Viaggio in Messico: itinerario di 3 settimane tra Chiapas e Yucatan

Di Alice Caprotti

State programmando il vostro itinerario di viaggio in Messico? Noi ci siamo stati per circa 3 settimane durante il mese di agosto e ne siamo rimasti conquistati: siti archeologici pazzeschi, città coloniali dall’atmosfera magica e un mare semplicemente impossibile da descrivere a parole. Abbiamo visitato solo una parte di questo immenso Paese atterrando a Città del Messico, per poi spostarci nelle regioni del Chiapas e dello Yucatan, e infine ripartire da Cancún. Qui vi raccontiamo nel dettaglio cosa abbiamo visto e mangiato!

VIAGGIO IN MESSICO: ITINERARIO DI TRE SETTIMANE TRA CHIAPAS E YUCATAN

CITTÀ DEL MESSICO

Città del Messico è immensa e servirebbe moltissimo tempo per visitarla; noi per ragioni di tempo ci siamo accontentati di 3 giorni. Partiamo da Plaza Mayor, la seconda piazza più grande del mondo – ma decisamente non la più bella, sebbene imponente. Qui accanto c’è il sito archeologico del Templo Mayor: si pensa che questo tempio sia stato costruito nel punto preciso in cui gli aztechi videro la leggendaria aquila seduta su un cactus con un serpente in bocca, tuttora il simbolo del Messico. Molto interessante la parte con le rovine vere e proprie, mentre il museo collegato è un po’ vecchiotto, vi basterà un giro velocissimo. Non perdetevi invece i plastici in ferro fuori dall’ingresso del sito che vi rendono bene l’idea di come doveva essere questa zona secoli fa!

A pochi metri troverete la Cattedrale Metropolitana, stortissima come del resto diversi altri palazzi del quartiere poiché la città sta (lentamente) sprofondando. Tra la Cattedrale e il Museo sorge la piccola piazza Manuel Gamio dove potrete assistere ad alcuni balli tradizionali in costume. La tappa successiva è solitamente il Palacio Nacional per ammirare i murales di Diego Rivera, che però quando siamo stati noi era chiuso. Abbiamo rimediato con la Secretarìa de Educaciòn Pùblica, dove ci sono 120 murales di Rivera che raccontano la ‘vita del popolo’.

Da qui, passeggiate nella strade intorno: noi siamo rimasti affascinati dal fatto che siano organizzaate per rigide categorie merceologiche. Alcune dedicate solo a vestiti da sposa, altri solo ad accessori per macchine fotografiche e così via. Prendendo poi l’Avenida 5 de Mayo, arriverete ai Giardini di Alameda e al Palazzo delle Belle Arti: se avete la fortuna di trovare una bella giornata, salite su Torre Latinoamericana per ammirare la città dall’alto. Se invece siete alla ricerca di souvenir, non potete perdervi il Mercato di Ciudadela con la sua serie infinita di bancarelle con gli oggetti di artigianato più disparati.

Il secondo giorno abbiamo iniziato il nostro tour con il Museo di Antropologia: molto più bello e interessante di quello del Templo Mayor, sopratutto se vi limitate alla sala centrale con la Piedra del Sol e a quelle che raccontano meglio la civiltà Maya e Azteca. Da qui, ci siamo spostati al quartiere di Coyoacán, molto carino con quel vibe hipster e moderno ormai sempre più gloable, casette colorate, aiuole di fiori, caffè per fare smartworking e mercatini vari. Dopo aver fatto un giro nella Plaza Hildalgo e al Jardin Centenario, tappa imprescindibile è il Museo di Frida Kahlo. Se cercate un museo più di nicchia, vi consigliamo, invece, di fare un salto alla Casa di Trotsky, sempre nei paraggi.


Se Coyoacàn vi è piaciuto, vi consigliamo di fare un giro anche nei quartieri di Roma e Condesa. Tenete conto che qui la domenica sera è un po’ come il lunedì da noi: tantissimi ristoranti sono chiusi, quindi se siete qui nel weekend organizzatevi per tempo!

Viaggio in Messico
Teotihuacàn | © Alice Caprotti

Il terzo giorno siamo andati poco fuori città a visitare Teotihuacàn. Potete arrivare qui con un tour organizzato (circa 700 pesos pranzo escluso), che solitamente abbina anche la visita alla Piazza delle Tre Culture e alla Basilica di Guadalupe, ma volendo potete farcela anche in autonomia con un pullman che parte dal Terminal Norte di Città del Messico. L’antica città di Teotihuacàn era una delle città più grandi del Centro America: oggi in realtà l’intero sito si estende per circa ‘solo’ 2km lungo la Calzada de los Muertos. La Piramide del Sol è la terza piramide più grande del mondo e insieme alla Piramide della Luna è uno spettacolo di straordinaria imponenza. Se andate quando fa molto caldo, tenete conto che non c’è neanche mezzo metro all’ombra.

SAN CRISTÒBAL DE LAS CASAS E DINTORNI

Città coloniale dalla lunga storia, San Cristòbal de Las Casas si trova su un altopiano, in una valle circondata da fitte foreste: noi ci siamo subito innamorati delle sue vie acciottolate, dove si affaciano file e file di casette basse colorate. Se non avete la macchina (o non amate spostarvi ogni notte) è anche un punto strategico da dove esplorare tutta la zona con escursioni giornaliere. Non ci sono particolare musei o monumenti da visitare, ma cercate di passare dall’Arco del Carmen e dalla Cattedrale nella piazza centrale, dove peraltro ogni sera si tiene un pittoresco mercato con oggetti di artigianato locale.

  • SAN JUAN CHAMULA e ZINCANTAN. San Cristòbal è circondata da tantissimi villaggi tradizionali dove vivono persone appartenenti alle etnie tzotzil e tzeltal e che sono organizzati come delle città-stato, con regole e costumi unici: i più famosi (e visitati) sono San Juan Chamula e Zincantan. Iniziamo da San Juamula, che dista solo 10km: gli uomini e le donne chamula appartengono all’etnia tzotzil e tradizionalmente indossano vestiti di lana, tuniche o gonne, il cui colore spesso riflette il ruolo della persona nella società. Ciò che non potete assolutamente perdere è il Templo di San Juan, la chiesa centrale: qui il cattolicesimo è vissuto e praticato in modo molto diverso da quello che conosciamo e la chiesa riflette questa unicità.

Aperta 24/7, senza celebrazioni a orari prefissati e senza una figura religiosa a gestirla: all’interno, nessuna panca o sedia, le persone che vedrete sono sedute per terra su un letto di aghi di pino e le candele sono accese direttamente a terra. Difficile raccontarlo a parole, ma l’atmosfera che si respira è indescrivibile. A Zincantan, invece, gli abitanti sono anch’essi di etnia tzotzil ma qui gli abiti tradizionali sono tuniche e vestiti ricamati con motivi floreali. La Iglesia di San Lorenzo è meno particolare ma merita comunque una visita.

  • CANYON DEL SUMIDERO. Grandioso è l’unico aggettivo con cui riusciamo a descrivere il Canyon del Sumidero. Vi consigliamo di vederlo sia dall’alto, dal Mirador Chiapo soprattutto, ma anche dal basso, in barca. Potete partire dall’iperturistica Chiapa de Corzo o dall’Embarcadero Cahuaré: ci raccomandiamo di munirvi di antizanzare, crema solare e cappellino (ma se vi dimenticate, le bancarelle non mancano). Le pareti di roccia arrivano fino a 1200m d’altezza e lungo la navigazione, che dura circa 2 ore tra andata e ritorno, se siete fortunati potrete avvistare aironi, pellicani, scimmie e coccodrilli.

AGUA AZUL, PALENQUE e MISOL HA

  • PALENQUE. Il sito archeologico di Palenque include centinaia di edifici, solo una piccola parte dei quali è attualmente aperta al pubblico: il Tempio delle Iscrizioni è notevole, ma ancora più incredibile è la vista dall’alto che si gode dall’edificio più alto del Grupo de Las Cruces poco più avanti. Le guide locali parlano soprattutto spagnolo (quelle inglesi costano il triplo) e non sono molto preparate, quindi vi consigliamo di girarlo in autonomia. Peccato per l’affollamento di venditori di souvenir un po’ in tutti i sentieri. Se arrivate in giornata da San Cristòbal, valutate di fermarvi a dormire e poi ripartire da qui per le prossime escursioni: sono quasi 5 ore di viaggio solo per arrivare!
  • AGUA AZUL. Non scordatevi il costume quando verrete a visitare le fiabesche cascate di Agua Azul. L’acqua si disperde in tante piccole piscine naturali di un turchese acceso, il tutto circondato da ricca vegetazione tropicale. Non temete di essere troppo isolati, c’è una strada accanto con bancarelle e ristoranti pronti a nutrirvi all’occorrenza.
  • MISOL HA. Sebbene sia alta più di 35 metri, la cascata di Misol-Ha non ci ha particolarmente affascinato, ma se andate ad Agua Azul, passare da qui non è una grande deviazione.

