Uno chef cresce a Kyoto, poi si sposta a Madrid per 10 anni, poi per 8 anni vive a Torino. Quello che esce dalla sua cucina, alla fine, è un incontro speciale – di cotture, gusto, ingredienti – tra Mediterraneo ed Estremo Oriente. Che spiazza e fa venire voglia di tornare. Dove? Da Kido-Ism, nuovissimo ristorante chic e romantico in via Savona a Milano, dalla cui cucina Takashi Kido fa uscire piatti davvero preziosi.
Noi siamo stati a cena da Kido-Ism, e qui vi raccontiamo com’è andata!
IL MENU DI KIDO-ISM: conciso e ben pensato
Da Kido-Ism si inizia con un cin cin a base di sake Masumi, da accompagnare ai due piccoli amuse-bouche davvero propiziatori: una cipollina di Tropea marinata in acqua di barbabietola e servita con terra di olive taggiasche e una chips di alga nori con mix di salsine home made e fondo di cervo ristretto al limone.
Il menu di Kido-Ism è stringato e ben pensato: i piatti sono essenzialmente mediterranei, e vengono arricchiti da interpretazioni ed ingredienti che rimandano invece al continente asiatico. Qualche esempio? Tra i 6 antipasti spiccano l’uovo di montagna al tartufo nero, le seppie all’amatriciana e il crudo di Wagyu con bagna cauda; tra i 5 primi piatti, invece, la rivisitazione dei pizzoccheri, i ravioli di baccalà con alga rossa e gli agnolotti del plin ai funghi Shitake. Tra i 4 secondi, troviamo la guancia al miso e la zucca ripiena di tofu.
Da notare che lungo tutta la cena, ad accompagnare ci sarà un cestino di carta musica fatta in casa al sale di Maldon e grissini torinesi, da gustare insieme con delle (geniali) provette di oli aromatizzati e acqua di pomodoro.
Noi scegliamo un percorso di degustazione per provare più piatti possibili. Iniziamo con il radicchio tardivo, karashi e nasturzio, terra di olive taggiasche e crema di fico secco: un piatto semplice, ma davvero notevole, con la verdura cotta alla perfezione e gli ingredienti di accompagnamento che addolciscono il radicchio. Come altro antipasto, arriva l’ostrica confit con granita di mela Granny Smith (un po’ troppo fredda a nostro gusto, ma mirabolante) e cetriolo in salamoia, smussati da un gel di kabosu, un agrume giapponese dall’inaudita freschezza.
Il radicchio tardivo | © Caterina Zanzi L’ostrica | © Caterina Zanzi
Il vero punto di svolta, però, arriva con i due primi piatti, entrambi sensazionali. Il primo che proviamo è un risotto all’erba cipollina con battuta al coltello di gambero rosso di Mazara del Vallo, daikon e pasta di peperoncino e pomodoro. Uno dei risotti migliori che abbiamo mai assaggiato, sia a livello di cottura che di sapori. L’altro primo pazzesco sono le pappardelle allo yuzu (ovviamente fatte in casa) con una bolognese di Wagyu e (al posto del parmigiano) una grattata espressa di katsuobushi, i fiocchi di tonno essiccato.
Il risotto | © Caterina Zanzi Le pappardelle | © Caterina Zanzi
Come secondi scegliamo di provare il black cod marinato con acqua di bergamotto e chips di ortica (morbidissimo e delicato) e uno spettacolare filetto di Wagyu affumicato, con un carciofo laccato alla liquirizia in accompagnamento.
Il black cod | © Caterina Zanzi
I proprietari (giapponesi) di Kido-Ism sono importatori di carne giapponese Wagyu, motivo per cui, se venite qui, dovete per forza assaggiarla. Concludiamo con un altro piatto fenomenale, il secreto iberico (una parte del maiale tra la spalla e la pancetta) servito con peperoni rossi al forno e fondo di balsamico.
Per chiudere, c’è spazio anche per testare i dolci.
Una pera nashi delicata al cioccolato con all’interno un soffice alla mandorla e cioccolato bianco con cubetti di pera è quello che ci è rimasto più impresso.
L’ATMOSFERA: elegante, nota di merito al servizio
Un tavolo da Kido-Ism | © Caterina Zanzi Un tavolo di Kido-Ism | © Caterina Zanzi Un angolo di Kido-Ism | © Caterina Zanzi
Nonostante da fuori, al momento, non sia stato ancora valorizzato a dovere, appena se ne varca l’ingresso si capisce subito che Kido-Ism si inserisce nel solco dei ristoranti moderni ed eleganti, adatti a cene romantiche o speciali. I tavoli sono ben distanziati e apparecchiati, e il servizio è preciso, preparato e gentile come accade ormai raramente a Milano.
IL CONTO: importante
Il conto di Kido-Ism è proporzionato a ingredienti utilizzati, servizio e location. Tenete conto che gli antipasti vanno dai 15 ai 28 euro, per i primi piatti servono, di media, 25 euro, e per i secondi 28. Ragione per cui vi consigliamo, come sempre in questi casi, di optare per uno dei menu degustazione, come quello da 6 portate, a 70 euro.
KIDO-ISM
Via Savona 41, Milano
02 8278 4210
Aperto tutti i giorni (19:30-22:30) tranne domenica
INFORMAZIONI UTILI:
- Menu: un mix tra ingredienti giapponesi e italiani; qualche piatto (non molti) adatto a vegetariani o vegani
- Prezzo: sui 60 euro (alla carta) bevande escluse; menu degustazione a 50 euro (4 piatti), 70 euro (6 piatti), 120 (Wagyu)
- Mood: adatto a cene di coppia, di lavoro o per occasioni
- Come prenotare: telefonicamente o tramite The Fork
- Come arrivare: in macchina (parcheggio non semplicissimo); bus 68, 90-91, metro verde Porta Genova o Sant’Agostino
Conoscevate già il ristorante Kido-Ism? Lo avete già provato? Fatecelo sapere condividendo i vostri scatti con l’hashtag #ConoscoUnPosto o commentando qui sotto!
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