Due passi nel quartiere Città Studi a Milano: cosa vedere e mangiare in zona

Città Studi, quartiere a nord-est di Milano che deve il suo nome alla presenza degli edifici del Politecnico e di alcune facoltà scientifiche dell’Università degli Studi, è senza dubbio una delle zone più vivaci della città. Per questo, dopo le guide di quartiere dedicate, tra le altre zone, a Baggio, Affori, via Padova, Solari e Scalo Romana (trovate la nostra sezione dedicata qui), abbiamo pensato fosse giunto il momento di raccontarvi anche a quest’area. Abbiamo raccolto per voi i nostri posti preferiti in zona, tra ristoranti, negozi e locali: ecco quali sono!

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: COSA VEDERE

  • TOILET PAPER MAGAZINE. La facciata della sede di Toilet Paper – il magazine di sole immagini creato nel 2010 dall’artista Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari – è senza dubbio una delle più instagrammate di Milano. La palazzina di due piani è infatti colorata di bianco e un bel blu accesso, con porte e finestre rosse, oltre a esservi dipinta sopra una delle immagini più iconiche del brand: quattro mani che impugnano rossetti rossi. Purtroppo non è possibile accedere al suo interno (anche se durante lo scorso Fuorisalone è stato possibile farlo, quindi speriamo che riapra al pubblico anche in altre occasioni), dove viene custodito un mondo coloratissimo composto da immagini e arredi super pop, ironici e irriverenti.
  • POLITECNICO DI MILANO. Il Poli, come viene affettuosamente chiamato dai suoi studenti, venne fondato nel 1863 ma ha sede in Piazza Leonardo da Vinci dal 1927. Il complesso di edifici che lo compongono occupa una superficie di 50mila mq, comprende sei edifici distribuiti simmetricamente e fu progettato da due architetti che furono anche docenti dell’Ateneo: Gaetano Moretti e Augusto Brusconi.
  • CREMLINO. A pochi passi dal Politecnico sorge un bellissimo palazzo Art Déco, soprannominato Cremlino per le sue cupole e pinnacoli che ricordano lo stile sovietico. Il vero nome dell’edificio, costruito tra il 1924 e il 1925 per volere dell’imprenditore tessile Luigi Ronzoni, è Istituto di Chimica e Biochimica Giuliana Ronzoni (madre di Luigi) e fu progettato dall’architetto Giacomo Nicoli e dagli ingegneri Ettore Molinari e Arturo Danusso. Al momento al suo interno ospita studi e appartamenti privati e, in occasione di Open House, vengono talvolta organizzate delle visite.
  • ORTO BOTANICO. Inaugurato ufficialmente nel 2001, l’Orto Botanico Città Studi è nato dalla bonifica del terreno dell’ex Cascina Rosa, concessa al Comune di Milano in seguito al suo abbandono. A sua volta il Comune ha concesso lo spazio all’Università degli Studi, sotto la direzione del Dipartimento di Bioscienze. In quest’oasi verde, meno conosciuta dell’Orto Botanico a Brera, ma ugualmente interessante, vengono accolte moltissime specie di piante lombarde, comprese quelle importate a partire dal Settecento, e sono presenti tre serre utili allo svolgimento della ricerca da parte del personale scientifico dell’università. 
  • CHIESA DI SAN LUCA EVANGELISTA. La parrocchia in via Ampère fu il primo edificio di culto progettato da Giò Ponti a Milano, nel 1958. Il suo è un impianto tradizionale a pianta longitudinale, con una navata centrale fiancheggiata da due navatelle laterali. La struttura di travi e pilastri è in cemento armato, la copertura è a capanna e l’esterno è ricoperto di tesserine in ceramica che formano un disegno a croci ripetute. 

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: DOVE MANGIARE

  • PASTICCERIA SCARINGI. In Città Studi, a pochi passi dalla fermata della metro Piola, ha sede anche una delle 6 pasticcerie della catena Scaringi. Aperta tutti i giorni dalle 7 alle 20 e con un’ampia offerta di croissant, pasticcini e torte, Pasticceria Scaringi è un punto di riferimento della zona e tappa fondamentale per la colazione degli studenti più golosi. 
  • TONE MILANO – BREAD LAB. Un panificio italiano con uno sguardo sul mondo, aperto e gestito da un team giovane, preparato e curioso (di cui vi abbiamo parlato qui). Il nome, Tone, deriva da quello del forno di mattoni usato tradizionalmente in Georgia per cuocere il pane, di cui è presente un esemplare in vetrina. Qui la farina 0 e la 00 sono abolite, e si preferisce optare per farine di tipo 1 o integrali. Durante la settimana, da martedì a venerdì fino alle 20:30, è possibile fare anche l’aperitivo
  • VIETNAM MON AMOUR. Nel quartiere di Città Studi non mancano certamente ristoranti etnici; anzi, alcuni di quelli in zona sono tra i nostri preferiti della città. Per esempio Vietnam Mon Amour, di cui vi avevamo approfonditamente parlato in questo articolo. Ubicato in una palazzina in via Pestalozza, questo locale non si limita a servire ottima e gustosa cucina vietnamita – nella sala interna e all’aperto in cortile – ma offre anche stanze per un soggiorno milanese con un tocco esotico, motivo per il quale lo avevamo incluso anche nella nostra selezione di posti dove dormire a Milano.
  • MAOJI STREET FOOD. Lo street food asiatico di Maoji ci ha conquistati tanti anni fa e continua a soddisfarci ogni volta che ci torniamo. A rendere questo locale così speciale, oltre alle deliziose pietanze in menu, è l’ambiente, che ricrea l’atmosfera di una stradina cinese. 
  • MANDARIN 2. Sempre cucina cinese – non più street ma gourmet – quella di Mandarin 2, locale gestito da una famiglia italo-cinese dalla fine degli anni Settanta. La carta è particolarmente ricca; in caso andaste in confusione chiedete consiglio al personale che sarà felice di aiutarvi nella scelta!
  • GINMI. Tra i ristoranti etnici di Città Studi c’è anche Ginmi, primo ristorante coreano in città, aperto nel 1985. Noi lo consideriamo uno dei nostri ristoranti coreani preferiti a Milano e vi consigliamo di non mancare un assaggio di kimchi e bulgogi.
  • UPCYCLE. All’interno di un cortile di via Ampère, si trova Upcycle, locale in cui si può mangiare da colazione a cena piatti di impronta nord europea, fare un brunch nel weekend o anche lavorare. Perfetto anche per famiglie con bambini, che possono intrattenersi con libri e giochi messi a disposizione dei più piccoli. 
  • ALLANGOLARE. All’angolo tra via Plinio e viale Abruzzi (da qui il nome) si trova Allangolare, bistrot arredato come un salotto anni Sessanta e aperto dalle 18 alle 2, per godersi un aperitivo, una cenetta o semplicemente un drink. 
  • TRATTORIA BERTAMÈ. Negli spazi un tempo occupati da un’officina ha casa Trattoria Bertamè, locale spazioso e dotato di un cortile interno in cui mangiare all’aperto sotto a un pergolato di glicine. Qui, a pranzo è disponibile un business lunch pensato per soddisfare tutte le tasche, sostituito all’ora di cena da un secondo menu. Pane, focaccia, pasta e dolci sono fatti in casa! 
  • LA PIOLA. Se siete in cerca dell’autentica cucina milanese, Città Studi non vi deluderà! In viale Abruzzi, La Piola – di cui vi avevamo parlato qui – ha un menu piuttosto breve ma in cui non manca alcuna voce fondamentale: ossobuco, cotoletta, casoeula, riso al salto e nervetti sono serviti in un ambiente classico da trattoria, con tovaglie a quadri bianchi e rossi e sede impagliate. 
  • AL’LESS. In quella che un tempo fu una serra si trova Al’Less, nel cui menu – come suggerisce il nome – spadroneggia il bollito. Qui, però, si trovano anche molti altri piatti tipici della tradizione lombarda e piemontese. Mantenendo almeno parzialmente la funzione storica della struttura, inoltre, il ristorante vende anche piantine aromatiche da cucina o decorazione. 
  • SUPERFICIALE. Anche Superficiale, di cui vi avevamo già raccontato, è frutto di una riqualificazione architettonica, in questo caso di un ex cinema. I punti di forza di questo ristorante sono un arredamento a dir poco eccentrico e coloratissimo e un menu con portate a sorpresa, di carne, pesce o vegetariano, buono e soprattutto dai prezzi onesti! La domenica inoltre, per sopravvivere all’hangover, Superficiale apre la sua cucina no stop dalle 14 alle 18. 
  • IL DELFINO. Per gli appassionati di pesce, l’indirizzo da segnare è proprio questo. Da Il Delfino, in viale Gran Sasso, aperto dal 1978, si mangia pesce bene, abbondantemente, senza troppe pretese e senza spendere un capitale (tant’è che rientra nella nostra selezione di ristoranti di pesce economici a Milano). Il consiglio è quello di dividere l’antipasto della casa, che comprende una decina di portate calde e fredde, per poi proseguire con un primo o un secondo. 

