Un weekend a Torino: cosa vedere e dove mangiare nella magica città piemontese

Torino è senza dubbio una delle nostre città preferite e ve ne avevamo già parlato in passato, (qui trovate una piccola guida per un pranzo in Vanchiglia, mentre qui avete una overview più completa), raccontandovene anche i dintorni. La sua posizione facilmente raggiungibile da Milano (meno di un’ora di treno con Frecciarossa o Italo) la rende una meta perfetta per un weekend e in due giorni riuscirete a vedere (e a mangiare…) tantissime cose!

WEEKEND A TORINO: COSA VEDERE E COSA FARE

*DALLA STAZIONE DI PORTA NUOVA A PIAZZA CASTELLO. Il centro di Torino è caratterizzato da una evidente struttura con strade parallele e perpendicolari tra loro che creano una scacchiera di eleganti vie – spesso porticate – costeggiate da palazzi meravigliosamente raffinati che donano alla città sabauda una signorilità difficilmente eguagliabile da altre città italiane. Se arrivate in treno, davanti alla stazione di Porta Nuova troverete piazza Carlo Felice da cui parte Via Roma, una delle arterie commerciali principali della città; dopo aver attraversato le imponenti statue del Po e della Dora di piazza CLN arriverete in uno dei principali salotti della città, Piazza San Carlo. Questa stupenda piazza contornata da portici custodisce alcuni dei Caffè più antichi della città come il Caffè San Carlo e il Caffè Torino, in cui potrete ammirare stupendi arredi di inizio ‘900; non dimenticate di calpestare le palle del toro dorato proprio davanti all’entrata del caffè, la credenza popolare vuole che porti fortuna!

Piazza San Carlo di sera | © Tommaso Prada

Questo è anche il luogo perfetto per comprare una delle specialità più tipiche di Torino, il cioccolato, lasciandovi tentare dalle coloratissime vetrine della pasticceria Stratta ricche di gianduiotti, cremini e altre leccornie.

Una vetrina della pasticceria Stratta | © Tommaso Prada

Proseguendo per via Roma arriverete nel vero cuore di Torino, Piazza Castello che ospita alcuni dei palazzi più belli della città (Palazzo Madama, Palazzo Reale, il teatro Regio).

Palazzo Reale | © Tommaso Prada

Non dimenticate ovviamente di esplorare le altre meravigliose piazze del centro storico come Piazza Carlo Alberto, Piazza Carignano, Piazza Cavour con il suo giardino e Piazza Carlo Emanuele II (chiamata affettuosamente “Carlina” dai torinesi) e non lasciatevi sfuggire le eleganti gallerie coperte (Umberto I, San Federico e Subalpina), che vi faranno respirare un’atmosfera parigina.

*IL PALAZZO REALE E I GIARDINI REALI. Il Palazzo Reale è uno dei palazzi più importanti di Torino e custodisce vari musei e mostre temporanee (12 euro). I bellissimi giardini adiacenti (ingresso gratuito) sono perfetti per riposarsi tra una scarpinata e l’altra, ma preparatevi a gareggiare con gli altri visitatori per accaparrarvi gli ambitissimi posti a sedere.

I giardini reali | © Tommaso Prada

*IL DUOMO E IL GRAN BALON DI PORTA PALAZZO. Il Duomo è la chiesa principale della città ed è famoso in tutto il mondo per ospitare la Sacra Sindone (ingresso gratuito). Se avete la fortuna di capitare a Torino nella seconda domenica del mese fate una passeggiata nel quartiere di Porta Palazzo e non perdetevi il Gran Balon, il mercato dell’antiquariato più importante e caratteristico della città.

Il Duomo | © Tommaso Prada

* IL PARCO DEL VALENTINO E IL BORGO MEDIEVALE. Adagiato sul Po si trova questo grande parco, il più antico della città; al suo interno potrete trovare l’imponente castello del Valentino, l’orto botanico, il giardino roccioso (state attenti a non disturbare i “lampioni innamorati” che si rilassano su una panchina) e il borgo medievale. Costruito per l’esposizione generale italiana a fine ‘800 e destinato ad essere abbattuto subito dopo, il borgo medievale è la riproduzione di un vero e proprio paesino del XV secolo con la chiesa, il pozzo, il ponte levatoio, le botteghe e la rocca sopraelevata. Oltre a turisti, corridori, ciclisti e piccioni, la fauna del parco è costituita anche da bellissimi scoiattoli per niente impauriti dai visitatori e che anzi vi si avvicineranno curiosi, in cerca di cibo.

