Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Con la primavera alle porte la nostra voglia di uscire è aumentata ancora di più e nelle ultime settimane abbiamo provato tanti ristoranti a Milano anche molto diversi tra loro, di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Questo mese, sono tantissimi i locali asiatici, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, ma anche bistrot italiani e c’è spazio anche per un laboratorio di pasticceria e cucina. Ecco i nostri racconti!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

EUTOPIA

Ristoranti Milano
Una torta di Eutopia | © Caterina Zanzi

Se cercate un posto per una colazione o una merenda davvero di livello, vi suggeriamo Eutopia, un laboratorio artigianale che ha casa in Brera e che ogni giorno sforna, in una sala semplice ma carina, prodotti dolci (e qualcosa di salato) da leccarsi i baffi, preparati con ingredienti di stagione, prevalentemente in arrivo dall’agricoltura naturale, biodinamica o biologica. Abbiamo provato diversi loro prodotti (se non capitate in Moscova, il posto è di quelli che valgono il viaggio, ma potete anche utilizzare il loro e-commerce), e siamo rimasti sbalorditi: dalle sablè monoporzione ai cannoncini, dalle mandorle speziate alla granola (dolce o salata) fino al pane e alla focaccia, tutto qui è davvero di gran lunga superiore alla media ‘dolciaria’ cittadina, e i prezzi non sono nemmeno esagerati. Che gioia!

EUTOPIA. Via Alessandro Volta 19, Milano. 02 91949682. Aperto tutti i giorni (8:30-20, dom 9-19:30).

ANTICA TRATTORIA DEL GALLO

Recentemente abbiamo fatto una piccola gita fuoriporta domenicale (se volete spunti a riguardo non perdetevi la nostra categoria dedicata) per andare a pranzo all’Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano, aperta dal 1870 e da allora gestita con estrema professionalità e passione da quattro generazioni della famiglia Gerli. Il locale, dalle calde pareti gialle, è molto spazioso, suddiviso su due livelli e decorato con galli di tutti i tipi e dimensioni, disposti un po’ ovunque. Qui viene tutto preparato in casa, pane e dolci compresi, e l’attenzione alla stagionalità è massima. Si può optare per un menu della tradizione da 4 portate a 50€ o per quello alla carta. Noi abbiamo ordinato alla carta, trovando davvero eccezionali tutti i piatti scelti. Menzione d’onore al pastrami di lingua, senape al miele e cipolla rossa candita (che si è rivelato un antipasto indimenticabile), ma anche il riso al salto con fonduta di reggiano e ragù bianco di vitello, il flan di carciofi, il pollo alla diavola e la costoletta alla milanese (che si può scegliere di assaporare alta o battuta) ci hanno regalato grandi emozioni. Antipasti e primi vengono di media 12€, i secondi vanno dai 17 ai 26€. Per quanto riguarda la cantina, la selezione di etichette italiane ed estere da accompagnare al pasto è decisamente ampia e variegata. Servizio impeccabile, attento e premuroso senza però essere invadente o eccessivamente formale. Siamo stati in compagnia di due commensali vegetariani e possiamo assicurare una – non scontata, ahimè – disponibilità nel modificare alcuni piatti, ove possibile, per offrire più scelta anche a chi segue questo tipo di alimentazione. Dobbiamo ammetterlo: Antica Trattoria del Gallo è già diventata uno dei nostri posti preferiti

ANTICA TRATTORIA DEL GALLO. Via privata Gerli 3, Gaggiano (MI). 02 9085276. Aperto tutti i giorni (12:30-14 e 19:30-22) tranne lunedì e martedì.

CHIFA

Il newborn della famiglia Mao non poteva che suscitare discrete aspettative. Il locale, aperto da pochi mesi ai piedi di Paolo Sarpi, allarga le coordinate del viaggio muovendosi tra le piccanti tipicità dell’Hunan che abbiamo già imparato ad apprezzare, alla cucina, forse lievemente meno hardcore, dello Yunnan. L’ambiente si sviluppa su un lungo corridoio e risulta piuttosto spartano – ma non per questo poco gradevole – e data la conformazione non si presta particolarmente a cene di gruppo né a incontri spiccatamente galanti. L’atmosfera, comunque, viene decisamente riscaldata dal personale, che risulta gentile, forse non super tempestivo, ma in grado di dare un tocco di familiarità al luogo. Il menu, come dicevamo, esplora territori ancora relativamente poco conosciuti per cui consigliamo di sperimentare. Imperdibili i ravioli fatti a mano ripieni di seppia e assolutamente degni di nota anche il riso saltato in stile Hunan piccante Laoganma, gli spaghetti stile Yunnan da cucinare al tavolo, il baozi ripieno di maiale e mostarda disidratata e delle splendide melanzane saltate con patate e peperoni. Siamo abituati a dei conti onestissimi sulla cucina cinese, ma in questo caso il rapporto qualità/prezzo è veramente fenomenale e si può uscire sazi spendendo poco più che 30 euro in due. Questa new entry cinese dei ristoranti a Milano si è già ritagliata un posto nel nostro cuore.

