Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Tra la fine dell’anno e i primi giorni di gennaio abbiamo abbiamo provato tanti ristoranti a Milano anche molto diversi tra loro, di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Dal locale di impronta pugliese all’enoteca francese, passando per un ristorante colombiano e uno dello Sri Lanka, ecco i 10 ristoranti a Milano che abbiamo provato di recente!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

MILLÉSIME 1990

Il sottotitolo di questa nuova enoteca in Buonarroti, che ha preso il posto dell’insegna precedente, e in qualche modo storica (El Buscia, con cui condivide la medesima proprietà), è “sorsi di Francia”. Millésime 1990 è infatti un bar à vin tutto specializzato nella vendita e nella mescita di vino francese, con una selezione volta ad abbracciare tutte le regioni vitivinicole d’Oltralpe. Dalla Provenza alla Champagne, dal Rodano all’Alsazia, passando per BorgognaJura e Bordeaux, potrete sperimentare delle ottime etichette, da accompagnare a qualche tagliere di salumi e formaggi (questi ultimi, sia caprini che vaccini, davvero incredibili), o piatti semplici come terrine, ostriche, paté e foie gras. Servizio sorridente e preparato, atmosfera semplice ma piacevole: stando in zona, potrebbe diventare un posto del cuore.

MILLÉSIME 1990. Via Raffaello Sanzio 4, Milano. 02 36534945. Aperto tutti i giorni (11-14 e 16:30-22:30, dom e lun 17-22).

TRATTORIA MASUELLI SAN MARCO

Di certo non rientra tra le nuove aperture questa trattoria che può vantare la presenza su suolo milanese da più di cent’anni. Ve l’avevamo consigliata tra i ristoranti a Milano dove mangiare piatti tipici, e infatti da Masuelli San Marco torniamo ogni volta in cui vogliamo farci coccolare con piatti che strizzano l’occhio sia alla tradizione piemontese, sia a quella lombarda. Accanto a vitello tonnato, agnolotti del plin e tonno di coniglio, troverete sua maestà il risotto alla milanese, e quasi sempre vi verranno proposti fuori menu l’ossobuco e la cotoletta alla milanese (quest’ultima davvero croccante e ben fatta). Ogni piatto è preparato con cura e con materie prime eccellenti, il servizio è gentile, attento e molto presente, tale da giustificare un conto finale per una cena che solo di nome è riconducibile a una trattoria (considerate di spendere, per una cena completa di antipasto, piatto unico e dolce, almeno una cinquantina di euro). Una menzione speciale alla carta dei vini e alla vasta scelta di champagne e vini piemontesi, ma soprattutto ai dolci e alla tarte tatin, una delle migliori assaggiate negli ultimi tempi. In conclusione, decisamente il posto da consigliare all’ennesima domanda dell’amico forestiero “dove vado a mangiare il risotto con l’ossobuco a Milano”.

TRATTORIA MASUELLI SAN MARCO. Viale Umbria 80, Milano. 02 55184138. Aperto tutti i giorni (12:30-14:30 e 19:30-22:30) tranne lunedì, martedì a pranzo e domenica a cena.

DERSETT

Appaiono molto lontani i tempi di questo nostro articolo, in cui decantavamo il comfort food e i piatti di Dersett, ristorante in zona Ticinese “creativo e appagante”. Siamo tornati dopo due anni e mezzo e, soprattutto, dopo la svolta ‘spagnoleggiante’ – almeno nella formula – della scorsa estate. Il locale, infatti, ha virato sul concetto più informale di “tapas e drink“: piatti pensati per la condivisione, idealmente, corrispettivi di una mezza porzione. Nei fatti, i piatti sono difficilmente condivisibili (per esempio, l’indivisibile tacos di pulled pork), ampiamente dimenticabili nella realizzazione, e le porzioni sono davvero risicate. Abbiamo provato un po’ tutto il menu, tra cui spiccano crocchette di vario tipo, battuta di fassona, pomodoro e cozze, uovo fritto e zuppa di cipolle, senza trovare nulla che realmente ci colpisse. L’assenza anche solo di una tovaglietta, il servizio disponibile ma distaccato e niente affatto ‘esplicativo’, e un conto da 50 euro a persona corredano un’esperienza di cui, francamente, non sentivamo il bisogno.