BONAMPAK E YAXCHILAN

Non saranno le più grandi (o famose) ma le antiche città Maya di Bonampak e Yaxchilán ci hanno lasciato a bocca aperta. Molto più selvagge di Palenque (o Teotihuàcan), si trovano vicino al confine col Guatemala e volendo potete visitarle nella stessa giornata, soprattutto se decidete di appoggiarvi a un tour organizzato. Partite dall’imbarcadero di Frontera Corozal: un’oretta su una delle lanchas locali vi porterà a Yaxchilán, che si trova in una posizione eccezionale su un’ansa del Rìo Usumacinta. Vi avvisiamo: per entrare nella Gran Plaza, da cui poi potete girare in libertà per tutto il sito, dovrete passare attraverso El Laberinto, un edificio pieno di cunicoli… e pipistrelli. Riemersi dall’altra parte, non potete perdervi l’Edificio 33 con la sua facciata decorata davvero singolare.

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Yaxchilán | © Alice Caprotti

Tornate indietro con la stessa barca con cui siete arrivati e in un’ora arrivate a Bonampak. Immersa nella giungla, è ancora più incontaminata di Yaxchilan (considerate che è rimasta sconosciuta al mondo fino al 1946!). Gli affreschi a colori che si possono vedere dentro il Templo de las Pinturas sono rari e per questo ancora più sbalorditivi. Salite fino in cima per ammirare anche la vista sulla foresta circostante (e sentirvi un po’ Indiana Jones).

CALAKMUL

Nascosta nel cuore di una riserva naturale, Calakmul era probabilmente una ‘metropoli’ ai tempi dei maya di cui oggi sopravvivono moltissimi edifici e una delle piramidi più alte del Messico. Il più remoto dei siti di questa lista, e quello che vi richiederà più tempo per essere raggiunto, ma la sua magia sta anche in questo! Altro vantaggio non da poco è la scarsità di turisti: per mangiare, ricordatevi di organizzarvi con un pranzo al sacco. Salire centinaia di gradini e vedere dall’alto le rovine spuntare dalla foresta pluviale è un’esperienza unica. Noi vi consigliamo scarpe comode e abbigliamento a prova di umidità tropicale.

CAMPECHE

Patrimonio dell’UNESCO, il centro storico di Campeche è molto pittoresco con le sue viuzze piene di casette e chiese colorate, anche se meno ‘vivo’ di quello di San Cristòbal de Las Casas. Salite sui bastioni delle mura, visitate la Cattedrale e fate una lunga passeggiata sul Malecòn (il lungomare). Se avete tempo, potete stare qui un giorno in più e fare un’escursione in giornata a Edznà.

MERIDA E DINTORNI

Sarà per i suoi edifici coloniali dai colori pastello, per le sue vie piene di negozietti indipendenti e ristoranti buonissimi, Merida ci è entrata nel cuore. Dedicate almeno un giorno a girare il centro storico: dalla Plaza Grande, dove si affacciano la maestosa Catedral de San Ildefonso e la Casa di Montejo, imboccate Calle 60 che vi porterà verso il Paseo de Montejo, un viale alberato ricco di ville ispirato agli Champs-Èlysées parigini. Fermatevi assolutamente a fare shopping per la casa da Casa Benito, ma anche da Matilda e Diane Blouin. Fate un giro nel mercato coperto Lucas Galvez e perdetevi nelle vie circostanti, piene di street food e ancora più local, fino alla Porta di San Juan. Se vi fermate più di un giorno, potete visitare anche il Gran Museo del Mundo Maya e il Museo de Arte Contemporáneo (MACAY).

