5 mostre a Milano da visitare assolutamente ad aprile

Di Carlotta Coppo

È arrivata la primavera e con lei la Milano Art Week e un’ondata di inaugurazioni interessantissime! Dall’impressionismo iberico alle installazioni ambientali contemporanee, anche questo mese vi proponiamo una selezione di mostre davvero eterogenea. Se siete curiosi di scoprire quali, a nostro parere, sono le 5 mostre a Milano da visitare assolutamente ad aprile, non dovete far altro che continuare la lettura! 

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE AD APRILE

JOAQUÍN SOROLLA – PITTORE DI LUCE

Iniziamo la nostra carrellata di mostre da vedere a Milano ad aprile da Palazzo Reale, dove – oltre alla mostra di Tiziano, di cui si sta parlando già parecchio – è in corso anche un’altra meravigliosa esposizione, di cui invece si chiacchiera decisamente meno, ma che merita davvero moltissimo. Si tratta di Joaquín Sorolla – Pittore di luce.
La retrospettiva – che comprende una sessantina di capolavori – è la prima in Italia dedicata al pittore valenciano, uno dei massimi esponenti della pittura iberica a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Pur avendo ottenuto ampio successo internazionale all’epoca (soprattutto per merito del Gran Prix all’Esposizione Universale di Parigi nel 1900), Sorolla oggigiorno pare essere stato ingiustamente dimenticato fuori dai confini nazionali, e questa rappresenta l’occasione perfetta per conoscerne il lavoro. Le affascinanti opere in mostra colpiscono principalmente per il sapiente uso del colore e per la magistrale capacità di restituire sulla tela l’incanto cangiante della luce, coi suoi giochi e riflessi. La pittura di Sorolla è una pittura immediata e rapida, rigorosamente en plein air (anche per le tele più grandi) e dal vivo, è una pittura che vuole (e riesce) ad andare a ritmo coi cambiamenti dell’acqua, delle nuvole e delle azioni umane, immortalando istanti che altrimenti andrebbero perduti.

PALAZZO REALE. Piazza del Duomo 12, Milano. Aperto tutti i giorni (10-19:30, gio fino alle 22:30) tranne lunedì. Ingresso: intero 14€, ridotto dai 12€ ai 6€ a seconda della riduzione. In calendario fino al 26 giugno 2022.

MIRIAM CAHN – GEZEICHNET

Corpi nudi, piegati, che subiscono violenze, affondano nelle profondità marine, giacciono inermi su una spiaggia, piangono, ma anche corpi che partoriscono, hanno rapporti sessuali e proteggono altri corpi. Corpi vulnerabili di donne e uomini esposti alla storia, alla natura, al lutto, all’amore. Sono loro a essere protagonisti delle opere di grandi, medie e piccole dimensioni – dalle tinte accese o in bianco e nero – che fanno parte di “Gezeichnet” (che significa disegnato), personale di Miriam Cahn presso Fondazione Ica.
L’artista svizzera si serve della pittura come strumento di riflessione sul tempo presente, sull’esperienza di vulnerabilità e impotenza esperita da chi viene toccato da eventi storici e naturali inaspettati, ma anche sulla ricerca di una nuova convivenza tra esseri umani, animali e natura. Al di là delle disuguaglianze, vi è la precarietà universale dei corpi, punto dal quale si dovrebbe partire per creare insieme le condizioni di una vita vivibile, di una vita degna di essere vissuta. Cahn nelle sue opere rappresenta dunque il corpo come dimensione finale e rivoluzionaria dell’esistenza.

ICA MILANO. Via Orobia 26, Milano. Aperto da giovedì a sabato (12-19). Ingresso libero. In calendario fino al 28 maggio 2022.

