Tra isolamenti, quarantene e nuove regole, il nuovo anno è arrivato e noi lo inauguriamo con la nostra consueta selezione di suggerimenti artistici. Munitevi quindi di Green Pass (altrimenti non potrete accedere a gallerie d’arte e musei) e preparatevi a scoprire quali sono – secondo noi – le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a gennaio!
5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A GENNAIO
RONAN BOUROULLEC – THE SOUND OF MY LEFT HAND
The sound of my left hand è la prima mostra personale del designer e artista francese Ronan Bouroullec. L’esposizione è allestita negli spazi di Casa Mutina – showroom milanese del brand di ceramica modenese – ed è curata da Sarah Cosulich. Se dovessimo descriverla in due sole parole, sarebbero armonia e classe. Ad affascinare più di tutto, infatti, è proprio l’insieme nel suo raffinato complesso. Le nuove collezioni di ceramiche progettata da Roman ed Erwan Bouroullec per Mutina – utilizzate per l’allestimento – si fondono perfettamente coi sinuosi disegni dell’artista, anche e soprattutto per merito degli eleganti accostamenti cromatici creati nelle diverse stanze dello spazio. Noi l’abbiamo davvero adorata, non perdetevela!
CASA MUTINA. Via Cernaia 1A, Milano. Aperto al pubblico su appuntamento. Ingresso: libero su prenotazione. In calendario fino al 18 marzo 2022.
CASA LANA
“Casa Lana” e “Struttura e Colore” | © Carlotta Coppo
È nella sala dedicata proprio a Sottsass, al primo piano della Triennale, che è possibile visitare Casa Lana, ricostruzione filologica del nucleo centrale della residenza privata milanese che l’architetto e designer progettò a metà anni 60 per la famiglia Lana. Una stanza nella stanza, racchiusa in una misteriosa scatola dalle pareti rosse, attorno alla quale è previsto un palinsesto di mostre curate da Marco Sammicheli, pensate per mettere in luce diversi aspetti del lavoro e del pensiero del maestro. La prima, in corso fino al 13 marzo, è intitolata “Struttura e colore” ed evidenzia l’attenzione che Ettore Sottsass ha sempre posto alla relazione tra l’essere umano, le sue necessità, i suoi riti e lo spazio abitativo. Non vogliamo svelarvi troppo riguardo all’installazione permanente Casa Lana; vi basti sapere che vi troverete immersi in un ambiente multifunzionale pensato per essere una sorta di “piazzetta nella quale si gira e ci si incontra” (Ettore Sottsass, Domus, 1967). Oltretutto, se non avete ancora avuto modo di visitare le altre bellissime mostre in corso alla Triennale (Saul Steinberg e Raymond Depardon, di cui vi avevamo parlato qui), approfittatene!
TRIENNALE. Viale Alemagna 6, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: libero. Installazione permanente, mostra “Struttura e Colore” in calendario fino al 13 marzo 2022.
FABIO MAURI – OPERE DALL’APOCALISSE
Due immagini della mostra | © Carlotta Coppo
Tra le mostre a Milano da visitare assolutamente a gennaio vi è quella dedicata a Fabio Mauri da Viasaterna, uno dei nostri spazi preferiti (di cui vi avevamo approfonditamente parlato nel nostro articolo dedicato alle gallerie d’arte a Milano). Si tratta di un progetto esclusivo, realizzato in collaborazione con Studio Fabio Mauri e la galleria d’arte svizzera Hauser & Wirth, che raccoglie per la prima volta una collezione di opere su carta (dipinti e disegni) di Mauri, autore capace di rendere l’ideologia materiale artistico ed esponente di punta dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra. Mauri è difatti più noto come drammaturgo, scrittore e performer, che come artista visivo. Le opere presenti in mostra comprendono la serie dell’Apocalisse – degli anni Ottanta – e quella degli Scorticati. Mauri – che si è confrontato in prima persona e per esperienza col male, gli strappi e gli inganni delle ideologie novecentesche – con queste opere sembra voler trovare bellezza nel Caos: l’apocalisse non viene dunque trattata come fine ma come rivelazione, disvelamento, incontro. Anche questa volta Viasaterna ci dona una mostra, e un’occasione, preziosa.
VIASATERNA. Via Leopardi 32, Milano. Aperto da lunedì a venerdì (12-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 1 aprile 2022.
LA VERITÀ ANCHE A SCAPITO DEL MONDO
Alcune installazioni e opere in mostra | © Carlotta Coppo
Quando ad Hannah Arendt venne chiesto durante uno show televisivo se ci fossero motivi validi per tacere certe cose, lei rispose: “Fiat veritas et pereat mundus” (sia detta la verità anche a scapito del mondo). Tania Bruguera, artista e attivista cubana tra le più influenti a livello internazionale, si è servita di queste parole per dare un titolo alla sua prima grande mostra personale in Italia, attualmente in corso al PAC. Le performance, le installazioni e le opere che racchiude, presentano infatti una realtà non filtrata, invitando il pubblico a sviluppare un pensiero critico su alcuni importanti e urgenti temi sociali e portandolo in qualche modo a completare e dare significato al lavoro dell’artista per mezzo della sua reazione. Ad accomunare l’ampio spettro di opere concepite da Bruguera sono l’interesse per le complesse dinamiche che legano società e politica, l’indagine compiuta su struttura ed estetica del potere, e una concezione dell’arte come strumento attraverso il quale poter agire realmente sulla realtà sociale. L’opera, secondo l’artista cubana, presentando (e non solo rappresentando) una possibilità di cambiamento, deve infatti portare alla sua reale attuazione. Una mostra da esperire, “provare”, sentire e – soprattutto – che fa pensare.
PAC. Via Palestro 14, Milano. Aperto tutti i giorni (10-19:30; giovedì 13-22:30) tranne lunedì. Ingresso: intero 8€, ridotto 6.50€. In calendario fino al 13 febbraio 2022.
ECHO ME/HERE I AM/ECCO MI
Due delle opere in mostra | © Carlotta Coppo
Osart Gallery – anch’essa inclusa nella nostra selezione di 35 gallerie d’arte a Milano – ospita la prima personale italiana di Katharien De Villiers, artista sudafricana classe 1991. Echo Me / Here I am / Ecco Mi, il titolo della mostra, racchiude l’affermazione di una presenza fisica e allo stesso tempo un eco, capace di agire sulla realtà amplificandola, distorcendola, modificandola. Le opere polimateriche dell’artista, in cui pittura e scultura si fondono, possono essere considerati diorami, panorami immaginari in cui vengono mescolati elementi desunti dalla realtà – come immagini di viaggi realmente compiuti – e illustrazioni enciclopediche tratte dai volumi di divulgazione scientifica “The emergence of man” del 1972. Il risultato è la visione di una realtà colorata, stratificata, ironica e stravolta; di una quotidianità realistica ma paradossale. Tra le mostre a Milano da visitare a gennaio, una delle nostre preferite.
OSART GALLERY. Corso Plebisciti 12, Milano. Aperto da martedì a sabato (10-13 e 14:30-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 19 febbraio 2022.
E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!
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