Il desiderio di girare su due ruote non è mai stato così forte: ora più che mai c’è tanta voglia di fare attività all’aria aperta e indubbiamente il tanto atteso “bonus” del governo insieme all’arrivo della bella stagione fanno il resto (qui e qui trovate i più bei negozi di biciclette a Milano). Ma dove andare? Abbiamo raccolto per voi 10 belle piste ciclabili in Lombardia alla portata di tutti, da fare a Milano e dintorni. Ecco quali sono!
10 PISTE CICLABILI (FACILI) IN LOMBARDIA
DA MILANO A LECCO LUNGO IL NAVIGLIO MARTESANA E L’ADDA
La pista ciclabile dell’Adda si estende per 50 km da Cassano D’Adda a Lecco: la pista parte esattamente da dove termina la Ciclopedonale della Martesana (che parte da Gioia e di cui vi avevamo parlato qui). Se siete allenati, ovviamente, potete anche pensare di fare una pedalata unica da Milano a Lecco (per poi tornare in treno) ma tenete conto che alla fine in contachilometri segnerà circa 80 km. Lungo il percorso potrete ammirare la ruota idraulica di Groppello, fermarvi a fare un giro nel villaggio operaio di Crespi d’Adda (Patrimonio Unesco), stupirvi davanti all’enorme centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda, fare pausa al Santuario della Madonna della Rocchetta e prendere un caffè a Brivio o Imbersago. Dal momento che solo alcuni tratti della pista sono asfaltati – la maggior parte è su terra battuta (o lieve sterrato) -, vi consigliamo di utilizzare una mountain bike.
DA DESENZANO A MANTOVA SULLA CICLABILE DEL MINCIO
Uno dei percorsi con i paesaggi indubbiamente più bucolici, tra mulini a vento, fiori di loto e campi di grano. La ciclabile che parte da Desenzano del Garda e arriva a Mantova costeggia per tutta la sua lunghezza le acque del fiume Mincio – per questo è completamente pianeggiante (anzi, in alcuni tratti anche in discesa). La ciclovia è lunga poco meno di 45 km: a seconda del vostro livello di esperienza, potete decidere se farla solo in una direzione e poi tornare indietro col treno, oppure se fare il tragitto andata e ritorno. In quest’ultima caso, per riuscire a farla in giornata dovrete indubbiamente partire di buon’ora o in alternativa usarla come scusa per fermarvi a Mantova per il weekend (qui vi avevamo raccontato cosa visitare in città). Se volete fare pausa lungo la strada, potete fare una piccola deviazione nei suggestivi borghi di Valeggio sul Mincio e Borghetto sul Mincio. Potete noleggiare senza problemi la bicicletta a Desenzano (i negozi che offrono questo servizio sono davvero tantissimi). La città è facilmente raggiungibile anche in treno da Milano, quindi se volete evitare totalmente di prendere la macchina potete farlo in totale libertà!
GIRO DEL LAGO DI VARESE
Particolarmente adatta anche a famiglie con bambini, la pista ciclabile del lago di Varese è un itinerario ad anello lungo circa 30 km. Se avete modo di trasportare le vostre biciclette con la macchina, visto il percorso circolare, potete virtualmente scegliere il punto di partenza che preferite. Se invece volete noleggiare le bici sul posto, vi consigliamo di farlo al Lido della Schiranna o a Gavirate. Interamente pianeggiante, la ciclabile è facile da seguire (si esce solo per pochi metri lungo la strada normale) e tutta su asfalto quindi potete percorrerla tranquillamente con una city bike. Per mangiare, potete deviare all’interno dei paesini lungo il lago per avere maggiore scelta (come Gavirate o Groppello) ma se vi accontentate di un panino, vi consigliamo di fermarvi in uno dei bar lungo la ciclabile, come il Caffè Darsena. Se avete ancora tempo a disposizione, Varese è a pochi minuti e potete continuare la vostra giornata visitando il centro storico o la meravigliosa Villa Panza (di cui vi abbiamo parlato qui).
