Dopo il suo debutto – accolto con grande entusiasmo -, torna la nostra meravigliosa compilation dei ristoranti fuori Milano che ci sono piaciuti molto e di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Dai rifugi in cui gustare piatti montanari agli agriturismi con materie prime eccellenti, passando per un ristorante sardo e un locale della tradizione mantovana, ecco i 10 ristoranti fuori Milano che abbiamo provato di recente!
10 RISTORANTI FUORI MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE
ENO AGRITURISMO GALLINA GIACINTO
Il Piemonte, per noi, è sempre una buona idea. Questo agriturismo non solo ha rafforzato questa nostra convinzione, ma l’ha portata addirittura a un livello superiore. L’eno agriturismo Gallina Giacinto, in provincia di Cuneo, ha esattamente tutte le caratteristiche che apprezziamo: una conduzione familiare verace, un ambiente senza troppi fronzoli ma comunque pulito e curato e, soprattutto, materie prime fenomenali cucinate con amore e rispetto dalla spumeggiante proprietaria, che si aggira tra i fornelli e i (relativamente) pochi tavoli raccontando la storia delle sue ricette. Come quella, imperdibile, dei ravioli al plin serviti su un fazzoletto, da gustare rigorosamente con le mani, o dei capunet, involtini di verza serviti su una crema di patate da leccarsi i baffi. Il menu fisso si snoda tra 8 portate – di cui è possibile chiedere il bis -, tutte votate al territorio. Alcuni esempi? La battuta di fassona e gli spettacolari tajarin, la frittatina indimenticabile con prosciutto e formaggio e l’arrosto con carote. Il prezzo è incredibilmente onesto (37€ inclusa mezza bottiglia di vino, prodotto dall’agriturismo e acquistabile in loco), e con la bella stagione si può stare anche all’aperto, su un rilassante terrazzino con affaccio sui vigneti. Siamo stati davvero benissimo.
ENO AGRITURISMO GALLINA GIACINTO. Loc. Maurizio 6, Santo Stefano Belbo (CN). 0141 844293. Aperto a pranzo nel weekend, su richiesta in settimana.
AGRITURISMO LOLOC
Ci spostiamo in Valtellina (a tal proposito, di recente vi abbiamo parlato di un bellissimo weekend sul Trenino del Bernina) per un altro indirizzo che col precedente piemontese condivide molto: conduzione famigliare assai premurosa, ambiente spartano ma piacevole, prezzi giusti e piatti azzeccati. Stiamo parlando di Luloc, agriturismo, ristorante e azienda agricola dove potete fermarvi per una piacevolissima sosta in provincia di Sondrio, a Buglio in Monte, più o meno nel mezzo del nulla (silenzio, verde, animali, perfetto per staccare davvero). Qui si può ordinare alla carta oppure, come nel nostro caso, optare per un menu fisso adatto alle tavolate numerose e a chi vuole provare un po’ di tutto. Si inizia dai taglieri di formaggi e salumi di loro produzione (salame e coppa indimenticabili), dalle conserve di verdura, dagli sciatt e da un’ottima insalata di uova e patate. A seguire, un bis di primi entrambi deliziosi: gli immancabili pizzoccheri – qui proposti in una versione non troppo unta – e un’ottima tagliatella con ragù di selvaggina. Nota di merito anche per gli ottimi dolci, crostata fatta in casa con marmellata di lamponi su tutti. Per un pasto completo e abbondante, il conto si aggira sui 35€. In estate si può pranzare sulla terrazza che gode di una meravigliosa vista sui boschi, gli animali e le montagne circostanti ma, se fate tardi, potete contare su una delle loro camere. Consigliatissima una sosta nel loro laboratorio con annesso emporio per tornare a casa con qualcuno dei loro prodotti!
AGRITURISMO LULOC. Località Reval, Buglio in Monte (SO). 347 9036062.
