5 mostre a Milano da visitare assolutamente a luglio

Di Carlotta Coppo

Quando le temperature si fanno bollenti, un buon modo per sfuggirle può essere quello rifugiarsi in musei e gallerie d’arte, per godere di un po’ di fresco, silenzio e bellezza. Questo mese la nostra selezione include due mostre fotografiche, due mostre che vedono protagoniste opere realizzate in ceramica, e un’esposizione cangiante e coloratissima, che dietro alla sua immagine pop nasconde tematiche profonde e super attuali. Leggete l’articolo per scoprire quali sono le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a luglio

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A LUGLIO

MAGNUM PHOTOS: COLORS, PLACES, FACES

Cominciamo la nostra rassegna di mostre a Milano da non perdere a luglio, da una meravigliosa collettiva fotografica, che vede protagonisti 10 fotografi internazionali dell’agenzia Magnum Photos.
Curata da Giorgio Armani – che la ospita al piano terra degli eleganti e vasti spazi dell’Armani Silos -, la mostra offre un viaggio del mondo attraverso i personalissimi sguardi degli autori selezionati. Si parte dalla New York del 1953 immortalata da Werner Bischof per arrivare all’emozionante serie Shores di Harry Gruyaert, dedicata alle zone di confine tra terra e acqua, passando per l’ America Latina e i Caraibi di Alex Webb; la Cina di Christopher Anderson, che si concentra sui visi di chi abita le sue città; gli scorci e i dettagli inaspettati di Tokyo e Venezia del russo Gueorgui Pinkhassov; le architetture di Brasilia che tanto hanno affascinato René Burri; la Dubai di Olivia Arthur, che la interpreta mettendosi nei panni di un personaggio immaginario naufragato negli anni ’60 e tornato in una città completamente trasformata a distanza di 50 anni; l’Iran incantato di Newsha Tavakolian; la Gran Bretagna osservata con ironia da Martin Parr e l’affascinante Marocco di Bruno Barbey
Ad accomunare questa caleidoscopica visione del mondo attraverso l’apparecchio fotografico è il colore. Furono proprio i fotografi di Magnum Photos, infatti, ad andare per primi controcorrente, passando dal bianco e nero al colore ai tempi in cui veniva ancora ritenuto poco elegante dai puristi.
Armani Silos, secondo noi, rimane uno dei pochi spazi espositivi in città capace di rendere omaggio come si deve alla fotografia d’autore e bisogna essergliene davvero grati, poiché le caratteristiche dell’ambiente, la magistrale illuminazione e il formato delle stampe, ne permettono una visione veramente ottimale. 

ARMANI SILOS. Via Bergognone, 40. Aperto da mercoledì a domenica (11-19, giovedì e sabato fino alle 21). Ingresso: intero 12€, ridotto 8,40€ o 6€ a seconda della riduzione. In calendario fino al 6 novembre 2022.

OLIVIERO TOSCANI – PROFESSIONE FOTOGRAFO

Lo scorso 28 febbraio Oliviero Toscani ha compiuto 80 anni e Milano – sua città natale – lo ha celebrato con una mostra temporanea, durata giusto il giorno del suo compleanno e diffusa per tutta la città. A qualche mese di distanza – in continuità con tale iniziativa -, il Comune di Milano presenta in una delle sue location più prestigiose, Palazzo Reale, la più grande esposizione mai dedicata in Italia al geniale e coraggioso fotografo, capace di veicolare anche attraverso il mezzo pubblicitario messaggi provocatori, importanti e urgenti, rifuggendo conformismo e ipocrisia e avventurandosi dove i più – per paura, semplice pigrizia, indifferenza o quieto vivere – non si sarebbero mai spinti. 800 scatti, stampati e incollati alle pareti come manifesti: dai più iconici ai meno noti, dalle campagne pubblicitarie ai servizi di moda, fino ai ritratti, realizzati nel corso di 60 anni di carriera.
Senza dubbio è molto difficile operare una selezione quando ci si confronta col lavoro di un personaggio tanto poliedrico e prolifico. E infatti si è optato per mostrare il più possibile. L’impressione però, soprattutto in alcune sale, è stata quella di vedere troppo. Rimane in ogni caso una preziosa occasione per confrontarsi col lavoro e la visione del mondo del grande Toscani. 

