Qualsiasi occasione è buona per sciare, ma se oltre a sciare ci mettete la possibilità di assaggiare piatti decisamente speciali nei rifugi, l’occasione diventa ancora più interessante, specie nella meravigliosa cornice della Dolomiti, dal 2009 Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Da 10 anni, l’Alta Badia, una delle valli di questo magico territorio, organizza Sciare Con Gusto, una manifestazione invernale (quest’anno avete tempo fino al 7 aprile) che dal mese di dicembre porta in alta quota 10 cuochi stellati, i cui piatti vi allieteranno tra una pista e l’altra, a piccoli prezzi. E se non sciate, niente paura: nei sei Paesi che fanno parte di questo comprensorio turistico altoatesino (Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Valle) troverete tanto altro da fare! Ecco il nostro reportage!
COSA FARE IN ALTA BADIA
*PARTECIPARE A SCIARE CON GUSTO. Imbracciate gli sci e fate tappa nei rifugi che più vi ispirano del comprensorio dell’Alta Badia. Quest’anno non avete che l’imbarazzo della scelta: i piatti che troverete saranno firmati da chef dal calibro di Norbert Niederkofler, Giancarlo Morelli, Cristina Bowerman e Giorgio Locatelli. Qualche esempio? Al rifugio Űtia Jimmy potrete abbinare un cocktail a base di sciroppo di pino e crema di aceto alla prugna, spuma di mela verde, vodka e limone ai rigatoni firmati dallo chef stellato Giancarlo Morelli.
Al rifugio Űtia de Bioch, invece, Norbert Niederkofler, chef tristellato al St. Hubertus di S. Cassiano, nonché ideatore dell’iniziativa Sciare con Gusto, vi farà gustare, con una fantastica vista sulla Marmolada, la spalla d’agnello brasata con purè di sedano rapa e puntarelle. In abbinamento, un Pinot Nero Blauburgunder altoatesino. Al Piz Arlara, lo chef due stelle Michelin Matteo Metullio, sforna una pasta e fagioli con olio al rosmarino, chips di patate e stinco di maiale affumicato. In abbinamento, un ottimo Lagrein rosè.
Lo chef Andrea Metullio | © Elisabetta De Candia Pasta e fagioli e Lagrein rosè | © Elisabetta De Candia
Al Club Moritzino, forse il rifugio più mondano dell’Alta Badia, perfetto per ritrovarsi a bere un drink al termine della giornata sulla sci, in compagnia di musica e djset, ad attendervi ci sarà il piatto ideato da Giorgio Locatelli, diventato famoso anche grazie alla sua recente presenza a Masterchef: una guancia di manzo al Lagrein, cioccolato, polenta e cavolo rosso. E da Űtia I Tablà, un rifugio tradizionale e semplice, Cristina Bowerman, chef stellata del Glass Hostaria a Roma, fa assaggiare il suo orzotto come un risotto, con cacio e pepe affumicato, miele e limone. Ad accompagnarlo, un Pinot Bianco altoatesino. Meraviglioso.
Cristina Bowerman | © Elisabetta De Candia L’orzotto come un risotto | © Elisabetta De Candia
*SCIARE. A partire dalle varie località dell’Alta Badia è possibile accedere a diversi itinerari sciistici, alcuni dei quali collegati tra loro. Quello de La Crusc, raggiungibile sci ai piedi dal Piz La Villa, offre una magnifica vista sul paesaggio rurale e sulle vette del Parco Naturale di Puez e Fanes. Il percorso della Val Stella Alpina è il più nascosto, parte da Colfosco e offre piste ampie e soleggiate, oltre alla vista sul gruppo dolomitico del Sella. Uno dei più particolari è sicuramente quello del Lagazuoi, a 2778 metri di quota, dove durante la Prima Guerra Mondiale si scontrarono austroungarici e truppe alpine italiane. Gallerie e trincee possono ancora essere intraviste a bordo delle piste. Arrivarci non è semplicissimo ma potete consultare l’apposita pagina del sito dell’Alta Badia per avere tutte le informazioni necessarie. Non si può non menzionare un itinerario ben più complesso, coi suoi 26 km di piste che attraversano quattro valli (Alta Badia, Gardena, Arabba, Fassa), ma indubbiamente di grande suggestione: il Sellaronda. Colfosco e Corvara rappresentano un punto strategico dal quale partire per il giro attorno al gruppo del Sella, percorribile in inverno ma anche in estate, soprattutto in bicicletta. Chi acquista lo skipass Dolomiti SuperSki, oltretutto, può usufruire gratuitamente dello skibus che porta dall’Alta Badia al comprensorio di Plan de Corones.
