Lele e Melissa hanno una splendida casa. Un loft arredato con gusto, che porta i ricordi dei mercatini e dei lunghi viaggi, soprattutto negli Stati Uniti. Proprio dopo una vacanza in America, dove i due cenano nel garage di una famiglia creola in compagnia di altri ospiti (“una delle migliori esperienze della nostra vita”, dicono quasi in coro) nasce l’idea.
Perché non aprire il loft a otto sconosciuti, che qualche sera a settimana, a turno, si danno appuntamento all’indirizzo (rigorosamente segreto) per cenare assieme? Detto, fatto. La coppia si ingegna, sposta qualche oggetto nel pur spazioso appartamento, prende coraggio e apre le porte della propria casa, all’interno di un ex convento, a perfetti ignoti: è così che comincia la storia di Ma’ Hidden Kitchen Supper Club.
Le regole alla base del ‘gioco’ sono due: l’imperativo categorico del “Bring your own bottle” e il divieto di svelare ad amici o conoscenti l’indirizzo esatto.
IL PIATTO FORTE: il mistero
Gran parte dell’intrigo è giocato sul suo mistero, perché diciamolo, andare a cena a casa di sconosciuti è un fatto di per sé affascinante. Soltanto a poche ore dall’inizio della cena viene svelato ai partecipanti via e-mail l’indirizzo esatto (che è centralissimo). E se Lele e Melissa mettono a disposizione la casa, è Andrea Sposini a tenere le redini della cucina (splendida, con un bancone moderno al centro, l’immancabile frigo Smeg rosso fiammante e contenitori di ogni sorta), inventandosi ogni sera un menu diverso e organizzando anche corsi di cucina.
La cena, insomma, è tutto fuorché ‘arrangiata’ e dà ai convitati un buon motivo per tornare, al netto della voglia di provare una nuova esperienza. Durante la serata a cui ho partecipato, ho assaporato un super antipasto a base di fave e pecorino, un primo che ancora ricordo (tagliolini di prezzemolo, rigorosamente fatti a mano, con gamberi al brandy e sedano croccante) e il filetto di persico con zucchine arrosto alla menta.
Alla fine, complice anche un meraviglioso budino al limone, seguito a ruota da caffè, liquori di ogni tipo, tisane e marshmallow, ci siamo già scambiati il numero di cellulare, oltre a esserci reciprocamente raccontati vita, morte e miracoli.
IL POSTO: come a casa
L’espressione “sentirsi a casa” qui non è soltanto un modo di dire. Anzi, è uno degli aspetti più piacevoli dell’esperienza. Quella di Lele e Melissa è realmente una casa abitata, e delle più belle, in cui trovare spunti di arredamento e design (meglio di Pinterest!) e respirare le atmosfere direttamente in arrivo dai loro viaggi lontani.
Non abbiate paura di chiedere la provenienza di un oggetto o la storia che gli sta dietro: i due padroni di casa inizieranno uno dei loro appassionanti racconti su ‘quella volta che’ e nessuno li potrà più fermare!
L’ATMOSFERA: la curiosità è femmina
L’entusiasmo ha contagiato un numero sempre maggiore di ospiti e il passaparola ha fatto il resto: adesso, per entrare a una delle loro cene segrete, c’è la fila di attesa. E, rispetto agli inizi, un paio di anni fa, quando varcai da sola la soglia della loro casa, i partecipanti sono saliti da 8 a 10 per sera e c’è addirittura un sito da cui prendere spunto per nuove ricette. ‘Ai miei tempi’, le donne occupavano la stragrande maggioranza dei posti a tavola. D’altronde si sa, la curiosità è femmina, anche se nel corso del tempo ho saputo che anche parecchi maschietti si sono lasciati tentare. Forse proprio perché certi di trovare qualche bella ‘preda’.
E se Milano, sono in molti a dirlo, è fredda come i suoi abitanti, e si fa fatica a conoscere nuove persone, Ma’ Hidden Kitchen Supper Club è l’occasione perfetta per mettere alla prova il proprio grado di socialità, e quello degli altri. Se andrete carichi di buone intenzioni (e, consiglio spassionato, da soli) non potrete che essere piacevolmente stupiti. Io dopo dieci minuti (o forse anche meno!) già chiacchieravo con gli altri commensali e il ghiaccio si era ampiamente sciolto dopo il primo sorso di spumante.
IL COSTO: medio
A fine cena, il contributo è di circa 40 euro, più una bottiglia da portare per condividerla con gli altri commensali
Riuscire a prenotare è, ormai, impresa ardua, ma se avrete pazienza, costanza e un pizzico di fortuna nell’essere davanti al pc quando vi arriverà l’e-mail di invito, non starete nella pelle di conoscere l’indirizzo, ma soprattutto Lele, Melissa, Andrea e altri ‘pazzi’ 9 sconosciuti come voi!
MA’ HIDDEN KITCHEN SUPPER CLUB
Indirizzo segreto (ma nel cuore di Milano)
Per iscriversi alla cena: visitare www.mahksc.it o scrivere a [email protected]
Cena a menu fisso (consultabile al momento dell’iscrizione) sui 40€
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