Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Come di consueto, anche in questo ottobre dalle temperature cangianti, abbiamo provato tanti ristoranti a Milano molto diversi tra loro, di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Da un ristorante di pesce degno di questo nome a trattorie immutate o con un nuovo look sul Naviglio Pavese, dall’izakaya con piatti nipponici che non ti aspetti, fino alle enoteche riconfermate o appena aperte a Nolo, ecco i 10 ristoranti a Milano provati di recente!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

FOOD WRITERS

Milano Ovest ha, finalmente, un altro ristorante di pesce degno di chiamarsi tale, che sale ai vertici delle nostre preferenze sul tema in zona, insieme a Gallura. Tra Primaticcio e via Novara, un quartiere decisamente poco posh, ha aperto da circa un anno un ristorante, Food Writers, che alla vista sembra invece parecchio posh. Veneziane in legno alle finestre, lampade di design, una bella vetrata sulla cucina, divanetti e tavoli ben separati rendono l’atmosfera molto piacevole e anche un po’ formale. La cucina però è di sostanza, e seppur gli impiattamenti siano degni di un locale di alto livello, il contenuto e gli ingredienti sovrastano, fortunatamente, ogni attenzione alla forma. E meno male: qui il pesce è di primissima qualità grazie alla proprietà del locale, già distributrice ittica, e ai fornelli c’è l’ex Exit (perdonate il gioco di parole) Claudio Rovai, una garanzia.

Nel menu, largo spazio viene destinato a plateaux di cruditè e ostriche, ma noi viriamo sui piatti caldi: l’ostrica alla milanese, per esempio, impanata e fritta come fosse una cotoletta, e la portentosa focaccia con anguilla alla brace, spinacino e mostarda di pesca. Ottimo anche il pan brioche sormontato dall’accoppiata vincente tonno (marinato al gin)-lardo. La prova del nove in un ristorante di pesce per noi è sempre lo spaghetto alle vongole, qui proposto come fuori carta, e quindi non ci pensiamo due volte a ordinarlo: sublime. Non ci delude nemmeno un altro fuori menu, lo sgombro alla brace (metodo di cottura da noi molto apprezzato e qui molto utilizzato) con insalata di cavoletti di Bruxelles, pancetta di spada e caciocavallo. Per uscire sazi dovrebbero bastarvi una sessantina di euro a testa, bere a parte. Nota di merito al gentilissimo e iper preciso servizio. Da tornare assolutamente per festeggiare qualche altra bella occasione.

FOOD WRITERS. Via Millelire 14, Milano. 389 538 0120. Aperto tutti i giorni (19-23) tranne domenica.

GLORIA

A pochi passi dal Naviglio Pavese ha cambiato gestione – e look – una storica insegna milanese: trattoria Gloria. A prenderne le redini sono stati tre giovani ben rodati altrove. Ai fornelli Tommaso Melilli, scrittore e cuoco con diverse esperienze parigine alle spalle; in sala Luca Gennati e Rocco Galasso, che già avevamo avuto modo di conoscere da Enoteca Naturale, una delle nostre enoteche con cucina all’aperto preferite

Noi ci siamo stati per un pranzo nel weekend, mangiando nel dehors in una soleggiata giornata di fine settembre, e siamo stati davvero bene. Il menu è piuttosto stringato: quattro antipasti, quattro piatti principali (tra cui uno speciale del giorno) e tre dolci (tra cui il comté, un formaggio francese). Abbiamo ordinato le croccantissime e appetitose patate che potete vedere anche in foto (voto 10), il paté di fegatini, il delicato minestrone freddo – che abbiamo amato ma di cui, a essere sinceri, avremmo gradito una porzione un po’ più abbondante -, il polpettone con salsa verde e il comté come dessert. Tutto molto buono, semplice ma efficace, ben fatto. Per il vino ci siamo completamente affidati a Rocco, dato che di solito fa sempre centro e infatti anche questa volta non ci ha per niente deluso.

L’atmosfera è estremamente rilassata e piacevole e gli osti si aggirano tra i tavoli chiacchierando e raccontando piatti e vini. L’ambiente interno – ristrutturato con sobrietà – è anch’esso accogliente e – punti a favore in arrivo – in bagno si trovano a disposizione stuzzicadenti e (udite udite) assorbenti. Escluse bevande il conto si aggira intorno ai 30€ a persona. Per noi un sì! La prossima volta torneremo per cena, in occasione della quale il menu dovrebbe ampliarsi leggermente con qualche proposta aggiuntiva.

GLORIA. Via Pichi 5, Milano. 02 45474710. Aperto da mercoledì a domenica (mer-ven 19-24; sab-dom 12-15 e 19-24).