*CIASPOLARE. Guide alpine e scuole di sci organizzano settimanalmente escursioni guidate con le ciaspole, partendo da Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano e Badia.
*PATTINARE SUL GHIACCIO. Chi vuole pattinare sul ghiaccio ha due opzioni: lo Stadio del Ghiaccio di Corvara – più animato – e il più intimo Lago Sompunt, a Badia, immerso nella natura, dove si trova anche il ristorante di cucina ladina Lech.
La vista dal Lago Sompunt | © Carlotta Coppo
*ESCURSIONI. Non mancano di certo percorsi percorribili a piedi anche in inverno. Come quello lungo i prati dell’Armentara, per esempio, o tra i masi ladini di La Val; ma anche sul Sentiero dei Tre Laghi, alla malga Valparola e alle cascate Pisciadù, per citarne alcuni.
*PARTECIPARE A UNO DEI TANTI EVENTI. Numerosi sono anche gli eventi in calendario. Le gare di Coppa del Mondo di sci alpino sulla pista Gran Risa; lo ski show dei maestri della Scuola Sci Colfosco con fuochi pirotecnici, dimostrazione con i gatti delle nevi, musica e salti acrobatici; le sciate serali dalle 20 alle 22 e la manifestazione Sommelier in pista, prevista per il prossimo 12 marzo: un pomeriggio da passare in compagnia di un esperto sommelier e un maestro di sci, spostandosi sugli sci da una baita all’altra, per partecipare alle degustazioni dei migliori vini altoatesini. Sempre rivolto agli amanti del vino, vi segnaliamo il Wine Skisafari, previsto per la prossima domenica 24 marzo: nei rifugi Bioch, I Tablà, Piz Arlara e Pralongià (di cui vi abbiamo parlato sopra) si potranno degustare i migliori vini dell’Alto Adige, tra rossi, bianchi e spumanti, al costo di € 30. La stagione terminerà poi con la quarta edizione dello Skicarousel Vintage Party, previsto il 6 e 7 aprile, durante il quale i rifugi proporranno piatti in voga negli anni ’70 e ’80 e le piste si riempiranno di tute da sci vintage e coloratissime.
DOVE MANGIARE IN ALTA BADIA
I rifugi di cui vi abbiamo parlato sono solo alcuni dei posti dove potrete gustare piatti ladini e non. In Alta Badia la proposta gastronomica è senza dubbio molto ampia e spazia dai masi a conduzione familiare (tipiche abitazioni rurali solitamente caratterizzate dalla presenza di fienile, stalla e cucina) ai ristoranti stellati (nonostante la limitata estensione territoriale, infatti, vi sono ben tre ristoranti stellati per un ammontare di sei stelle).
*MASO RUNCH. Questo tipico maso costruito in pietra e legno a conduzione famigliare, è attivo da oltre 200 anni e da oltre 40 è adibito – oltre che ad azienda agricola – a ristorante. All’interno vanta un ambiente caldo, accogliente e autentico nel quale è impossibile non sentirsi a casa. Pareti, soffitti, pavimenti e arredi sono rigorosamente in legno e in quasi tutte le stanze presenziano le tipiche stubi in muratura. La proposta culinaria – al 100% ladina – si articola in un delizioso menu degustazione da 6 portate così composto: panicia (zuppa d’orzo e carne di maiale affumicata) accompagnata da turtres e cajinci arstis (frittelle ripiene di spinaci e ricotta o di papavero e marmellata); ravioli fatti in casa di spinaci e ricotta al burro fuso e parmigiano; una (difficilissima) scelta fra stinco (cotto nella stufa a legno!) e costolette di maiale (semplicemente divine); polenta o canederli con gulash e – per finire – un dessert a scelta fra l’immancabile sturdel di mele, torta Linzer (con grano e marmellata) o frittelle di mele con gelato. Il tutto per 32€, escluse bevande. Latte, uova ed erbe aromatiche sono prodotti dall’azienda agricola annessa al maso, d’estate si può mangiare in veranda e, volendo, è anche possibile soggiornare in uno dei 5 appartamenti nei due chalet di recente costruzione. Un posto speciale in cui tornare senza ombra di dubbio!