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: DOVE BERE

  • BAR BASSO. Cosa sarebbe Milano senza il Bar Basso? Questo storico bar di quartiere, dal 1967 nell’attuale sede di via Plinio, è un vero punto di riferimento da generazioni e conta una lista di oltre 500 drink, tra cui il famoso Negroni Sbagliato, servito in bicchieri giganti, ideato per un fortunato errore proprio qui. 
  • BAR DORIA. A pochi passi dal Bar Basso dal 1961 si trova un altro bar storico, da sempre molto frequentato e famoso per un cocktail meno noto ma – pare – decisamente killer dato il suo grado alcolico: la Bomba Fragola. Anche in questo caso bicchieroni XL e atmosfera vivace! In estate la birra viene servita in brocche colme di ghiaccio, per mantenerla bella fresca: inutile dire che adoriamo. 
  • PALINUROBAR. Una delle aperture più recenti in Città Studi è quella di Palinurobar, enoteca in via Paisiello che conta più di 500 etichette sia autoctone che straniere. Il locale ha casa in un ex bar anni Ottanta, la cui struttura e arredi principali sono stati mantenuti tali e quali, rinfrescati solo da qualche novità e da bottiglie disposte ovunque. Dispone anche di un dehors per la bella stagione. 
  • VINERIA DI VIA STRADELLA. Un posto da frequentare soprattutto nella bella stagione, quando diventa possibile bersi un (o diversi) calice di vino anche all’aperto, in un grazioso giardinetto. Alla Vineria di Via Stradella – di cui vi avevamo parlato qui – troverete sia vini sfusi che etichette selezionate. Inoltre, è presente una breve carta di proposte gastronomiche attente anche alle esigenze di vegetariani e intolleranti al glutine. 
  • UNION CLUB. Ambiente caldo, vivace e arredato con originalità utilizzando pezzi di recupero, birre e cocktail a prezzi popolari e una frequentazione piuttosto giovane fanno di Union Club un vero e proprio punto di riferimento (da anni) nel quartiere di Città Studi. A pranzo è anche possibile ordinare piatti decisamente economici ma gustosi dal menu del giorno. 
  • ESCOBRILLO. Una piccola enoteca con un’accurata selezione di etichette, dove potete acquistare una bottiglia da portare via ma anche degustare in loco, accontentandovi del pane e olio offerto in accompagnamento o ordinando taglieri e bruschettine.

