Weekend a Parma: cosa vedere e dove mangiare nella splendida città emiliana

Di Tommaso Prada

State organizzando un weekend a Parma e siete alla ricerca di una guida su cosa vedere e dove mangiare? Meta ideale per una gita fuori porta a poca distanza da Milano, Parma è un gioiello che attira visitatori da tutto il mondo, grazie al suo mix di incredibili opere d’arte, gastronomia di altissimo livello e un’atmosfera rilassata e accogliente. Noi l’abbiamo girata per due giorni e qui vi raccontiamo la nostra esperienza tra monumenti e (tanto!) cibo.

WEEKEND A PARMA: COSA VISITARE

  • CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA. La prima tappa del tour sulle cose da vedere a Parma non può che essere la splendida piazza Duomo, praticamente immutata nel corso dei secoli e che sembra essere uscita direttamente dal medioevo. Vi si affacciano la cattedrale, il battistero e il palazzo del Vescovado, tre edifici che vi consigliamo assolutamente di visitare. La prima cosa che colpisce entrando nella cattedrale, un’imponente struttura romanica costruita quasi mille anni fa, sono gli impressionanti affreschi che ricoprono praticamente tutta la superficie dell’enorme navata centrale. Percorretela tutta e, giunti al transetto, alzate gli occhi per ammirare la splendida cupola affrescata dal Correggio nel 1525: l’Ascensione di Maria è un vortice di figure intrecciate che salgono verso uno squarcio di luce dominato dalla figura di Cristo, in una composizione che rivoluzionò la storia dell’arte del Rinascimento. Sempre nel transetto si trova un altro gioiello, la Deposizione di Benedetto Antelami: questo altorilievo in marmo presente in tutti i manuali di storia dell’arte fu scolpito nel 1178 e rappresenta in modo moderno e drammatico la deposizione del corpo di Cristo dalla croce. 
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Piazza Duomo e l’interno della Cattedrale | © Tommaso Prada
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  • BATTISTERO E PALAZZO DEL VESCOVADO. Il battistero è un bellissimo edificio ottagonale in marmo rosa, altro capolavoro dell’Antelami che lo progettò alla fine del XII secolo. Fate prima un giro completo dell’esterno soffermandovi sui magnifici portali, ma poi visitate anche l’interno (il biglietto costa 12€ e comprende anche il museo Diocesano) e rimarrete incantati dalle forme al contempo maestose e leggere dei quattro ordini di logge che culminano in una splendida cupola affrescata. Accanto al Battistero si trova il palazzo del Vescovado che nel seminterrato ospita il museo Diocesano con la sua ampia collezione di reperti che raccontano la storia della cristianità a Parma nel corso dei secoli.
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Il Battistero | © Tommaso Prada
  • CHIESA E MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA. Praticamente dietro al Duomo, la chiesa barocca di San Giovanni Evangelista contiene una bellissima cupola affrescata dal Correggio solo qualche anno prima rispetto a quella vicina. Davvero splendidi anche i chiostri e la biblioteca del monastero adiacente, anch’essi magnificamente affrescati; prestate attenzione agli orari, però, diversi rispetto a quelli della chiesa.  
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Chiesa di San Giovanni Evangelista | © Tommaso Prada
  • COMPLESSO DELLA PILOTTA E PARCO DUCALE. Questo enorme palazzo, un tempo sede dei servizi della corte dei Farnese (la dinastia che governò la città per secoli), occupa una vastissima area tra il torrente Parma e il centro storico e visitare le meraviglie custodite al suo interno è assolutamente obbligatorio per un tour della città che possa dirsi completo. La visita inizia con lo stupefacente Teatro Farnese, un’enorme struttura lignea costruita nel XVII secolo dal duca Ranuccio; sfortunatamente il teatro originale è stato distrutto durante la seconda guerra mondiale, ma la ricostruzione è stata eseguita seguendo i disegni originali e utilizzando parte dei materiali di recupero e restituisce perfettamente l’atmosfera trionfale dell’ambiente seicentesco.
    Si prosegue poi con la Galleria Nazionale, un museo dall’inestimabile valore artistico contenente capolavori di Leonardo, Botticelli, Correggio, Tiepolo e soprattutto l’incredibile Schiava Turca del Parmigianino la cui bellezza vale da sola il prezzo del biglietto (comunque davvero basso, 10€). Purtroppo noi non abbiamo potuto visitare alcune sale chiuse per riallestimento, ma per quando andrete voi il percorso sarà completo e potrete godervi totalmente la bellezza di questo museo. L’ultima parte del complesso prevede l’ingresso nella Biblioteca Palatina, le cui splendide sale custodiscono volumi antichissimi consultabili ancora oggi. Dopo la visita alla Pilotta, attraversate il ponte Verdi e fate una rilassante passeggiata nel Parco Ducale che, tra grandi viali alberati, specchi d’acqua, statue e templi, è uno dei polmoni verdi più importanti della città.