DERSETT. Viale Gian Galeazzo 17, Milano. 02 84084787. Aperto tutti i giorni (18:30-23, sab e dom anche a pranzo) tranne lunedì.

LA SALA BISTROT

In zona Paolo Sarpi mancava, forse, un locale di cucina italiana contemporanea; e così, da qualche tempo, è approdato La Sala Bistrot, fratello dell’enoteca con piccola cucina in zona Ortica, con un focus però più spiccato sul cibo. Nel piccolo locale si muovono, sia in sala che in cucina, due ex Spazio, già indice di qualità. Il menu, che cambia in base alla stagionalità, consta di una decina di piatti, la metà dei quali pensati come antipasti e gli altri come portate principali. Essendo una cena di gruppo, li proviamo quasi tutti: dalla zucca in saor all’uovo e maionese, dalla seppia con cavolo nero e caco mela ai tagliolini con scarola, capperi e uova di salmone, probabilmente il piatto della serata. Chiudiamo con l’ottima lattuga romana arrosto, salsa di tuorlo d’uovo e bottarga di tonno, col tonnetto alletterato, indivia marinata e pomodoro secco e con il diaframma e cipolle in agrodolce. Menzione d’onore al dessert, uno spettacolare cremoso al pistacchio con crumble di cacao salato e al servizio, premuroso, attento e veramente dedito. Si beve anche molto bene, e come benchmark di conto potete tenere presente tra i 40 e i 60 euro a seconda di quello che sceglierete. Se ancora non l’aveste capito, tra i ristoranti a Milano provati di recente questo vola sicuramente tra i primi in classifica.

LA SALA BISTROT. Via Prina 2, Milano. 340 219 5759. Aperto tutti i giorni (12:30-15 e 19-23) tranne domenica e lunedì a pranzo.

SEÑORIO

Curiosi di provare questa recente novità a due passi dall’Arena, siamo andati a cena da Señorio poco prima delle vacanze natalizie. L’ambiente è molto curato ed elegante (eppure sui tavoli non campeggia neanche una tovaglietta), con un dehors interno che promette molto bene per la prossima estate. Il menu, che ha l’ambizione di esplorare la cultura gastronomica spagnola a tutto tondo, ha effettivamente una buona varietà di piatti ma anche dei prezzi decisamente sostenuti. Noi abbiamo diviso un fritto di pesce, seguito da un polpo alla galiziana con chorizo e parmentier di patate e un piatto di salmone marinato con barbabietola, anguilla e cremoso all’aglio bianco: tutti, purtroppo, ben lontani dall’essere indimenticabili. Il servizio è stato a dir poco zoppicante, soprattutto sul vino: siamo sicuri sia colpa della fase iniziale di rodaggio in cui il locale ancora si trova, ma visto il conto finale da 60€ a testa (con solo due calici di vino) difficilmente torneremo a verificare.

SEÑORIO. Via Bramante 13, Milano. 02 36599315. Aperto tutti i giorni (19-24, sab e dom anche 12-15).

LA GIARA

Ristoranti a MIlano La Giara
La brace de La Giara | © Tommaso Prada

Non appena entrati, ci siamo subito innamorati di questo locale di impronta pugliese presente da decenni all’inizio di viale Monza: un colpo di fulmine provocato dalla meravigliosa brace che fa bella mostra di sé all’ingresso del ristorante e che ci ha immediatamente fatto capire quali sarebbero stati i piatti da ordinare. Davvero buonissime la salsiccia, la costata di cavallo e la scamorza con prosciutto crudo, ma l’apice sono state delle costine di agnello che stiamo ancora sognando dopo settimane. Ci sono però altri elementi che ci hanno davvero convinto: dei panzerotti tanto buoni quanto roventi, un ambiente semplice e amichevole perfetto per le grandi compagnie e prezzi onestissimi (nemmeno 30 euro a testa) ormai rari in città. Torneremo presto per provare anche i primi (orecchiette alle cime di rapa, pasta e fagioli, zuppa di legumi al Negramaro) e per capire quindi se quella con La Giara è una storia seria o solo l’ennesimo amore passeggero.  

