Cena fusion da Mi-Cucina di confine a Citylife

Qualche sera fa ho provato Mi-Cucina di confine, vicino alla vecchia fiera di Milano e davanti alle nuovissime residenze di Citylife.

L’impronta della cucina è cantonese, con qualche ‘iniezione’ fusion che arriva dai vicini Paesi d’Oriente, su tutti Malesia e Giappone. Cronaca di una serata speciale a due passi dalla fermata rossa Amendola.

IL PIATTO FORTE: gli antipasti

A convincermi più di tutti gli altri piatti durante la cena sono stati gli antipasti. Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, da Mi iniziare la cena è un vero piacere.

La tartare di salmone e mango| © Caterina Zanzi

Partiamo con alcune delle entrée consigliate dallo chef: temaki croccante di salmone, tartare di salmone e mango e un piatto di capesante.

Le capesante di Mi| © Caterina Zanzi

Il piatto più buono di tutta la cena si rivela essere il carpaccio di branzino (leggermente scottato) insaporito con yuzu e olio di oliva.

Il carpaccio di branzino | © Caterina Zanzi

Mi aspettavo meglio dai dim sum al vapore: nel menu se ne trova un’ampia scelta, e questo fa presupporre che siano tra i piatti forti del locale. Invece, a mio modo di vedere, la pasta è nettamente migliorabile, soprattutto quella al nero di seppia, un po’ troppo molle per i miei gusti. I dim sum che consiglio sono quelli di manzo al tartufo e quelli classici al gambero.

I dim sum| © Mi Fb

Tra i secondi, molto buone le capesante in salsa agropiccante, belle da vedere e buone da mangiare.

Le capesante| © Caterina Zanzi

Un plauso anche alla sezione carne del menu, particolarmente densa per essere quella di un fusion.

Un piatto di carne di Mi| © Caterina Zanzi

Noi abbiamo scelto un ottimo vitello con cipollotti e zenzero alla piastra e un migliorabile filetto di manzo in salsa di soia caramellata

IL POSTO: neanche un difetto

L’esterno del locale| © Mi Fb

Il locale è tra i più belli che abbia visto finora a Milano. Certo, il suo design si sviluppa sempre un po’ sulla falsa riga etno-chic degli altri in città, ma ha svariati pro da non sottovalutare: è spazioso, ben illuminato, ben insonorizzato e nel complesso veramente gradevole, tanto che stento a trovargli un difetto che sia uno. Sulla cartina di Milano, siamo in zona Fiera Milano, vicino alla fermata della rossa Amendola e con buone possibilità di trovare parcheggio nelle vicinanze.

L’ATMOSFERA: rilassata, ma con garbo

Il locale| © Caterina Zanzi

L’atmosfera è nel complesso elegante e garbata, ma senza risultare affettata. La clientela è abbastanza variegata e il personale molto gentile. Tutti elementi che bastano a far sentire l’ospite rilassato, senza però ingarbugliarlo in una rete spesso spiacevole fatto di galateo, etichette e ‘carinerie’ affettate.

IL CONTO: non per tutti i giorni

Un altro angolo del locale| © Caterina Zanzi

Mangiando il giusto per uscire sazi, e accompagnando i piatti con una bottiglia di vino, raggiungere i 50 euro a testa non è così difficile. Mi è uno di quei posti perfetti per qualche occasione speciale o per concludere alla grande una giornata difficile.

MI-CUCINA DI CONFINE
Viale Cassiodoro 5, Milano
02 48513745
Aperto tutti i giorni (12:00-14:30 e 19:00-23:30) tranne il lunedì. 

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1 commento

Dove mangiare ravioli cinesi a Milano - Conosco un posto 18/03/2016 - 12:16 pm
[…] Mi-Cucina di confine e della sua cucina cantonese vi avevo già parlato qualche tempo fa, raccontandovi soprattutto dei ravioli pazzeschi al manzo e al tartufo. In questo ristorante sotto […]
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