5 bellissime mostre a Milano da non perdere ad aprile

Di Carlotta Coppo

Aprile dolce dormire? Non fatevi prendere dalla pigrizia primaverile! Ci sono 5 bellissime nuove mostre da visitare a Milano questo mese. Ecco quali sono!

5 BELLISSIME MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE AD APRILE

DREAM BEASTS

Mostre Milano Aprile
Animaris Umerus di Theo Jansen | © Carlotta Coppo

Nell’anno di celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano – a lui intitolato-, presenta un artista idealmente vicino al suo spirito, data l’unità dei saperi umanistici e tecnico-scientifici alla base della sua ricerca: Theo Jansen. Secondo l’artista olandese, infatti, “i confini tra arte e ingegneria esistono solo nelle nostre menti”. Dal 1990 Jansen ha concentrato la propria attività sulla creazione di Strandbeests (animali da spiaggia), sculture realizzate con tubi in PVC, fascette, bottiglie e vele di plastica, la cui forma ricorda insetti di grandi dimensioni o scheletri di esseri preistorici. Queste creature, nonostante siano inanimate, non necessitano di motori per muoversi bensì sfruttano la forza del vento – ragion per cui sono pensate per “vivere” sulle spiagge – e sono capaci di percepire l’ambiente circostante tramite sensori che permettono loeo di modificare il comportamento in base ai cambiamenti che avvengono in esso. Come per le specie viventi, inoltre, esiste anche per loro una sorta di evoluzione darwiniana, un continuo processo migliorativo atto a renderle più adatte alla sopravvivenza. Il loro creatore le tratta come esseri viventi al punto da inserirle in un albero genealogico e dar loro nomi latini che ne indicano specificità ed ere di appartenenza. Sarebbe di sicuro più suggestivo vederle nell’ambiente per il quale sono state create, ma anche ferme all’interno dello spazio espositivo sono capaci di non perdere il loro fascino. Acquistando il biglietto della mostra si ha la possibilità di visitare tutto il Museo; se non ne avete mai avuto occasione non vi deluderà!

MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI. Via San Vittore, 21. Aperto tutti i giorni (mar-ven 9.30-17.00, sab-dom 9.30-18.30) escluso il lunedì. Ingresso: intero 10€ , ridotto 7,50€. In calendario fino al 19 maggio 2019.

MIART

Mostre Milano Aprile
Una delle immagini della campagna visiva di miart 2019 Horizon | © Jonathan Frantini

Per la sua ventiquattresima edizione, Miart 2019 adotta come formula il verso “Abbi cara ogni cosa”, invitando il pubblico a far proprio il gesto di attenzione con cui l’arte è capace di custodire la realtà trasformandola. La fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, organizzata da Fiera Milano col sostegno di Intesa Sanpaolo e diretta da Alessandro Rabottini, si svolgerà dal 5 al 7 aprile all’interno del padiglione 3 di Fieramilanocity. 186 gallerie provenienti da 19 Paesi esporranno opere di maestri moderni, artisti contemporanei affermati ed emergenti e designer storici o sperimentali. Oltre all’esposizione sarà inoltre possibile partecipare ai Miartalks, conversazioni aperte al pubblico che coinvolgeranno 40 artisti, curatori, designer, direttori di musei e pensatori internazionali intorno al tema del bene comune, che verrà esplorato nelle sue varie declinazioni. Ci si interrogherà sulla sua natura e le sue manifestazioni attuali, su come si possa creare e proteggere e su quali possano essere le sue espressioni future, il tutto in relazione ai 3 assi principali di Miart: l’arte contemporanea, quella moderna e il design. Un condensato di arte da non perdere e da visitare senza fretta!

MIART. Fieramilanocity, Padiglione 3, gate 5, Viale Scarampo. Aperto dal 5 al 7 aprile (5-6 aprile 12-20; 7 aprile 11.00-19.00). Ingresso: intero 15€, ridotto 10€.

