5 bellissime mostre a Milano da non perdere a febbraio

Di Carlotta Coppo

Il 2019 ha portato in città tante nuove mostre e per non perdersene nessuna è importante organizzare il proprio calendario a dovere. Quali sono le 5 mostre a Milano da vedere assolutamente a febbraio? Ecco i nostri consigli!

5 BELLISSIME MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A FEBBRAIO

FABULA. CHARLES FRÉGER

L’impegno di Giorgio Armani nel supportare talentuosi stilisti e artisti, ospitando sfilate e mostre negli spazi del Teatro Armani e dell’Armani Silos, è ormai noto da anni e continua a donare un importante contributo alla scena artistica milanese. A essere esposta nella prestigiosa location di Via Bergognone, al momento, è Fabula: la retrospettiva che testimonia la ricerca antropologica compiuta dal fotografo Charles Fréger sui gruppi sociali e le uniformi che li caratterizzano, studiate in quanto manifestazione più evidente dei gruppi stessi. Duecentocinquanta immagini suddivise in serie, realizzate nell’arco di vent’anni di lavoro in giro per il mondo (Africa, Giappone, Finlandia, Nuova Zelanda, India, Brasile, Filippine, e non solo). Dalla prima, Water Polo (2000), alla più recente, Mardi Gras Indians (2016). Ogni comunità ha il proprio particolare codice di costume, ma a creare continuità è la convinzione che l’abbigliamento rappresenti il modo più diretto ed efficace per esprimere la propria appartenenza a esse. Il concetto intorno al quale si sviluppa il corpus fotografico dell’artista è infatti quello dell’abito come potente mezzo di comunicazione non verbale, dotato di un potere simbolico in grado di segnalare in modo immediato una serie di informazioni. Una mostra eccezionale dal forte impatto visivo, sia per i patterns che crea che per i colori vibranti delle singole immagini. Assolutamente da non perdere! E se non avete mai visitato l’Armani Silos vi consigliamo di salire ai piani superiori per visitare anche la mostra permanente.

ARMANI SILOS. Via Bergognone, 40. Aperto da mercoledì a domenica (11.00 – 19.00). Ingresso: intero 12 €, ridotto 6€ o 8,40€ (a seconda della riduzione). In calendario fino al 24 marzo 2019.

KALEIDOS

Viasaterna, galleria d’arte contemporanea, ospita la prima personale dell’artista barese Teresa Giannico. In mostra due progetti inediti – Lay Out (2015) e Ricerca8 (2018) – realizzati attraverso una stratificazione di differenti tecniche (fotografia, disegno, scultura) capace di generare una certa confusione percettiva. La metodologia seguita dall’artista può essere riassunta in questo modo: tutto parte dall’appropriazione e archiviazione di immagini di oggetti scaricate da internet o fotografate da Teresa stessa per essere poi catalogate e divise per tipologie (bottiglie, scale, tavoli, statue, ecc.); scelta delle immagini; bozzetto a matita; stampa delle immagini e montaggio su supporto rigido; costruzione di un vero e proprio diorama in scala ridotta; fotografia del diorama. Il micro-mondo creato viene poi eliminato e a tracciarne l’esistenza rimane solo la fotografia di cui è soggetto. Progetto, realizzazione, fotografia, distruzione della composizione realizzata. Se con Lay Out Giannico si concentra sulla riproduzione di interni reali trovati in rete per mettere in relazione sfera privata e vetrina pubblica dello spazio digitale, con Ricerca8 – invece – è la sua pura fantasia a comandare il disegno e la giustapposizione pittorica dei vari elementi; elementi profondamente legati a una presenza umana che si avverte nella sua assenza e che trasportano in mondi immaginari contemporaneamente surreali e realistici.

VIASATERNA. Via Leopardi, 32. Aperto da lunedì a venerdì (12.00-19.00). Ingresso gratuito. In calendario fino all’8 marzo 2019.

MASAHISA FUKASE. PRIVATE SCENES

Dalla drammatica caduta che nel 1992 rese Masahisa Fukase gravemente invalido, alla sua morte (2012), l’opera del fotografo giapponese è rimasta per lo più inaccessibile. Gran parte della produzione artistica di Fukase è stata dunque scoperta gradualmente in seguito al suo decesso, quando gli archivi sono stati aperti svelando serie di scatti inediti oggi in mostra alla Fondazione Sozzani, grazie al lavoro svolto in collaborazione dal Foam Fotografiemuseum di Amsterdam e Tomo Kosuga, direttore degli archivi. Noto soprattutto per la serie Ravens (I Corvi; 1975-1985) – considerato dal British Journal of Photography miglior libro fotografico degli ultimi 25 anni nel 2010 – Fukase ha lavorato esclusivamente a serie fotografiche accomunate da un approccio ironico nel trattare temi molto intimi e dolorosi come l’abbandono, la morte e la solitudine. Una sorta di lavoro terapeutico, un’elaborazione di tormenti e sofferenze attraverso il mirino della macchina fotografica, pronto a catturare istantanee raffiguranti per lo più soggetti cari all’artista (le mogli, la famiglia, il suo amato gatto Sasuke) o se stesso, soprattutto nella fase finale della sua vita.

