5 mostre a Milano da visitare assolutamente a settembre

Di Carlotta Coppo

Settembre: mese di buoni propositi (dai, lo sappiamo tutti che il vero anno nuovo inizia adesso, mica a gennaio), rientro in città e ripresa delle proprie attività lavorative ma anche ricreative. Per gli appassionati, è dunque giunto il momento di tornare a far visita a gallerie d’arte e musei milanesi, per ritrovare o scoprire artisti, godere delle loro opere e riflettere sulle tematiche che indagano. Volete scoprire quali sono le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a settembre? E allora pronti, partenza…via!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A SETTEMBRE

AMAZÔNIA

È un tema caldo – sotto tutti i punti di vista – quello del cambiamento climatico. E – sebbene non manchino i negazionisti – sono molti gli artisti che si spendono per sensibilizzare sul tema, raccontando l’importanza di ecosistemi sempre più a rischio. Sebastião Salgado, fotografo brasiliano di fama internazionale e impegnato ambientalista, continua a fare la sua parte in questo senso anche (ma non solo) attraverso i suoi potenti e meravigliosi scatti

Tra le mostre a Milano da non perdere a settembre campeggia quindi Amazônia, esposizione preziosa e commovente, in corso presso La Fabbrica del Vapore, che racchiude più di 200 immagini. Gli scatti sono la sintesi di un progetto ambizioso durato sette anni, durante i quali Salgado e Lélia Wanick – sua compagna di vita, viaggi e lavoro – hanno esplorato in lungo e in largo la foresta amazzonica

A curare la mostra e la sua scenografia è stata proprio lei, Lélia, spinta dalla volontà di riuscire a “creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta”. Obiettivo raggiunto, nonostante la totale assenza di colore verde, anche grazie alla traccia audio che richiama i suoni della foresta pluviale, commissionata appositamente per l’occasione a Jean-Michel Jarre

I filoni della mostra sono fondamentalmente due: i paesaggi, tra vedute aeree, “fiumi volanti”, isole che emergono dalle acque del Rio Negro); e le popolazioni indigene con cui Salgado ha vissuto per settimane ascoltando e imparando molto sui luoghi che abitano. Ci sarebbe molto altro da dire ma preferiamo concludere con le parole di Salgado stesso: “Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto”. 

FABBRICA DEL VAPORE. Via Procaccini, 4. Aperto tutti i giorni (lun-mar-mer 10-20; gio-ven-sab-dom 10-22). Ingresso: intero 14€; ridotto da 12€ a 7€. In calendario fino al 19 novembre 2023.

SHLOMO HARUSH – NOW IS THEN AND THEN IS NOW

Da qui in avanti dimenticatevi i biglietti di ingresso e preparatevi a scoprire artisti contemporanei internazionali: la rassegna è composta quasi esclusivamente da esposizioni in corso presso alcune delle nostre gallerie d’arte preferite!


Partiamo da Now is Then and Then is Now, personale del poliedrico artista israeliano-americano Shlomo Harush. La mostra consta di 35 opere tra cui sculture, installazioni, fotografie e dipinti realizzati tra il 2002 e il 2023; indaga il tema dello scorrere del tempo e si sviluppa su tre livelli di Building Gallery.

Le opere esposte al piano terra – tra cui la spettacolare scultura metallica Untitled Horse – sono impressionanti, ma lo sono ancor di più le dinamiche e cangianti opere esposte al primo piano. Queste installazioni metalliche, a nostro parere, incarnano perfettamente il tema della personale, il fluire del tempo, mostrandone i segni che lascia e i cambianti che comporta. Tra i lavori esposti al secondo piano, in cui è invece la carta a essere protagonista, è soprattutto la stratificazione di 32.000 Titles a colpire: si tratta una sedia composta da migliaia di schede raccolte nei decenni presso la biblioteca del Brooklyn Museum of Art di New York. 

BUILDING GALLERY. Via Monte di Pietà, 23. Aperto da martedì a sabato (10-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 17 ottobre 2023.

GRAPPLING WITH GESTURES, THE GAZE WANDERS

Presso la galleria Renata Fabbri, in zona Porta Venezia, è in corso Grappling with gestures, the gaze wanders. Una piccola ma gradevolissima mostra di due artisti quasi coetanei: Alessandro Teoldi (1987), milanese che da anni vive e lavora a New York, e Gizela Mickiewicz (1984), polacca con sede a Varsavia. 

Come emerge anche dal titolo della mostra, è il gesto umano ad accomunare i lavori dei due artisti. Le eleganti ed emozionanti tele di Teoldi – patchwork creati utilizzando coperte fornite delle compagnie aree in volo – sono infatti abitate da corpi che si toccano, abbracciano, stringono, vivono momenti di profonda intimità; mentre le opere scultoree di Mickiewicz sono frutto di un’indagine incentrata su come le esperienze interiori si riflettono nel modo in cui ci muoviamo nel mondo. Noi abbiamo trovato il connubio molto interessante

RENATA FABBRI. Via Stoppani, 15/C. Aperto da lunedì a venerdì (15:30-19:30). Ingresso: libero. In calendario fino al 16 settembre 2023.

ARBOREAL

Entrando nella luminosa sede milanese di Peres Projects, all’interno di Palazzo Belgioioso, l’impressione è quella di trovarci di fronte all’opera di un paesaggista contemporaneo, molto appassionato al genere fantasy. Le grandi tele del giovane artista inglese Sholto Blissett ci hanno difatti ricordato l’illustrazione sulla copertina di una datata edizione di Lo Hobbit. Trasportano in un mondo fantastico in cui natura e cultura si incontrano, pur nella totale assenza di presenza umana. Costruzioni in stile neoclassico di vario genere, tra cui archi di trionfo, ponti, templi e castelli, appaiono fuse ad alberi e piante che ne completano perfettamente le parti mancanti.

Il risultato è un paesaggio onirico in cui sembra vigere la più totale armonia, sebbene l’estrema precisione con cui la componente vegetale si conforma e piega a quella architettonica, seguendone pedissequamente le linee, crea al contempo un certo disturbo, ponendo un dubbio sull’apparente equilibrio tra naturale e artificiale. D’altra parte non è proprio la selvaggia propagazione della flora intorno alle strutture architettoniche a rendere tanto affascinanti siti archeologici quali, per esempio, Angkor Wat? 

PERES PROJECTS. Piazza Belgioioso, 2. Aperto da lunedì a venerdì (11-18). Ingresso: libero. In calendario fino al 29 settembre 2023.

ALLUVION

È arrivato il momento di chiudere la nostra rubrica delle mostre a Milano da visitare a settembre. Lo facciamo con Alluvion, personale dell’artista e intellettuale britannico Mat Collishaw, in corso presso M77. Il progetto espositivo, curato da Danilo Eccher, punta a evidenziare l’ambiguità delle opere spettacolari di Collishaw che nascondono sempre qualcosa di oscuro e misterioso.

Il percorso parte da una stanza buia al piano terra, in cui si trova l’ipnotico zootropio All Things Fall che, ispirandosi al dipinto di Ippolito Scarsella Strage degli innocenti, mette in scena – per usare le parole dell’autore – “un’orgia di violenza travolgente che è contemporaneamente spaventosa e avvincente”. Al piano superiore, invece, si trovano dipinti e fotografie, nonché un’installazione che vede protagonisti uccelli robot. I media che sperimenta e di cui si serve Collishaw nelle 25 opere in mostra sono i più vari, ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso: stupire lo spettatore con immagini violente, per poi portarlo a interrogarsi sul loro fascino. 

M77Via Mecenate 77, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 15 ottobre 2023.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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