  • CHICHÉN ITZÀ. Forse il sito turistico più famoso del Messico, oltre che una delle sette meraviglie del mondo moderno, Chichén Itzà è una tappa irrinunciabile. Nonostante la costante orda di turisti che la affolla, il caldo, l’umidità e gli infiniti venditori di souvenir che incontrete, possiamo garantirvi che ne vale la pena (al massimo, se riuscite, venite al mattino presto o nel tardo pomeriggio). El Castillo, la piramide che vedrete appena entrati, è semplicemente magnifica, ma non pensate che la visita si esaurisca qui. Il sito è enorme e pieno di altri edifici super interessanti e ben conservati, che difficilmente troverete in altri siti archeologici: come El Caracol (osservatorio astronomico), la Iglesia, l’Edificio de las Monjas e il Tempio dei Guerrieri.
  • CENOTE IK KIL. I cenote sono delle grotte naturali di acqua dolce, in cui il tetto è crollato lasciando l’interno ‘allo scoperto’. In tutta la penisola dello Yucatan ce ne sono migliaia: se avete tempo, vi consigliamo di esplorare la Riserva Anillo de Cenotes intorno a Merida. Noi per ragioni di tempo ci siamo accontentati di visitare il Cenote Ik Kil, a pochi minuti da Chichén Itzà: iper turistico e attrezzato come fosse un parco divertimenti, non ci ha esattamente conquistati ma vi darà comunque un’idea di com’è un cenote.
  • IZAMAL. Soprannominata la Città Gialla per il colore degli edifici del centro, Izamal ci è sembrata più che altro una piacevole Instagram opportunity ma niente di più (complice forse il tempo non proprio fortunato). Se ci passate, non mancate di visitare il Convento de San Antonio de Padua con il suo bellissimo chiostro.

ISLA HOLBOX

Di Isla Holbox noi ci siamo letteralmente innamorati: merito delle sue spiagge infinite di sabbia sottile, il mare basso e cristallino, le sue vie un po’ hippie piene di ristorantini di pesce. Per raggiungerla dovete prendere il traghetto da Chiquilà (uno ogni mezz’ora) e in 25 minuti arriverete sull’isola: qui non ci sono strade asfaltate (e se andate come noi nella stagione delle piogge, questo vuol dire fango, fango ovunque) e si gira in bici o con golf cart. Una volta arrivati, non vi resta che dedicarvi al relax più totale. La spiaggia ha diversi stabilimenti ma tutti molto piccoli e spartani: per due lettini, pagherete circa 400 pesos (20€) al giorno. Se volete tentare l’avvistamento di fenicotteri, avventuratevi fino a Punta Mosquito (col mare così basso, potete arrivarci anche a piedi dal mare).

Holbox è anche un punto di partenza perfetto per uscire in barca ad avvistare gli squali balena: noi abbiamo partecipato a un tour organizzato molto costoso (circa 180€ a persona), ma possiamo dire che è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Tutti i tour includono anche una tappa di snorkeling a Punta Caboche e una passeggiata nella riserva naturale, a dir poco stupenda. La gita in sé è molto lunga e faticosa, contate che dopo l’alzataccia alle 5 del mattino ci vorranno almeno 2-3 ore per avvistarne uno e, quando succederà, sarete circondati da altre 20 barche come la vostra. Uno stress di cui vi dimenticherete subito non appena sarete sott’acqua e lo vedrete a pochi metri da voi. Se soffrite molto la barca, però, pensateci bene. Non secondario, il ceviche che abbiamo mangiato in barca è stato il più buono di tutta la vacanza.

Viaggio in Messico
Tramonto a Isla Holbox | © Alice Caprotti

RIVIERA MAYA

L’estate non è la stagione migliore per frequentare la Riviera Maya, non solo per le orde di turisti ma per via delle alghe che infestano la costa e quindi le spiaggie: motivo per cui a malincuore abbiamo rinunciato a stare a Tulum preferendo concludere la nostra vacanza a Playa del Carmen. Tip molto interessate: su questa pagina Facebook potete controllare lo stato delle spiagge e adattare i vostri piani di conseguenza! Playa del Carmen è un compromesso tra la più genuina Tulum e l’americanissima Cancùn: qui di grattacieli ce ne sono pochi e se avete voglia di girare a piedi troverete ancora qualche angolo più genuino.

