5 mostre a Milano da visitare assolutamente a marzo

Di Carlotta Coppo

Una “doppia-personale” in cui duettano artisti distanti anagraficamente ma concettualmente vicini; i lavori di uno dei meno noti rappresentanti della corrente spazialista italiana; la monografica dedicata all’architetto milanese che ha saputo reinventare l’eterno archetipo della trave e del pilastro; quella – incantevole – che celebra uno dei più grandi artisti greci del Novecento, ma anche la retrospettiva che racchiude alcune delle opere di un’artista diventata tale a ottant’anni. Già dalle premesse, non vi sembra una selezione pazzesca, quella che abbiamo preparato per voi questo mese? Per averne certezza non vi resta che leggere e scoprire quali sono, secondo noi, le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a marzo!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A MARZO

DUETTO

Ad aprire la nostra rubrica delle mostre a Milano da visitare assolutamente a marzo troviamo una doppia personale in corso presso Viasaterna: un Duetto. E a duettare sono due artisti – Giuseppe Chiari (1926-2007) e Luca Massaro (1991) – anagraficamente distanti ma parimenti interessati al linguaggio e alle sue proprietà performative. 
In galleria vengono presentate – attraverso un allestimento ben congegnato che alterna ritmicamente opere dell’uno e dell’altro – lavori su carta e collage realizzati da Chiari tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Novanta, oltre a pelose sculture e lucidissime tele metalliche monocrome, in acciaio cromato, di Massaro. Ci mancavano le mostre di Viasaterna – quella precedente aveva infatti inaugurato a dicembre 2021 – e siamo davvero molto felici di essere potuti tornare a farle visita in occasione di questa interessantissima esposizione a due voci

VIASATERNA. Via Leopardi 32, Milano. Aperto da lunedì a venerdì (12-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 24 marzo 2023.

PAOLO SCHEGGI – MAKING SPACES

Cardi Gallery, invece, dedica una monografica a Paolo Scheggi, artista fiorentino prematuramente scomparso a soli trent’anni, protagonista della corrente spazialista italiana. In mostra 25 opere, attraverso le quali viene ripercorsa la carriera artistica di Scheggi tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Al piano terra della galleria d’arte si trovano alcune Intersuperifici – opere monocrome a parete, realizzate dall’artista sovrapponendo tre tele e creando su di esse forature di diverse forme e dimensioni capaci di creare profondità e, a seconda della luce, modificarne l’aspetto – e Inter-ena-cubi, costruiti con moduli di cartone colorato fustellato e plexiglas o di metallo smaltato, sempre monocromi. Al piano superiore l’attenzione si sposta, invece, sull’attività progettuale dell’artista e sulla ricostruzione di un ampio ambiente immersivoInterfiore – costituito con 68 anelli fluorescenti di differenti grandezze, appesi al soffitto ma apparentemente sospesi nel buio, illuminati dalla luce di Wood.
Un’ottima occasione per conoscere un artista meno noto rispetto ad altri colleghi, ma molto apprezzato anche da illustri contemporanei quali Lucio Fontana, Bruno Munari e Germano Celant

CARDI GALLERY. Corso di Porta Nuova 38, Milano. Aperto tutti i giorni (10-18) tranne domenica. Ingresso: libero. In calendario fino al 15 aprile 2023.