CHIFA. Via Montello 5, Milano. 389 8819412. Aperto tutti i giorni (12–15 e 18–23) tranne mercoledì.

19.26 BISTRÒ

In cerca di un ristorante dove mangiare dopo una proiezione all’Anteo Palazzo del Cinema in zona Moscova abbiamo incontrato e deciso di provare 19.26 Bistrò. L’ambiente del locale è piccolino e accogliente, nonostante i tavoli un po’ troppo ravvicinati non abbiano facilitato la nostra conversazione serale. Il menu, piuttosto breve, ruota intorno a proposte genericamente mediterranee. Noi abbiamo assaggiato il baccalà fritto su patata mantecata alle olive taggiasche e verdure croccanti, i rigatoni al pesto di pomodorini secchi e ricotta, e infine la classica cotoletta di vitello alla milanese. Nessuno di questi piatti ci ha particolarmente colpito e l’impressione finale è di una proposta senza troppo carattere. Con due calici di vino, il conto si è assestato sui 35 euro a testa. Insomma, tra i ristoranti a Milano provati di recente, questo non ci ha soddisfatto. Che il suo più grande pregio sia la straordinaria vicinanza al cinema?

19.26 BISTRÒ. Via Milazzo 6, Milano. 02 91576779. Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 18-23).

I BAROLISTI

Il team di Risoelatte ha aperto da poco questo piccolo ristorante piemontese semplicemente incantevole. L’ambiente caldo e accogliente teletrasporta immediatamente nelle Langhe, in uno di quei posti di una volta dove tutto sa di casa e il tempo sembra essersi fermato. Il menu propone i grandi classici della cucina di questa splendida zona, dalla battuta di Fassona ai tajarin, dal risotto al brasato al Barolo. C’è sia la possibilità di ordinare alla carta che di sperimentare uno dei percorsi enogastronomici di degustazione. La carta dei vini ha come solo protagonista il “re dei vini, vino dei re”, ovvero il Barolo e gli amanti del buon vino ne rimarranno sicuramente entusiasti. Un ottimo Barolo Docg Tortoniano di Michele Chiarlo ha accompagnato la nostra cena a base di battuta di Fassona al coltello (che non ci ha colpito come speravamo), risotto al Barolo e brasato al Barolo, entrambi squisiti, e per concludere la cena con una nota dolce abbiamo assaggiato il classico bunet. Per chi poi volesse assaggiare qualche bicchiere di Barolo in compagnia, al piano inferiore hanno creato uno spazio degustazione con cantina a vista che può essere prenotato per incontri ed eventi. Il conto è stato in linea con le aspettative e per niente esagerato, abbiamo infatti speso 55 euro a testa, inclusi 3 calici di vino. I menu degustazione rappresentano senza dubbio il rapporto migliore per quantità e prezzo.

I BAROLISTI. Viale Gian Galeazzo 8, Milano. 02 36587023. Aperto da giovedì a domenica (19-00).

RUA

Tra i ristoranti a Milano provati questo mese non potevamo non parlarvi di Rua, locale in piena zona Isola inaugurato nel 2020 di cui si è – inspiegabilmente – sentito poco parlare. Inspiegabilmente perché qui l’ambiente è piacevolissimo (arioso, elegante ma informale, intimo) e lo chef, nonché proprietario, Francesco Zucchi Ricordi (che è stato anche personal chef di Dave Grohl; sì, proprio lui, il frontman dei Foo Fighters) propone piatti buoni, curati e ben bilanciati. Noi abbiamo provato il carciofo ripieno con fonduta di pecorino, il dichiarato omaggio all’ormai celeberrimo vitello tonnato di Diego Rossi, i pizzoccheri rivisitati (chitarrine al grano saraceno con crema di verza, chips di patate e verza e Casera) – versione più light, ma comunque golosa, della ricetta originale -, e la scioglievole pancetta di maiale con crema di carote. La lista dei vini è piuttosto ampia e varia, con una selezione di etichette per tutte le tasche. Il conto? Assolutamente in linea col mercato, intorno ai 45/50 euro a persona.  

RUA. Piazzale Archinto 6, Milano. 347 8971606. Aperto tutti i giorni (12:30-14:30 e 19:30-23) tranne lunedì e martedì a pranzo.

ACERO JAPAN

A invogliarci a provare Acero Japan – minuscola trattoria giapponese tra Porta Romana e Cinque Giornate – per una pausa pranzo in settimana, ammettiamo essere stato principalmente l’ambiente, decorato come una tipica izakaya. Date le dimensioni ridotte i coperti sono pochi e suddivisi tra la sala esterna (dove si può mangiare ai tavoli o al bancone) e il dehors esterno (che conta al massimo 6 posti). Ad accoglierci è stato un cameriere molto cortese, che ci ha lasciato un menu su cui segnare direttamente la nostra comanda. Le proposte in carta non sono molte e si suddividono in ravioli (alla piastra o al vapore), bao, sashimi e tartare, chirashi, tempura, maki, nigiri, onigiri, gunkan e sushi al caramello. Abbiamo optato per dei più tradizionali ravioli alla piastra – sia alle 5 verdure che all’anatra -, gunkan misti e uramaki salmon hot (ripieni di avocado e philadelphia, ricoperti da tartare di salmone e salsa piccante). Abbiamo trovato tutto piuttosto appetitoso e soddisfacente, soprattutto in rapporto ai prezzi contenuti, che ci hanno permesso di spendere meno di 20 euro a testa per il nostro pranzo. Ve lo consigliamo per il suo eccellente sushi autenticamente nipponico? Assolutamente no, visto che per quanto riguarda la proposta culinaria Acero equivale senza dubbio a tanti altri ristoranti di medio livello a Milano specializzati in sushi, ma troviamo resti un posto molto carino da tenere presente per una pausa pranzo piacevole, leggera ed economica

