10 ristoranti a Milano che abbiamo provato di recente

Di Redazione

Due osterie, un locale storico di Milano, un posto per gli hamburger. Ma anche un cinese raffinato e addirittura un locale filippinoabbiamo provato tanti ristoranti (prima di finire in zona arancione) anche molto diversi tra loro in città, di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Ecco i nostri racconti!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

ANGUS&MORE

Ristoranti Milano
Un hamburger di Angus&More | © Caterina Zanzi

Abbiamo provato uno degli hamburger più chiacchierati in zona Guastalla, in questo piccolo e super spartano locale che serve, appunto, hamburger e qualche insalata. Si può scegliere tra una quindicina di panini con carne (angus o pollo), due di pesce e uno vegano. Gli ingredienti scelti per arricchire i burger sono dei più classici, come cheddar, bacon e cipolla, ma anche particolari come la crema di pecorino romano, la zucca gratinata, le alici di Cetara e la ‘nduja. I panini sono gustosi e generosamente farciti, la carne è di black angus allevato al pascolo, succosa e saporita, mentre il pane è migliorabile. Servizio cortese, conto sulla quindicinaventina di euro per un sandwich, patatine e bevanda. Non da strapparsi le vesti, ma una buona scelta per un pasto veloce se si è in zona o per una delivery.

ANGUS AND MORE. Viale Monte Nero 57, Milano. 02 5457405. Aperto tutti i giorni (12-00).

MABUHAY

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Takoyaki | © Alice Caprotti

Finalmente siamo riusciti a provare Mabuhay, ristorante filippino/giapponese vicino ai Bastioni di Porta Volta. Sul menu potete trovare piatti classici dello street food nipponico, come i takoyaki (deliziosi), il pollo yakitori, okonomiyaki e gua bao ma anche piatti più elaborati della tradizione filippina. Tra questi ci hanno conquistato il Binalot na adobo pork, arrosto di maiale con riso, pomodorini e uovo avvolto in una foglia di banano, e i Pancit Mabuhay, mix di spagheti di soia e noodles con maiale, pollo e un mix di verdure (cavolo verza, zucchine, germogli di soia, cipollotto e carote). Tutti i ragazzi in sala sono gentilissimi e pronti a darvi qualche dritta sui piatti più particolari. Le porzioni, soprattutto dei piatti filippini, sono decisamente abbondanti e dovreste uscire sazi spendendo circa 20€. L’ambiente è semplice e piuttosto minimale, ma soprattutto molto piccolo quindi ricordatevi di prenotare!

MABUHAY. Bastioni di Porta Volta 9, Milano. 02 3006 5018. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-22.30, da ven sab fino 23).

ESCOBRILLO

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Un angolo di Escobrillo | © Caterina Zanzi

In zona Città Studi, a pochi passi dalla fermata della metro Piola, trovate questa piccolissima enoteca che propone una accurata selezione di bottiglie, sia da portare a casa che da consumare in loco, anche al calice (aprono tutto). Non pensate all’aperitivo: qui di accompagnamento arriva solo del pane con olio (i calici vengono comunque sui 6 euro), ma se avete fame potete ordinare a parte taglieri di formaggi e salumi o bruschette. Servizio sui generis, ambiente caratteristico seppur spartano. Lo consigliamo principalmente per un breve stop se siete in zona e avete voglia di bere qualcosa prima di cena (o prima del coprifuoco).

ESCOBRILLO. Via Pacini 27, Milano. 02 45494476. Aperto tutti i giorni (17.30-00.30).

CAMPARINO IN GALLERIA

Lo storico Camparino in Galleria – simbolo per eccellenza dell’aperitivo milanese – si è da poco rifatto il look, soprattutto per quanto riguarda la Sala Spiritello, al primo piano. È proprio qui – in un ambiente elegante dall’atmosfera rilassata – che siamo stati invitati dal locale a cenare, e dove ci siamo goduti una riuscita esperienza di pairing tra cocktail e proposta gastronomica. La carta, a cura dello chef stellato Davide Oldani, comprende poche voci tra primi (tra i quali l’immancabile risotto allo zafferano ma anche gli intriganti spaghetti cacio e pepe con lime e rafano), secondi e dolci, ma è fortemente caratterizzata dalla presenza di una sezione dedicata al Pan’cot: pane arrostito dalla forma a ciambella proposto sia in versione salata che dolce. A entusiasmarci, per esempio, quello all’agnello con uvetta piccante, cumino e yogurt. Per ogni piatto viene suggerito in abbinamento uno dei cocktail presenti nella lista creata da Tommaso Cecca. Si va dalle proposte più classiche a quelle più insolite. Noi abbiamo amato il poetico “Se la pioggia fosse bitter Campari”, con la sua spuma di kumquat e vaniglia. Oltre al menu alla carta (tenete conto una spesa di una sessantina di euro) sono disponibili due più convenienti menu degustazione (da 55 e 60€) e un menu pranzo a 28€, ma potete anche optare per un aperitivo ‘di classe‘.  