PALAZZO REALE. Piazza Duomo, 12. Aperto tutti i giorni (10-19.30, giovedì fino alle 22.30) tranne lunedì. Ingresso: intero 14€, ridotto da 12€ a 6€ a seconda della riduzione. In calendario fino al 25 settembre 2022.

ULTRA CONTEMPORARY LANDSCAPE

Chi non rimane ammaliato di fronte ai tramonti contemporanei, con le loro vivide sfumature rosa e viola? Eppure, queste affascinanti tinte non sono altro che l’effetto causato dall’ampia presenza di inquinamento nell’atmosfera. L’apocalisse porta con sé anche un po’ di bellezza e colore, a quanto pare. È il tema su cui riflette l’artista lussemburghese Sali Muller, che per la prima volta presenta una sua personale negli spazi candidi e sotterranei della galleria The Flat – Massimo Carasi. Il suo nuovo corpus di opere – da cui la mostra prende il nome – ritrae “paesaggi ultra contemporanei“, fotografie metalliche, stampate su alluminio spazzolato, elaborate e rese super sature e variopinte. A essere esposti sono inoltre gli specchi antichi rinnovati grazie a speciali verniciature che li rendono simili a chiazze di petrolio disperse in mare e oggetti specchianti appesi al soffitto, che roteano restituendo immagini cangianti e distorte di ciò che le circonda, visitatori inclusi. Ne siamo rimasti davvero affascinati. 

THE FLAT – MASSIMO CARASI. Via Frisi, 3. Aperto da martedì a venerdì (14.30-19.30). Ingresso: libero. In calendario fino al 17 settembre 2022.

IN LIMBO

Tra le mostre a Milano da visitare a luglio, come si accennava in apertura, ce ne sono due che presentano opere scultoree realizzate in gres. La prima che vi segnaliamo è quella dell’artista francese Claire Lidner visitabile presso Maab Gallery – nel quartiere 5 vie – solo fino al 15 luglio. Le sue sculture policrome si ispirano al mondo naturale nel suo complesso, come insieme, senza riferimenti diretti a tale o tal altro elemento. Nell’universo creato dall’artista, come lei stessa afferma, è come se tutto l’universo “fosse fatto della stessa sostanza”. A noi alcune hanno fatto pensare ad anemoni, altre al fuoco, al vento o ad arzigogolate piante. Al di là delle personali interpretazioni, rimane comunque l’oggettiva bellezza di questi manufatti. Da vedere! 

MAAB GALLERY. Via Nerino, 3. Aperto da lunedì a venerdì (13-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 15 luglio 2022.

TUMMO

A fare riferimento alla natura – sempre utilizzando la ceramica – è anche l’artista argentina Ana Hillar. La sua mostra, ospitata da Tempesta Gallery, si intitola Tummo, che in tibetano significa “fuoco interiore”, oltre a essere una tecnica di respirazione praticata dai buddisti che permette di sopravvivere anche a condizioni estreme. Quel che Hillar vuol rappresentare con il suo lavoro è la capacità di resistenza, la forza vitale insita nella natura nella sua interezza, esseri umani compresi – anche se al giorno d’oggi fanno sempre più fatica a connettersi a quell’essenza interiore potente e istintiva -, il “battito che instancabilmente resiste, perdura e si ripete, gesto vitale inconsapevole”. In galleria vengono presentate le opere omonime alla mostra, che hanno qualcosa che ci ha ricordato un po’ il mondo sottomarino, e le installazioni site-specific Breath – polmoni realizzati con rami in terraglia, gres e oro – e Habitat

TEMPESTA GALLERY. Foro Bonaparte, 68. Aperto da martedì a venerdì (15-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 7 ottobre 2022.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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