A pranzo da D’O, ristorante di Oldani a Cornaredo una stella Michelin

Di Caterina Zanzi

Dopo averne molto sentito parlare, finalmente, per un pranzo di compleanno debitamente prenotato in anticipo (di un paio di mesi), siamo riusciti a provare D’O, il ristorante stellato Michelin di Davide Oldani a Cornaredo, a una mezz’oretta di macchina da Milano. La cucina è semplice pur con un twist, i prezzi in linea (tendenti verso il basso) con un posto di questo livello. L’entusiasmo finale? Minore di quello che ci aspettavamo.

Abbiamo provato D’O e qui ve lo raccontiamo

IL MENU DI D’O: snello

Il menu di D’O è diviso tra due menu degustazione (Esattezza, da 6 portate a 8o euro, e Armonia, 9 portate a 110 euro) e un menu alla carta, stringato e composto da 9 piatti in tutto.

A un primo sguardo, le ricette sembrano piuttosto ‘base’ (uovo barzotto, primi abbastanza classici, secondi di carne o pesce), con l’utilizzo di qualche ingrediente più particolare come il corallo soffiato o la lingua.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
Il benvenuto | © Caterina Zanzi

Noi abbiamo optato per un menu degustazione ‘Esattezza’, da intendersi per tutto il tavolo, e anticipato da un benvenuto dello chef, composto da un disco di pane cotto al vapore da farcire con olio di mandorla, da alcuni anelli di manioca su salsa di zucca agrodolce e da una sfera impanata e fritta con all’interno un brodo di pesce liquido e, alla base, una riduzione di civet.

COME SI MANGIA DA D’O: classico con un twist

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
La cipolla caramellata | © Caterina Zanzi

Il menu degustazione si apre con la cipolla caramellata, il piatto per eccellenza di Davide Oldani, servita con un gelato di Grana Padano. Di questo piatto avevamo sentito racconti entusiasti da amici e conoscenti che tornano qui almeno una volta all’anno per poterlo riprovare: forse le aspettative erano talmente alte che alla fine sono andate deluse. La proporzione tra pasta e cipolla è completamente a sfavore di quest’ultima, di cui a malapena si riesce a ritrovare il sapore, e per questo motivo abbiamo fatto fatica a terminarla, nonostante fosse il piatto iniziale.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
Il baccalà mantecato | © Caterina Zanzi

Segue il baccalà mantecato con salsa di mais morado e cardo gobbo, bello da vedersi e appetitoso.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
Il riso con radicchio | © Caterina Zanzi

Arriva un altro piatto per cui lo chef Oldani è celebre: il riso, qui servito con radicchio, sfere di taleggio ghiacciate e polvere di prosciutto. Anche in questo caso, a nostro avviso la salsa copre un po’ tutti i sapori.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
A fuoco lento | © Caterina Zanzi

I secondi piatti sono senza dubbio quelli che ci hanno convinto di più: sia quello di mare, battezzato “a fuoco lento”, ovvero una zuppa di pesce e aglio fermentato, sia quello di terra, la cassoeula di filetto di maiale arrostito. Entrambe le portate ci sono sembrate equilibrate e decisamente meglio riuscite rispetto alle precedenti.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
La cassoeula | © Caterina Zanzi

In chiusura, arriva il ‘caffè bianco‘, ovvero una génoise di cacao con mousse ai chicchi di caffè infusi e crema di mascarpone, sormontati da una chip alle fave di cacao. Buono senza trascendere nello spettacolare.

D'O Oldani Ristorante Cornaredo
Il caffè bianco | © Caterina Zanzi
D'O Oldani Ristorante Cornaredo
La piccola pasticceria| © Caterina Zanzi

Come in ogni ristorante di questo tipo, il pranzo è chiuso da una selezione di piccola pasticceria, questa davvero di rilievo, con una sfera di cacao, marmallow arrostiti, yogurt al miele e madeleine abbrustolite.