Panicia, tutres e cajinci arstis | © Carlotta Coppo Costolette di maiale con crauti | © Carlotta Coppo
*PIZ BOÈ ALPINE LOUNGE. Raggiungibile con gli sci o salendo con la cabinovia Boè che parte da Corvara, questo rifugio offre molteplici soluzioni per accontentare chi preferisce un veloce stop and go ma anche per chi vuole prendersi una pausa con più calma per godersi l’ottima cucina e la spettacolare vista del ristorante panoramico. La cucina ricercata, l’attenta selezione gli ingredienti e la lista dei vini rendono questo ristorante ad alta quota una delle imprescindibili mete da visitare nella zona. Qui potrete gustare piatti tipici rivisitati ma non solo. Noi abbiamo assaggiato la tartar di “Grigia Alpina”marinata al Weißbier con pere e gorgonzola; i tortelli ripieni di formaggio grigio (tipico della zona) e la crema di fagioli cannellini con julienne di seppie e emulsione di prezzemolo. Ogni portata viene presentata con un elegante impiattamento, i sapori sono perfettamente calibrati e l’originalità non manca; aspettatevi però porzioni e prezzi da ristorante gourmet. Menzione d’onore all’impeccabile servizio e cortesia del personale.
Tortelli ripieni di formaggio grigio | © Carlotta Coppo Il ristorante panoramico | © Carlotta Coppo
*EDELWEISS. Questo rifugio sopra Colfosco, nel bel mezzo della Valle Stella Alpina, si trova in una posizione panoramica ben esposta al sole. L’atmosfera che si respira all’interno è quella delle tipiche case di montagna di una volta, dove il legno è protagonista. I piatti sono invece ispirati alla genuina tradizione ladina, mediterranea ed espressa. Perfetto per fare una sosta durante una sciata ma anche per una cena speciale. Vengono infatti organizzate settimanalmente cene alle quali si arriva prendendo il gatto delle nevi dal ponte di Colfosco, previa prenotazione telefonica. Il menu è ricco e invitante. Noi abbiamo a malincuore rinunciato agli antipasti, cominciando con il consommé di manzo con canederli pressati al formaggio forte e cipolla fritta. Un piatto decisamente riuscito, adatto a una fredda serata invernale. Abbiamo poi continuato con la sella di cervo gratinata al pistacchio – cottura perfetta, carne tenerissima e accostamento piacevolissimo della salsa di ribes – e il petto di faraona glassato al miele, insaporito dal contorno di radicchio trevigiano dal gusto acidulo. Come dessert un vero “peccato di gola”, come lo definisce lo stesso ristorante, una variazione di lampone con cremoso al cioccolato bianco, sorbetto e crostatina di ricotta: da libidine!
Interni del rifugio | © Carlotta Coppo Variazione di lampone | © Elisabetta De Candia
DOVE ALLOGGIARE IN ALTA BADIA
Noi per il nostro soggiorno in Alta Badia abbiamo scelto l’Alpine Hotel Ciasa Lara, a La Villa. La posizione è strategica e vicinissima alle piste, vi basterà attraversare la strada per raggiungere i più vicini impianti di risalita. Camere spaziose ed eleganti, caratterizzate dalla predominanza del legno e una meravigliosa vista sulle montagne. Alla mattina, una ricchissima colazione è inclusa nel prezzo, con tutti gli ingredienti tipici altotesini, come yogurt, frutta fresca, pane caldo e marmellate per tutti i gusti; e per terminare al meglio le vostre giornate sugli scii, coccolatevi nella splendida e fornitissima SPA, con piscina, sauna e bagno turco.
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