VIBE

Fin dall’annuncio della sua apertura che vi avevamo segnalato qualche mese fa, il nome di Vibe era sottolineato in rosso nella nostra wishlist. Il motivo è ovviamente Valerio Braschi, uno dei nostri concorrenti preferiti nella storia di Masterchef che già aveva fatto molto parlare di sé nell’avventura al 1978, il ristorante che il giovane chef romagnolo ha gestito a Roma prima di stabilirsi a Milano.

Per giudicare un ristorante di questo livello si dovrebbe provare un menu degustazione completo, ma per questo primo assaggio di Vibe abbiamo optato per la formula che a pranzo offre 3 portate a scelta dello chef al costo di 50 euro (o 5 portate a 80 euro). Non abbiamo che elogi per l’antipasto – l’incredibile ricciola con wasabi, porro e foglia d’ostrica – e per il dolce, una buonissima ganache al cioccolato con cialda al caramello, caramello salato e riduzione di albicocca. Ci ha lasciato qualche dubbio invece la portata principale, un risotto con aneto, aglio nero, pecorino e Loomi (lime essiccato), perfetto quando il boccone comprendeva tutti i sapori, ma alla lunga un po’ ripetitivo e monotono data la prevalenza dell’a quantità dell’aneto su tutti gli altri ingredienti.

Il servizio è preparato e il personale molto disponibile (senza essere invadente). Riesce a trasmettere perfettamente tutta la passione dello chef che, seppur non presente in sala, si intravede nella cucina a vista mentre spadella e dà indicazioni alla brigata. Sicuramente da segnalare sono anche tutte le altre “coccole dello chef” che sono parte integrante di un ristorante che punta alla stella: la selezione di oli da gustare con il buonissimo pane fatto in casa, gli amuse bouche portati prima dell’antipasto, la piccola pasticceria servita con il caffè, addirittura le caramelle in bagno. Il prezzo finale (142 euro in due) è tutto sommato giusto considerato il livello del locale . Solo i 15 euro per un calice di vino ci sono sembrati eccessivi. Insomma, questo pranzo è stato solo un teaser trailer che ci ha fatto venire ancora più voglia di vedere il film intero, il percorso degustazione di 10 portate. Caro Valerio, ci rivedremo (sì, è una minaccia)!

VIBE. Via Ghisleri 1, Milano. 3286115469. Aperto tutti i giorni (mer-gio 19:30-23, ven-dom 12:30-15 e 19:30-23) tranne lunedì e martedì.

NORCINERIA NOBILI

Pur essendo aperto da un paio d’anni, non conoscevamo ancora questo splendido locale immerso nella tranquillità delle Cinque Vie. L’ambiente sembra quello della casa di una nonna e tra comodini in legno, abat jour, sedie imbottite, pavimenti in graniglia e piante curatissime mancano solo le caramelle Rossana sulla credenza!

Il menu, come facilmente intuibile dal nome, è interamente votato alla tradizione umbra e può adattarsi a qualsiasi momento della giornata, dalla pausa pranzo veloce con focacce e panini ripieni di prodotti tipici, all’aperitivo con taglieri di salumi e formaggi, fino alla cena con una decina di piatti più articolati. Noi ci siamo andati a pranzo e abbiamo preso il buonissimo tagliere degustazione (con prosciutto di Norcia, salsiccetta secca, capocollo, lonzino, salame morbido e pecorino), i crostini con salsiccia fresca di Norcia che avremmo voluto non finissero mai, i tonnarelli all’amatriciana ricchi e corposi (forse solo un filo troppo al dente) e le polpette al vino bianco gustose e morbidissime.

Insomma, come avete capito la qualità del cibo non è assolutamente inferiore a quella dell’ambiente (non è certo il caso di un ristorante più bello che buono) e siamo usciti con la voglia di tornare al più presto ad assaggiare gli altri piatti del menu come tortelli al ragù di agnello, lo spezzatino alla cacciatora o le lenticchie con salsiccia. Anche i prezzi, considerando il livello dell’offerta e la posizione del ristorante, sono sicuramente una nota positiva (circa 40 euro a testa per un pasto completo), così come il servizio dei due gestori, Andrea e Laerte, che si dedicano alla loro creatura con passione e impegno.

NORCINERIA NOBILI. Via Lanzone 19, Milano. 3273539475. Aperto tutti i giorni (lun-ven 10:30-14:30 e 17:30-23:30, sab 17:30-23:30) tranne domenica.

TRATTORIA DA TOMASO

Non fatevi spaventare dal cartello “CIBO FINITO” che troverete sulla porta: i proprietari tendono a essere previdenti ma se arrivate entro le 13.15 ci sono buone possibilità che troviate ancora di che rifocillarvi. Nata nel 1961, questa storica trattoria all’Isola ha visto il paesaggio urbano intorno a sé cambiare radicalmente: da un quartiere periferico al confine con la campagna alle altezze del Bosco Verticale, che si trova proprio di fronte.