Per rilassarvi al mare, vi consigliamo di non stare qui ma piuttosto di fare escursioni a Isla Mujeres o Isla Cozumel. Noi abbiamo visitato quest’ultima con un’escursione in barca ed è stata un’esperienza incredibile: vi fermerete in 3-4 punti diversi per nuotare e ogni volta ci sarà qualcosa di nuovo e stupendo da vedere, dai coralli ai pesci tropicali alle stelle marine. Mangiare immersi nell’acqua cristallina con le mante che vi passano accanto è qualcosa di indescrivibile.

DOVE MANGIARE IN MESSICO

  • EL CARDENAL (Città del Messico). Sebbene sembri dall’atmosfera un ristorante francese, El Cardenal serve solo cucina tradizionale messicana ed è molto rinomato. Servizio attento anche se tutto il ristorante sembra un po’ fermo agli anni 90: buonissima la carne dell’Arrachera marinada. Prezzo medio a testa: 25€.
  • LOS DANZANTES (Città del Messico). Uno dei ristoranti migliori di tutta la vacanza, si affaccia sul Jardin Centenario nel quartiere di Coyoacàn. I loro tacos al tonno sono spaziali, ma anche la zuppa di pesce non scherza. Prezzi un po’ più alti della media ma porzioni altrettanto abbondanti. Prezzo medio a testa: 30-35€
  • CORAZON DE MAGUEY (Città del Messico). A due passi da Los Danzantes, è il posto giusto per assaggiare alcune delle migliori varietà di Mezcal messicane. L’atmosfera è molto piacevole, anche se i piatti ci hanno incantato molto meno rispetto al suo vicino: abbiamo assaggiato qui la tipica zuppa con tortillas, molto particolare, e un ceviche di verdure delizioso. Prezzo medio a testa: 30€
  • COMIDA (Città del Messico). Locale situato all’interno del Mercato della Ciutadela, vi consigliamo di fermarvi qui per una pausa durante lo shopping. Menzione d’onore alle loro buonissime limonate. Prezzo medio a testa: 10-15€
  • MERCATO DI SAN JUAN (Città del Messico). Mercato alimentare coperto super tipico, perfetto per fare un aperitivo con tapas e provare gli insetti. Prezzo medio a testa: 10€
  • TAQUERIA ORINOCO (Città del Messico). Famosissima e piccolissima taqueria nel quartiere di Roma (ma ora ha aperto anche altre sedi in Messico) da provare almeno una volta per un taco o un piatto di chicharrón (grasso di maiale fritto). Prezzo medio a testa: 10€
  • RISTORANTE EL FOGON DE JOVEL (San Cristòbal De Las Casas). Il locale giusto dove provare l’autentica cucina del Chiapas, buonissime le zuppe. Prezzo medio a testa: 20€
  • BAIJLUM (Palenque). Ristorante poco fuori dal sito archeologico di Palenque, con l’ambizioso proposito di ripororre l’antica cucina preispanica. Proprietari gentilissimi, ingredienti local e buona lista dei cocktail. I piatti non ci hanno fatto impazzire, ma l’offerta culinaria in questa zona è davvero scarsa. Se volete rifugiarvi in una pizzeria, andate alla Monte Verde. Prezzo medio a testa: 35-40€
  • LA RECOVA (Campeche). Ristorantino elegante nella via piena di locali di Campeche, nel centro storico. Tostaditos con salmone spaziali, altrettanto il polpo alla griglia. Porzioni molto generose nonostante i prezzi un filino più alto. Prezzo medio a testa: 30€
  • ADUANA VASCONCELOS (Campeche). A due passi da La Recova, un po’ più informale: perfetto anche per la colazione, noi vi consigliamo di assaggiare sia tacos che empanadas. Prezzo medio a testa: 20€
  • CRABSTER (Merida). Peccato per la posizione all’interno di una sorta di centro commerciale, ma il menu di pesce merita e i prezzi sono giusti. Buonissima la zuppa di pesce. Prezzo medio a testa: 25€
  • APOALA (Merida). Posizione deliziosa nella piazzetta di Parque Santa Lucia, propone cucina tradizionale della regione di Oaxaca. Assaggiate le enmoladas, tortillas ripiene della tipica salsa mole (di noci, molto dolce). Prezzi un po’ più alti (sui 40€ a persona) ma assolutamente spesi bene. Prezzo medio a testa: 35-40€
  • TACOS JAVOS (Merida). Taqueria molto spartana appena fuori dal mercato coperto, con meno di 10€ potrete mangiare un enorme burrito con carne asada gustosissimo. Prezzo medio a testa: 10€
  • LA NEGRITA (Merida). Uno dei posti più incredibili di tutta la vacanza: venite qui a bere un mezcal, a godervi la musica dal vivo e ballare insieme ai locals (prima delle 22, ci raccomandiamo!). Prezzo medio a testa: 20€
  • PIEDRASANTA (Isla Holbox). Ristorante elegante con luci soffuse e atmosfera da giungla lussureggiante. Cocktail molto buoni, assaggiate la tipica Cochinita Pibil, maiale cotto lentamente molto saporito. Prezzo medio a testa: 40€
  • IGUANA (Isla Holbox). Bar e ristorante sul lungomare, perfetto per un pranzo vista mare: buonissimi i calamari ma anche tostaditos e tacos di pesce. Prezzo medio a testa: 15-20€
  • PLAYA DE NANAS (Isla Holbox). Bar con lucine a due metri esatti dal mare, è la location perfetta per vedere il tramonto sorseggiando un buon cocktail. Prezzo medio a testa: 15-20
  • EL FOGON (Playa del Carmen). Uno dei pochi posti tipici di Playa del Carmen, sul menu trovate una scelta molto ampia di tacos, empanadas e tortillas con ogni tipo di ripieno. Prezzo medio a testa: 15-20
  • ZITLA CHEIBA (Playa del Carmen). Fuori dalle vie più frequentate di Playa, ristorante molto carino per mangiare tacos di pesce senza pretese. Prezzo medio a testa: 25