OSTERIA LA VIGNETTA
Le cose per le quali Cantù, una piccola cittadina brianzola a circa 40 km da Milano, è conosciuta non sono certo molte. Tra queste annoveriamo la squadra di pallacanestro (purtroppo, ultimamente un po’ in declino), il pizzo, i mobili e poche altre. Tra le attrazioni che valgono il viaggio però, sicuramente non può mancare La Vignetta, una deliziosa osteria che può orgogliosamente fregiarsi di questo titolo grazie a un’atmosfera rustica (tovaglie a quadretti e perlinato alle pareti sono indicazioni più che sufficienti) e a una cucina semplice e casalinga che attinge dalla tradizione lombarda, soprattutto quella laghée del vicinissimo lago di Como. Scordatevi una lista scritta, qui i piatti vengono decantati direttamente a voce. Il risotto al pesce persico, le penne con sfilacci di puledro, la cotoletta, la rusticiada con polenta, la meneghina al Grand Marnier sono solo alcuni esempi di quello che potrete mangiare. Nel corso delle nostre visite abbiamo provato un’infinità di piatti e siamo sempre rimasti più che soddisfatti. Se però venite per la prima volta (ricordatevi di prenotare con anticipo), non lasciatevi sfuggire il risotto con castagne e Gorgonzola. Ah, e tenetevi uno spazio per i dolci, davvero incredibili! Anche i prezzi, praticamente immutati da anni, non ci hanno mai deluso e farete davvero fatica a spendere più di 30 euro a testa.
OSTERIA LA VIGNETTA. Via Brambilla 23, Cantù (CO). 031 706286. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-23:30) tranne martedì.
RIVA CAFÈ
Nella splendida Como non mancano certo pizzerie di alto livello. Quando però abbiamo voglia di pizza sottile, e come sapete capita spesso, ci rifugiamo sempre in questo locale a pochi passi dal lago e da piazza Volta, una delle più belle della città. La proposta comprende anche insalate, hamburger e (buoni) piatti di pasta e carne, ma è la pizza sottile e ovale servita su taglieri di legno la vera regina del menu. Dalle più semplici alle più elaborate (la nostra preferita è la Snow Board con asparagi, prosciutto cotto e casera), tutte le pizze sono buonissime, sempre croccanti e leggere. Certo, per soddisfare la nostra insanabile fame ce ne vorrebbero almeno due, ma per non esagerare con i carboidrati noi aggiungiamo spesso un dolce come l’ottimo tiramisù o il tortino con il cuore di cioccolato. L’ambiente è semplice e curato ma i coperti, pur aumentando con la bella stagione grazie allo spazio esterno sulla strada, non sono tantissimi ed è sempre indispensabile prenotare. Anche il conto finale è una nota positiva. Considerando la posizione e la qualità del cibo, i prezzi sono davvero onesti e anche le pizze più costose non superano mai i 12 euro.
RIVA CAFÈ. Via Fratelli Cairoli 10, Como. 031 264325. Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 19-00) tranne lunedì.
IL PORTALE
Non è direttamente affacciato sul lago, ma questo ristorante di Verbania si trova in una splendida posizione sul lungolago di Pallanza, sul lago Maggiore. Il menu è sintetico e propone piatti della tradizione piemontese e del lago con un twist, spesso internazionale. Alcuni esempi? I plin serviti con brodo speziato e tonkatsu o le tagliatelle al ragù di seppie, canocchie e zenzero. Buonissimi anche piatti più classici come il pescato del giorno, nel nostro caso un’ombrina, con carote, ceci e scalogno o la frittura di lago con maionese alla ‘nduja. Noi ci siamo goduti il dehors, perfetto per ammirare il via vai su Piazza Garibaldi, ma per le stagioni più fredde ci sentiamo di consigliare ugualmente anche l’interno, minimalista ed elegante. Il conto finale si attesta su prezzi milanesi, circa 45 euro a testa, vino escluso: secondo noi, però, assolutamente meritati!
IL PORTALE. Via del Sassello 3, Verbania (VB). 0323 350167. Aperto da venerdì a martedì (19-22:30, sab e dom anche 12-15).