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Il teatro Farnese e la Schiava Turca del Parmigianino | © Tommaso Prada
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  • TEATRO REGIO. Nel programma del vostro weekend a Parma non dovrebbe mancare una visita al Teatro Regio, uno dei teatri più importanti d’Italia. Voluto dalla duchessa Maria Luisa nel 1821 in sostituzione del vecchio teatro Ducale (oggi sede delle Poste), può contenere fino a 1200 spettatori e ospita un fittissimo calendario di opere liriche, concerti e balletti. Le visite guidate (7€) vi permetteranno di vedere il foyer, lo splendido ridotto riccamente affrescato e soprattutto la maestosa platea contornata da quattro ordini di palchi. Noi abbiamo avuto la fortuna di capitare in un giorno in cui erano in programma le prove della Norma di Bellini e abbiamo potuto assistere per qualche minuto all’emozionante esibizione dei cantanti accompagnati dal pianoforte.
  • CHIESA DI SANTA MARIA DELLA STECCATA. Di fronte al teatro si trova questa chiesa, un edificio di particolare interesse poiché sede dell’ultima opera del Parmigianino, Le tre vergini sagge e le tre vergini stolte. Questo affresco sulla volta del presbiterio è, infatti, la summa del talento del maestro emiliano e sovrasta per bellezza i pur notevolissimi affreschi vicini.  
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La platea e i palchi del Teatro Regio | © IG Teatro Regio
  • CAMERA DI SAN PAOLO E CELLA DI SANTA CATERINA. A pochi passi dal Duomo, pagate senza indugi i 5€ del biglietto per visitare le magnifiche stanze affrescate di questo antico monastero benedettino del ‘400. Bellissima la prima sala dipinta da Alessandro Araldi, ma è la Camera della Badessa Giovanna con gli affreschi del Correggio il vero motivo per venire. La decorazione del soffitto con piante, vimini, putti e finte lunette vi lascerà senza parole e il torcicollo che avrete all’uscita sarà la logica conseguenza per essere stati troppo a lungo a testa in su ad ammirare questo capolavoro.
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La camera della Badessa Giovanna | © Tommaso Prada
  • PINACOTECA STUARD. Situato in un’altra ala dell’antico monastero benedettino di San Paolo, i cui resti sono in parte ancora visibili, questo museo gratuito contiene importanti opere di Parmigianino, Guido Reni, Guercino, Brueghel, Jacopo Palma e tanti altri artisti vissuti tra il XV e il XX secolo. L’opera che ci ha colpito maggiormente è stata, però, una splendida madonna dai lineamenti dolci e delicati del maestro francese Trophime Bigot.    
  • CHIESA DI SAN FRANCESCO DEL PRATO. Il recente restauro concluso alla fine del 2021 con la definitiva riconsacrazione ha ridato a questa chiesa francescana del XIII secolo l’antica atmosfera. Vedendo oggi la maestosità e la luminosità degli interni, è difficile credere che fino a pochi decenni fa questo edificio ospitava un carcere (!). I tantissimi pannelli illustrativi che costeggiano le navate vi faranno conoscere l’incredibile storia di quello che è un vero e proprio unicum tra i monumenti di Parma.
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Chiesa di San Francesco del Prato | © Tommaso Prada
  • VIA DELLA SALUTE. Una passeggiata nel quartiere Oltretorrente non può non prevedere una tappa in questa lunga strada costeggiata da coloratissime case modulari. Questi deliziosi edifici sono uno dei primi esempi di case popolari in Italia. Volute dalla duchessa Luisa Maria di Borbone verso la metà del XIX, erano destinate a ospitare la popolazione meno abbiente della città. Cercate di non riprendere le auto che costeggiano entrambi i lati della strada e farete delle foto che faranno un figurone sul vostro feed Instagram.
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Uno scorcio di via della Salute | © Tommaso Prada
  • CASA NATALE DI ARTURO TOSCANINI. Sicuramente non è una delle attrazioni principali della città, ma vale sicuramente la pena vedere questo piccolo (e gratuito) museo all’interno della casa natale del famosissimo direttore d’orchestra. Attraverso lettere, spartiti, vestiti e tantissimi altri cimeli percorrerete la storia di Arturo Toscanini e scoprirete le tante sfaccettature di una delle figure più autorevoli della cultura italiana del secolo scorso.
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Una stanza della casa natale di Toscanini | © Tommaso Prada