DA MILANO A PAVIA LUNGO IL NAVIGLIO PAVESE
Itinerario tra i più classici per i ciclisti lombardi (e uno dei nostri preferiti): questo percorso inizia in Darsena e arriva fino alla città di Pavia. I più allenati, se vogliono, possono proseguire fino al punto di incontro tra il Po e Ticino (sono circa 15 km in più). Il percorso è lungo circa 35 km: se volete risparmiarvi qualche chilometro, potete partire anche da Assago (l’ingresso della pista ciclabile è dietro il Leroy Merlin adiacente al centro commerciale). La pista ciclabile è quasi tutta asfaltata, pianeggiante, ampia e davvero ben tenuta. Se volete fare una pausa culturale, a pochi chilometri dall’arrivo a Pavia, vedrete le indicazioni per deviare verso la magnifica Certosa (di cui vi avevamo parlato qui). Entrate in città e fermatevi a pranzare in uno dei numerosi caffè all’aperto della bellissima Piazza Vittoria. Se avete tempo, potete cogliere l’occasione per visitare una delle mostre temporanee al Castello Visconteo, attraversare l’imponente ponte coperto, ammirare il Duomo o fare un giro nel coloratissimo quartiere di Borgo Ticino, sulle sponde del Po. Se al ritorno volete fare un percorso diverso per tornare in città, potete arrivare fino a Bereguardo e da qui arrivare ad Abbiategrasso.
DA MILANO A BEREGUARDO
Sebbene sia il più sconosciuto tra i canali milanesi, il Naviglio Bereguardo offre in realtà alcuni scorci davvero poetici. Il Naviglio Bereguardo non parte direttamente da Milano ma da Abbiategrasso e arriva, appunto, fino al minuscolo paesino di Bereguardo. Il percorso, tutto in piano, è lungo circa 20 km: lungo la strada potrete fermarvi a Morimondo per una visita alla famosa Abbazia (di cui vi avevamo parlato qui) o per un pranzo nella buonissima Trattoria San Bernardo. Una volta arrivati a Bereguardo, non mancante di arrivare fino al Ponte delle barche, uno degli ultimi esempi ancora esistenti in Italia di “ponte di chiatte”. Le barche originali in legno sono andate perdute e sono state sostituite nel 1913 con barche in cemento. Se volete allungare il percorso di una ventina di chilometri, potete arrivare ad Abbiategrasso dalla Darsena seguendo il primo tratto del Naviglio Grande.
DA CREMONA A CASALMAGGIORE LUNGO IL PO
Il percorso da Cremona a Casalmaggiore è solo un tratto della lunghissima ciclovia del Po, lunga in totale 244 km: la ciclabile inizia da Piacenza e arriva fino a Bondeno (vicino a Ferrara), ma l’itinerario che vi consigliamo è secondo noi quello che offre i paesaggi più belli. Tutto in piano, il tratto da Cremona a Casalmaggiore è lungo circa 55 km (ma a seconda del vostro livello potete ovviamente decidere di percorrerne solo una parte) e attraversa il Parco della Golena del Po: la strada passa in mezzo ai terreni agricoli e intorno a voi si aprirà il più classico dei paesaggi padani, con infiniti campi di grano, filari di pioppi e zone paludose. Prima di partire o al ritorno, vi consigliamo assolutamente di fermarvi a Cremona: visitate il Duomo e il Battistero, salite sul Torrazzo per ammirare la città dall’alto (più di 500 gradini, ma ne vale la pena) e se siete appassionati di musica, potete anche visitare il Museo del Violino, dove sono esposti esemplari unici di Stradivari.
IL SENTIERO VALTELLINA
Con “Sentiero Valtellina” si indica l’intera pista ciclabile di lunga percorrenza che da Colico arriva fino a Bormio, seguendo la valle dell’Adda (circa 115 km). Ma non spaventatevi: il percorso può essere “spezzato” in quattro tappe, così da rendere il percorso adatto a tutti i ciclisti (i più esperti potranno eventualmente unirne due o di più, pensando di dormire fuori). Le tratte sono: da Colico a Morbegno (17 km), da Morbegno a Sondrio (28 km), da Sondrio a Tirano (30 km) e da Tirano a Bormio (40 km). Il percorso è quasi interamente ciclabile, con solo quale breve tratto su strada normale. Potete arrivare a Colico in macchina o col treno (trasportando eventualmente la bici). Per il noleggio, potete affidarvi a Valtelbike (che ha a disposizione anche e-bike). I punti di interesse disseminati lungo la ciclabile sono tantissimi: il primo a pochi minuti dalla partenza, fuori Colico, è il Forte Montecchio Nord. Costruito tra il 1912 e il 1914 a scopi difensivi, questa “fortezza” perfettamente conservata è oggi visitabile e offre un panorama incantevole del lago di Como e delle montagne della Valtellina e della Valchiavenna. Circa a metà della prima tratta, potete fare una deviazione di circa 5 km per visitare l’antica abbazia di Vallate, fondata nel 1078 dai monaci cluniacensi, mentre verso la fine fermatevi per ammirare l’Isola della Pescaia e il ponte di Ganda, bellissimo con i suoi tre archi e la curvatura accentuata. Morbegno è la prima tappa: se volete fermarvi qui, potete visitare il centro storico e fermarvi a mangiare in una delle numerose trattorie che offrono piatti tipici della Valtellina (noi vi consigliamo l’Osteria del Zep). Se decidete di continuare fino alla seconda tappa, attraverserete il Parco della Bosca e i vigneti del Sassella (potete fermarvi a visitare l’omonimo Santuario), prima di arrivare a Sondrio, che merita sicuramente una visita.
