5 mostre a Milano da visitare assolutamente a novembre

Di Carlotta Coppo

Poetiche installazioni create con indumenti di seconda mano, nature morte contemporanee e la prima grande retrospettiva dedicata a Max Ernst in Italia. E poi, preziosi reperti provenienti dal Perù e le sempre attuali opere di una delle più influenti personalità del XX secolo. Anche questo mese c’è tanto da vedere in città e, come sempre, abbiamo cercato di fare la nostra parte, selezionando per voi 5 mostre a Milano da visitare assolutamente a novembre. Scoprite quali sono!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A NOVEMBRE

TIED TOGETHER

Tied Together, prima personale italiana di Kaarina Kaikonnen curata da Francesca Alfano Miglietti, è senz’ombra di dubbio tra le mostre a Milano che ci hanno più colpito ed emozionato negli ultimi tempi.
D’altronde M77 – che l’ha organizzata e promossa in collaborazione col Comune di Milano – Cultura – è una delle nostre gallerie d’arte milanesi preferite. A completare l’esposizione presso gli spazi di M77 – dove oltre alle opere per cui l’artista finlandese è più nota, ossia quelle realizzate utilizzando elementi di vestiario, sono presenti anche alcuni disegni – è una grande installazione site-specific occupante il colonnato della Rotonda della Besana (che rimarrà allestita solo fino al 6 novembre). Per crearla, Kaikonnen ha utilizzato più di mille camicie raccolte e selezionate da Humana People to People Italia che, legate tra loro, svolazzano tra le volte come tenendosi per mano, invitando lo sguardo dello spettatore ad alzarsi verso l’alto. Poesia.  

M77Via Mecenate 77, Milano. Aperto da martedì a sabato (11-19). Ingresso: libero. In calendario fino al 22 dicembre 2022.

TOBOGÃ VESUVIUS

Negli spazi un tempo occupati da una delle sedi della galleria Massimo De Carlo, all’interno di Palazzo Belgioioso, ha da qualche mese casa la galleria d’arte Peres Projects. A essere cambiata rispetto a un tempo è solo l’illuminazione – proveniente da lunghi led a soffitto -, che abbiamo decisamente apprezzato poiché capace di rendere perfetta la fruizione delle opere.
Tobogã Vesuvius, dell’artista brasiliano Rafa Silvares, è la sesta esposizione milanese di Peres Projects, che per l’occasione ospita 7 dipinti a olio contraddistinti da colori super saturi e un iperrealismo che si inserisce in paesaggi senza luogo, quasi grafici. Nature morte contemporanee che vedono protagonisti oggetti quotidiani ed elementi architettonici perfetti, privi di graffi, difetti, segni di usura. Sospesi nel tempo e nello spazio, circondati da quelli che appaiono come fluidi e nubi.
Quali sono i significati nascosti di queste vibranti tele? Gli ironici titoli potrebbero dare un parziale aiuto all’interpretazione, sebbene i dipinti rimangano affascinanti enigmi a cui risulta difficile attribuire un chiaro senso. Di certo si tratta di un corpus di opere decisamente magnetico. 

PERES PROJECTS. Piazza Belgioioso 2, Milano. Aperto da lunedì a venerdì (11-18). Ingresso: libero. In calendario fino al 11 novembre 2022.

MAX ERNST

Il 4 ottobre a Palazzo Reale è stata inaugurata la prima retrospettiva in Italia dedicata al pittore, poeta, teorico dell’arte e scultore tedesco Max Ernst.
Circa 400 opere, di cui un’ottantina di dipinti (tra cui Oedipus Rex, che proprio quest’anno compie cent’anni, e L’angelo del focolare, utilizzato anche per la comunicazione della mostra), ma anche molto altro: sculture, gioielli, disegni, fotografie, collage e libri illustrati.
Un’esistenza movimentata e intensa, quella di Ernst, animata da grandi passioni. Vissuta tra la Germania – dove oltre a formarsi combatté la Grande Guerra ed ebbe luogo, dopo di essa, la “resurrezione”, con il primo matrimonio e la nascita del figlio Jimmy -, la Francia – dove tra le altre cose ebbe un ménage a trois con Gala e Paul Éluard – e gli Stati Uniti – dove fu costretto a fuggire in esilio durante la Seconda Guerra in quanto “artista degenerato”. E a una vita articolata e passionale corrispose un’altrettanto poliforme e varia carriera artistica.
Il tentativo della retrospettiva, curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech, è dunque dipanare tale complessità, per raccontare l’Ernst uomo e artista nel modo più esaustivo possibile, attraverso un percorso suddiviso in 9 sale tematiche.
Pur avendo trovato l’allestimento un po’ troppo caotico e l’illuminazione poco incisiva, consigliamo di far visita alla mostra, che rappresenta in ogni caso una preziosa occasione per conoscere più a fondo il visionario artista. Ad averci particolarmente affascinati sono stati, oltre ad alcune iconiche tele, i collages. 

