5 mostre a Milano da visitare assolutamente a giugno

Di Carlotta Coppo

Le tele di un surrealista italiano quasi sconosciuto ai suoi connazionali; film, fotografie e video legati all’Arte Povera; pittoriche installazioni site-specific; opere da guardare e sentire (ma anche provare), concepite da uno dei maggiori esponenti italiani di arte cinetica e ambientale e, per finire, sculture fluide e ibride di una giovane artista contemporanea. Anche questo mese vi segnaliamo le esposizioni artistiche più interessanti che abbiamo visitato in diversi musei e, soprattutto, gallerie d’arte: ecco a voi le 5 mostre a Milano da non perdere a giugno!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A GIUGNO

STANISLAO LEPRI

Tra le mostre più interessanti da visitare a Milano a giugno c’è senza dubbio quella che Tommaso Calabro dedica a un pittore surrealista italiano conosciuto pochissimo, soprattutto a livello nazionale: Stanislao Lepri. Appartenente alla cosiddetta “nobiltà nera” (ossia quella parte dell’aristocrazia romana rimasta fedele al papato dopo il 1870 che, ricoprendo alte cariche all’interno dell’amministrazione pontificia, era tenuta a portare l’abito di corte “alla spagnola”, completamente nero) e diplomatico di professione, Lepri cambia vita nel 1942, quando incontra la seducente artista Leonor Fini, cui si lega sentimentalmente a vita, e da lì decide di intraprendere la carriera artistica.
A essere esposte sono circa 40 opere, tra tele pittoriche e opere su carta, da cui emergono mondi in cui si mescolano realtà e immaginazione, fantasie e paure, terreno e metafisico. Opere che mettono anche un certo senso di angoscia, talvolta, tant’è che il critico d’arte Janus definì Lepri “interprete di un disagio universale”.
Le sue tele sono spesso molto complesse e caotiche, abitate da una moltitudine di personaggi umani e animali. Altre, invece, pur mantenendo una certa complessità sono caratterizzate da un rigore prospettico e formale che le rende quasi architettoniche. Da vedere, che da queste parti il disagio è di casa!

TOMMASO CALABROPiazza San Sepolcro 2, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 24 giugno 2023.

REVERSING THE EYE. FOTOGRAFIA, FILM E VIDEO NEGLI ANNI DELL’ARTE POVERA

Tra le varie mostre inaugurate di recente alla Triennale ci teniamo a consigliarvi, avendola trovata particolarmente ben concepita e allestita, Reversing The Eye – Fotografia, film e video negli anni dell’Arte Povera. 250 opere di 49 artisti, tra cui Michelangelo Pistoletto, Fabio Mauri, Alighiero Boetti, Giovanni Anselmo e Giuseppe Penone, la cui sequenza fotografica esposta dà il nome alla mostra.
Il percorso inizia dal rivoluzionario Pietro Manzoni, capace di intuire l’enorme potenziale dei mass media – che negli anni Sessanta cominciavano a diventare parte integrante della quotidianità –  e di sfruttarlo con ironia, come si evince per esempio dal docu-film che racconta la performance Consumazione dell’arte dinamica del pubblico. Divorare l’arte, in cui delle uova soda firmate dall’artista con un’impronta digitale vengono mangiate dal pubblico, a cui sono state distribuite. Fotografia, cinema e video – sebbene non vengano spesso associati all’Arte Povera, che aspirava all’incontro tra arte e vita -, essendo stati ampiamente utilizzati dai suoi esponenti soprattutto per documentare e lasciare traccia di quanto compiuto, possono infatti essere ritenuti a tutti gli effetti strumenti “poveri”. Pur non sentendosi vincolati a seguire un vero e proprio percorso, la mostra si snoda attraverso quattro filoni tematici: corpo (in cui si riflette sul concetto stesso di identità nonché sul ruolo dell’autore); esperienza (ossia rapporto col tempo e lo spazio); immagine (che indaga il modo in cui la realtà viene decostruita per poi essere rappresentata, appunto, per immagini) e teatro (in cui viene evidenziata la dimensione performativa insita in questi media). Interessantissima!

TRIENNALEViale Alemagna 6, Milano. Aperto tutti i giorni (11-20) tranne lunedì. Ingresso: intero 15€, ridotto da 12€ a 7,50€. In calendario fino al 3 settembre 2023.

ROSSO, GIALLO E GIALLO/NERO

Diciamoci la verità, questi fantomatici “musei” che imperversano oggigiorno – quelli in cui tutto è rosa, lilla o al massimo azzurrino, per intenderci, e che probabilmente sarebbe più giusto chiamare col loro nome – ossia set fotografici -piacciono così tanto al grande pubblico perché offrono instagram opportunities, come si suol chiamarle, a bizzeffe.
Ma ci sembra che in queste operazioni ci sia ben poco di creativo, originale o poetico, quando invece probabilmente ‘basterebbe’ coinvolgere veri artisti, dotati della loro personale visione, e capaci di creare installazioni tanto accattivanti quanto significanti. Felice Varini, per esempio, artista franco-svizzero di fama internazionale, sarebbe il candidato perfetto. Fin dagli anni Settanta, infatti, si rapporta a spazi urbani, paesaggi naturali e ambienti interni trattandoli come fogli su cui incollare forme geometriche bidimensionali. Lo ha fatto alla Biennale di Venezia nel 1988, a quella di Singapore vent’anni dopo, e lo fa anche in occasione della mostra Rosso, Giallo e Giallo/Nero, in corso fino al 28 luglio presso 10 A.M. Art, in cui presenta tre installazioni pittoriche (ovviamente site-specific), distribuite sui due piani della galleria. Il bello è che per ognuna di esse esiste un “punto di partenza potenziale” – come lo definisce l’autore stesso – da cui tutto ha inizio e da cui è possibile vedere la forma nella sua bidimensionalità, ma questo punto di partenza non ha alcuna pretesa di essere anche il punto finale. Lo spettatore, infatti, può e deve muoversi scoprendo e rapportandosi al dipinto nella sua integralità tanto quanto nei suoi frammenti. 

10 A.M. ARTCorso San Gottardo 5, Milano. Aperto dal martedì al venerdì (10-12:30 e 14:30-18). Ingresso: libero. In calendario fino al 28 luglio 2023.

GIANNI COLOMBO – A SPACE ODYSSEY

Un altro artista che amava giocare con lo spazio era senz’ombra di dubbio Gianni Colombo, a cui la galleria Gió Marconi dedica una bellissima retrospettiva in occasione del trentesimo anniversario dalla sua scomparsa. L’intento dell’esposizione curata da Marco Scotini è quello – come si può dedurre dal titolo – di mettere a confronto la drammaturgia spaziale che caratterizza il lavoro di Colombo con il colossal fantascientifico di Kubrick del 1968. La similarità tra la spazialità dell’artista e quella messa in scena dal regista, come notò in un suo testo la critica americana Annette Michelson, deriva da come entrambi fanno del disorientamento percettivo un mezzo attraverso il quale compiere un riequilibrio fisico. Insomma, inutile dire troppo di mostre come questa, che non rendono nemmeno quando vengono fotografate. Forse dei video aiuterebbero di più, ma senza dubbio la cosa migliore da fare è vedere, sentire, provare ed esperire in prima persona. Se siete affascinati dall’arte cinetica e ambientale, questa è davvero una mostra da non perdere!

GIÓ MARCONIVia Tadino 15, Milano. Aperto dal lunedì al venerdì (11-18). Ingresso: libero. In calendario fino al 17 luglio 2023.

AMBRA CASTAGNETTI – LA ZONA

Concludiamo la nostra rassegna di mostre a Milano da visitare assolutamente a giugno con la personale di una una giovane artista genovese. Ambra Castagnetti (1993) presso la galleria d’arte Francesca Minini presenta la Zona, richiamo alla pellicola Stalker (1979) del regista russo Tarkovsky.
Castagnetti invita lo spettatore a calarsi in un luogo, la Zona, abitato da organismi fluidi, ibridi, bionici, permeabili e permeati dall’ambiente circostante. Per i suoi lavori l’artista si ispira tanto ai suoi studi antropologici e alla teoria queer quanto all’estetica cyber punk delle anime giapponesi come Akira ed Evangelion, come si evince dall’installazione Wall City che chiude la mostra: una voragine luminosa e apparentemente senza fine; un abisso di chip, cavi e componenti elettroniche di vario genere che si apre al centro di una stanza buia a partire da una zolla di terra erbosa.
Un’artista da conoscere.

FRANCESCA MININI. Via Massimiano 25, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 28 luglio 2023.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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