SLIGHTLY ALTERED / SYNCHRODOGS

Milano Mostre Aprile
Una delle opere fotografiche della serie Slightly Altered | © Carlotta Coppo

Office Project Room è un progetto che nasce dall’incontro fra il collezionista e imprenditore Francesco Macchi e l’artista Matteo Cremonesi. A unirli, l’intenzione di promuovere la cultura contemporanea attraverso un’attività espositiva incentrata su giovani talenti, all’interno della bella sede in zona Porta Romana che, oltre a essere galleria d’arte, è luogo di lavoro legato al mondo della finanza e del real-estate. Fino all’8 maggio, a essere esposte saranno le opere fotografiche appartenenti all’ultima serie di Synchrodogs, duo di artisti ucraini formatosi nel 2008. Per Slightly Altered – questo il nome dell’ultimo corpo di lavoro -, Tania Shcheglova e Roman Noven hanno viaggiato per un mese nei Carpazi, cercando di capire quanto gli esseri umani fossero riusciti a penetrare in un ambiente così selvaggio e a modificarlo. Venendo a conoscenza della quantità di alberi abbattuti illegalmente ed esclusivamente a fini economici, vedendo in tutti gli alberghi e ristoranti animali imbalsamati alle pareti ma non riuscendo mai ad avvistarne di vivi nella foresta, trovandosi a spegnere un fuoco dopo che alcune persone lo avevano lasciato irresponsabilmente accesso, i Synchrodogs hanno cominciato a riflettere su quanto gli esseri viventi, e nello specifico gli umani, alterino il loro ambiente e ne vengano a loro volta alterati. A essere rappresentate in questi scatti, sono sottili alterazioni dell’umano e del naturale: inaspettati elementi urbani in incontaminati paesaggi naturali, bagliori, glitter ed elementi estrinsechi a decorare e avvolgere la nudità umana. Visioni, istantanee oniriche in cui uomo e natura si fondono in modo surreale. Un invito ad apprezzare la natura e a vivere con consapevolezza, responsabilità e cura il nostro rapporto con essa. Una mostra breve ma intensa, visitabile gratuitamente.

OFFICE PROJECT ROOM. Via Altaguardia, 11. Aperto dal mercoledì al venerdì (14.30-19). Ingresso libero. In calendario fino al 8 maggio 2019.

INGRES E LA VITA ARTISTICA AL TEMPO DI NAPOLEONE

Mostre Milano Aprile
La prima sala della mostra | © Carlotta Coppo

Il titolo della mostra non potrebbe essere più esaustivo. L’esposizione di Palazzo Reale, infatti, pur essendo dedicata al grande pittore francese, include moltissime opere di suoi contemporanei e racconta un periodo storico rivoluzionario, florido ed estremamente artistico. 150 opere, di cui più di 60 dipinti e disegni di Ingres, prese in prestito principalmente dal Museo Ingres di Montauban – complice la temporanea chiusura per ristrutturazione – ma anche da tante altre collezioni nazionali e internazionali. A scandire il percorso sono sei sezioni. Nella prima, a essere messa in evidenza è l’invenzione del nuovo linguaggio figurativo di cui è protagonista Jacques-Louis David insieme ai suoi allievi più vicini; un linguaggio fatto di corpi virili e di grande energia. Seguono esempi di preromanticismo, in cui a fare da protagonista drammaticità e malinconia e di cui esponente di spicco è Anne-Louis Girodet. Ampio spazio viene poi dedicato anche alle donne pittrici e in particolare a Elisabeth Vigée Le Brun, che fu ritrattista ufficiale della regina Maria Antonietta a partire dal 1774. Le sezioni successive sono invece incentrate sulla Campagna d’Italia (1796-1797) e Napoleone Bonaparte. Qui si trovano alcuni famosi ritratti del condottiero e sculture del Canova, oltre alla meravigliosa serie monocromatica dei Fasti di Napoleone, una delle creazioni più originali della pittura neoclassica, atta a rappresentare e celebrare le imprese di Napoleone dalla prima Campagna d’Italia all’incoronazione come Re d’Italia. Una sala intera è stata concepita per lasciare il giusto spazio al magnifico e solenne ritratto di Napoleone in costume sacro e ad alcuni disegni preparatori. Da qui in avanti la mostra assume un carattere monografico e presenta per lo più opere provenienti dal Museo di Montauban, luogo di nascita di Ingres. Ritratti maschili straordinariamente espressivi; sensuali disegni e ritratti femminili di Veneri e Odalische; un dipinto del 1818 rappresentante la morte di Leonardo da Vinci, di cui quest’anno si celebra il quinto centenario, e una copia magistralmente eseguita del famoso Autoritratto di Raffaello, punto di riferimento artistico per Ingres, che nel periodo in cui visse in Italia (1804-1824) studiò i grandi maestri del Rinascimento. Una certa rilevanza viene data anche alla città di Milano, che durante la prospera stagione napoleonica venne fortemente rimodellata nei suoi monumenti, nei suoi spazi verdi e a livello infrastrutturale (la Pinacoteca di Brera, l’Arena Civica e Foro Bonaparte, per esempio). Una mostra capace di onorare a dovere un artista rimasto a lungo incompreso dai suoi contemporanei e di raccontarlo a tutto tondo, evidenziando somiglianze e innovazioni del suo stile rispetto a quello di altri grandi artisti della scuola neoclassicista.

