Una gita fuori porta in Brianza tra natura, arte e buon cibo

Di Alice Caprotti

Se siete amanti delle gite fuori porta, avete mai considerato la Brianza? Noi, complici una cena speciale al ristorante Le Grotte di Realdino, siamo andati alla scoperta di questa zona, a un’oretta di macchina da Milano. In questo articolo trovate quindi qualche spunto per una giornata all’insegna di natura arte e buon cibo! ,

GITA FUORI PORTA IN BRIANZA: DOVE ANDARE

I PERCORSI SUL LAGO DI ALSERIO E DI PUSIANO

Il Lago di Alserio e il Lago di Pusiano sono due dei cinque Laghi Briantei che costellano questa zona dell’alta Brianza (gli altri sono il Lago di Montòrfano, il Lago del Segrino e il Lago di Annone). Qui intorno è ricco di percorsi da fare sia in bicicletta che a piedi.

Gita Brianza Lago Alserio
Lago di Alserio | © Alice Caprotti

Il Lago di Pusiano ha al centro la misteriosa Isola dei Cipressi, che nella bella stagione è anche raggiungibile in battello. Lungo la riva troverete anche un centro per noleggiare canoe e kayak (un’attività perfetta anche se non siete esperti, visto che il fondo del lago è veramente bassissimo). Un’immersione totale nella quiete e nella tranquillità!

Lago di Pusiano | © Alice Caprotti

UN GIRO A MONZA

Di Monza vi abbiamo già accennato qualcosa quando vi abbiamo raccontato 10 gite fuori porta da fare vicino a Milano, dove però ci eravamo soffermati solo sul famoso Parco di Monza e alla sua Villa Reale: ma questa città ha molto da offrire oltre al parco! Il centro storico è davvero carino da girare semplicemente a piedi, ma vi consigliamo assolutamente di fare una tappa nella meravigliosa Piazza del Duomo e di visitare il Museo del Tesoro del Duomo, dove è custodita la celebre corona ferrea.

La piazza del Duomo | © Alice Caprotti

Da qui, non mancate di passare dalla Piazza dell’Arengario, dove il palazzo comunale di origine medievale fa da crocevia alle strade principali del centro storico, dove potete anche dedicarvi a un po’ di sano shopping.

UN PO’ DI RELAX ALLE TERME

Le terme di Monticello non hanno nulla da invidiare a quelle di Porta Romana. Ok, forse le mura spagnole effettivamente sono difficili da replicare… ma la vista esterna sulle colline brianzole, fidatevi, vi stupirà.

Le vasche esterne di Monticello Spa | © Pagina Fb ufficiale

All’interno del percorso di relax troverete non solo la meravigliosa vasca panoramica ma anche diverse vasche interne, idromassaggi, una vasca salina, saune, hammam e bagni di vapore, stanze emozionali e altro ancora. Ovviamente per chi lo desiderasse ci sono moltissimi pacchetti benessere con massaggi e trattamenti speciali, e all’interno c’è anche un punto ristoro, il Mon Bistrot.

LA BASILICA DI AGLIATE

La Basilica di Agliate è indubbiamente una piccola meraviglia, soprattutto per gli appassionati di storia antica. Questa basilica romanica, infatti, risale all’XI secolo e si è mantenuta molto bene nonostante gli affreschi delle navate siano ormai quasi del tutto sbiaditi (si sono mantenuti decisamente meglio quelli interni al battistero).

L’esterno della Basilica di Agliate | © Alice Caprotti

Se avete voglia di continuare la vostra passeggiata, sappiate che la Basilica è anche uno dei numerosi ingressi del Parco Valle Lambro, che si estende da Monza a Erba lungo il fiume Lambro per 25 chilometri.

UNA CENA SPECIALE ALLE GROTTE DI REALDINO

Il Ristorante Le Grotte di Realdino si inserisce come ultima delle tante sorprese che la Brianza regala. Nascosto in una viuzza silenziosa di Carate Brianza, tra mulini e case antiche, questo ristorante è il più antico di tutta la Lombardia. Nasce infatti come locanda nel 1722 e da allora non ha mai chiuso, anche se è passato tra le mani di moltissimi gestori diversi. A fine ‘800, questa locanda era una delle mete preferite dei milanesi durante il periodo estivo, grazie anche alle grotte omonime che offrivano un angolo di fresco, e anche per merito del tram che una volta collegava direttamente Milano con Carate.

Guida Brianza Grotte Realdino
L’interno delle grotte | ©Alice Caprotti

L’antico detto nato proprio in questo periodo d’oro, a Realdino si visita l’acqua e si beve il vino”, è valido ancora oggi: la nuova gestione del ristorante ha come obiettivo offrire un’esperienza culinaria di alto livello, con un menu fatto di materie prime di alta qualità e rielaborazioni di piatti tradizionali della cucina locale. D’estate non potete non approfittare della splendida terrazza all’aperto, che si trova proprio accanto alle famose grotte che danno il nome al locale. L’atmosfera all’interno è informale e lo stile decisamente rustico: come sarà la cucina?

Lo chef, che si è fatto le ossa nella cucina di Massimo Bottura, ci ha accolto con una amouse-bouche ispirata proprio al suo maestro, una spuma di mortadella leggerissima. Nella scelta dei piatti ci siamo fatti guidare dallo chef, che ci ha fatto assaggiare tutti i suoi piatti più iconici: iniziando dall’Uovo Fabergè, ovvero uovo impanato con panko e fritto su crema di patate alle erbe aromatiche con speck e bitto, e Non il solito Polpo, un polpo arrostito su crema di patate alla salvia, germogli e nero di seppia.

Giornata in Brianza Grotte di Realdino
Uovo Fabergé | ©Alice Caprotti

Morbido e delicatissimo il polpo, menzione speciale va però sicuramente all’Uovo Fabergé: leggero nonostante la frittura e davvero squisito. Insomma, talmente saporito che avremmo volentieri fatto il bis, ma abbiamo voluto lasciare spazio al resto del menu.

Giornata Brianza Grotte di Realdino
Non il solito polpo | ©Alice Caprotti

Abbiamo continuato con il Cappuccino bergamasco, crema di patate, guanciale romano, scaglie di parmigiano 30 mesi e spuma di cipolle bruciate e l’Osso Cubo, stinco di manzo km 0 cotto a bassa temperatura, su risotto allo zafferano al salto e salsa al midollo. Difficile rendere a parole la tenerezza dello stinco, semplicemente eccezionale, e l’esplosione di gusto del originalissimo Cappuccino: promossi con lode entrambi!

Torneremo sicuramente a provare altri piatti che ci incuriosivano molto, come la Gulàsovà, gulash a base di aletta di manzo nostrano, cipolle bianche del contadino e spezie. Accompagnato da polenta croccante o i Tajarin fatti in casa, serviti con pomodori del contadino “confit”, polpa di granchio reale, aglio e basilico leggermente piccanti. Per ora, nonostante le porzioni non molto abbondanti, siamo piene quindi decidiamo di chiudere con i dolci fatti in casa, e facciamo bene: la pannacotta con coulis di frutto della passione è la chiusura perfetta di questa cena!

Per darvi un’idea dei prezzi, gli antipasti vanno dai 9 ai 13 euro, i primi dai 10 ai 13 euro e i secondi dai 19 ai 23 euro: per una cena completa, vino escluso, dovreste spendere intorno ai 40 euro, secondo noi assolutamente meritati!

E voi, siete mai stati in uno di questi posti? Qui trovate tanti altri suggerimenti per gite in giornata!

CERCA NELLA MAPPA

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento