Tre giorni a Barcellona: cosa vedere e dove mangiare nella splendida città catalana

Di Caterina Zanzi

Avete in programma un weekend lungo a Barcellona? Ecco tutti i nostri tip su cosa vedere e dove mangiare per tre giorni nella splendida città catalana!

TRE GIORNI A BARCELLONA: COSA VEDERE

Barcellona cosa vedere dove mangiare
Sagrada Família | © Caterina Zanzi

* UNA PASSEGGIATA AL BARRI GOTIC. Non si può che iniziare la visita di Barcellona dal suo cuore pulsante, la ‘ciutat vella’, ovvero la città vecchia, con il suo Barri Gotic.

Qui troverete tanti negozi (specie Papabubble per le caramelle artigianali, Typographia per le t-shirt e il concept store Coco) ed edifici caratteristici, come la Chiesa di Santa Maria del Pi e l’adiacente Placeta del Pi, il nostro scorcio preferito di tutta Barcellona, ma anche Plaça de Sant Felip Neri, la Cattedrale e Plaça Reial.

In zona trovate anche un bel mosaico, The Kiss of Freedom e, per uno spuntino veloce, il mercato più conosciuto della città, la Boqueria, dove fare uno spuntino tra una passeggiata e l’altra.

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The Kiss of Freedom | © Caterina Zanzi

* UN GIRO AL BARRIO EL BORN. Il nostro quartiere preferito, meno conosciuto della città vecchia, ma proprio accanto a esso, è El Born, la zona ‘artistica’ della città. Perdetevi tra le (bellissime) vie di questa zona), fate una tappa in uno dei suoi locali (di cui poi vi diremo i nomi), e fate un salto a visitare le sue principali attrazioni, come la Chiesa di Santa Maria del Mar, il museo Picasso e il Mercato di Santa Caterina, decisamente più tipico della Boqueria.

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Alcuni bao alla Boqueria| © Caterina Zanzi

Se capitate in zona in una bella giornata di sole, arrivate fino al Parc de la Ciutadella, dove i catalani amano rilassarsi soprattutto nel weekend, con una bella vista sull’Arc de Triomf. Nelle vicinanze, tutta la zona vicina a Plaça San Augustì Vell è molto caratteristica e super piacevole per una passeggiata.

* PALAU DE LA MUSICA CATALANA. Non è forse tra le attrazioni più visitate della città, ma a noi questa sala da concerti ha decisamente rubato il cuore. L’edificio, progettato in stile art noveau, è un vero e proprio capolavoro patrimonio dell’Unesco, che si può visitare solo tramite una visita guidata (alle 14, ogni giorno, parte quella in italiano).

* DUE PASSI A EL RAVAL. In molti lo sconsigliano perché ‘pericoloso’ ma, almeno di giorno, a noi questo quartiere è solo sembrato multiculturale, vivo e affascinante. In zona potete visitare il Macba, museo di arte contemporanea di Barcellona e Palau Guell, una delle opere più importanti del modernismo catalano, oltre al monastero benedettino di Sant Pau del Camp e all’Antico Hospital de la Santa Creu, sotto il cui patio rilassarsi nelle giornate più calde (molto carino anche il locale al suo interno, El Jardì). Se siete amanti dei mercati, in zona trovate quello di Sant Antoni.

* LE CASE ALL’EXAIMPLE. Nella parte ‘nuova’ della città, gli edifici si fanno decisamente più eleganti e le boutique più internazionali, con tutti i marchi più conosciuti allineati su Passeig de Gràcia e la Rambla de Catalunya. Ma il vero motivo che vi porterà a fare un giro all’Exaimple è la “Manzana della Discordia”, un isolato con 3 edifici progettati dai tre grandi interpreti del Modernismo: Casa Lleó Morera, che vi consiglio di ammirare da fuori, Casa Amatller e, soprattutto, Casa Batlló.

Per quest’ultima, una delle opere più celebri di Antoni Gaudì, il consiglio è di acquistare dall’Italia il biglietto ond’evitare le lunghe file che si possono formare. Poco più avanti, troverete anche Casa Milà,detta La Pedrera, il cui tetto, soprattutto, rimarrà a lungo tra i vostri ricordi.