PALAZZO REALE. Piazza del Duomo, 12. Aperto tutti i giorni (orari sul sito). Ingresso: intero 14€, ridotto dai 12 ai 6€ a seconda della riduzione. In calendario fino al 23 giugno 2019.

MCMXXXIV

Milano Mostre Aprile
Misfit (Peacock, Albino Kangoroo, Ostrich) di Thomas Grünfeld | © Carlotta Coppo

La galleria Massimo De Carlo da febbraio ha una nuova, importante, sede: Casa Corbellini-Wassermann. Commissionata all’architetto Piero Portaluppi da una famiglia di imprenditori nel campo farmaceutico, la casa venne costruita tra il 1934 e il 1936. Dopo un accurato restauro conservativo e una ristrutturazione a cura di Studio Binocle, quelli che un tempo furono gli appartamenti padronali sono stati trasformati in spazi espositivi della galleria, mentre al piano inferiore si trovano i suoi uffici. Anche solo ammirare la struttura di questa magnifica abitazione, i suoi ambienti ampi, la varietà di materiali di pregio utilizzati e il bellissimo disegno a tempera dell’ingresso raffigurante la pianura padana, varrebbe una visita. L’8 marzo, però, ha inaugurato la prima mostra: MCMXXXIV, ossia 1934. Anno di inizio dei lavori per la costruzione di Casa Corbellini-Wassermann ma soprattutto anno drammatico, durante il quale Mussolini consolida il suo potere attraverso elezioni plebiscitarie e Hitler diventa Führer. La mostra intende cercare di fondere elementi di storicismo e modernità, per presentare uno sguardo sulla storia con la S maiuscola intrecciata e sovrapposta a una storia più intima e borghese. Ovviamente non v’è ambizione di sintetizzare nelle 8 sale della galleria un anno così tragico e intenso, bensì quella di raccontare una breve storia della duplicità di quel tempo, accostando lavori di artisti contemporanei con una serie di sculture realizzate in quegli anni. Si crea dunque una sorta di dialogo fra le opere di artisti operativi negli anni 30, come Adolfo Wildt, Maria Lai e Sirio Tofanari, e quelle di contemporanei quali Yan Pei-Ming, Richard Price, Luigi Ontani. Il risultato è la creazione di un irreale spazio temporale in cui le opere contemporanee comunicano sia con opere d’arte e oggetti che sarebbero potuti essere esposti nell’appartamento al momento della sua creazione, che con la sua stessa architettura.

MASSIMO DE CARLO GALLERY. Viale Lombardia, 17. Aperto dal martedì al sabato (11-19). Ingresso libero. In calendario fino al 18 maggio 2019.

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