RISTOBAR I GIARDINI DI EVA
Montevecchia è uno dei nostri posti del cuore in Brianza, merito della sua posizione stupenda su una collina a 500 metri d’altezza, affacciata sulle vigne circostanti e da cui (nei giorni più limpidi) si vede addirittura lo skyline milanese. Un modo per godervi questo panorama fantastico è fermarvi per un aperitivo o una pasto semplice ma efficace ai Giardini di Eva, vicino alla piazzetta principale. Potrete dividere taglieri di salumi e formaggi (9-18€) oppure optare per piatti ‘alla griglia’ come panino con salamella (5€) o arrosticini di pecora (8€). Per accompagnare, vi consigliamo di approfittare della ricca selezione di birre artigianali sul menu (buonissima La Grigna!). Un locale senza pretese ma davvero piacevole d’estate, soprattutto se riuscite a farvi dare uno degli ambiti tavoli con vista. Se venite a pranzo, approfittatene poi per fare una passeggiata nel verde al Parco del Curone! Una raccomandazione: ricordatevi che nel weekend, per salire a Montevecchia in auto, dovete attivare online un pass gratuito.
RISTOBAR I GIARDINI DI EVA. Localita’ Ricetto 3, Montevecchia (LC). 335 8145937. Aperto da mercoledì a domenica (17-00, sab e dom dalle 9).
HOSTARIA VIOLA
Non lontano dal lago di Garda si trova questa adorabile osteria a gestione familiare attiva sin dal 1909. Sale dalle volte bianche, pochi e semplici quadri alle pareti, rustiche sedie di legno e linde tovaglie bianche vi faranno sentire subito a vostro agio. Merito anche un personale di sala incredibilmente gentile e disponibile. Il menu è un’occasione perfetta per assaggiare alcuni pilastri della tradizione mantovana: dai tortelli di zucca al burro e salvia (con pasta fatta in casa) al riso alla pilota con il pesto della salamella mantovana, dal luccio in salsa con battuto di acciughe e capperi servito con la polenta alla “faraona alla Stefani” con uvetta, pinoli e marsala. Anche i dolci non sono da meno, non potete infatti non assaggiare la loro sbrisolona! Il perfetto pranzo della domenica da cui uscire sazi spendendo circa 40 euro a testa (bere escluso). Sebbene il ristorante da solo valga il viaggio, vi consigliamo di abbinarci la visita della vicina Borghetto sul Minci., magari in bicicletta. Da poco inserito tra i Borghi più belli d’Italia, secondo noi merita la deviazione anche solo per la vista che si gode dall’alto del Castello Scaligero!
HOSTARIA VIOLA. Via Giuseppe Verdi 32, Castiglione delle Stiviere (MN). 037 6670000. Aperto da martedì a domenica (12-14 e 19:30-21:30).
RIFUGIO IL PASTORE
Ci spostiamo in alta quota per un pranzo montanaro in grado di motivare anche le più impervie salite. Stiamo parlando di quello del Pastore, rifugio raggiungibile da Alagna, in Valsesia, con una camminata di un’oretta adatta più o meno a tutti (o di appena mezz’ora, se si sfrutta la navetta per il primo tratto), alla fine della quale si arriva in una splendida e verdeggiante radura, in cui riposarsi. E rifocillarsi, che sia con un pranzo al sacco ai tavoli da pic-nic o, ancora meglio, con qualche specialità del ristorante. Nessun rimorso se ordinerete l’eccelsa bagnacauda, una formidabile polenta della nonna, con sugo e toma fusa, oppure una più discreta, ma pur sempre ottima, tartare di fassona. La vista della natura e il lauto pasto vi sapranno rinfrancare dopo ogni fatica, per una cifra media di circa 20-25 euro. Ultimo consiglio: non lasciatevi scappare una delle loro torte con panna montana! E se avete ancora voglia di passeggiate, o siete da quelle parti, qui trovate la nostra guida sulla zona!
RIFUGIO IL PASTORE. Località Alpe Pile, 13021 Alagna Valsesia (VC). 0163 91220.