FONDAZIONE SOZZANI. Corso Como, 10. Aperto tutti i giorni (10.30-19.30, mercoledì e giovedì orario prolungato fino alle 21.00). Ingresso gratuito da lunedì a venerdì, sab./dom./festivi intero 5 €, ridotto 3 €. In calendario fino al 31 marzo 2019.

APOLOGIA DELLA STORIA – THE HISTORIAN’S CRAFT

È stato inaugurato solo da pochi giorni ICA Milano, istituto contemporaneo per le arti, spazio privato e no profit di 700 mq ubicato all’interno di uno stabile industriale degli anni 30 in Via Orobia, a pochi passi dalla più nota Fondazione Prada. Collocato in una nuova area strategica in continua trasformazione ed evoluzione negli ultimi anni, ICA sarà un luogo di incontro e scoperta della contemporaneità, nel quale confluiranno mostre, editoria, cinema, performance, seminari e molto altro, per creare un percorso interdisciplinare e transmediale. La mostra di apertura dell’istituto è dedicata a una riflessione contemporanea sulla storia, intesa come strumento di indagine e metodologia di conoscenza del presente. Il titolo si rifà all’omonima opera di Marc Bloch, storico francese e fondatore (insieme a Lucien Febvre) della scuola de Les Annales, animata da una concezione della storiografia assolutamente innovativa rispetto a quella tradizionale; una storiografia più concreta, aperta al dialogo con le altre scienze sociali, priva di condizionamenti schematici, atta a comprendere l’uomo – suo soggetto – nella complessità delle sue vicende. Secondo questa visione una storia che guarda solo al passato risulta assolutamente sterile, incapace di aiutare ad affrontare in modo migliore i problemi del presente. La storia efficace è quella capace di muoversi con fluidità tra diverse dimensioni, consapevole dell’impossibilità di comprendere il presente ignorando il passato e viceversa. La modalità di fare storia teorizzata ne Les Annales si compie attraverso ricerche comparate e presta particolare attenzione alla vita quotidiana degli uomini comuni. In questo senso può essere definita poetica, non riducibile ad astrazioni e strutture rigide, come l’arte. Gli artisti in mostra, ispirati da questa metodologia, raccontano luoghi e vicende reali aprendo la breccia a nuovi punti di vista e propongono accostamenti inediti che invitano a ri-vedere il presente alla luce del passato; rifuggono giudizio, semplificazioni e luoghi comuni preferendo un tipo di osservazione lenta, capace di penetrare nelle pieghe della vita degli uomini per poter studiare i fatti storici mediante lo spirito del tempo in cui avvennero.

ICA MILANO. Via Orobia, 26. Aperto dal giovedì alla domenica (12.00-20.00). Ingresso gratuito. In calendario fino al 15 marzo 2019.

LE TIPE UMANE

Tommaso Calabro, classe ’90, ha inaugurato la sua galleria in Piazza San Sepolcro nel settembre 2018 con l’obiettivo di dare spazio anche a progetti di contaminazione fra arte e design. Le Tipe Umane – mostra interdisciplinare del designer Andrea Incontri curata da Caroline Corbetta, che verrà presentata in occasione della prossima Milano Fashion Week – rientra perfettamente in questa categoria, dato l’intreccio che viene a creare fra codici della moda e delle arti visive, comunicazione digitale e arti applicate. Dal 2016, infatti, Incontri celebra la propria passione per le donne, l’arte e l’illustrazione, realizzando con grande estro creativo schizzi rapidi ma dettagliatissimi sullo smartphone, per poi postarli sul suo account Instragram. Sono Le Tipe Umane, figure femminili stilizzate, realizzate utilizzando l’intera palette cromatica di Instragram, indossatrici di outfit curati nei minimi dettagli per definirne le varie personalità. Centinaia di donne di diverse età impegnate in varie attività, con gusti e attitudini differenti. In mostra si presenteranno sotto forma di proiezioni video, nella grande scala che apre le porte alla galleria; ricamate e incorniciate a formare un piccolo e compatto esercito al piano superiore; dialoganti con le figure femminili delle pitture neoclassiche presenti sulle pareti e sul soffitto, nell’ultima sala della mostra, dove avrà luogo un’installazione site-specific. Ognuna con un nome originato automaticamente dal social network a partire da due lettere e con una provenienza anch’essa generata in modo casuale dal suo software di geo-localizzazione.

TOMMASO CALABRO GALLERIA D’ARTE. Piazza San Sepolcro, 2. Aperto dal martedì al sabato (10.00-18.00). Ingresso gratuito. In calendario dal 19 al 25 febbraio 2019.

CERCA NELLA MAPPA

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento