Condensare un paese remoto e poco conosciuto come la Nuova Zelanda in una lista di dieci punti non è solo difficile…è anche ingiusto: il paesaggio, passando dall’isola del Nord a quella del Sud, muta profondamente e offre elementi contrapposti e stupefacenti. Nella terra dei Kiwi, ci sono oceani spumeggianti e vulcani addormentati, fanghi colorati e fiordi silenziosi, montagne innevate e tranquilli pendii brillanti di verde.
L’idea migliore, per poter riuscire ad avere una visione d’insieme, è quella di prendersi almeno un mese e, una volta sbarcati e recuperato lo scompenso del mal di fuso, affittare una macchina ed esplorare il Paese. Il vostro lungo viaggio alternerà momenti alienanti, in cui guiderete tra colline disabitate, immobili e apparentemente disabitate, ad altri momenti di pura meraviglia, durante i quali vi renderete conto che quello che state vedendo…non esiste in nessun’altra parte del mondo.
In Nuova Zelanda io ci sono stata per un anno esatto (qui troverete il resoconto delle mie avventure): questi sono, senza dubbio, i miei dieci posti preferiti:
1. Cape Reinga. È il secondo punto più settentrionale del paese. Qui, si scontrano il mare Tasmano e l’Oceano Pacifico e il punto di contatto è ben visibile poiché le correnti hanno diverse tonalità di blu. La spiritualità del luogo è così tangibile che, secondo una leggenda maori, Cape Reinga è il punto dove le anime dei defunti iniziano il loro viaggio verso l’aldilà e lasciano la terra.
2. Ninety Mile Beach. Una spiaggia sterminata e ventosa che si può percorrere anche in automobile (è infatti una vera strada, segnata anche sulle carte geografiche). Fate attenzione, però: alcune macchine sono rimaste incastrate tra le dune di sabbia e nessuno è mai riuscito a rimuoverle. Le vedrete abbandonate e arrugginite, come vecchi animali stanchi.
3. Muriwai Beach. In questa spiaggia, a pochi chilometri da Auckland, vengono a nidificare migliaia di gannet australiani, uccelli simili ai gabbiani, caratterizzati dal piumaggio giallo sulla testa dopo aver affrontato la lunga e difficile traversata. Il colpo d’occhio è straordinario (anche il rumore e…l’odore!)!
4. KareKare. Questa spiaggia dalla sabbia nera, definita una delle più pericolose della Nuova Zelanda per via delle forti e imprevedibili correnti, vi risulterà familiare. È proprio qui, infatti, che sono state girate alcune tra le scene più famose del film “Lezioni di Piano” con Holly Hunter e Anna Paquin.
5. Rotorua. Ecco dove andare per rendersi conto dell’autentica natura selvaggia e preistorica di Aotearoa (il nome maori della Nuova Zelanda). Questa zona si caratterizza per l’altissima concentrazione di fenomeni naturali geotermici e vulcanici quali laghi colorati, geyser e fanghi bollenti.
6. Le città. Per apprezzare la bellezza della Nuova Zelanda, non è necessario trascorrere molto tempo nei centri abitati, se non per visitare i musei dedicati alla storia dei Maori che vi aiuteranno ad addentrarvi nella mistica magia delle credenze e delle leggende di questo popolo. È tuttavia d’obbligo fermarsi almeno per una passeggiata nelle città principali: Wellington e Auckland (rispettivamente capitale e centro economico), Christchurch (ancora pesantemente danneggiata dai terremoti di qualche anno fa) e Queenstown (famosa per gli sport estremi e città natale del bungee jumping);
7. Milford Sound. Immaginate una gita in barca tra fiordi silenziosi e spettrali, cascate e branchi di foche che si riposano placide sugli scogli. L’esplorazione di Milford Sound vi lascerà a bocca aperta. Un’avvertenza: questa località è considerata una delle più piovose del paese, quindi ricordate di vestirvi in modo appropriato altrimenti la doccia fredda è in agguato!
8. Waitomo Caves. Vi è mai capitato di guardare le stelle? Bene. E l’avete mai fatto distesi su una barca a remi che scivola sulle acque di un fiume sotterraneo (il Waitomo river) all’interno di una grotta? Ok, ok… quelle che vedete non sono vere stelle (si tratta di particolari insetti luminosi che pulsano di una fantasmagorica luce azzurra), ma lo spettacolo è forse ancora più strano e incredibile.
9. Rarotonga. Si tratta dell’isola più grande appartenente all’arcipelago delle Cook Islands. Raggiungere queste isole sperdute nell’immensità dell’Oceano Pacifico non è poi così semplice: pur facendo parte del territorio neozelandese, infatti, si trovano a quasi quattro ore di aereo da Auckland. Una volta arrivati, togliete l’orologio, regolatevi sull’island time e iniziate la vostra vacanza: visitate la barriera corallina a bordo di un kayak, immergetevi nelle acque cristalline e osservate i pesci tropicali, appuntatevi dei fiori di frangipane tra i capelli e non dimenticate di fare amicizia con i famosi cani che vivono liberi sull’isola. Kia Orana!
10. Valley of a thousand waterfalls. Immaginate una vallata circondata da montagne altissime, con le cime immerse nelle nuvole. Dalle rocce, sgorgano centinaia di cascate. Ovunque volgerete lo sguardo, lì vedrete uno spumeggiante zampillo d’acqua, ottima anche da bere. Anche se questo luogo prende il nome di Valley of thousand falls, pare che nessuno sia mai riuscito a contare precisamente le sorgenti che si moltiplicano quando piove. E questo aggiunge ancora più fascino al luogo.