LOIUSE NEVELSON – OUT OF ORDER

Tra le mostre da visitare assolutamente a Milano ad aprile non può mancare Out of Order, dedicata ai collages dell’artista di origine ucraina Louise Nevelson, in corso negli ampi e di recente rinnovati spazi della galleria Gió Marconi. Il progetto – a cura dello specialista di collage Yuval Etgar e realizzato in collaborazione alla Fondazione Louise Nevelson di Philadelphia – si sviluppa su 3 piani e raccoglie svariate opere suddivise in gruppi coerenti a seconda dei materiali, delle scelte formali e delle tecniche utilizzate dalla scultrice per realizzarle. Nata nel 1899, Nevelson iniziò a realizzare i collages negli anni Cinquanta, utilizzando scarti e riciclando materiali provenienti dalla sua casa o dal suo studio. E proprio grazie a questo approccio ecologico alla produzione artistica ha saputo dare nuovo significato all’ambiente casa: non più nido, luogo di allevamento e addomesticamento, bensì spazio di estrema libertà creativa.

GIÓ MARCONI. Via Tadino 15, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso libero. In calendario fino al 29 luglio 2022.

USELESS BODIES?

Una delle mostre a Milano, freschissima di inaugurazione, che – non abbiamo dubbi – riscuoterà grande successo è Useless Bodies?, del duo di artisti Elmgreen & Dragset, diffusa in oltre 3mila mq (quattro spazi espositivi e cortile) di Fondazione Prada. Una delle indagini tematiche più estese mai realizzate nella sede di Largo Isarco. Il progetto indaga la condizione del corpo nell’era post-industriale, in cui la presenza fisica pare aver perso centralità. Se tra il XIX e il XX secolo si è passati dal corpo che produce beni di consumo al corpo che consuma, nel XXI il corpo stesso diviene prodotto, generatore di dati che vengono raccolti e venduti, generando paura circa il suo futuro. I due piani del Podium, la galleria Nord e la Cisterna, si fanno così contenitori di installazioni immersive un po’ inquietanti, ognuna con le sue caratteristiche estetiche e tematiche, che spingono a riflettere sull’identità fisica.

FONDAZIONE PRADA. Largo Isarco 2, Milano. Aperto tutti i giorni (10-19) tranne martedì. Ingresso: intero 15€, ridotto 12€. In calendario fino al 22 agosto 2022.

RITORNO ALLA RAZIONALITÀ

Esther Stocker realizza installazioni e dipinti astratti in soli tre colori (bianco, nero e grigio) che vedono protagoniste forme geometriche. Il suo desiderio, però, è sempre stato quello di liberare queste forme, lasciandole uscire dagli schemi e allontanarsi dalle nostre aspettative, creando sistemi strutturali espansivi e imperfetti dalla logica aperta. Questo poiché, secondo Stocker, la conoscenza è frutto anche della disponibilità a cambiare prospettiva e mettere in discussione le proprie certezze. L’attualità però – tra chi nega l’esistenza del Covid, chi crede che la Terra sia piatta, chi è convinto che attraverso i vaccini vogliano impiantarci microchip – l’ha portata a interrogarsi sulla necessità di un ritorno alla razionalità. Nell’installazione ambientale presso 10 A.M. Art, alcuni elementi di disturbo e interferenze scardinano un apparente ordine modulare e perfetto, ricordandoci che la percezione soggettiva di un sistema può definirsi solo attraverso un condiviso consenso di intenti e obiettivi. Il messaggio che l’artista vuole comunicare attraverso la sua opera si potrebbe così riassumere: continuiamo pure a mettere in dubbio quelli che vengono accettati come dogmi, rimaniamo critici, aperti. Evitiamo, però, di cadere nella tentazione di cercare rifugio nell’irrazionale, in teorie infondate e in superstizioni premoderne.

10 A.M. ART. Corso San Gottardo 5,Milano. Aperto dal martedì al venerdì (10-12:30 e 14:30-18). Ingresso libero. In calendario fino al 27 maggio 2022.

E voi avete già visitato una delle mostre che vi consigliamo di visitare a Milano ad aprile? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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