LA GIARA. Viale Monza 10, Milano. 02 26143835. Aperto tutti i giorni (12-14 e 19:30-22:30) tranne mercoledì e martedì a cena.

MITÚ

I ristoranti a Milano di cucina colombiana non sono così diffusi. Ecco perché Mitù, con casa in via Castaldi, era nella nostra wishlist da un bel po’, complice anche il suo interessante menu. Tra i proprietari figura anche l’ex calciatore Ivan Ramiro Cordoba, per più di un decennio pilastro della difesa dell’Inter: gli interisti saranno contenti di poter vedere uno dei propri beniamini (spesso presente al ristorante), ma, ve lo assicuriamo, uscirete soddisfatti da Mitù qualunque sia la vostra fede calcistica. Tavoli ben distanti, illuminazione perfetta e arredi ricercati contribuiscono a creare un ambiente splendido nel quale si muove un team preparato e gentilissimo. Anche sul cibo, non possiamo che lodare la qualità altissima sia dei piatti che non avevamo mai sentito nominare come la granadilla (un frutto tropicale simile alla maracuja) con leche de tigre, il Pusandao (una zuppa di pesce con latte di cocco) e la Patarashca (pesce cotto in foglia di banano), sia in quelli più conosciuti come il ceviche e le empanadas. Le materie prime sono eccellenti e gli abbinamenti con i tanti ingredienti tipici della Colombia che qui in Italia vengono utilizzati pochissimo o per niente (platano, yuca, okra, chontaduro, igname, feijoa) creano un connubio vincente che ci ha subito conquistato. La nota stonata sono invece i prezzi davvero troppo alti (quasi tutte le portate principali superano i 30 euro), ma che vengono decisamente ammorbiditi con lo sconto di The Fork, praticamente sempre disponibile.

MITÚ. Via Castaldi 28, Milano. 02 49404925. Aperto tutti i giorni (19:30-00, sab 12-15 e 19:30-00) tranne domenica.

OSTERIA DELL’OCA GIULIVA

In una città in cui aprono continuamente nuovi locali, troppo spesso dai menu pretenziosi, le carte dei vini gonfiate, gli arredi all’ultima moda ma impersonali…è un piacere sapere che continuano a resistere realtà come quella dell’Osteria dell’Oca Giuliva, in zona Bocconi; realtà autentiche, di sostanza, in cui si può optare per il vino della casa, dove si mangia bene e da cui si esce sazi. Non si sa se sia il nome ad aver ispirato l’ambiente o viceversa ma di oche, in giro, ce ne sono parecchie: sulle mensole, appese alla boiserie, dipinte alle pareti. Il locale ricorda un po’ una baita, è decisamente caratteristico e vecchio stampo, molto caldo e accogliente. In menu si trovano parecchie specialità pugliesi (tra cui burrata, fave e cicoria – che abbiamo assaggiato e apprezzato moltissimo – e orecchiette), piatti sia di terra che di mare e pizze. Tra i piatti di carne anche la cotoletta alla milanese che, pur non essendo di certo la migliore di Milano, a noi non è dispiaciuta affatto: le materie prime sono di qualità, e si sente. La pasta fresca, inoltre, è fatta in casa. Anche i prezzi, a nostro parere, sono assolutamente corretti: si può tranquillamente uscire appagati spendendo non più di 30€. Altra nota di merito: Osteria dell’Oca Giuliva è aperto anche di domenica, giornata di chiusure, purtroppo, di tante altre trattorie milanesi (e non) che sarebbero perfette per un pranzo lento e rilassato in famiglia o con amici.  