ANGELO MANGIAROTTI – QUANDO LE STRUTTURE PRENDONO FORMA

Gli appassionati di architettura possono gioire in quanto la Triennale di Milano, che continua a portare avanti il suo percorso di approfondimento dedicato ai grandi progettisti italiani, fino al 23 aprile celebra con un’esaustiva retrospettiva il versatile architetto e designer milanese Angelo Mangiarotti (che, per dare dei riferimenti a chi è meno informato sull’argomento, tra le altre cose ha progettato la stazione di Milano Rogoredo e il primo bosco verticale, quello al civico 24 di via Quadronno). Realizzata in collaborazione con l’omonima fondazione, che ha messo a disposizione le risorse del suo archivio, e allestita anche grazie alla collaborazione di Renzo Piano – che di Mangiarotti fu allievo -, la mostra racconta sessant’anni di attività attraverso oggetti, progetti, disegni a mano, documenti, modellini, prototipi e molto altro, tra cui il video Un Angelo su Milano: Mangiarotti e la città, realizzato appositamente per l’esposizione.
A scandire il percorso le piattaforme pensate dallo studio Ottavio Blasi & Partners per ospitare i vari nuclei tematici di cui l’esposizione si compone.
Gli aspetti più interessanti e peculiari dell’attività di Mangiarotti furono senz’altro la capacità di reinventare continuamente l’eterno archetipo della trave e del pilastro – sapendola declinare in un’incredibile gamma di variazioni -, una vena espressiva fortemente plastica e scultorea, e la volontà di donare dignità anche a spazi solitamente classificati di seconda classe, come quelli industriali. 

TRIENNALE. Viale Alemagna 6, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: intero 12€, ridotto da 10€ a 6€ a seconda della riduzione. In calendario fino al 23 aprile 2023.

FASSIANOS

Che gioiellino la mostra dedicata ad Alekos Fassianos (1935-2022) in corso presso la galleria d’arte Tommaso Calabro, nel quartiere 5 Vie! L’artista greco, praticamente sconosciuto nel nostro Paese, è invece famosissimo in patria, tant’è che l’esposizione milanese – prima personale in Italia – coincide con l’inaugurazione dell’Alekos Fassianos Museum di Atene. Le eleganti stanze della galleria racchiudono una quarantina di opere: tanti dipinti ma anche opere su carta e originali pezzi di design, tra cui dei vasi che abbiamo amato! 
Anche andando a visitare l’esposizione senza sapere nulla riguardo l’autore, risulterebbe comunque lapalissiana la sua provenienza: i protagonisti delle sue opere sono, infatti, personaggi antropomorfi con chiari riferimenti alle statue classiche, sebbene si tratti di statue animate, coi capelli che svolazzano al vento, che indossano pantaloni, giacche, scarpe, abiti e gioielli; guidano biciclette; si baciano e abbracciano in ambienti domestici o all’aria aperta, con i palazzi che spuntano sullo sfondo. Realtà e mitologia, passato e presente, sacro e profano si incontrano nell’immaginario di quest’artista istintivo, che predilige i colori primari (intensi rossi e blu, soprattutto) e l’oro (richiamo all’arte bizantina) per esprimersi. Che dire? Grazie mille a Tommaso Calabro per aver realizzato questa meravigliosa esposizione; preziosa occasione per conoscere il lavoro di questo poliedrico artista.

TOMMASO CALABROPiazza San Sepolcro 2, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 1 aprile 2023.

SALLY GABORI

Scoprire per la prima volta l’arte pittorica a circa ottant’anni (nel 2005); rimanerne a tal punto affascinati da sentire il bisogno di iniziare a dipingere anche diverse tele al giorno guidati solo dall’istinto, posseduti da una libertà espressiva simile a quella infantile; diventare, infine, artisti riconosciuti a livello internazionale ed essere esposti nelle più prestigiose istituzioni museali. Concludiamo la nostra rassegna di mostre a Milano da visitare a marzo con quella che suona come una favola e, invece, è realmente accaduto a Mirdidingkingathi Juwarnda (nome originale di Sally Gabori), nata all’incirca nel 1924 sull’isola Bentick, al largo della costa settentrionale australiana, e appartenente al popolo aborigeno Kaiadilt, ultimo a entrare in contatto, negli anni Quaranta, coi coloni europei. Fondation Cartier pour l’art contemperain porta anche alla Triennale di Milano – dopo averla già presentata a Parigi nel 2022 – la monografica dedicata alla potente, energica, coloratissima e “svincolata” pittura di Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori. In mostra una trentina di opere realizzate singolarmente o con la partecipazione di sorelle e nipoti, di grande formato ma anche monumentali. 

TRIENNALEViale Alemagna 6, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: intero 12€, ridotto da 10€ a 6€. In calendario fino al 14 maggio 2023.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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