Piccole delizie racchiuse in cestini di bambù. Da accompagnare, magari, invece che con la tradizionale tazza di tè verde, con una coppa di champagne o una birra cinese. Questo è Dim Sum, ristorante cinese ‘di lusso’ a Milano: tanti piattini che arrivano in tavola come fosse una specie di festa. Se non si fosse capito, io vado pazza, oltre che per le specialità coreane, anche per i dim sum – i tradizionali ‘bocconcini’ cinesi – che, miraccomando, si pronunciano ‘dim sam’.
Sarà per questo che mi ero ripromessa di provare Dim Sum già all’inizio dell’anno, quando avevo stilato la mia personalissima wishlist per il 2015. Poco prima di partire per le vacanze estive, sono riuscita a cenare in questo ristorante in via Nino Bixio. E ad assaporare, finalmente, una varietà di mini portate da perdere la testa! Scoprite anche dove mangiare ravioli cinesi a Milano, 3 ristoranti cinesi che amo, e 5 ristoranti cinesi a Milano semplici ma buoni.
IL PIATTO FORTE: ovviamente i dim sum
Impossibile non iniziare l’approccio a Dim Sum senza partire, appunto, dai dim sum stessi. Nonostante il menu sia piuttosto lungo, e ci siano molti altri piatti in carta oltre ai classici ravioli al vapore, il consiglio è quello di tuffarsi sin da subito tra i piattini a base di pesce, carne, verdura e uova. Tra le portate principali, un misto di ravioli, involtini, roll, saccottini e polpette tra cui è davvero difficile scegliere.
Alcuni antipasti |© Caterina Zanzi
Alcuni antipasti |© Caterina Zanzi
Sul nostro tavolo sono arrivati dei freschissimi spring roll, e una vagonata di ravioli al vapore. Da quelli al cristallo di gamberi ai ravioli di chianina, da quelli con gamberi fritti in salsa agropiccante a quelli con cernia e zenzero. E perché perdersi i ravioli alla pechinese, quelli con frutti di mare e le polpette con tonno e tofu? Tutti buonissimi, ognuno con un sapore ben definito: impossibile resistere!
Alcuni dim sum |© Caterina Zanzi
Si prosegue con una ciotola di riso saltato con verdure e con gli spaziali gamberi piccanti (piccantissimi!).
Il riso saltato con verdure|© Caterina Zanzi
I gamberi piccanti|© Caterina Zanzi
Le zuppe, invece, convincono meno a causa della consistenza poco brodosa: quelle all’agropiccante e con frutti di mare e tofu sono un po’ una delusione.
La zuppa agropiccante|© Caterina Zanzi
Ci facciamo tentare anche da un piatto di maiale croccante in salsa agrodolce.
Il maiale in agrodolce|© Caterina Zanzi
Alla fine, chiudiamo con un piatto di frutta esotica mista.
Il piatto di frutta esotica|© Caterina Zanzi
Il mango era dolce, dolcissimo!
IL POSTO: zona Indipendenza
L’ingresso di Dim Sum|© Caterina Zanzi
Per raggiungere Dim Sum basta scendere alla fermata della metropolitana rossa Porta Venezia e fare qualche centinaio di metri a piedi: la zona, ultimamente, pullula di ristoranti e, nonostante si trovi esattamente dall’altra parte della città rispetto a casa mia, merita una visita.
L’ATMOSFERA: modernamente elegante
La cucina a vista di Dim Sum|© Caterina Zanzi
Se vi piacciono le atmosfere moderne ed eleganti, Dim Sum fa per voi. Gli spazi, arredati in maniera minimalista, sono decisamente chic e forse non troppo caldi, simili a quelli di un albergo internazionale. Il servizio è gentile – anche se a volte la comunicazione con i ragazzi in sala si inceppa un po’ per ragioni prettamente linguistiche – e i commensali sono abbastanza ‘in tiro’.
IL COSTO: non per tutti i giorni
I dim sum|© Caterina Zanzi
Senza farsi mancare niente (bisogna ordinare un bel po’ di piattini, perché ogni porzione non è super abbondante, anzi) e accompagnando i piattini con una birra gelata, il conto si avvicina ai 60 euro a testa. Di certo, almeno per me, non uno di quei ristoranti per tutte le sere. Ma se avete in mente un’occasione speciale da festeggiare in salsa orientale, potrebbe essere una buona scelta. A questo punto, a me non rimane che da provare Bon Wei, della stessa proprietà di Dim Sum, questa volta in zona Sempione!
DIM SUM
Via Nino Bixio 29, Milano
02 29522821
Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 19-23:30) tranne lunedì
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