“Di 28 ce n’è uno”, recita la filastrocca, ma – pur essendo il mese più corto dell’anno – anche febbraio si rivela denso di appuntamenti culturali e artistici in città. Tra esposizioni che hanno inaugurato da pochissimo o che non bisogna perdere perché in chiusura, artisti poco noti ma molto interessanti da conoscere e location alquanto particolari, ecco quali sono le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a febbraio!
5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A FEBBRAIO
ARTE DA SFOGLIARE
Iniziamo la nostra rassegna delle 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a febbraio da un’esposizione davvero originale in un’altrettanto originale location: la nostra amatissima Kasa dei Libri. Qui, dove tutto ruota intorno alla carta stampata, fino al 20 marzo si potranno ammirare le opere di celebri artisti (Matisse, Mirò, Alexander Calder, Valerio Adami, Braque, per citarne alcuni) contenute nei diversi numeri dell’incantevole rivista Derrière le mirroir, pubblicata tra il 1946 e il 1982 dalla Galleria Maeght di Parigi. Ogni pubblicazione è rigorosamente monografica, composta da pagine sfascicolabili (dunque incorniciabili, motivo per il quale è piuttosto arduo trovare numeri integri sul mercato), illustrata sia con copie di alcune opere degli artisti in mostra presso la galleria che con litografie originali pensate e stampate appositamente per l’occasione, e corredata da interventi testuali affidati a letterati e intellettuali dell’epoca (Prévert, Calvino e Satre, per esempio). Considerando che una delle caratteristiche della Kasa è quella di permettere al pubblico di tenere tra le mani, toccare e sfogliare gli – spesso rari – volumi esposti, secondo noi si tratta di un’occasione davvero da non perdere!
KASA DEI LIBRI. Largo de Benedetti 4, Milano. Aperto tutti i giorni (15-19). Ingresso: gratuito previa prenotazione. In calendario fino al 20 marzo 2022.
FRANÇOIS BERTHOUD – HYPERILLUSTRATIONS
Due immagini di “Hyperillustrations” | © Carlotta Coppo
Presso la Fondazione Sozzani, all’interno di 10 Corso Como, è invece in corso l’antologica Hyperillustrations , organizzata in collaborazione con Bulgari, che racconta 40 anni di moda (dagli anni Ottanta a oggi) attraverso l’inconfondibile tratto dell’illustratore François Berthaud. Perché hyper? Perché la caratteristica tecnica utilizzata da Berthaud per i suoi lavori – la linoleografia, una sorta di versione economica e semplificata della xilografia in cui vengono incise lastre di linoleum – permette di ottenere stampe quasi a rilievo. Nel 1982 l’artista venne chiamato da Anna Piaggi – allora direttrice di Vanity – per proseguire il lavoro del predecessore Antonio Lopez. Esposte, tra le più di cento opere, vi sono infatti alcune stampe e copertine realizzate proprio per la rivista.
FONDAZIONE SOZZANI. Corso Como 10, Milano. Aperto tutti i giorni (10:30-19:30) tranne lunedì. Ingresso: intero 6€; ridotto 3€. In calendario fino al 27 marzo 2022.
DAVIDE BALLIANO
Due delle opere di Davide Balliano | © Carlotta Coppo
Non di rado, visitando esposizioni nelle gallerie d’arte, viene da chiedersi: “Lavoro interessante ma…chi lo vorrebbe in casa?”. Ecco, in questo caso il pensiero è esattamente opposto. Guardando le opere inedite di Davide Balliano esposte alla Cardi Gallery – tutte prodotte nel 2021, rigorosamente in bianco e nero, pittoriche ma al contempo fortemente materiche e dunque proiettate in qualche modo verso la scultura – si pensa: “Come vedrei bene questo pezzo in casa mia!” (o in qualunque altro posto). Si tratta di opere ottiche, un po’ ipnotiche, minimali eppure complesse, geometriche, metodiche ma sporcate da graffi e abrasioni che le rendono più “vere”. Noi ci abbiamo visto anche un po’ di Escher.
CARDI GALLERY. Corso di Porta Nuova 38, Milano. Aperto tutti i giorni (lun-ven 10-18:30, sab 11-18) tranne domenica. Ingresso: libero. In calendario fino al 19 marzo 2022.
GIULIA HARTZ
L’installazione di Giulia Hartz | © Carlotta Coppo
La mostra di cui vi stiamo per parlare rimarrà in calendario solo fino a metà febbraio, ma abbiamo deciso di inserirla comunque nella nostra selezione poiché ha luogo in uno spazio piuttosto speciale, aperto nel 2019 e – sicuramente soprattutto a causa della pandemia – ancora poco conosciuto, che abbiamo piacere di farvi scoprire. Si tratta di Meme Gallery, un piccolo showroom tra Brera e Garibaldi, che si sviluppa su tre piani di cui quello sotterraneo adibito a negozio, quello a piano terra a spazio espositivo e quello superiore a studio di Maria Angela Di Pierro, madrina del progetto. Da Meme viene proposta una proposta di “slow buying” orientata specialmente ai giovani under 30, che vengono incentivati con sconti riservati ad acquistare opere e edizioni limitate di design, grafica, illustrazione, artigianato e fotografia per intraprendere un percorso da collezionisti. Al momento la galleria ospita Giulia Hartz | An exhibition about food, love and falling for both, con cui in qualche modo viene dettato il tema in cui Meme Gallery vorrebbe specializzarsi: il food, in tutte le sue possibili declinazioni. La mostra consiste in un’installazione (una tavola apparecchiata per due) pensata dalla giovane illustratrice per inglobare e contestualizzare tutti i pezzi che fanno parte di una collezione estremamente ironica e pop, ispirata alle relazioni sentimentali ai tempi dei social.
MEME GALLERY. Via Crispi 3, Milano. Aperto da martedì a venerdì (15:30-19:30). Ingresso: libero. In calendario fino al 15 febbraio 2022.
FRANCESCO DILUCA – PORTRAITS
Alcune delle sculture di Francesco Diluca | © Carlotta Coppo
Siamo sempre felici di potervi far scoprire, attraverso la nostra selezione mensile di mostre a Milano che vi consigliamo di visitare, non solo artisti che magari non conoscevate ma anche luoghi in cui è probabile non siate mai stati. Francesco Diluca – Portraits ha luogo in uno di questi: la Basilica di San Celso, in Corso Italia, una chiesa in stile romanico che – seppur ancora consacrata – viene utilizzata solo per ospitare eventi culturali, come in questo caso. Si tratta di un’unica grande installazione site-specific di cui fanno parte circa 30 sculture antropomorfe a grandezza naturale, concepite appositamente per l’occasione. Le esili figure realizzate in ferro, rame, ruggine e oro zecchino, pur appartenendo a diverse serie, hanno in comune la caratteristica di trovarsi in bilico tra mondo animale, vegetale e umano. È come se ognuna di esse incarnasse un momento di trasformazione da una forma di vita a un’altra; cosicché a diventare protagonista dell’esposizione, alla fine, risulta la natura stessa nella sua complessità e unità.
BASILICA DI SAN CELSO. Corso Italia 37, Milano. Aperto tutti i giorni (15-19) tranne il lunedì. Ingresso libero. In calendario fino al 20 febbraio 2022.
E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!
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