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La Pedrera | © Caterina Zanzi

* SAGRADA FAMILIA. Dopo aver visitato la case dell’Exaimple, potete proseguire di buona lena verso l’altra grande attrazione della città, la Sagrada Familia. Questa basilica, ancora in fase di costruzione (si parla di una fine dei lavori prevista per il 2026) non ha certamente bisogno di presentazioni: per visitarla all’interno, anche qui il consiglio è di acquistare il ticket di ingresso da casa per non perdere tempo in lunghe code.

* PARC GUELL. Godetevi una delle tante giornate di sole che Barcellona vi saprà dare nel parco più celebre di tutta la città, il Parc Güell, con con i suoi 17 ettari di giardini e le sue decorazioni vi saprà emozionare.

* MONTJUIC. Prendete la metropolitana fino a Plaça d’Espanya e poi camminate fino ai piedi della collina del Montjuïc, uno dei polmoni verdi di Barcellona. Qui, natura e cultura convivono, con diversi poli museali tutti da visitare, oltre ai molteplici giardini (su tutti, quelli botanici).

Non mancate un passaggio al Pavellò Alemany van der Rohe, una meraviglia architettonica pensata per l’Expo del 1929, e poi dirigetevi verso la Fondaciò Mirò, che custodisce migliaia di sue opere tra dipinti, sculture, tappezzerie e disegni. Sempre in zona, ha casa anche una fontana che alla sera si illumina con diversi spettacoli e il Mnac, il museo nazionale d’arte della Catalogna.

* TIBIDABO. Un’altra collina da cui godere di una vista spettacolare sulla città è il Tibidabo, il punto più alto della città, dove trovano casa un luna park e, soprattutto, il Tempio Espiatorio del Sacro Cuore di Gesù, una chiesa maestosa che ricorda vagamente la Basilica di Montmartre a Parigi. Potete salire qui o con la funicolare o con un bus.

* BUNKER DEL CARMEL. Tra i luoghi più frequentati per la loro vista, specie dai giovani all’ora del tramonto, ci sono i bunker del carmel, dalla cui sommità è possibile avere Barcellona ‘in pugno’. Venite con una birra (qui non la troverete), e siate pronti a farvi incantare.

* LA BARCELONETA. Impossibile lasciare Barcellona senza essere andati a La Barceloneta, un quartiere affacciato sul mare dove gli abitanti fanno surf, sport, prendono il sole e mangiano la paella. Non troverete molto, qui, ma è il luogo perfetto per una passeggiatina domenicale e per fare il pieno di relax.

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Un’immagine del lungomare di Barcellona | © Caterina Zanzi

TRE GIORNI A BARCELLONA: DOVE MANGIARE

* LA BODEGUETA DE GRACIA. Tornando dal Parc Guell, ci siamo imbattuti quasi per caso in questa bodegueta di quartiere, super tipica, col menu solo in catalano appeso alle pareti e tanta gente del posto a mangiarci. L’ambiente è molto semplice, le specialità tutte tradizionali, i prezzi contenuti e i piatti molto gustosi: abbiamo assaggiato le crocchette di merluzzo e di prosciuto, le immancabili patatas bravas e le costolette di carne al forno, la specialità del posto. Tutto ottimo. Prezzo medio bere escluso: 15€ a testa.

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Il nostro pranzo alla Bodegueta de Gracia | © Caterina Zanzi

*CERVESERIA VASO DE ORO. Mi avevano consigliato questa birreria vicino al Born per una cena a base di tapas non troppo impegnativa. Ci siamo trovati abbastanza bene, nonostante prezzi un po’ più alti rispetto alla media degli altri locali, e a portate tutto sommato non indimenticabili. L’ambiente è carino, il consiglio, se venite, è di ordinare la salsiccia catalana, sicuramente la cosa più buona che abbiamo assaggiato qui. Prezzo medio bere escluso: 25€ a testa.

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Un piatto di Cerveseria Vaso de Oro| © Caterina Zanzi

CAL PEP. La cena più buona a Barcellona l’abbiamo fatta qui da Cal Pep: al suo bancone, dove non si può prenotare per cui è meglio mettersi nell’ottica della fila, si possono assaggiare veri e propri sfizi, come il pan y tomat, i pimientos del padron e, soprattutto, una tortilla di patate incredibile, la specialità della casa. Prezzo medio bere escluso: 25€ a testa.