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: DOVE FARE SHOPPING

  • MINIAMPÈRE. Una deliziosa boutique dedicata a bambini e neonati, in cui trovare bellissimi capi di abbigliamento, scarpe, accessori di vario genere ma anche giocattoli e libri.
  • SALVAGENTE BIMBI. Nato nel 1990 come prima stockhouse in Italia, Salvagente Bimbi ha due sedi a Milano – di cui una proprio in Città Studi. Qui, si possono trovare capi di abbigliamento delle migliori marche a prezzi vantaggiosi per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni. 
  • PALAZZINA SUNNEI. Rimanendo in tema abbigliamento, ma questa volta per un pubblico adulto, in Città Studi hanno sede anche due palazzine del milanesissimo e noto marchio di moda Sunnei. Alla prima, dove si trova l’unico store in città, se ne è aggiunta una seconda nel 2020, divenuta quartier generale del marchio. Uno spazio multifunzionale di tre piani – in quello che precedentemente ero uno studio di registrazione – dove domina il bianco, dotato di sale riunioni, showroom, cucina e giardino.
  • PASTICCERIA NAVOTTI. Non è semplice trovare panetterie e pasticcerie con prodotti adatti a celiaci e intolleranti al glutine. Pasticcerie Navotti, però, è proprio specializzata nella produzione di torte, brioche, biscotti, focacce, pane e molto altro, esclusivamente privi di questo allergene (e nella maggior parte dei casi anche di latte). Per questo la trovate anche nella nostra selezione di locali senza glutine a Milano.
  • MAG -MASTRI ARTIGIANI DEL GELATO. In Città Studi si trova anche una delle due sedi di MAG – Mastri Artigiani del Gelato, tra le più buone gelaterie artigianali a Milano. Qui troverete il classico gelato ma anche tante altre delizie come il biscotto-gelato personalizzabile, il pasticcino-gelato, i cremosi e le praline! Tutto preparato con ingredienti di primissima qualità.
  • ARTICO. Ma c’è anche un altro indirizzo da segnarsi, in zona, se si è amanti del gelato. Si tratta di Artico, che da trent’anni delizia le papille gustative dei suoi clienti con tantissimi gusti, tra cui svariate tipologie di cioccolato. Una certezza.  
  • MERCATO DI VIA AMPÈRE. Ogni giovedì, tre le 7:30 e le 14, il Mercato di Via Ampère, con le sue tante bancarelle alimentari, è il posto perfetto per l’approvvigionamento settimanale di frigorifero e dispensa!

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: GLI SPAZI D’ARTE

  • GALLERIA MASSIMO DE CARLO – CASA CORBELLINI-WASSERMANN. Città Studi è un quartiere ricchissimo anche per quanto riguarda la scena artistica. Qui, infatti, si trovano alcune delle più interessanti gallerie d’arte con sede a Milano. Tra queste Galleria Massimo De Carlo, che vi consigliamo di visitare non solo per le sue mostre, ma anche per la sua meravigliosa sede – Casa Corbellini-Wassermann, in viale Lombardia – progettata da Piero Portaluppi negli anni Trenta.
  • RIBOT GALLERY. In questa candida galleria d’arte su due livelli vengono ospitate mostre personali di artisti prevalentemente stranieri che presentano per la prima volta i loro lavori nel nostro Paese.
  • FUTURDOME. In una storica palazzina liberty in via Paisiello si trova Futurdome, uno spazio fluido in cui – a seconda delle esigenze espositive – aree comuni e appartamenti privati vengono utilizzati per ospitare mostre di talenti internazionale ed eventi culturali. 
  • NCONTEMPORARY. L’obiettivo di Ncontemporary è quello di dare supporto e visibilità ad artisti emergenti internazionali. Attualmente la galleria organizza 5 principali mostre all’anno, oltre a installazioni site-specific pensate per la project room. 

