5 mostre a Milano da visitare assolutamente ad aprile

Di Carlotta Coppo

Videoarte, sculture e disegni raffiguranti gatti e piccioni, intriganti scatti di moda, opere realizzate con materiali insoliti da un artista polacco e capolavori surrealisti: anche questo mese, cari amanti dell’arte, non rimarrete a bocca asciutta. Ecco a voi 5 mostre a Milano da visitare assolutamente ad aprile

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE AD APRILE

BILL VIOLA

In un mondo affollato di immagini che scorrono imperterrite sui nostri schermi, di video dalla durata massima di un minuto e mezzo, che per risultare ‘catchy’ – ossia accattivanti, secondo gli standard dettati dagli algoritmi e da una modalità di fruizione sempre più bulimica – devono essere iper dinamici, contraddistinti da un ritmo serrato e ricco di stacchi, una mostra come quella che dedica Palazzo Reale a Bill Viola, indiscusso maestro della videoarte, è come una brusca frenata durante una gara di Formula 1. 
Sì, perché nei lavori di Viola il tempo si dilata, la ripresa di un’azione della durata reale di 45 secondi finisce per durare 10 minuti, durante i quali ci si ritrova a osservare movimenti e dettagli che altrimenti sarebbe difficilissimo – se non addirittura impossibile – cogliere. Ci si rende così conto di quante micro-azioni possono avvenire contemporaneamente, di quanto possa essere affascinante un movimento osservato al rallentatore, di quante gocce contenga uno scroscio d’acqua… Per ammirare i 15 lavori selezionati per l’occasione, realizzati a partire dagli anni Novanta, vi servirà tanto tempo: sappiatelo, siate pronti anche a spazientirvi un po’, magari, perché alla lentezza non siamo davvero più abituati, ma concedetevelo tutto, questo tempo necessario. E quindi state fermi, aspettate, respirate e lasciatevi portare dalla vostra mente dove vuole… suona come la conclusione di una lezione di yoga? Forse, un po’, e in effetti ci somiglia. 

PALAZZO REALE. Piazza del Duomo 12, Milano. Aperto tutti i giorni (10-19:30, gio fino alle 22:30) tranne lunedì. Ingresso: intero 15€, ridotto dai 13€. In calendario fino al 25 giugno 2023.

THE CAT HIMSELF KNOWS

In uno dei tre spazi di via Stradella che compongono Galleria Raffaella Cortese – quello al civico 4 – è in corso la mostra dedicata alla più recente produzione di opere dell’artista americana di origini tedesche Kiki Smith. La quotata artista – che solo qui espone per la quinta volta, ma che vanta anche diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia e la presenza di suoi lavori in alcune delle più prestigiose collezioni museali al mondo, come il Guggenheim e il Metropolitan di New York e la londinese Tate Gallery – ha trovato ispirazione proprio a Milano. Più precisamente in Duomo e intorno al Castello Sforzesco, nei cui fossati bazzicano spesso piccoli felini – per questo corpus di opere, che vede prevalentemente protagonisti, per l’appunto, gatti e piccioni, disegnati o scolpiti nel legno con la tecnica dell’incisione e successivamente colorati. Una chicca da non perdere!

GALLERIA RAFFAELLA CORTESE. Via Stradella 4, Milano. Aperto da martedì a sabato (10-13 e 14:30-7). Ingresso: libero. In calendario fino al 18 maggio 2023.

GUY BOURDIN

Tra le mostre a Milano da visitare ad aprile vi è anche la monografica dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia di moda: il francese Guy Bourdin. Nato alla fine degli anni Venti, Bourdin si approcciò prima di tutto alla pittura – senza ottenere risultati significativi – per poi passare alla fotografia solo negli anni Cinquanta. Notato quasi immediatamente da Vogue Paris, con cui cominciò a collaborare e per cui realizzò diversi servizi fotografici, ebbe decisamente più successo come fotografo, scattando anche diverse campagne pubblicitarie.
A colpire e rendere fortemente riconoscibile il suo stile è la spiccata capacità narrativa dell’autore, che coi suoi scatti dal carattere quasi sempre provocatorio riesce a raccontare storie misteriose e un po’ surreali, incuriosendo e coinvolgendo chi li osserva. Amico di Man Ray e grande ammiratore del regista Alfred Hitchcock e di Edward Hopper – dai cui lavori fu fortemente ispirato – Bourdin costruisce scatti “cinematografici” dalle atmosfere noir, utilizzando colori super saturi ma anche bianchi e neri dal forte contrasto; concentrandosi su porzioni di corpi e visi; giocando con luci, ombre e riflessi.
Grazie, come sempre, a ‘re’ Giorgio (Armani) che, con la serie di esposizioni che continua a proporre, conferma di voler rendere il Silos un vero e proprio polo dedicato alla cultura fotografica contemporanea. Peccato solo per i tanti riflessi che, questa volta, a differenza di altre in cui l’illuminazione è stata impeccabile, disturbano un po’ la visione di questi capolavori.

