5 mostre a Milano da visitare assolutamente a marzo

Di Carlotta Coppo

Marzo è già arrivato quindi, se avete già vagliato le nostre precedenti proposte, eccoci pronti a suggerirvi 5 mostre a Milano scelte da noi con molta cura! La selezione comprende le esposizioni dedicate a due fotografi dallo stile inconfondibile e tre personali, attraverso cui conoscere i lavori di un eclettico artista giapponese trasferitosi a Milano alla fine degli anni 60; quelli di una pittrice che dipinge le sue tele nella foresta pluviale e quelli di un artista canadese appassionato di fumetti vintage, mostri, pin-up e B-Movie. Per stavolta vi raccomandiamo di non perdere tempo, perché le mostre (tranne una) saranno visitabili solo a marzo. Buona lettura!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A MARZO

VIVIAN SUTER – TINTIN NINA DISCO

Tintin, Nina e Disco sono gli amati cani di Vivian Suter, abituati a scorrazzare liberamente nel suo studio en plein air, non di rado lasciando con le loro impronte traccia della loro presenza sulle coloratissime tele dell’artista; così come fanno anche acqua piovana, rami degli alberi e vento. Sì, perché la pratica artistica di Suter – che dagli anni 80 vive in riva al lago Atitlán, in Guatemala, in una casa che si è costruita da sola – è strettamente legata alla natura, all’ambiente che la circonda, alle vicissitudini climatiche. 

Presso la galleria Kaufmann Repetto – in zona Moscova – fino a fine marzo sarà possibile ammirare più di 50 opere di questa artista poco nota ma molto interessante, nata a Buenos Aires nel ’49, formatasi artisticamente a Basilea e poi trasferitasi definitivamente in America Centrale poco dopo la sua prima mostra collettiva, proprio quando la sua carriera in Europa cominciava a decollare. Il suggestivo allestimento di queste coloratissime tele di grandi dimensioni – prive di titolo e di qualsiasi tipo di gerarchia – trasforma in modo radicale e gioioso il solitamente candido spazio espositivo, permettendo allo spettatore di immergersi nel variopinto mondo creato dall’artista. A noi è piaciuto moltissimo!  

KAUFMANN REPETTO. Via di Porta Tenaglia 7, Milano. Aperto da martedì a sabato (10:30-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 29 marzo 2024.

JUERGEN TELLER – I NEED TO LIVE

Alla Triennale è invece in corso quella che – anche grazie al supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello – può essere considerata la più ampia retrospettiva mai realizzata dei lavori del fotografo tedesco Juergen Teller, che ripercorre la sua trentennale carriera attraverso più di 1000 scatti, stampati in piccole, medie e monumentali dimensioni. 

Famoso per il carattere crudo, schietto e provocatorio delle sue immagini, Teller a partire dagli anni 90 ha ritratto star internazionali (Björk e il figlio Sindri scattati in acqua in Islanda, per esempio, e Kate Moss coi capelli rosa, nascosta tra le lenzuola bianche); collaborato con riviste e brand di moda per editoriali e campagne (la più recente quella di Loewe che ha visto tra i suoi protagonisti anche l’89enne attrice Maggie Smith) e realizzato serie fotografiche più intime e personali, in cui esplora anche il suo rapporto con la moglie Dovile Drizyte, la figlia, la sua famiglia di origine e la sua identità. 

A rendere tanto originale e iconica la fotografia di Teller è indubbiamente la sua capacità di umanizzare i divi, scattandoli in location qualunque. E, più in generale, di illuminare col suo flash soggetti e ambientazioni con l’obiettivo di far emergere anche ciò che che solitamente si cerca di tenere nascosto: lo sporco, il difetto, l’inadeguato. Una tra le nuove mostre a Milano da non perdere!

TRIENNALEViale Alemagna 6, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: intero 15€, ridotto da 12€ a 7,50€. In calendario fino al 1 aprile 2024.

TIGER TATEISHI

Tra le mostre a Milano che vi consigliamo di visitare a marzo c’è anche quella dedicata all’artista giapponese Tiger Tateishi (1941-1998) dalla galleria d’arte Tommaso Calabro, inaugurata a fine gennaio nella nuova sede di Corso Italia 47 (non altrettanto suggestiva, purtroppo, rispetto alla precedente in San Sepolcro). 

