A pranzo da Villa Crespi, ristorante tristellato sul Lago d’Orta

Di Elena Mariotti

Molti forse conosceranno lo chef Antonino Cannavacciuolo principalmente per la sua simpatia, i suoi programmi televisivi e le sue forti pacche sulla spalla, tuttavia, i suoi meriti nascono ovviamente prima di tutto dietro ai fornelli. Noi eravamo curiosissimi di sperimentare la sua cucina a Villa Crespi e quindi, di recente e poco prima della consacrazione nell’Olimpo dei ristoranti italiani con tre stelle Michelin, ci siamo recati sul bellissimo Lago d’Orta (perfetto per una gita fuori porta) per un pranzo davvero speciale. A nostro parere è stato un riuscitissimo connubio tra alta cucina e contesto mozzafiato: ecco com’è andata!

Abbiamo provato Villa Crespi e qui vi diciamo com’è!

IL MENU DI VILLA CRESPI: un abbraccio tra Campania e Piemonte

Come spesso accade nei ristoranti stellati, anche a Villa Crespi la scelta consiste nel menu alla carta e nel menu degustazione di tre tipologie, due da sette portate e uno da otto. Inutile dire che il percorso degustazione in questi casi è spesso conveniente, oltre che il modo migliore per comprendere a tutto tondo il tipo di cucina proposta. È un po’ come guardare l’autoritratto di un pittore, e sulla tela dello chef Cannavacciuolo si vede sia la terra d’origine, la Campania, che la terra che lo ha visto crescere professionalmente, il Piemonte.

Tra i tre menu degustazione noi abbiamo scelto Traccia, che prevede un benvenuto dello chef, due antipasti, un primo, un secondo, il pre dessert e il dessert.

COME SI MANGIA DA VILLA CRESPI: be, divinamente

Uno dei piatti simbolo dello chef che non vedevamo l’ora di assaggiare è il tonno vitellato, una chiara rivisitazione “al contrario” del classico vitello tonnato, con fettine di tonno marinate in salsa di soia e accompagnato da fondo di vitello. Abbiamo apprezzato molto anche l’idea di accompagnarlo a un assaggio di vitello tonnato verace in stile finger food, che si è rivelato assolutamente delizioso.

Ma è il primo piatto, riso Carnaroli, bottarga, midollo e ostrica, che ci ha fatto sentire le campane del paradiso. Un chiaro spostamento dal Piemonte verso la Campania con l’introduzione del mare. Il ricco risotto, sia come sapore che consistenza, è da abbinare boccone dopo boccone alle fredde ostriche servite a parte: un’esplosione armoniosa di sugo, burro e salsedine. Un piatto davvero eccezionale, che fatichiamo a spiegare a parole.

Il nostro secondo classificato del menu è stato il piatto completamente vegetale a base di sedano rapa, frutto della passione e aglio nero. Un abbinamento decisamente insolito tra aglio nero, molto più dolce e ‘leggero’ di quello bianco, e la delicatezza del sedano rapa.

Anche il rombo chiodato, conchigliacei, alghe marine, taccole ci è piaciuto molto, soprattutto per il contrasto ben riuscito tra la morbidezza e il sapore di mare del pesce e la croccantezza delle taccole. Per concludere, una morbida mela verde con gelato al cocco e fondo di caffè: contrariamente alle aspettative, un dessert bilanciato sull’acido della mela, l’amaro del caffè e il delicato sapore del cocco.

La bellezza di tutti questi piatti che abbiamo assaggiato è che sono arrivati dritti al cuore e… torneremmo domani stesso per mangiarli di nuovo.

L’ATMOSFERA DI VILLA CRESPI: raffinata e speciale

Come in tutte le cose, anche l’occhio vuole la sua parte, ed è innegabile che il contesto in cui si trova Villa Crespi sia fiabesco. La costruzione della villa iniziò nel 1879 per mano di Cristoforo Benigno Crespi, industriale del settore cotoniero, e durò trent’anni. Di ispirazione chiaramente mediorientale, è un delizioso ricamo arabeggiante con facciate ricche di colonne e intarsi che ricordano un minareto. Saranno lo chef Cannavacciuolo e sua moglie a ristrutturarla e, dal 1999, a renderla una destinazione speciale a tutto tondo grazie sia al ristorante che alle camere lussuose a disposizione per il pernottamento. La magia continua anche all’interno della villa: il ristorante, infatti, si snoda tra le sale di raffinata opulenza al pianterreno, fino alla veranda con vista sul giardino estivo.

Il team in sala è in armonia con l’ambiente circostante: è formale e attento, ma allo stesso tempo riesce a incantarti con racconti sulla storia della villa e sui piatti del menu. L’insieme risulta davvero in sintonia e assolutamente coerente con l’alto livello che ci si aspetta da un ristorante stellato. Lo chef, che è quasi sempre presente, saluta tutti gli ospiti una volta terminato il pasto (che per essere uno chef stellato non è ormai cosa scontata).

I PREZZI DI VILLA CRESPI: proporzionati al contesto

Villa Crespi Cannavacciuolo
Dolcetti con il caffè | © Elena Mariotti

I piatti alla carta si aggirano attorno ai 60-70 euro, mentre il prezzo del menu degustazione va dai 190 euro a testa per il Traccia, ai 210 euro per il Degustazione itinerario dal sud al nord Italia – entrambi con sette portate -, fino ai 240 euro per il Mettici l’anima – otto portate (bevande escluse). I menu si possono integrare con il percorso di abbinamento vino. Considerando la qualità superba del cibo e del servizio, nonché la location da sogno, riteniamo che i prezzi siano assolutamente corretti.

VILLA CRESPI
Via Fava 18, Orta San Giulio
 0322 911902
Aperto tutti i giorni (12:30-15:00 e 19:00-23:30, martedì e mercoledì solo a cena) tranne lunedì

INFORMAZIONI UTILI:

IL MENU DI VILLA CRESPI: i sapori italiani più autentici in chiave stellata, alla carta o a scelta tra tre menu degustazione

IL PREZZO DI VILLA CRESPI: circa 150€ alla carta per due portate, da 190 a 240€ per i menu degustazione, bevande escluse

L’AMBIENTE DI VILLA CRESPI: fiabesco, elegante, romantico

COME PRENOTARE DA VILLA CRESPI: attraverso il form sul sito

COME ARRIVARE DA VILLA CRESPI: in macchina o in treno, molto comodo anche in giornata da Milano per una gita fuori porta

Conoscevate già il ristorante Villa Crespi? Lo avete già provato? Fatecelo sapere qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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2 commenti

Paolo 17/11/2022 - 7:42 am

Brava Elena Mariotti! Un giro da Canavacciuolo vale proprio il viaggio e anche la spesa per un menu assolutamente onesto, anche nel prezzo. Ci sono stato pre-covid ma il tuo articolo mi ha fatto venir voglia di tornarci…

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Giorgia Ginevra Ferrais 17/11/2022 - 9:11 am

Che bello, grazie Paolo per le belle parole!

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