Aperto da sempre solo a pranzo, il menu cambia di giorno in giorno ma il prezzo è sempre identico: 15€ per primo, secondo con contorno, acqua, quartino di vino, caffè e coperto. Noi abbiamo cominciato con una classicissima pasta al pomodoro e basilico, continuando con un’eccellente salsiccia in umido con funghi e polenta funghi e gorgonzola, entrambe accompagnate da catalogna saltata. Piatti semplici, porzioni abbondanti, un servizio casalingo e spiccio (ma sempre accompagnato da un sorriso) e una sala interna che sembra cristallizzata nel tempo: forse la descrizione della pausa pranzo perfetta?

TRATTORIA DA TOMASO. Via Gaetano de Castillia 20, Milano. 026688023. Aperto da lunedì a venerdì (12-13.30).

TRATTORIA BEL BELÉ

Non contenti della quota trattorie del mese, siamo venuti a provare anche Bel Belé, situata in una via tranquilla proprio di fronte allo Scalo Farini. Stesso nome, ma anima molto diversa: qui siamo in una ‘trattoria moderna’, con un ambiente iper curato e un’immagine coordinata che unisce la tradizione più classica agli anni 80, facendo convivere le scritte al neon con le pubblicità del Fernet Branca.

Il menu cambia continuamente, seguendo la stagionalità, anche se cotoletta e risotto non mancano mai. Noi abbiamo iniziato con i nervetti tiepidi in insalata agrodolce, resi speciali dal pepe di Timut, e un filetto di manzetta scozzese marmorizzato alle erbe fini strepitoso. Abbiamo proseguito con i piatti iconici della casa, il risotto giallo alla milanese e la cotoletta, svestita, entrambi ottimi. Noi ci siamo accontentati di un rosso della casa per questa volta, ma la carta dei vini propone piccole produzioni di vini lombardi e dell’Oltrepò Pavese. Il servizio è stato un po’ altalenante, con un’attesa tra antipasti e piatti principali un po’ lunga, mentre il conto finale per quanto elencato si è attestato sui 77€.

TRATTORIA BEL BELÉ. Via dell’Aprica 10, Milano. 0249658261. Aperto da lunedì a sabato (sab-lun 7-15.30, mar-ven 7-15.30 e 18-00).

MESTÈ

Di Mestè vi avevamo parlato approfonditamente nel 2019, come di un’enoteca con cucina in zona Bocconi in cui stare bene. A distanza di 4 anni ci sentiamo di confermare questa nostra impressione, a seguito di una cena nel piacevole dehors a fianco a Dawali, dove quasi non sembra di stare a Milano tanto è forte la dimensione di quartiere.

Abbiamo ordinato un’ottima zucca dell’Hokkaido brasata, salsa al curry e sale speziato e delle meno impressionanti frittelline con zucchine e fiori di zucca. A seguire, i maltagliati di pasta Fra con salsiccia a punta di coltello, crema di finocchietto e muddica (pangrattato tostato e aromatizzato): speciali. Per concludere, pastrami di lingua, salsa al dragoncello, cavolo cappuccio fermentato e shokupan. La carta dei vini ha diverse referenze interessanti (noi abbiamo bevuto un ottimo Timorasso), il servizio è puntuale e il conto, per una cena completa, bere a parte, si attesta attorno ai 25 euro. 

MESTÈ. Via Corrado II il Salico 12, Milano. 346 806 1538. Aperto tutti i giorni (18-23:45) tranne lunedì. Domenica aperto a pranzo.

TUTTA ‘NATA STORIA

Ristoranti a Milano Tutta Nata Storia
© Tommaso Prada

Siamo evidentemente fan di Pino Daniele i gestori di questa pizzeria non lontana dal naviglio Pavese che vi abbiamo già consigliato nel nostro reel sui ristoranti con lo sconto di The Fork. A partire dal nome del locale, fino a quello delle pizze, oltre ovviamente alla colonna sonora in sottofondo, infatti, tutto qui rimanda al cantautore napoletano.

L’ambiente è semplice e se la sala più piccola al piano terra è occupata quasi totalmente dal forno e da un paio di tavoli, l’ambiente al primo piano è più spazioso e tranquillo e può ospitare fino a una trentina di persone. Dovete solo fare attenzione a non perdere l’equilibrio salendo la stretta scala a chiocciola!

Il menu non osserva deroghe e, a parte qualche dolce, qui troverete solo ed esclusivamente pizze sia nella versione classica (napoletana, ça va sans dire) che al metro, ideale da condividere scegliendo gli ingredienti che preferite. L’elenco delle pizze tonde è vastissimo ed è stato davvero difficile scegliere, ma alla fine abbiamo optato per la Niente è come prima (con provola, crema di friarielli e salsiccia piccante) e la Mal di te (con fior di latte, crema di zucchine, salsiccia e ‘nduja). Inutile girarci troppo intorno, le pizze erano buonissime: sapori ben definiti, cottura perfetta, cornicione importante – ma non quell’obbrobrioso canotto che vediamo ogni tanto – e soprattutto digeribilità perfetta.