CAMPARINO IN GALLERIA. Piazza del Duomo 21, Milano. 02 86464435. Aperto tutti i giorni (lun-ven 8.30-00; sab 9-00; dom 9-22).

TRADIZIONE – STORICA ROSTICCERIA [CHIUSO]

In zona Porta Venezia ha casa la Storica Rosticceria, locale in cui poter acquistare o consumare direttamente sul posto cibi della tradizione italiana che variano ogni giorno. Al bancone troverete piatti sia caldi che freddi come le lasagne, la parmigiana, il pollo al girarrosto e il polpo con le patate. Noi però ci siamo stati per un aperitivo (prima del lockdown, of course): da qualche mese, infatti, dalle 16 in poi la Storica Rosticceria si trasforma in ‘Tradizione‘, format nato per accompagnare le deliziose proposte del giorno a una ricca selezione di cocktail (9€) e vini alla mescita (i calici vanno dai 5 agli 8€). Nel prezzo del drink sono compresi olive, taralli e pinzimonio (cosa non scontata al giorno d’oggi!), ma la lista di leccornie è lunga: nel menu compaiono anche bruschette, polpette, tartare, taglieri di formaggi e salumi, e frittini di pesce. L’ambiente è molto accogliente – grazie a una sapiente opera di ristrutturazione – e comprende un piano superiore e un ampio dehors dotato di funghetti riscaldanti perfetti per la stagione invernale. La domenica, poi, va in scena il brunch in due versioni: americano come da tradizione (con pancake e avocado toast) oppure la variante italiana (tra le proposte tagliatelle al ragù, torta salta, pollo allo spiedo).

TRADIZIONE – STORICA ROSTICCERIA. Via Lazzaro Palazzi 5, Milano. 02 33296908. Aperto tutti i giorni (8-18).

BELÈ

Vi avevamo già parlato con toni entusiasti di Belè qualche tempo fa. Siamo tornati in questo bel ristorante in una traversa di Ripa di Porta Ticinese per cena, incuriositi dal nuovo menu autunnale, e il nostro giudizio rimane più che positivo! Sorseggiando un ottimo cocktail abbiamo studiato la carta, scegliendo infine: uovo pochè con crema di sedano rapa, scarola piccante e pane fritto alla liquirizia; salsiccia di Bra con maionese al rafano e cavoletti di Bruxelles; risotto al fondente di cipolla con aceto balsamico e timo (da urlo); spaghettoni al sugo di pomodoro fresco e basilico, un grande classico che rimane tutto l’anno in carta (per fortuna degli avventori!); costine di maiale glassate al pompelmo e torta al cioccolato con gelato di arachidi salate. Siamo rimasti piacevolmente colpiti da ogni singola pietanza. Complici del nostro entusiasmo per l’ottima cena sono stati sicuramente anche l’ambiente elegante, curato e magistralmente illuminato; la selezione musicale (diffusa al giusto volume!) e un servizio tanto professionale quanto cordiale. Insomma…tutto perfetto! Consigliatissimo per una cenetta romantica.

BELÈ. Via Angelo Fumagalli 3, Milano. 02 36642933. Aperto dal martedì al sabato (19.30-00).

OSTERIA TRI CIUCC

Tri Ciucc Ristorante Milano
Il galletto alla diavola e la cacio e pepe | © Tommaso Prada

Nome milanese ma anima romana per questo delizioso locale che abbiamo scoperto quasi per caso dopo una piacevolissima passeggiata sul naviglio Martesana. Purtroppo il menu è stato rivisto per adattarsi a questo pazzo periodo e cambia ogni giorno: tra i primi potreste trovare alcuni capisaldi capitolini come tonnarelli alla carbonara, gricia, amatriciana e una cacio e pepe davvero ben eseguita e con il giusto grado di sapidità. Tra i secondi, trippa alla romana, scottadito di agnello, costata di scottona e un galletto alla diavola che ha soddisfatto la nostra perenne voglia di cibo piccante. L’ambiente caldo, il servizio amichevole, ma soprattutto un tiramisù di cui abbiamo letto meraviglie ci spingeranno a tornare, magari anche con la bella stagione quando viene aperto un bellissimo dehors sul retro.