Il Borgo Medievale all’interno del parco del Valentino | © Tommaso Prada

*IL MUSEO EGIZIO. Non ha certo bisogno di presentazioni uno dei musei più importanti del mondo, una visita imprescindibile soprattutto dopo il recente riallestimento di alcune aree. Comprate il biglietto in anticipo per evitare la fila (15 euro con audioguida inclusa), armatevi di scarpe comode, preparatevi a destreggiarvi tra gruppi di turisti che si accalcano davanti alle mummie e considerate quasi tre ore per visitarlo bene.

L’interno del Museo Egizio | © Tommaso Prada

*LA MOLE ANTONELLIANA E IL MUSEO DEL CINEMA. La Mole Antonelliana è uno dei simboli della città ed è praticamente un obbligo farle almeno una foto (noi abbiamo avuto la fortuna di vederla illuminata da luci scintillanti che ricordavano quelle della Tour Eiffel); se volete salire con il meraviglioso ascensore di cristallo (8 euro) e godere del panorama mozzafiato che si vede dalla cima dovrete fare una lunga fila, soprattutto nelle giornate di sole.

L’interno della Mole ospita il Museo Nazionale del Cinema (11 euro o 15 euro se volete aggiungere anche la salita sulla Mole), imperdibile se siete appassionati della settima arte, ma davvero interessante per tutti, sia per i contenuti (particolarmente interessante la parte con i primi strumenti di intrattenimento visivo come le lanterne magiche e i “nuovi mondi”), sia per la location e gli allestimenti davvero riusciti.

Il Museo del Cinema | © Tommaso Prada

*LA CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO E PIAZZA VITTORIO. Se siete appassionati di esoterismo (magari in una versione più pop grazie ai programmi di Roberto Giacobbo) sicuramente conoscete questa chiesa: si dice infatti che Torino sia uno dei vertici dei triangoli della magia bianca e della magia nera e che quindi sia una delle città più misteriose del mondo; questa chiesa in particolare, oltre ad essere indiscutibilmente bella, è sede di numerose leggende e si dice sia addirittura il luogo dove viene conservato il Sacro Graal. Inoltre si trova in una posizione sopraelevata che vi permetterà di scattare splendide foto che spazieranno fino alle Alpi.

La chiesa della Gran Madre di Dio | © Tommaso Prada

Dopo aver cercato il Sacro Graal, attraversate il ponte Vittorio Emanuele I e passate ad un altro tipo di calice altrettanto divino: ordinate un cocktail a base di Vermouth – inventato proprio qui a Torino alla fine del ‘700 – e celebrate la nascita del rito dell’aperitivo avvenuta tra le vie di questa città tra i molti bar storici che sorgono nella maestosa Piazza Vittorio Veneto, la piazza porticata più grande d’Europa; noi abbiamo scelto il bellissimo Caffè Elena, il preferito di Cesare Pavese.

I cocktail a base di vermouth del Caffè Elena | © Tommaso Prada

*IL BICERIN E LA CHIESA DELLA CONSOLATA. Per legge dovrebbe essere vietato partire da Torino senza aver bevuto il Bicerin. Si tratta di una bevanda calda a base di cioccolata, caffè e crema di latte da bere rigorosamente senza essere mischiata; lo si trova in moltissimi bar della città, ma il migliore è senza dubbio quello che trovate nel Caffè omonimo in piazza della Consolata, geloso custode della ricetta originale. C’è da fare un po’ di fila, ma non appena accomodati nel minuscolo locale (non più di 20 posti a sedere) sorseggiando il vostro buonissimo Bicerin, vi sembrerà di fare un salto nel passato al tempo di Cavour, frequentatore abituale di questo caffè. 