PALAZZO REALEPiazza Duomo 12, Milano. Aperto tutti i giorni (10-19:30, giov fino alle 22:30) tranne lunedì. Ingresso: intero 15€, ridotto 13€. In calendario fino al 26 febbraio 2023.

MACHU PICCHU E GLI IMPERI D’ORO DEL PERÙ

Tutto ci aspettavamo fuorché luci colorate, proiezioni effetto acqua su pavimento, portali e grafiche cartoonesche, dalla mostra Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù, eppure… Con questo non vogliamo dire che l’allestimento ci abbia disturbati ma indiscutibilmente stupiti, facendoci sentire un po’ a Disneyland.
Per quanto l’effetto possa risultare spiazzante, forse si è così azzeccata la formula per rendere godibile a tutti, anche ai più piccoli, una mostra composta fondamentalmente da reperti archeologici (circa 180) in terracotta, oro, argento e tessuto che, potenzialmente, sarebbe potuta essere risultare assai più noiosa.
A cura di Ulla Holmquist – direttrice del Museo LARCO di Lima – e dell’archeologa Carole Fraresso, il progetto non si concentra solo sulla città sacra di Machu Picchu, bensì vi culmina attraverso un percorso che interessa anche quanto venuto prima e in altre aree geografiche del Perù.
Completato il percorso espositivo, vicino al bookshop vi è anche una sala in cui è possibile sperimentare una simulazione di volo sulla città di Machu Picchu, per mezzo di visori VR e apposite poltrone mobili, in grado di rendere ancor più realistica la sensazione di essere sospesi in volo. Il tutto accompagnati da una guida virtuale che racconta la storia del sito inca. Per quanto l’esperienza possa essere divertente, soprattutto se non la si è mai fatta, a essere sinceri abbiamo trovato un po’ assurdo che il supplemento richiesto per provarla (eh no, non è inclusa nel biglietto di ingresso) sia di ben 15€. 

MUDECVia Tortona 56, Milano. Aperto tutti i giorni (9:30-19:30; gio e sab fino alle 22:30) tranne lunedì mattina. Ingresso: intero 17€ (sab, dom e festivi), 16.50€ (lun-ven); ridotto 14€. In calendario fino al 27 marzo 2023.

ANDY WARHOL – LA PUBBLICITÀ DELLA FORMA

Ci stancherà mai Andy Warhol? Probabilmente no. Indiscusso genio che ha saputo trasformare in arte la riproducibilità che contraddistingue la società del consumo, Warhol ha cambiato la storia dell’arte, anticipando dinamiche ancor oggi attualissime e diventando icona. In un mondo in cui sempre più è difficile essere originali, in cui esistono i social network, in cui il confine tra artistico e commerciale è sempre più labile, non stupisce il fatto che la pop art desti ancora sì tanto fascino.
Andy Warhol – La pubblicità della forma, con cui chiudiamo la nostra selezione di mostre a Milano da non perdere questo novembre, è stata inaugurata pochi giorni fa e racconta attraverso più di 300 opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni, il percorso compiuto da Warhol, dagli esordi come illustratore commerciale negli anni Cinquanta, fino ad arrivare al rapporto col sacro che ne connota l’attività degli anni Ottanta.
In mostra si trovano prevalentemente opere uniche, provenienti dall’Estate Andy Warhol, oltre a prestigiose collezioni private: dalle Brillo Box ai ritratti dei divi degli anni Sessanta, dalla bellissima serie Ladies & Gentlemen dedicata alle drag queen alle ripetizioni che vedono protagonisti Marylin Monroe a Mao Zedong, ma anche disegni, dischi originali, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali, le sue famose polaroid, serigrafie e molto altro. I contenuti di certo non mancano… peccato per i troppi riflessi, ci dispiace dirlo, che anche in questo caso disturbano parzialmente la visione dei capolavori esposti. 

FABBRICA DEL VAPORE. Via Procaccini 4, Milano. Aperto tutti i giorni (9:30-19:30, sab e dom fino alle 20:30). Ingresso: intero giorni festivi 14€, giorni feriali 12€; ridotto 10€). In calendario fino al 26 marzo 2023.

E voi avete già visitato una di queste mostre a Milano? Ne avete altre da consigliare? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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