DA ZOGNO A PIAZZA BREMBANA IN VAL BREMBANA
Se volete respirare un po’ di aria di montagna, questo è il percorso giusto. Anche questa ciclabile sorge su un antico tracciato ferroviario (proprio come quella da Ranica a Clusone): inaugurato nel 1906, collegava Bergamo a San Pellegrino Terme (poi prolungato fino a Piazza Brembana). Oggi la ciclabile ne percorre solo un tratto, di circa 23 km, da Zogno a Piazza Brembana: perfettamente asfaltata, ampia e quasi interamente pianeggiante (il dislivello complessivo non supera i 240 m), la pista può essere percorsa tranquillamente con una city bike. A Zogno ci sono un paio di negozi che offrono la possibilità di noleggiare le bici. Lungo il percorso potete fermarvi a Cornello dei Tasso, inserito tra i 100 borghi più belli d’Italia grazie alla sua atmosfera sospesa nel tempo o a rilassarvi a San Pellegrino Terme, dove ha sede uno dei centri QC Terme (l’edificio Liberty recentemente restaurato è davvero stupendo). La pista è percorribile anche da famiglie con bambini: in questo caso, potete approfittare dell’offerta dell’Agriturismo Ferdy, una fattoria didattica che offre tante attività diverse (oltre che la cucina tipica della Val Brembana).
DA MILANO AL LAGO MAGGIORE LUNGO IL NAVIGLIO GRANDE
Il più antico dei Navigli milanesi, percorso ‘controcorrente’, vi porta fino al Lago Maggiore. Il percorso completo è di 73 km: se volete accorciarlo, vi consigliamo di saltare il primo tratto e partire direttamente da Abbiategrasso (raggiungibile in treno, sono circa 20 km in meno). Il punto di partenza ideale è la Darsena: da qui, costeggiate Corsico, Trezzano sul Naviglio e Gaggiano (se passate di qui ad ora di cena o pranzo, non potete non fermarvi a mangiare alla Bettolina) fino ad Abbiategrasso. A questo punto, girate a destra verso Cassinetta di Lugagnano: il paesaggio si fa decisamente più bucolico, tra campi verdeggianti e ville storiche. All’altezza di Turbigo, smettete formalmente di seguire il Naviglio Grande: l’ultima parte del percorso fino a Sesto Calende, infatti, segue il Ticino. Se non siete ciclisti esperti, difficilmente riuscirete a tornare sulle vostre gambe ma per fortuna da Sesto Calende potete mettere la bici sul treno e tornare indietro.
DA RANICA A CLUSONE IN VAL SERIANA
Questo percorso è conosciuto come quello “lungo la ferrovia dell’argento”: fino agli anni 60 del secolo scorso, infatti, questa linea ferroviaria trasportava manufatti e minerali, tra cui zinco, piombo e galena argentifera lungo la Val Seriana. Con la soppressione della vecchia ferrovia, il tracciato è stato riconvertito in pista ciclabile: circa 35 km di pista che partono da Ranica (un paesino a pochi chilometri da Bergamo) e arrivano a Clusone. Il percorso segue le sponde del fiume Serio e, a parte un tratto finale in salita, è in piano e alterna sterrato e asfalto. Lungo la pista potete ammirare le ciminiere industriali ottocentesche di Alzano, il ponte in pietra di origine medievale ad Albino o fermarvi al Parco paleontologico di Cene, dove potete vedere lo scheletro del più antico pterosauro al mondo, perfettamente conservato.
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