WEEKEND A PARMA: DOVE MANGIARE

  • OSTERIA DEL 36. A pochi passi dal Duomo, questa storica osteria è stata sicuramente una scelta azzeccata per iniziare bene il nostro weekend a Parma anche dal punto di vista gastronomico. L’ingresso un po’ angusto non deve ingannare, le sale interne sono ampie e i tavoli grandi e ben distanziati. Il pranzo è partito con un’immancabile degustazione di salumi tipici accompagnati dalla torta fritta (così a Parma viene chiamato lo gnocco fritto). Siamo poi passati a dei buonissimi tortelli alle erbette con parmigiano dal ripieno incredibilmente cremoso e intenso. Abbiamo assaggiato anche gli altrettanto buoni malfatti con ragù di anatra all’arancia e nocciole che non hanno fatto altro che confermare il giudizio estremamente positivo su questo ristorante. Conto medio sui 30-35€ a testa.
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L’antipasto di salumi | © Tommaso Prada
  • OSTERIA DEI MASCALZONI. In questo ristorante vicino a piazza Garibaldi abbiamo trovato un menu con pochi piatti semplici e tradizionali composti da materie prime di altissima qualità e preparati con cura e maestria. Ottime sia le brioche di patate con prosciutto e brie, sia le polentine con fonduta di parmigiano e tartufo scelti come antipasti. Il piatto che volevamo proprio assaggiare, però, sono gli anolini in brodo… e non siamo rimasti delusi. Il brodo saporito ma non troppo sapido non va a coprire il sapore degli anolini. Inoltre, la diversa consistenza della pasta, testimonianza della preparazione assolutamente casalinga, non ci è sembrata certo un difetto, ma anzi ha contribuito a non rendere noioso il piatto. Da segnalare anche un servizio gentilissimo e la bontà degli amari locali serviti in quantità decisamente superiore ai 4 centilitri scarsi a cui siamo abituati a Milano. Conto medio sui 30-35€ a testa.
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Gli anolini in brodo | © Tommaso Prada
  • DA PEPÈN. Consigliato da tantissimi locals, Pepèn è davvero un’istituzione a Parma. Mettetevi in fila e dopo pochi minuti potrete ordinare uno dei panini che dal 1953 vengono serviti in questo piccolo locale in pieno centro. La scelta è tra panini con tanti ingredienti, da più conosciuti come parmigiano e prosciutto, a più insoliti come la pasta di salame cotta nel vino bianco o la salsiccia cruda. Noi, però, vi consigliamo senza dubbio il panino con zucchine grigliate, maionese e il pesto di cavallo, un favoloso macinato di carne cruda condito con olio, sale e limone che si scioglie in bocca! 
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Il panino con pesto di cavallo | © Tommaso Prada
  • TRATTORIA CORRIERI. Una delle trattorie più antiche della città, Corrieri è sempre caratterizzata dalla lunghissima fila di persone che aspettano anche tre ore per un tavolo. Noi fortunatamente avevamo prenotato per tempo e siamo quindi entrati dopo pochi minuti. A colpirci è stata innanzitutto la grandezza del locale che si articola in un numero di sale che non siamo riusciti a quantificare. Qui abbiamo assaggiato delle ottime tagliatelle con ragù di strolghino e dei gustosissimi tagliolini al culatello, forse solo un po’ troppo avanti di cottura. Abbiamo proseguito con il pesto di cavallo e soprattutto con la Vecchia, un piatto tipico composto da pesto di cavallo (stavolta cotto) peperoni e patate. Il piatto ci ha conquistato davvero, ma ci anche ricordato quanto i peperoni possano essere difficili da digerire. Conto medio sui 30-35€ a testa.
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La Vecchia | © Tommaso Prada
  • ANTICA PASTICCERIA PAGANI. Questa pasticceria presente in città dal 1856 è la scelta giusta per una colazione gustosa prima di iniziare i vostri itinerari per Parma. Sedetevi in uno dei tavolini esterni e scegliete tra una vastissima selezione di specialità dolci. Non dimenticate i buonissimi bocconcini con il crudo di Parma, perfetti se (giustamente) non volete fare nemmeno un pasto senza mangiare il prosciutto. 