ARMANI SILOS. Via Bergognone 40, Milano. Aperto da mercoledì a domenica (11-19). Ingresso: intero 12€; ridotto 8,40€. In calendario fino al 31 agosto 2023.

HIDE AND SEEK – MATEUSZ CHORÓBSKI

Passando in via Olmetto e osservando le vetrine su strada dello spazio sperimentale Novo della galleria d’arte contemporanea Secci, l’impressione è che il Fuorisalone sia già iniziato, e quella in corso al civico 17 sia una mostra di design. Si scorgono quelle che hanno tutta l’impressione di essere lampade, infatti, e dei curiosi cilindri stratificati, in pietra, mattoni, legno e metallo dorato.
Entrando, però, si scopre la mostra Hide and Seek, prima personale a Milano dell’artista polacco Mateusz Choróbski (classe ’87) a cura di Pier Paolo Pancotto. Nelle tre sale in cui si snoda l’esposizione si trovano in totale 9 opere – luminose e non – che hanno in comune il fatto di essere state realizzate con materiali non convenzionali, poveri o di scarto, fortemente correlati al mondo personale e intimo dell’artista (infissi di legno, sapone, pezzi di termosifoni, per esempio). Choróbski con queste opere – e in particolare con Day Wage, quella composta di cilindri a cui abbiamo accennato precedentemente – riflette sul sistema capitalistico e le sue conseguenze sociali, sui dualismi povertà/ricchezza, scarsità/eccesso e sulle diseguaglianze sociali.
Segnaliamo inoltre che a far parte del progetto è anche l’intervento luminoso site-specific che può essere ammirato gratuitamente all’interno del piazzale di ingresso della Fabbrica del Vapore

SECCI GALLERYVia Olmetto 17, Milano. Aperto da martedì a sabato (10-13:30 e 14:30-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 27 maggio 2023.

DALÍ, MAGRITTE, MAN RAY E IL SURREALISMO

L’ultima delle mostre a Milano che vi consigliamo di visitare questo mese è quella che il Mudec, grazie alla collaborazione col museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, dedica al movimento artistico e letterario più onirico del Novecento: il Surrealismo. A curarla sono la curatrice del museo olandese stesso, Els Hoek e Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, che si è occupato principalmente del rapporto che il Surrealismo ha avuto con le culture native.
Le 180 opere esposte – tra cui dipinti, disegni, manufatti, scritti, libri, riviste, sculture -, suddivise in 6 sezioni, esplorano a 360 gradi i temi principali che hanno contraddistinto la corrente. Il percorso parte da un’introduzione utile a ricordare come, più che uno stile, il Surrealismo debba essere considerato un atteggiamento, per concludersi con la sezione denominata “Stranamente familiare”, in cui ben emerge l’abilità degli artisti che ne fecero parte, di creare bellezza attraverso combinazioni insolite.
Nel mezzo vengono esplorate anche le origini dadaiste del Surrealismo, la fortissima influenza che ebbero psichiatrica e psicoanalisi, e dunque l’irrazionalità e il mondo del sogni, sul movimento. Ma anche i metodi utilizzati dagli artisti per accedere all’inconscio, la sessualità e la fascinazione di alcuni artisti come Man Ray per il feticismo erotico e il sadomasochismo e, come si diceva in apertura, quella per le culture native, specialmente oceaniche e nord americane, e per i loro oggetti, dotati di valenze magiche e ancestrali.
Oltre alle opere – tra cui moltissimi capolavori di Salvator Dalì, René Magritte e Man Ray – abbiamo apprezzato molto anche l’allestimento. Da vedere senza ombra di dubbio!

MUDECVia Tortona 56, Milano. Aperto tutti i giorni (9:30-19:30, gio-sab fino alle 22:30) tranne lunedì mattina. Ingresso: intero 16€, ridotto dai 14€ ai 10€. In calendario fino al 30 luglio 2023.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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