L’ATMOSFERA DI D’O: essenzialmente chic

L’ambiente di D’O è ricercato e chic, ma senza esagerare, in pieno stile minimalista. Gli arredi sono essenzialmente caratterizzati da tavoli e sedie in legno (niente tovaglia di stoffa, ahimè, a coprire i deschi disegnati dall’architetto Piero Lissoni), ben distanziati gli uni dagli altri e suddivisi in quattro ambienti diversi, uno dei quali dominato dalla cucina a vista. Il servizio è composto da un personale piuttosto nutrito e gentile, ma ben poco caloroso. Lo chef passa velocemente tra i tavoli senza intrattenersi troppo, probabilmente richiamato dal suo habitat naturale. Le vetrate di tre delle quatto sale danno sull’amabile piazzetta di Cornaredo, facilmente raggiungibile dal centro di Milano in una mezz’ora di macchina.

I PREZZI DI D’O: volendo, piuttosto pop

Come spiegato, i due menu degustazione di D’O variano dagli 80 euro (per 6 portate, con un percorso di 5 calici abbinati a 45 euro) ai 110 euro (per 9 portate, con un percorso di 8 calici abbinati a 70 euro); i menu vanno intesi tassativamente per tutto il tavolo, cosa che al solito comprendiamo ma poco apprezziamo. Alla carta, i prezzi a pranzo oscillano tra i 16 euro di un antipasto ai 23 euro di un secondo: ordinando in questo modo, potreste riuscire addirittura a stare sui 50 euro, bere a parte, un prezzo decisamente ‘pop’, come ama definire la sua cucina lo stesso Oldani (nonostante un tempo fosse ancora più pop, con menu degustazione a meno di 40 euro). Rimanendo sulle metafore musicali, dell’esperienza al D’O potremmo concludere: “Bello, ma non balla“.

D’O
Piazza della Chiesa 14, San Pietro all’Olmo, Cornaredo (Milano)
02 9362209
Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 19:30-21:30) tranne domenica e lunedì

INFORMAZIONI UTILI:

IL MENU DI D’O : 2 menu degustazione e un menu alla carta

IL PREZZO DI D’O: tra i 50 euro alla carta e i 110 euro del menu degustazione, bere a parte

L’AMBIENTE DI D’O: chic ma senza esagerare

COME PRENOTARE DA D’O: telefonicamente (con un discreto anticipo) dalle 10 alle 14 (mar-ven) e dalle 11 alle 13 il sabato. 

COME ARRIVARE DA D’O: in macchina (mezz’oretta da Milano)

Conoscevate già il ristorante D’O di Davide Oldani? Lo avete già provato? Fatecelo sapere condividendo i vostri scatti con l’hashtag #ConoscoUnPosto o commentando qui sotto!

Siete alla ricerca di altri posti ‘di livello’? Date un’occhiata qui o qui!

E se vi sentite romantici, qui trovate un sacco di spunti per una cena a due!

Avete bisogno di altri spunti? Nella Mappa di Conosco Un Posto trovate tutti i nostri posti del cuore!

CERCA NELLA MAPPA

Potrebbe interessarti anche

4 commenti

Peter 13/02/2020 - 8:30 am

“Bello, ma non balla” come Berton e Cracco. I figli milanesi di Gualtiero Marchesi sembra abbiano perso la spinta creativa da molto tempo.

Rispondi
Linda 13/02/2020 - 6:36 pm

Ci sono stata, senza infamia e senza lode… e per mangiare così così evito di spendere così tanto!

Rispondi
Sara 14/02/2020 - 4:29 pm

Confermo, tutto tranne che entusiasmante, anzi sul deludente. Ci sono andata 15 anni fa e non mi era dispiaciuto, ci sono tornata tre anni fa e non ci tornerò

Rispondi
Sara Rosaria 23/01/2022 - 8:33 am

Una serata rilassante accolti da personale preparato e gentile. Accompagnati dallo chef che ci ha augurato un fare una buona serata. I piatti erano perfetti, ben presentati ma soprattutto buonissimi.
L’ambiente favorisce la conversazione. Quindi serata perfetta. Vi consiglio la triglia…. E la cipolla caramellata…. Una sorpresa!!!!

Rispondi

Lascia un commento