Fondazione Prada, un giro nella nuova cittadella dell’arte a Milano

Di Caterina Zanzi

Solo buone nuove in città, ultimamente. E non soltanto sul versante food, ma anche su quello dell’arte. Come a dire, ai milanesi piace mangiare, ma anche cibarsi di arte. Di recente ha inaugurato il Mudec, di cui ho già parlato, e nel panorama culturale artistico si sono aggiunti ancor più di recente Fondazione Prada e il Silos di Armani – quest’ultimo, ancora devo visitarlo. E non perdetevi la nostra guida dei 10 musei a Milano da vedere almeno una volta nella vita!

Fondazione Prada Milano Conosco un posto

Un cortile della Fondazione|© Fondazione Prada

Sono stata il weekend scorso nella nuova cittadina dell’arte firmata da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, nella periferia sud di Milano, in viale Isarco, non certamente l’epicentro della vita cittadina. Ecco le mie prime impressioni.

COSA C’È. Nei quasi 20mila metri quadrati dell’area, di cui oltre la metà utilizzati per le attività espositive, c’è il Podium, una sorta di scatola trasparente che è il pezzo forte della costruzione, oltre alla torre dorata. Ci sono la Galleria Sud e quella Nord e il Deposito, forse lo spazio più bello e luminoso. C’è l’antica Cisterna e il Cinema, uno spazio sotterraneo da scoprire. E c’è anche il bar Luce disegnato dal regista Wes Anderson, che ricrea l’atmosfera dei vecchi caffè: sedetevi, sfogliate un libro e se vi va fate una partita a flipper! Io volevo provare anche qualche sua specialità, ma la coda all’ingresso mi ha scoraggiato…spero a voi andrà meglio!

DA FUORI. Avanguardia e classicità, edifici moderni che si alternano a quelli degli anni dieci del Novecento, dove qui sorgeva una distilleria. Il punto forte della Fondazione Prada, a mio parere, è la capacità di mescolare generi diversi con disinvoltura ed equilibrio, creando un effetto a sorpresa davvero encomiabile e di gusto. Arrivarci non è impossibile, ma nemmeno facilissimo. Io mi sono mossa in macchina, parcheggiando nei dintorni. Altrimenti c’è la fermata della metro Lodi, oppure il tram 24.

DA DENTRO.  Gli spazi, progettati da Rem Koolhaas, ospitano mostre temporanee senza obbligo di tragitto o destinazione imposta. Si entra e si sceglie dove andare. In questo periodo, a 10 giorni dall’inaugurazione, la mostra clou è Serial Classic,  sul rap­porto tra ori­gi­na­lità e imi­ta­zione nella cul­tura romana: 60 opere tra cui le copie di monumenti dell’antichità come il Discobolo o la Venere accovacciata. Ci sono poi diverse altre mostre come An Introduction, un’esposizione sulle vicende artistiche degli anni 60 e il Trittico con tre opere di Eva Hesse, Damien Hirst e Pino Pascali, tutte e tre giocate sul tema del cubo.  E poi c’è  lo spazio sotterraneo del Cinema con l’installazione per­ma­nente di Tho­mas Demand, Pro­cesso grot­te­sco: una ripro­du­zione quasi a gran­dezza natu­rale di una delle Grotte del Drago di Maiorca. Ad aprire (o chiudere) l’itinerario la Galleria Nord con la mostra In Part, forse la più interessante e la più varia, con opere di Maurizio Cattelan, Lucio Fontana e Yves Klein. Infine, nel Deposito, ha casa un ‘parcheggio’ di veicoli d’artista, vetture ad effetto che creano una sensazione straniante. Cosa ho capito di queste esposizioni? A malincuore, poco. Nessuna delle esposizioni è supportata da testi a lato, le classiche ‘spiegazioni’ che rendono più comprensibili operegià di per sè non facilmente interpretabili come quelle di arte contemporanea. L’affollamento degli spazi ha fatto il resto, rendendo l’esperienza non all’altezza di altri musei in città.

IL COSTO. Visitare gli spazi all’aperto della Fondazione non costa nulla. Se si vuole accedere alle mostre (e lo consiglio, indipendentemente dal loro valore, altrimenti sarebbe una visita ‘a vuoto’) il prezzo del biglietto è di 10 euro (con la possibilità di ottenere l’ingresso ridotto per gli under 26 o i titolari di tessera Fai). Su prenotazione e fino esaurimento posti si può partecipare a visite guidate gratuite alle 10:30 e alle 16:30 durante i weekend.  

Fondazione Prada Milano Conosco un posto

Fondazione Prada|© Caterina Zanzi

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Fondazione Prada|© Caterina Zanzi

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Un’immagine di una mostra|© Caterina Zanzi

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Il deposito|© Caterina Zanzi

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Un’opera di Damien Hirst|© Caterina Zanzi

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Il bancone del Bar Luce|© Caterina Zanzi

FONDAZIONE PRADA
Largo Isarco 2, Milano
02 5467 0515 | [email protected]
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21.

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14 commenti

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I posti del cuore di Andrea Pinna, aka Le Perle di Pinna, a Milano 27/12/2018 - 3:38 pm

[…] galleria che trovi validi in città? Consiglio, da brava ‘ama‘ quale sono, di andare da Fondazione Prada,  e non solo per spararsi i selfie pazzeschi, come fanno […]

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