 16 euro circa. Un ultimo consiglio? Prenotate, miraccomando: è sulla bocca di tutti, e per ora non c’è mai posto.

Via Piacenza 13, Milano
02 45371120
Aperto solo a cena

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4 commenti

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