OSTERIA TRI CIUCC. Via Asiago 68. 3519009608. Aperto tutti i giorni (12-14.30).

IL GUSTO DELLA NEBBIA

A Chongqing, città nel sud della Cina, per circa 100 giorni l’anno l’umidità data dal clima semitropicale si condensa in una fitta coltre di nebbia: da qui nasce il nome poetico di questo piccolo ristorante a due passi da Garibaldi. Il menu è breve e composto da antipasti, bao e primi piatti a base di riso o noodles. La cucina è tipicamente piccante e speziata quindi troverete peperoncino e pepe verde di Chongqinq in abbondanza in tutti i piatti (ma potete sempre chiedere di averli senza). Buonissimi i bocconcini di pollo marinato alla birra e fritto con salsa di sesamo e i noodles piccanti con pollo saltato e uova strapazzate. L’atmosfera è molto carina (ci ha ricordato un po’ Fan Wu), ma il servizio un po’ anonimo. Con due piatti a testa e un calice di vino il conto non supera i 30€: consigliatissimo!

IL GUSTO DELLA NEBBIA. Via Privata Nino Bonnet 11, Milano. 351 9866676. Aperto da martedì a sabato (12-15 e 19-22.30).

LA PIOLA

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L’ossobuco col risotto giallo de La Piola | © Dario Cosentino

Quali sono le prime cose che vi vengono in mente quando pensate a un’osteria? Esatto, le tovaglie a quadretti bianchi e rossi, le sedie in legno e paglia e la cucina semplice e buona. In questo ristorante in Viale Abruzzi le trovate tutte. D’altronde il nome stesso, La Piola, significa “l’osteria”. Il menu è semplice sia nella forma che nel contenuto: su un singolo foglio plastificato troverete quattro sezioni: antipasti, primi, secondi e piatti unici. Tutti della tradizione milanese e lombarda. Noi abbiamo preso il riso al salto (croccante e saporito), gli sciatt (le tipiche frittelline valtellinesi ripiene di formaggio casera), l’ossobuco col risotto giallo (commovente), e la cotoletta con l’osso (perfettamente fritta nel burro). Se scegliete i piatti unici, composti da una specialità milanese accompagnata dal riso giallo, il conto sarà attorno ai 30 euro, ma anche con le altre combinazioni di piatti i prezzi sono equilibrati. Noi di certo torneremo ad assaggiare tutti gli altri piatti!

LA PIOLA. Viale Abruzzi 23, Milano. 02 2953 1271. Aperto da lunedì a sabato (12:30-14:30 e 19:30-22:30)

CAFFÈ FERNANDA

Incastonato tra i monumentali cortili della Pinacoteca di Brera, Caffè Fernanda è il posto ideale per fermarsi a fare una colazione, una merenda, ma anche per godersi un bicchiere di vino o un pranzo veloce, magari al termine della vostra visita alla Pinacoteca (ve ne avevamo già parlato nel nostro articoli su dove pranzare o cenare ‘nell’arte’). Sia che vi siediate ai tavolini all’esterno, che si affacciano al primo piano del cortile del complesso, o all’interno, nella sala impreziosita da meravigliosi affreschi, di sicuro non potrete che apprezzare il contesto elegante e riservato, e gustare un menu composto da pochi piatti, ma non per questo meno invitanti: la nostra scelta è ricaduta sull’uovo perfetto, con sfoglia croccante, porcini, bottarga di tonno e fonduta di caciocavallo, e sul panino con stracciatella, pomodorini secchi e zucca al forno. Consigliatissimo per una pausa dal caos cittadino.

CAFFÈ FERNANDA. Via Brera 28, Milano. Aperti dal martedì alla domenica (09:30-18:30)

* Gli orari dei ristoranti potrebbero essere variati per il prossimo periodo in base alle indicazioni dell’ultimo Dpcm. Consultate i loro siti o account social per conoscere i nuovi.

Voi avete provato uno di questi ristoranti? Come vi siete trovati? Ditecelo qui sotto, oppure sulla nostra pagina Instagram!

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1 commento

I POSTI PREFERITI DI CONOSCO UN POSTO - Conosco un posto 17/01/2024 - 3:06 pm

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