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Alcuni piatti di Cal Pep | © Caterina Zanzi

BAR DEL PI. Ci siamo fermati al Bar del Pi per un piccolo aperitivo a base di vino della casa e ‘bomba del pi’, una crocchetta di riso e carne davvero spaziale. Il locale è piccolino e accogliente, e si sta davvero bene a qualsiasi ora del giorno. Prezzo medio bere escluso: 20€ a testa.

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La bomba del Pi | © Caterina Zanzi

BORMUTH. Un altro tapas bar in cui ordinare qualche piattino sicuramente non trascendentale, ma comunque interessante, tra cui le patate con salsa aioli, le ali di polla e le uova con il prosciutto. Prezzo medio bere escluso: 20€ a testa.

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Alcune tapas di Bormuth | © Caterina Zanzi

*LA PARADETA. Per un pranzo o una cena di pesce informale, l’indirizzo che fa per voi è La Paradeta è l’indirizzo che fa per voi (noi siamo stati nel locale vicino alla Sagrada Familia). Il format prevede che si ordini dal banco pesce all’ingresso e si paghi a peso, a seconda del pesce scelto. Ottima la frittura di moscardini, i gamberoni alla griglia, i calamari alla plancha e le cozze. Prezzo medio bere escluso: 20€ a testa.

*LA BARRACA. Alcuni amici di Barcellona ci hanno segnalato La Barraca come uno dei migliori posti dove mangiare la paella vista mare, nella zona di Barceloneta. Il locale è molto bello, e pranzare qui è una vera iniezione di relax. La paella è buona senza far gridare al miracolo, ma nel complesso si sta davvero bene. Prezzo medio bere escluso: 25€ a testa.

*CAN CISA/BAR BRUTAL. Amanti del vino naturale, questo è il posto per voi. Il Bar Brutal è una vera e propria istituzione sul tema, e qui potete scegliere tra tante etichette speciali, da compagnare con qualche piattino. Prenotate con anticipo perché è quasi impossibile trovare posto, altrimenti.

* UN COCKTAIL. Per un drink davvero speciale vi consiglio di fare un salto da Dr Stravinsky, uno dei 50 migliori bar nel mondo. In alternativa, potete mettervi in fila per bere qualcosa allo speakeasy Paradiso, sempre nel quartiere di El Born.

Altri ristoranti che ci erano stati consigliati ma che non abbiamo provato:

* Fismuler
* El Nacional
* Yakumanka (elegante)
* Buenos Aires Grill (elegante)
* Boca Grande
* Cerveceria Catalana
* Orval
* Canete
* Pinotxo Bar
* Ocana
* Bar Marsella
* Teresa’s (vegetariano)
* Xiringuito Escribà
* Orval
* Champagnerìa Can Paixano
* Bodega del Born
* El Xampanyet
* Bar del Pla
* Quimet & Quimet
* El bosc de Les Fades (merenda)
* Flax&Kale (colazione/merenda)
* La Vermu (drink)
* Lo Pinyol (drink)
* Old Fashioned (drink)
* Bar Mariatchi (drink)
* Dux Gin & Cocktail (drink)
* Antic Teatre (drink)
* Boadas Cocktails (drink)
* Jamboree (serata)

ALTRE INFO UTILI SUL VIAGGIO A BARCELLONA

  • Da e per l’aeroporto si possono utilizzare i mezzi pubblici, oppure utilizzare il taxi (circa 35 euro a tratta).
  • Noi abbiamo scelto di nel quartiere El Born e mai scelta fu più azzeccata: tutto è a portata di passeggiata (abbiamo preso la metro solo un paio di volte) e intorno è pieno di locali, negozi e ristoranti. Abbiamo soggiornato in questo appartamento, trovato su Airbnb, e ne siamo rimasti abbastanza soddisfatti (organizzano anche il transfer per l’aeroporto, volendo).

E voi siete mai stati a Barcellona? Avete altri suggerimenti? Fatecelo sapere con un commento o condividendo le vostre foto sui social con l’hashtag #ConoscoUnPosto!

Se siete alla ricerca di altri nostri consigli, trovate tutto a questo link per gite fuori porta e a questo per viaggi più lunghi.

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