5 mostre a Milano da visitare assolutamente a marzo

Di Carlotta Coppo

Dalla video-art alla pittura, dalla stampa tipografica alla manipolazione creativa della carta, fino all’arte radicale che si sviluppa tra arte e scienza: anche questo è un mese ricco per gli amanti dell’arte. Siete curiosi di sapere quali sono le 5 mostre a Milano che vi consigliamo di visitare a marzo? Non vi resta che leggere!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A MARZO

VALERIO ADAMI – IMMAGINE E PENSIERO

L’opera pittorica di Valerio Adami ha origine dal disegno, dal tratto nero e uniforme che fa da contorno e delimita campiture di colore piatte e continue, prive di sfumature. I suoi quadri sono una sorta di racconto di fantasia a fumetti, dove spesso inserisce anche parole, frasi e sigle. Da qui il titolo della mostra “Immagine e pensiero”, in corso alla Dep Art Gallery, che comprende 28 opere tra tele recenti di grande formato e lavori risalenti agli anni Settanta. Nel cortile della galleria, all’interno di un box, sono inoltre esposti alcuni mosaici dell’artista di origine bolognese. 

DEP ART GALLERY. Via Comelico 40, Milano. Aperto da martedì a sabato (10:30-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 14 aprile 2022.

LADY NICOTINA

Tra le mostre a Milano più interessanti da visitare a marzo vi è senza dubbio questa piccola chicca in zona Città Studi. Si tratta di Lady Nicotina, esposizione di fine residenza dell’artista italo-colombiano Pablo Bermudez (classe ’88) presso gli spazi di via Paisiello dell’associazione di promozione sociale Non Riservato. Tra inizio dicembre 2021 e fine gennaio 2022, l’artista è stato infatti invitato a rielaborare, attraverso la sua caratteristica pratica creativa – che lo porta a tagliare, piegare, plasmare la materia cartacea -, immagini e parole di una serie di numeri risalenti agli anni 50 della rivista Epoca, noto settimanale nato su modello dei magazine illustrati statunitensi, di cui Bruno Munari curò la composizione grafica. Bermudez ha riletto con un occhio contemporaneo testi, slogan e immagini di settant’anni fa, invitando gli spettatori a fare lo stesso, ossia soffermando per ben il proprio sguardo (al giorno d’oggi sempre più portato a un’osservazione rapida e superficiale). Le sue opere diventano così luogo di confronto tra epoche ma anche sul modo di fare comunicazione e dare notizie. A noi è piaciuta tantissimo e vi consigliamo di non farvela scappare perché sarà visitabile solo fino al 12 marzo! 

NON RISERVATO. Via Paisiello 5, Milano. Aperto su appuntamento, scrivendo al seguente indirizzo [email protected]. Ingresso: libero. In calendario fino al 12 marzo 2022.

CABARET TYPOGRAPHIELETTERPRESS STORIES

Gli spazi di Bonvini 1909 tornano a ospitare una nuova mostra: si tratta di Letterpress Stories, che raccoglie una cinquantina di manifesti tipografici del collettivo Cabaret Typographie, fondato nel 2010 da Laura Dal Maso, Mauro De Toffol e Tommaso Pucci. I lavori dello stimato trio sono già stati esposti da diverse prestigiose istituzioni ma questa volta il collettivo gioca in casa, dato che è proprio Bonvini che, da più di 10 anni, stampa i suoi poster creati con caratteri mobili in legno o in piombo o con matrici originali prodotte intagliando a laser linoleum e MDF. L’evento si inserisce nel programma della prima edizione del Milano Graphic Festival, dal 25 al 27 marzo.

BONVINI 1909. Via Tagliamento 1, Milano. Aperto tutti i giorni (lun-ven 15-19 su appuntamento; sab 11-13 e 15-19) tranne domenica. Ingresso: libero. In calendario fino al 31 marzo 2022.

ROLE PLAY

Tra le mostre recentemente inaugurate a Milano di cui si sta parlando di più c’è Role Play, collettiva curata da Melissa Harris che include fotografie, video e performance di 11 artisti internazionali (tra cui l’italiana Beatrice Marchi). Attraverso i lavori selezionati, il progetto esplora i processi di ricerca e creazione di possibili identità alternative, interrogandosi sul concetto di individualità. La creazione di alter ego e avatar, infatti, non coincide necessariamente con un tentativo di evasione dal proprio sé; è anzi possibile intenderlo anche come ricerca di un sé più intimo e autentico. Ad esempio, negli spazi illuminati di blu dell’Osservatorio, è presente la serie fotografica di Darius Mikšys “A Piece for A Peace”, risultato di una performance realizzata all’interno di un videogioco online, in cui l’artista ha tentato di affermare il proprio ruolo di leader proponendo agli altri giocatori di scattare una foto di gruppo. Ma anche il film sperimentale “Cosplayer” di Cao Fei, racconto surreale in cui i personaggi sono convinti che i loro travestimenti possano garantirgli un potere magico reale e dunque permettere loro di trascendere la realtà e le preoccupazioni quotidiane. E ancora “Excellences and Perfections” di Amalia Ulman, risultato di una performance avvenuta nel corso di 5 mesi sulla piattaforma Instagram, utilizzata come palcoscenico per interpretare un personaggio. 

OSSERVATORIO FONDAZIONE PRADA. Galleria Vittorio Emanuele II, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20, lun dalle 14). Ingresso: intero 10€, ridotto 8€. In calendario fino al 27 giugno 2022.

ANICKA YI – METASPORE

La prima personale di Anicka Yi in un’istituzione italiana è senza dubbio una delle mostre a Milano più interessanti da visitare prossimamente. Si chiama Metaspore e comprende più di 20 lavori realizzati dal 2010 a oggi. La ricerca di Yi, al confine tra arte e scienza, attinge da diversi ambiti scientifico-umanisitici – motivo per il quale è solita collaborare con diversi tipi di professionisti nella realizzazione delle sue opere (tra cui profumieri, data la grande importanza che attribuisce al senso olfattivo) – e si concentra sulle possibili ridefinizioni delle categorie di umano e non-umano, tecnologia e biologia, naturale e sintetico. Attraverso le sculture ibride presenti in mostra, frutto di questa eclettica e complessa ricerca, Metaspore mette in luce alcune delle tematiche più caratteristiche del lavoro di Yi, quali la coesistenza tra diversi organismi e forme di intelligenza non-umana; l’identità e le disuguaglianze sociali. L’opera che ci ha maggiormente colpito è anche la più recente. Si tratta di Biologizing the Machine (2022): 7 strutture in vetro e metallo appese al soffitto contenenti micro-ecosistemi di batteri del suolo e alghe; sorte di quadri viventi che nelle settimane evolvono e si trasformano reagendo ai livelli di ossigeno, luce e temperatura dell’ambiente che le circonda.

PIRELLI HANGAR BICOCCA. Via Chiese 2, Milano. Aperto da giovedì a domenica (10:30-20:30). Ingresso: libero. In calendario fino al 24 luglio 2022.

E voi avete già visitato una di queste mostre? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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