MOJITEDDU
Gorgonzola è parecchio distante dal mare e, al netto della fauna del naviglio della Martesana, non è certo il pesce la specialità per la quale questa cittadina alle porte di Milano è conosciuta. Nonostante questo, da Mojiteddu – un ristorante sardo a pochi passi dal centro e dal Naviglio – abbiamo mangiato piatti di pesce (e non solo) talmente buoni che per un momento abbiamo dimenticato l’imminente sagra del gorgonzola di settembre. Il menu è un bel riassunto delle più classiche ricette della Sardegna e non è stato facile scegliere cosa mangiare oltre al porceddu, che avevamo già prenotato qualche giorno prima (la prenotazione è obbligatoria). Sgranocchiando pane carasau (anzi guttiau, la sua variante condita con olio e sale), abbiamo visto sfilare tra i tavoli dell’unica sala interna (c’è anche uno spazio all’aperto con una ventina di coperti) molti piatti che avremmo voluto assaggiare. La fregola ai frutti di mare che abbiamo preso per iniziare il pranzo era così buona che ha convinto anche dei fregolers esigenti come noi. Abbiamo anche assaggiato gli spaghetti con vongole, ricci e bottarga che non hanno fatto altro che confermare che qui il pesce lo sanno proprio trattare bene, così come i malloreddus alla campidanese, corposi e speziati al punto giusto. Poi è arrivato sua maestà il maialino: la carne succosa, la pelle croccante, il sapore deciso, le buonissime patate di contorno… tutto era semplicemente perfetto e ci è davvero dispiaciuto non essere riusciti a finire la gigantesca porzione (ci siamo però portati a casa una sostanziosa doggy bag per il giorno dopo). Per concludere, avremmo voluto prendere le seadas, ma il porceddu aveva già occupato tutto lo spazio nel nostro stomaco, così abbiamo optato per un ottimo sorbetto al mirto. Il servizio è amichevole e disponibile e il conto una nota davvero lieta: con nemmeno 40 euro a testa (e molta immaginazione), la Martesana si trasformerà ne La Maddalena.
MOJITEDDU. Via Colombo 5, Gorgonzola (MI). 388 1444452. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-00) tranne lunedì e martedì.
KRO
Chiudiamo il nostro elenco dei ristoranti fuori Milano che abbiamo provato di recente riportandovi tra le montagne, e più precisamente in zona Ponte di Legno. Nel piccolo paesino di Temù si trova Kro, una “locanda” (questo il significato del nome) in pieno stile montano, accogliente e curata nei minimi dettagli. Qui potrete scegliere se mangiare in una delle ampie sale che vi accoglieranno all’ingresso, oppure sondare la disponibilità del tavolino posto nell’affascinante cantina, circondati dalle molte (e belle) etichette che poi ritroverete in carta, o nella stube, un’altra saletta interamente rivestita in legno e perfetta per tavolate non numerose. La cucina si basa su ingredienti prevalentemente del territorio, con una bella rivisitazione dei piatti tipici di zona, senza tralasciare qualche proposta di pesce. Noi vi consigliamo senz’altro di iniziare con l’antipasto della casa, previsto necessariamente per tutto il tavolo, e che comprende innumerevoli portate. Gli sciatt, un’abbondante selezione di salumi e formaggi, crostoni, fonduta di formaggio, sono solo alcuni esempi. Se vi sarà rimasto ancora un po’ di spazio (e sinceramente non ci sentiamo di garantirvelo), potrete scegliere tra un lungo elenco di pezzature e tipologie di carni provenienti un po’ da tutto il mondo – e che qui cucinano alla perfezione – oppure tra i primi o secondi piatti proposti. Considerate un conto leggermente sopra alla media di zona (40/50€ per un pasto completo) ma, vista la qualità della proposta, per noi vale sicuramente la spesa. Menzione speciale agli ottimi dolci preparati in casa (per i nostalgici degli anni 80, segnaliamo una Ile Flottante davvero epica) e per la scelta di amari e grappe. Siamo certi che di questi ultimi ce ne sarà decisamente bisogno!
KRO. Via Tollarini 70/C, Temù (BS). 0364 906411. Aperto tutti i giorni (12-14 e 19-21) tranne martedì e mercoledì.
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