QUARTIERE CITTÀ STUDI A MILANO: COSA FARE

  • CENTRO BALNEARE ROMANO. Questa piscina all’aperto in via Ampère recentemente ristrutturata fu costruita nel 1929 e intitolata al ginnasta Guido Romano, che nel 1912 vinse l’oro ai giochi olimpici di Stoccolma. Dall’ingresso, situato in una palazzina bassa realizzata qualche anno dopo, si accede a un vasto parco in cui si trovano una vasca tonda con acqua bassa e la vasca principale rettangolare di ben 4mila mq, dalla profondità crescente. All’interno del parco è presente anche un chiosco dove potersi rifocillare. 
  • CENTRO SPORTIVO GIURATI. Oltre 36mila mq di superficie e 12 discipline praticabili: nel cuore del Campus Leonardo del Politecnico si trova il Centro Sportivo Giurati, accessibile a tutti i cittadini milanesi (non solo a chi frequenta il Poli). Il centro è stato ristrutturato di recente nel segno dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica e vi si trovano campo da rugby, paddle, calcio a 5, volley, basket, pista da atletica e palestra. 
  • ZERO GRAVITY. È forse questo il più grande centro in Italia dedicato alle discipline acrobatiche, agli sport di freestyle e al parkour? Ebbene sì! Nei 4mila mq di struttura vi sono spazi dedicata ai più piccoli e ai principianti, una palestra per i più esperti, un’area calisthenics, una sala pole dance e due sale polifunzionali. All’esterno, nel parco circostante, si trovano inoltre tre campi da beach volley
  • MULTISALA PLINIUS. La storia del Plinius inizia negli anni Trenta, quando ospitava anche spettacoli dal vivo. Per diventare multisala, però, dovette attendere la metà degli anni Novanta, quando i suoi 3700 mq sviluppati su tre livelli, vennero riorganizzati per dare vita a 6 sale cinematografiche – per un totale di oltre 1400 posti – e un ampio foyer. 
  • 21WOL. Se avete bisogno di un luogo dove lavorare indisturbati in zona Città Studi, quel posto è 21WOL (che sta per Way Of Living), un hotel con bistrot attrezzato per accogliere freelance e start-up con uffici chiusi, sale riunioni, soluzioni floating a consumo o abbonamento e un ufficio con desk.

E voi siete mai stati nel quartiere Città Studi a Milano? Avete altri consigli da darci sulla zona? Ditecelo qui sotto oppure sul nostro profilo Instagram!

Vi piace andare alle scoperte dei quartieri? Qui trovate le nostre guide dedicate!

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9 commenti

Marina 07/04/2022 - 5:47 pm
Guida bellissima! Sono di zona e volevo assolutamente consigliarvi un ristorante speciale! Si chiama Bafalon, via Teodosio 6, gestito da una famiglia maliana. La mamma prepara i sughi e sta poi in sala, il figlio in cucina, esperto di carni. Qui potrete assaggiare piatti della cucina africana che altrove non troverete ( scordatevi l'Eritreo, qui si va in Senegal, Mali, Congo etc). In più la signora, per i dessert, ha scelto di affidarsi a maestri pasticceri Italiani e francesi (cambiano ogni mese). Lei poi è assolutamente speciale! Provate il karkadé con il gin😻 Ciaooo
Caterina Zanzi 08/04/2022 - 8:24 am
Ma grazie Marina, proveremo sicuramente!
Roberto Pettinaroli 21/02/2024 - 6:58 pm
Mi sapete indicare dov'era la centrale telefonica della Stipel nella Città Studi?
Giusi 08/04/2022 - 4:16 pm
Ciao!!! Bella guida, secondo me è da segnalare anche la Biblioteca comunale di Via Valvassori Peroni, è grandissima, luminosa e con una grande sezione per bimbi.
Giorgia Ginevra Ferrais 11/04/2022 - 7:57 am
grazie per il suggerimento Giusi!
MAURO 09/04/2022 - 6:35 pm
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