DOVE DORMIRE

  • HOTEL FLAMENCOS (Città del Messico). Esterno bruttino ma all’interno è tutto nuovo di zecca e molto pulito. Camere spaziose, colazione a buffet molto ricca ed è a 15 minuti a piedi da Plaza Mayor.
  • CASA CARMEN (San Cristòbal de Las Casas). Appena dietro l’Arco del Carmen, bellissimo e molto accogliente. C’è anche una spaziosa cucina comune e vi organizzano sia tour in giornata che corsi di cucina tradizionale. Stupendo anche il terrazzino che noi non abbiamo sfruttato abbastanza.
  • VILLAS ADRIANA (Palenque). Fuori dal centro, ma immersa nel verde: molto carina, bagno un po’ spartano.
  • CASA KA’AN (zona Calakmul). Eco hotel letteralmente in mezzo al nulla, noi abbiamo trovato la nostra casetta nella giungla adorabile anche se molto semplice. Il centro abitato più vicino (Xpujl) è comunque molto lontano, ma c’è un ristorante interno niente male. Uno dei pochi che organizza tour a Calakmul e dintorni, in più potete anche prenotarvi massaggi e trattamenti.
  • CASTELMAR HOTEL (Campeche). Ricorda una hacienda tradizionale: posizione pazzesca e prezzi molto abbordabili, a noi è capitata una camera molto molto vecchiotta con un bagno messo maluccio.
  • LA PIAZZETTA (Merida). Gestito da un italiano che vive qui da decenni, vi darà una serie di consigli infiniti su cosa fare e soprattutto dove mangiare. Camera semplice ma curata, pulitissimo, le aree comuni stupende.
  • CASA DEL ALUX (Isla Holbox). A 400 metri dalla spiaggia, si accede tramite box con codice. Appartamento super spazioso.
  • MELIORA BY BUNIK. Struttura nuova con prezzi molto abbordabili considerando la media della riviera Maya. Terrazzo con piscina fantastico, peccato per l’acqua della doccia freddina.