Il conto è corretto già in partenza (una ventina di euro a testa per pizza e birra), ma con lo sconto di The Fork che a volte raggiunge anche il 50% diventa irrisorio. Insomma, non possiamo che consigliarvi di andare e vedrete che, oltre a volerci tornare, vi verrà anche voglia di ripassare la discografia di Pino Daniele!

TUTTA ‘NATA STORIA. Via Meda 43, Milano. 028464137. Aperto tutti i giorni (mar-sab 12:30-15:30 e 19-00, dom 19-00) tranne lunedì.

MASU MASU

Tra i ristoranti che abbiamo provato questo mese c’è anche Masu Masu, izakaya contemporanea all’interno di Tenoha, di cui vi avevamo parlato tra le novità di settembre. Iniziamo col dire che l’ambiente ci è piaciuto tantissimo: caldo, accogliente, molto ampio, raffinato e contraddistinto da un design moderno. Anche il menu ci ha convinto, coi tanti piatti tradizionali della cucina nipponica che il personale stesso consiglia di condividere, in modo tale da poter assaggiare diverse pietanze.

Noi, che a cena eravamo tre commensali, abbiamo scelto di fare proprio così, ordinando tra gli antipasti freddi la bacon potato salad e tra quelli caldi la crocchetta sukiyaki (che vedete in foto) e nasu e mochi agedashi (mochi fritto con melanzane marinate e daikon fresco). Abbiamo poi proseguito con uno degli spiedini kushiyaki (ossia quelli alla griglia) in carta, quello di asparagi e pancetta con salsa di pomodoro piccante, e due piatti più abbondanti: il salmone saikyo yaki, cotto alla griglia dopo essere stato marinato in miso e sake, e gli udon vegetariani tonyu, affogati in un delizioso brodo di soia. Per finire, sempre in condivisione, abbiamo optato per un buon matcha tiramisù e un liquore a testa (allo zenzero, alla pesca e allo yuzu).

Quanto ordinato ha soddisfatto appetito e palato e dobbiamo dire di aver molto apprezzato anche il servizio, davvero da lode: in sala tutti ragazzi e ragazze giovani, super cortesi, preparati e attenti. Per quanto elencato, più due bottiglie di ribolla gialla, abbiamo speso poco più di 170€, il che vuol dire che escluse bevande il conto a persona si aggira intorno ai 35€. 

MASU MASUVia Vigevano 18, Milano. 02 80889147. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-00) tranne lunedì.

SILVANO, VINI E CIBI AL BANCO

Di Silvano, Vini e Cibi al banco, vi avevamo già parlato tra le novità da non perdere a settembre, ma soprattutto nel nostro ultimo reel. Ebbene, questo locale inaugurato da appena un mese è già tappa fissa di buona parte degli abitanti di NoLo, ma non solo. Se siete amanti del buon vino, degli ambienti accoglienti e anche un po’ caciaroni, dove magari potersi sedere al bancone e chiacchierare con oste e cuochi all’opera, ecco, vi consigliamo vivamente di farci un salto.

All’ingresso verrete subito accolti da una bella scaffalatura di bottiglie di vino e dal lungo banco, dove vengono esposti formaggi e alcuni piatti pronti del giorno. Potrete accomodarvi su alcune sedute perfette per coppie o gruppi poco numerosi. Il menu prevede principalmente piatti da condividere, che spaziano da alcune preparazioni classiche come salsa verde e uovo sodo, giardiniera con pane e burro o pinzimonio e bagna cauda, ma anche toast epici, verdure arrostite, crudi di pesce, salumi e formaggi proveniente da produttori selezionatissimi, un buonissimo patè di fegatini con saba e prugne, e l’immancabile pane e ragù, previsto anche in versione “scoglio” con pesce, olio taggiasco e peperoncino (e sì, la scarpetta vi verrà quasi spontanea). Per accompagnare la nostra cena, abbiamo bevuto una bottiglia di granacha spagnolo “Microcòsmico” che ci è stato (ben) consigliato dal sommelier di sala, ma in carta ci sono anche alcuni cocktail e birre artigianali. Per un pasto considerate in media due o tre piatti a testa, per cui dovreste spendere 15/25€, vino escluso. Consigliata la prenotazione con un po’ di anticipo.

SILVANO, VINI E CIBI AL BANCO. Piazza Morbegno 2, Milano. 02 72193827. Aperto tutti i giorni (18-00, sabato e domenica 12-00), tranne il lunedì e il martedì.

Voi avete mai provato uno di questi ristoranti a Milano? Come vi siete trovati? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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3 commenti

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