Altri ristoranti e bar di cui ci hanno parlato bene ma che non abbiamo fatto in tempo a provare:

  • Trattoria del Tribunale
  • Antica Osteria della Ghiaia
  • Trattoria il Cortile
  • Osteria dei Servi
  • Ristorante Parizzi
  • Trattoria Ai Due Platani
  • Ristorante Angiol d’Or
  • Antica Cereria
  • Ristorante Parizzi

WEEKEND A PARMA: DOVE DORMIRE

Approfittando di un ottimo prezzo su Booking, per il nostro weekend a Parma abbiamo alloggiato in questa residenza praticamente davanti al Palazzo della Pilotta. La scelta si è rivelata super azzeccata. La stanza non è enorme ma pulitissima e dotata di tutti i comfort e di alcuni piccoli benefit (come l’acqua in omaggio nel frigobar e i cioccolatini di benvenuto). Inoltre, la posizione è semplicemente perfetta per visitare a piedi tutte le bellezze della città. Menzione d’onore al proprietario che è stato gentilissimo e disponibile. 

E voi siete già stati a Parma? Avete altri posti da suggerirci? Fatecelo sapere qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

Nella nostra sezione Trip trovate altre idee per gite fuori porta da Milano, weekend e vacanze indimenticabili!

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5 commenti

Laura 06/04/2022 - 10:59 am

che bello, siete nella mia città d’origine! Segnalo che fino all’estate al palazzo della pilotta ci sarà una mostra che si annuncia molto bella dedicata alla famiglia farnese: https://www.comune.parma.it/cultura/evento/it-IT/I-FARNESE-Architettura-Arte-Potere.aspx

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Giorgia Ginevra Ferrais 06/04/2022 - 12:06 pm

che bello, grazie Laura!

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Milena 06/04/2022 - 4:13 pm

Un’ottima struttura dove poter alloggiare si chiama “Borgofiore House”: pulita e comoda per spostarsi, in quanto è situata in pieno centro storico. Inoltre, il proprietario è gentile e disponibile in qualsiasi momento, facendo sentire gli ospiti come se fossero a casa.

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Sara 10/04/2022 - 12:22 pm

Ciao 🙂
Per aperitivi e movida, via Farini che parte dalla centralissima piazza Garibaldi.
A due passi borgo Giacomo Tommasini per le decorazioni e poco distante via Nazario Sauro, la via degli antiquari e botteghe.
Enjoy!
Sara – made in Parma

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Giorgia Ginevra Ferrais 11/04/2022 - 7:57 am

ma che bello, grazie Sara!

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