SUGGERIMENTI UTILI

  • SIM CARD. Come (quasi) ovunque, potete acquistare una Sim card del posto già all’aeroporto. Noi abbiamo provato la Sim virtuale con Holafly e ci siamo trovati bene, a parte in qualche remota zona del Chiapas.
  • COSTO DELLA VITA. Nella penisola dello Yucatan, i prezzi sono più simili a quelli italiani mentre nel resto della vacanza sono stati più bassi (ma non pensate che siano località iper economiche): escluso lo street food, in un ristorante strutturato si spendono circa 15-20€, considerate che c’è sempre da aggiungere una mancia – almeno – del 10%.
  • LINGUA. A Città del Messico e in Chiapas si parla quasi esclusivamente spagnolo quindi vi consigliamo di imparare qualche frase per comodità e allenare il vostro vocabolario.
  • DENARO. Potete pagare quasi ovunque con la carta di credito ma portatevi per sicurezza un po’ di contanti, soprattutto nelle zone meno battute (come il Chiapas o Holbox dove i bancomat scarseggiano).
  • SPOSTAMENTI. Nelle città più grosse potete affidarvi ai taxi ma anche a Uber senza problemi. Per spostarvi da una località all’altra, la macchina è la scelta che vi garantisce più autonomia: lo Yucatan è molto sicuro, nel Chiapas mettete in conto di poter avere un paio di conversazioni surreali con la polizia locale. In alternativa, ci sono tantissimi tour organizzati che vi portano pressoché ovunque e che potete utilizzare anche come ‘taxi’, facendo solo la tratta di andata o ritorno. In questo caso, non fidatevi troppo degli orari che viverranno dati: un ritardo di 1-2 ore sulla tabella di marcia è perfettamente normale.
  • ASSICURAZIONE SANITARIA. In Messico il sistema sanitario è sia pubblico che privato, noi per sicurezza abbiamo preferito sottoscrivere la nostra solita polizza malattia e infortuni in viaggio (circa 140€ a persona per 18 giorni di viaggio), che permette di accedere a cure di buon livello.

E voi siete mai stati in Messico? Avete altri suggerimenti? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

Se siete alla ricerca di altri nostri consigli, trovate tutto a questo link per gite fuori porta e a questo per viaggi più lunghi.

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10 commenti

Marika 24/11/2022 - 7:11 am

ciao!il costo indicativo per un viaggio del genere?Si potrebbe fare anche di due settimane l’itinerario o è troppo poco tempo?Grazie per la risposte. Marika

Rispondi
Caterina Zanzi 30/11/2022 - 10:21 am

Ciao Marika, è molto soggettivo, sia in termini di spesa che in termine di itinerario: sia il costo che il tempo dipendono da un’infinità di variabili personali che ci è un po’ difficile quantificare!

Rispondi
Noemi 04/12/2022 - 9:56 pm

Ciao! Per gli spostamenti come avete fatto? Avete noleggiato una macchina o con i bus si riesce comunque a fare gran parte dell’itinerario?

Rispondi
Caterina Zanzi 05/12/2022 - 4:25 pm

Ciao! Noi abbiamo utilizzato bus e tour organizzati vari per spostarci 🙂

Rispondi
Nicoletta - Viaggiatori per Caso 14/02/2023 - 11:43 am

Ciao! Volevo sapere in che stagione siete andati e che clima avete trovato. E poi se avete fatto un anello su città del Messico oppure partenza e ritorno da due città differenti.. grazie!

Rispondi
MARY 25/10/2023 - 10:51 am

Ciao Cate! Articolo come sempre utilissimo! Volevo capire come siete arrivati da San Cristóbal de Las Casas a Palenque, perché continuo a leggere che quella tratta stradale (che di base percorrono tutti i tour organizzati) è molto pericolosa…nel caso, consigli di agenzie viaggi con cui vi siete trovati bene? Grazie mille! <3

Rispondi
Caterina Zanzi 25/10/2023 - 1:06 pm

Ciao <3 Alice dice che hanno utilizzato come 'taxi' uno dei tour organizzati che facevano la gita in giornata 🙂 In sostanza, hanno usufruito dell'andata+gita senza però rientrare a San Cristóbal!

Rispondi
Marika 22/12/2023 - 11:49 am

Ciao! ma quindi voi siete partite in autonomia e non con un viaggio organizzato da agenzia? Per la sicurezza e la pericolosità dei luoghi siete state tranquille?

Rispondi
Caterina Zanzi 22/12/2023 - 11:53 am

Ciao Marika, sì, in autonomia. Con qualche accorgimento, naturalmente, ma nel complesso ci siamo sentite tranquilli.

Rispondi
marika 22/12/2023 - 7:27 pm

Grazie Cate, potresti indicarmi su quali siti vi siete informati per gli autobus e i tour?

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