Dopo aver bevuto un (solo uno? Siamo sicuri?) Bicerin, attraversate la piazza ed entrate nel meraviglioso santuario della Consolata per ammirare le stupende decorazioni barocche.

Il Bicerin del caffè omonimo | © Tommaso Prada


WEEKEND A TORINO: COSA MANGIAR
E

*PASTIFICIO DE FILIPPIS. Uno storico locale di Via Lagrange che ha sede qui fin dal 1872. Come suggerisce il nome, la specialità della casa è senza dubbio la pasta (agnolotti, ravioli, plin, tajarin); noi abbiamo preso i plin di fonduta al profumo di tartufo e i tajarin (tagliolini) al ragù d’anatra e arancia, entrambi buonissimi ed abbondanti. Praticamente una droga i sottilissimi grissini che vengono portati con il pane (non per niente chiamati “torinesi”). Prezzo medio per persona: 30 euro.

I ravioli del plin del Pastificio De Filippis | © Tommaso Prada

*BALLATOIO. Un moderno e affollatissimo bistrot (è indispensabile prenotare) che propone in un ambiente curato e accogliente piatti tradizionali (tartare di Fassona, tagliatelle al ragù di salsiccia di Bra, bonet) e non (sformatino di topinambur con fonduta di robiola, polpo brasato con olive taggiasche e pinoli, gnocchetti di patate viola con crema di zucca, gorgonzola e amaretti): il risultato è davvero eccellente sia nel gusto che nella presentazione e i prezzi tutt’altro che alti rendono questo “bistrot di ringhiera” un posto dove tornare spesso. Prezzo medio per persona: 25 euro.

Gli gnocchetti viola del Ballatoio | © Tommaso Prada

*BISTROT TURIN. Dopo l’estenuante visita al museo egizio, i ristoranti della nostra wishlist erano ormai chiusi e non tanto convinti siamo entrati in questo ristorante che sia per la posizione (i portici di via Po, pieni di locali anonimi), sia per la presenza delle foto sul menù (classico segnale di scarsa qualità) ci sembrava una tipica trappola per turisti. In realtà non ci siamo pentiti della scelta: il tris di tomini con latte vaccino, il bis di carni crude, gli agnolotti al sugo di arrosto e il risotto con verdure e Castelmagno che abbiamo preso non erano affatto male e ci hanno decisamente soddisfatto. Non mancano altri classici della tradizione piemontese (vitello tonnato, bagna cauda, salumi misti, tajarin) e una lista dei vini davvero fornitissima. Prezzo medio per persona: 30 euro.

Il tris di tomini con latte vaccino del Bistrot Turin | © Tommaso Prada

*ANTICA BRUSCHETTERIA PAUTASSO. “Finalmente un ristorante con le tovaglie!”, questa è la prima cosa a cui abbiamo pensato entrando in questo locale nel quartiere di Porta Palazzo, e in effetti la mise en place e il servizio sono davvero molto curati, ma ovviamente per noi la cosa più importante è il cibo: qui la specialità della casa è la bagna cauda, un famosissimo piatto della tradizione piemontese composto da una salsa di acciughe, olio e aglio nella quale intingere verdure crude e cotte, che qui dicono essere la migliore della città. Purtroppo questo piatto è altamente sconsigliato a chiunque voglia avere delle relazioni sociali a causa dell’alito pestilenziale che permane per ore dopo la sua consumazione. Dovendo lavorare il giorno dopo, siamo costretti – nostro malgrado – a rinunciare alla bagna cauda e ci orientiamo verso una più sicura tagliata di Fassona: la scelta si rivela molto azzeccata perché la carne, servita sulla pietra ollare, è semplicemente divina e si sposa perfettamente al Dolcetto d’Alba che abbiamo preso come accompagnamento. Prezzo medio per persona: 35 euro.

La tagliata di Fassona di Pautasso | © Tommaso Prada

Altri posti che vi consigliamo per mangiare sono: Locanda del Bollito, Brasserie Bordeaux, Agnolotti & Friends, Caffè-Vini Emilio Ranzini, Barbagusto, La Deutsche Vita, Sibiriaki, Raviolhouse.

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A questi due link, invece, trovate altre idee per gite fuori porta, weekend e vacanze indimenticabili!

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