ACERO JAPAN. Viale Monte Nero 29, Milano. 346 6490679. Aperto tutti i giorni (12-15:30 e 18-22:30) tranne lunedì.

JINDALAI

Rimaniamo in tema Oriente per raccontarvi di un ristorante specializzato in barbecue coreano vicino a Pasteur che abbiamo provato tutti insieme in occasione di una cena di redazione. Il locale (che in città è presente anche in un’altra sede, in viale Zara) è gestito da una famiglia coreana proveniente dalla regione di YanBian, in Cina, e mixa quindi il vero e proprio bbq coreano a influenze cinesi. Noi, essendo in molti, abbiamo provato diverse portate: dagli spiedini di carne (disponibili sia in tagli più canonici sia in interiora) a quelli di pesce (ottimi i gamberoni e i calamari), alla pancetta e alle ali di pollo, fino a piatti non alla griglia – che non ci hanno particolarmente entusiasmato – come le frittelle tipiche coreane con frutti di mare, i ravioli, gli gnocchi di riso e i kimbap, i tradizionali ‘rotolini’ coreani. La caratteristica particolare, e più divertente, è sicuramente quella di cucinare tutti insieme gli ingredienti direttamente sulla griglia. Il servizio è tutto sommato gentile, il posto piuttosto spartano e ‘local’, e il conto si aggira sui 30 euro a testa (ci aspettavamo qualcosina in meno considerato la qualità e la quantità di quanto assaggiato).

JINDALAI KOREAN BBQ. Via Marocco 7, Milano. 02 2613576. Aperto tutti i giorni (18-2).

CHATEAU DUFAN

Di Chateau Dufan vi avevamo parlato molto tempo fa come di un bar-gelateria perfetto per gustare un bubble tea ben fatto. Recentemente abbiamo deciso di provarlo per cena; il menu è davvero molto lungo (anche troppo) e propone tutti i piatti classici della cucina cinese e qualche incursione dalla cucina giapponese, come il ramen o il donburi. I piatti che ci hanno colpito di più sono stati i ravioli al chashao con coppa di maiale arrosto, salsa al miele, soia caramellata, cipolla e zafferano, il manzo con germogli di soia e porri e i noodles con gamberetti e verdure. Il locale è un po’ più elegante della media dei ristoranti di Paolo Sarpi, e questo si riflette tanto nella cura degli impiattamenti quanto nelle porzioni più contenute – e ovviamente nel conto, che con 2-3 piatti a testa può arrivare facilmente ai 40 euro. Peccato per l’affollamento e il conseguente rumore della sala ristorante, a tratti davvero insopportabile.

CHATEAU DUFAN. Via Paolo Sarpi 2, Milano. 02 34534113. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-00).

IL BASLÀ

I cocktail © Viola Bergamo

Concludiamo questo tour dei ristoranti a Milano provati questo mese con Il Baslà, locale molto accogliente con casa sul Naviglio Grande. Il punto di forza del menu sono sicuramente i cocktail con proposte ben curate nei dettagli, molto buoni e particolari i cui prezzi si aggirano tra i 12 e i 14€ (un po’ altini soprattutto se paragonati con le porzioni abbastanza ridotte). Ad accompagnare il nostro buonissimo Cucumber Martini (super fresco) abbiamo optato per alcuni antipasti del menu della cena, come le polpette in due versioni (fritte di carne e quelle di pane) e le bombette. I piatti vengono serviti al tavolo in dei veri e propri padellini, che regalano all’esperienza un tocco retrò e casalingo. Complessivamente siamo rimasti soddisfatti e torneremo sicuramente per provare anche gli altri piatti del menu come gli hamburger che avevano un aspetto super.

IL BASLÀ. Via Casale 5, Milano. 02 50030737. Aperto tutti i giorni (17-00, sab 12-2 e dom 12-00).

Voi avete mai provato uno di questi ristoranti a Milano? Come vi siete trovati? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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2 commenti

I POSTI PREFERITI DI CONOSCO UN POSTO - Conosco un posto 18/01/2024 - 12:21 pm

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10 colazioni salate a Milano, per tutti i gusti - Conosco un posto 28/03/2024 - 8:38 am

[…] da Eutopia, un piccolo locale romantico, dai colori pastello. Qui il punto forte, come vi avevamo già raccontato, sono le creazioni dolciarie, lavorate con materie prime e ingredienti di stagione, che arrivano […]

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