Le immacolate sale dagli alti soffitti, fino al 23 marzo, ospiteranno una selezione di dipinti e opere su carta di questo poliedrico artista (pittore, mangaka, illustratore, ceramista) capace di far convergere nel proprio universo artistico simboli appartenenti alla cultura asiatica ed elementi assorbiti dai movimenti artistici occidentali più amati, quali Surrealismo, Cubismo, Metafisica e Pop Art. Attraverso questa esposizione Tommaso Calabro continua e approfondisce le sue ricerche sul gallerista Alexander Iolas, tra i primi e più grandi sostenitori di Tateishi, che conobbe quando quest’ultimo si traferì a vivere a Milano nel 1968. 

Gli anni milanesi furono i più prolifici per quanto riguarda la produzione pittorica. Fu proprio a Milano e durante i viaggi compiuti in Europa, infatti, che Tateishi realizzò – tra la fine degli anni 60 e gli anni 70 – i dipinti raccolti in mostra, tra cui i caratteristici dipinti “a vignette”, affascinanti commistioni di elementi fumettistici, surrealistici, fantascientifici che ben rappresentano la volontà del loro autore di non essere “un pittore, né un illustratore, né un fumettista” bensì “incessante anarchia”. 

TOMMASO CALABRO. Corso Italia 47, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). In calendario fino al 23 marzo 2024.

MARTIN PARR – SHORT & SWEET

Quella di Juergen Teller non è l’unica mostra fotografica che vi consigliamo di visitare questo mese: è stata infatti inaugurata di recente al Mudec anche Short & Sweet, del fotografo documentarista inglese Martin Parr, che per l’occasione ha personalmente selezionato 60 immagini appartenenti a diverse serie scattate durante la propria carriera. 
Si tratta anche in questo caso di un fotografo dallo stile inconfondibile, che rivolge il suo sguardo ironico alla realtà che lo circonda, spesso colta in tutta la sua volgarità e assurdità.

A parte le prime due serie in bianco e nero – The Non-Conformists e Bad Weather – risalenti agli esordi della carriera di Parr, le restanti sono caratterizzate dai suoi inconfondibili colori iper-saturi, capaci di rendere ancor più potenti e i vitali i suoi scatti. Abbiamo apprezzato soprattutto la serie intitolata Small World (1989-2008), estremamente attuale: qui Parr rivolge lo sguardo al turismo massivo, alle folle che si mettono in posa davanti agli stessi monumenti per farsi scattare ricordi tutti uguali, standardizzati e dunque impersonali, ai corpi ammassati dietro a reti – come fossero in trappola – per ammirare panorami dall’alto di cattedrali, mostrandocene l’intrinseca follia. Oltre alle serie, in mostra è esposta anche l’installazione Common Sense, che attraverso 200 fotografie stampate in formato A3 che occupano due intere pareti, rappresenta il consumo di massa e la cultura dello spreco che caratterizzano la società contemporanea.  

MUDECVia Tortona, 56. Aperto tutti i giorni (lun 14.30-19.30; mar-dom 10-19.30). Ingresso: intero 12€, ridotto 10€. In calendario fino al 30 giugno 2024.

RYAN HESHKA – SPRINGS TO COME

La nostra rassegna di mostre a Milano da visitare a marzo si chiude con la personale di Ryan Heshka in corso presso Antonio Colombo Arte Contemporanea, dove l’artista canadese ha già precedentemente esposto in altre quattro occasioni. 

L’accattivante stile artistico di Heshka affonda le sue radici in un humus di riferimenti e ispirazioni che vanno dai fumetti della Golden Age ai libri per bambini (noi, per esempio, osservando i suoi dipinti abbiamo subito pensato alle copertine della collana Piccoli Brividi), passando per riviste scandalistiche, B-movie e manifesti pubblicitari vintage. 

Springs to Come – titolo che incarna un’idea di rinascita – riunisce una trentina di sgargianti opere di recente produzione, in cui “mostruose” pin-up, bizzarre creature ibride e aliene, supereroi e disonauri, abitano un fantastico paesaggio naturale. Se la immagina così, Heshka, “la prima generazione di nuove forme di vita, dopo la fine del mondo”, quella delle “primavere a venire”. Noi siamo rimasti davvero ammaliati sia dai suoi mondi e personaggi che dal procedimento creativo e la rigorosa pianificazione che portano alla loro realizzazione, come dimostrano schizzi, bozze e progetti su carta originali esposti in mostra.

ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEAVia Solferino, 44. Aperto da martedì a sabato (10-13 e 15-19, sab solo pomeriggio). Ingresso: libero. In calendario fino al 28 marzo 2024.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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