OSTERIA DELL’OCA GIULIVA. Viale Bligny 29, Milano. 02 58312871. Aperto tutti i giorni (12-14:45 e 19-23:45) tranne lunedì.

KATSUSANDERIA

Ristoranti Milano Katsusanderia
Alcuni katsusando | © Elisabetta De Candia

Vi abbiamo già parlato di quanto ci fossimo trovati bene da Sidewalk Kitchens in questa compilation (talmente tanto da rientrare nei nostri ristoranti a Milano del cuore del 2022), un collettivo di insegne che riunisce nella stessa via alcune delle realtà di cibo e vino più interessanti della città. L’ultima arrivata è la Katsusanderia, che prende il nome dal celebre panino giapponese, il katsusando. Inizialmente nata in versione delivery all’interno dell’amata Bentoteca (trovate qui il racconto della nostra cena), ora prende vita come progetto parallelo dello chef Yoji Tokuyoshi, che qui propone il katsusando in molteplici versioni, aggiornate di tanto in tanto con qualche fuori menu. Dal katsusando classico, con lonza di maiale, spinaci, cavolo verde e maionese, alla variante tamago, con uova morbide, maionese giapponese, cetrioli, carote ed erba cipollina, fino a quello servito con pollo teriyaki fritto (quest’ultimo ci ha fatto letteralmente volare). In alternativa al panino, viene servito pollo fritto, due tipi di nikuman (la versione giapponese dei cinesi bao) e un’insalata. Noi vi consigliamo di dividere un paio di panini (ognuno dei quali ha un costo variabile tra i 10 e i 14 euro) e, perchè no, accompagnarli con un bicchiere di vino della vicina Enoteca Naturale Frizzante, per un perfetto aperitivo rinforzato o una cenetta tra amici. Noi non vediamo l’ora di tornarci.

KATSUSANDERIA. Via Bonvesin de la Riva 3, Milano. Aperti dal mercoledì alla domenica (12-15 e 19-23).

TANISHKA

Situato nel cortile degli spazi di Cargo Higtech, uno dei nostri negozi di arredamento preferiti di Milano, Tanishka è un ristorante di recentissima apertura (ve ne avevamo parlato qui) che propone la particolare cucina dello Sri Lanka. La location è molto accogliente, dai tocchi un po’ industrial e un po’ etnici, il servizio un po’ acerbo e a tratti lento, ma sempre disponibile e gentile. In menu troverete pochi piatti che cambiano con cadenza mensile, tutti caratterizzati dalla copiosa presenza di spezie e sapori orientali. Noi abbiamo provato il Batmule, riso basmati aromatizzato con cannella e cardamomo, spezzatino piccante di maiale, melanzane al cocco e papadon, e lo Stracotto, un rotolo di piadina con stracotto di manzo, servito con insalata di cappuccio viola e mela verde. I prezzi sono assolutamente competitivi (i piatti vanno dai 10 ai 15 euro), e con un piatto a testa, magari con l’aggiunta di un dolce e di un calice di vino, dovreste uscirne più che soddisfatti! Insomma, oltre ad essere stata un’ottima pausa dallo shopping natalizio, Tanishka vale senza dubbio il viaggio per provare una cucina dai sapori davvero fuori dal comune.

TANISHKA. Via Privata Antonio Meucci 43, Milano. 344 4236436. Aperto tutti i giorni (12-19:30, sab e dome 10-19:30) tranne il lunedì.

Voi avete mai provato uno di questi ristoranti a Milano? Come vi siete trovati? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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2 commenti

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Nuovi ristoranti a Milano: 10 indirizzi da non perdere ad aprile - Conosco un posto 10/04/2024 - 3:59 pm

[…] è la sorella di Señorio, il ristorante di cucina spagnola di cui vi abbiamo già parlato e con il quale condivide l’indirizzo. Rispetto al più serioso fratello, qui la formula è più […]

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